Lo Sport Rally Team porta alla scoperta delle sorgenti del Po

CRISSOLO (CN), 26 agosto – Sono 652 chilometri. Quelli che le acque del Po percorrono dalla sergente del Pian del Re a 2020 metri di altitudine alle falde del Monviso, fino alla foce con il suo ampio delta che lo immerge nel mare Adriatico.

Decisamente più breve il percorso che affronteranno domenica 27 settembre i partecipanti al raduno “Alle sorgenti del Po”, organizzato dallo Sport Rally Team di Piero Capello, riservato alle vetture storiche, istant classic e di interesse collezionistico che partendo da Carmagnola (TO) di prima mattina raggiungerà Crissolo (CN) per un aperitivo, poi con un ultimo strappo arriverà al Pian della Regina per la sosta pranzo. Una novantina di chilometri dalla partenza carmagnolese, alle nove del mattino, sino all’aperitivo di Crissolo, offerto dal Bistrot-ristorante San Chiaffredo nel piazzale antistante il Santuario San Chiaffredo, cui aggiungere l’arrampicata dell’ultimo chilometro per terminare la parte motoristica al rifugio di Pian della Regina per il pranzo presso il Rifugio Pian della Regina.

La manifestazione comprende anche una prova di abilità non competitiva su strada chiusa al traffico prima di raggiungere lo scollinamento del Montoso, un tratto noto ai rallisti in quanto da sempre prova speciale del Rally Valli Cuneesi, e la possibilità nel dopo pranzo di raggiungere la sorgente del Po con un trasferimento e una breve escursione a piedi.

Un simpatico raduno che permette la possibilità di una sgroppata alle auto storiche e da collezione, su un percorso non impegnativo per i mezzi, che tocca alcune delle più belle cittadine del tratto alpino del Po, seguito da un pranzo con i classici cibi della Valle Po.

I posti sono limitati, come previsto dalla direttiva COVID-2019, le iscrizioni sono aperte.

Per informazioni e iscrizioni

Sport Rally Team

www.sportrallyteam.it

info@sportrallyteam.it – tel 335 64.86.817

33° Rally Lana, Classe N2: Castagna-Filippin, successo sudato

Per la prima volta insieme, l’equipaggio della Peugeot prende il largo nella tappa di sabato e fa buona guardia la domenica, nonostante una penalità di 20”, chiudendo di un soffio davanti a Iraldi-Amerio, in chiara difficoltà sui tornanti di Rosazza nella prima tappa. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Hanno preso il comando alla seconda prova, tenendolo strettamente fino alla fine, segnando il miglior tempo in due prove speciali. Nonostante ciò il successo di Andrea Castagna-Riccardo Filippini è diventato certo solo sulla pedana di arrivo, anche a causa di una penalità di 20”. Pressati da vicino da Paolo Iraldi-Marco Amerio, separati dai vincitori di appena 1”6, con Lapertosa-De Marchi a 21”5, e Rosario Iannello-Andrea Fallo a 27” netti. I quattro equipaggi hanno concluso in sequenza fra la 32esima e la 35esima posizione assoluta.

Il primo colpo di scena arriva dopo lo Shake Down quando Davide Tosini-Mariangela Marzano decidono di non prendere il via per problemi ai freni alla loro Peugeot 106. Il miglior tempo sulla Rosazza-1 è di Iannello-Fallo che impongono la loro legge con 3”5 su Castagna-Filippini, quindi a 6”7 Lapertosa-De Marchi, mentre Iraldi-Amerio pagano 20”6, patendo un handicap di motore e precedono Stefano Fodrini-Gabriele Piffero a 22”4, quindi Andrea Landoni-Damiano Poltronieri a 6/10 dai concorrenti che li precedono, che pur procedendo con cautela siglano il sesto tempo di Classe N2.

Tracciolino arride a Iraldi e Amerio che precedono di 1”3 Lapertosa e di 4”3 Castagna che con questo risultato prende il comando della classifica con 3/10 su Lapertosa e 12”9 su Iraldi, quarto in classifica di classe. Il quarto tempo in speciale a 4”8 lo segnano i fratelli Claudio e Gabriele Dossi (solo dodicesimi nella speciale precedente per aver sbagliato i tornanti della prova), quindi Iannello a 10”9 che soffre la guida notturna che non sperimenta da tempo e Landoni-Poltronieri a chiudere i primi sei. Al primo riordino, dopo i primi Castagna e Lapertosa c’è Iannello a 3”, quindi Iraldi a 12”9, Landoni a 28”2 e i Dossi che sono risaliti in sesta posizione, ma pagano 43”9 a Castagna, essendo praticamente fuori dai giochi. Non escono dal parco assistenza Stefano Fodrini e Gabriele Piffero con la loro Citroën Saxo che fuma in modo preoccupante

La successiva Rosazza vede finalmente prevalere Castagna che lascia a 7/10 Iannello, quindi Lapertosa a 2”2, quarto tempo per Cristian Levati e Mauro Ferrari a 4”6, Landoni-Poltronieri a 5”6 (che raggiunge in speciale Bertolino che procede lentamente) e si gira nel tentativo di superarlo; quindi Daniele Ferron-Francesco Cuaz che entrano fra i primi sei pagando 14”1. I Dossi continuano a faticare nei tornanti e staccano il settimo tempo a 15”9; ancora peggio va a Iraldi, solo nono a 22” netti. In classifica Castagna allunga su Lapertosa a 2”5, e Iannello a 3”, mentre Iraldi è addirittura a 34”9 superato per 1”1 da Landoni. Non entrano in prova Davide Bertolino e Alessandro Spiga, Opel Corsa.

L’ultima passaggio a Tracciolino, a notte molto fonda, vede Iraldi-Amerio spremere a fondo la loro Peugeot 106, al punto che non solo staccano il miglior tempo di Classe N2, ma sono addirittura i migliori di Gruppo N. Castagna, con problemi di visibilità. fa buona guardia e concede agli astigiani appena 5”5, seguito da Landoni a 10”, Iannello a 16”4, Levati e Fabio Beltrame-Marco Vanelli che entrano per la prima volta fra i primi sei. Testacoda dopo un 1,5 chilometri per Lapertosa che perde 53”7 da Iraldi; si girano in speciale i fratelli Dossi, sbattono il posteriore della loro Peugeot e pagano tre muniti a Iraldi.

Si va al riposo con Castagna al comando con 14”8 su Iannello. A 29”4 Iraldi quindi Landoni che ha scavalcato Lapertosa, sceso in quinta posizione a 50”7, e Levati a 1’01” che chiude i primi sei. I Dossi sono precipitati 14esima posizione di Classe N2 a 4’00”5.

Alla luce del sole Iraldi parte all’attacco, e vince la classe sulla prima Curino, ma Castagna non molla e concede appena 4/10, chiudendo la speciale con Lapertosa in scia a 2”5 da Iraldi, quindi Giacomo Bizzini-Ilvo Rosso che dopo una serata difficile (conclusa in 12esima posizione di classe a 2’42”7 da Castagna) sembrano riprendersi,. A seguire i fratelli Dossi (che compiono l’ennesimo testacoda) e Matteo Fortunati che porta per la prima volta fra i migliori sei di classe la figlia Rebecca esordiente. Castagna continua a condurre e vanta 29” su Iraldi che ha passato per 2/10 Iannello; Lapertosa è quarto a 52”8, quindi Landoni che lo insegue a 4”7 e Cristian Levati a 1’14”7. Castagna chiarisce che non ha nessuna intenzione di mollare lo scettro del comando in Classe N2 e infatti sigla il miglior tempo di categoria nel secondo passaggio a Curino inseguito a 1”3 da Iraldi che fa meglio per 1/10 su Lapertosa. I Dossi siglano il quarto tempo davanti a Levati e Bizzini.

A una prova dal termine Castagna ha un tranquillizzante vantaggio di 30”4 su Iraldi e 44”9 su Iannello, che vede avvicinarsi Lapertosa, da cui lo dividono 9”3. Landoni è quinto e Levati sesto.

L’ultima prova vede emergere Lapertosa, con 5/10 di vantaggio sui Dossi. Iraldi è terzo a 4” senza rischiare nulla, con Ferron-Cuaz quarti che fanno meglio per 2/10 su Levati-Ferrari, poi Castagna-Filippini, che staccano lo stesso tempo di Bizzini-Rosso e pagano 12”7 a Lapertosa. Ritardo che non scalza l’equipaggio della Peugeot 106 S16 dal gradino più alto del podio di Classe N2, nonostante 20” di penalità chiudendo 32esimi assoluti e terzi di Gruppo N. “Alla fine avevo finito gomme e invenzioni per stradare in strada, ma con 30” di vantaggio ero abbastanza tranquillo. È la prima volta che gareggio con Riccardo Filippini e miglior esordio non poteva esserci”. Seconda piazza per Paolo Iraldi-Marco Amerio a 1”6 che possono recriminare per il pesante ritardo pagato nei due passaggi sulla Rosazza, mentre Mattia Lapertosa-Fabrizio Demarchi chiudono terzi a 21”5 e anche loro hanno dei rimpianti per i 53” lasciati sulla Tracciolino della notte. Quarti Rosario Iannello-Andrea Fallo a 5”5 da Lapertosa, che nelle prove di domenica non sono riusciti a difendersi dall’assalto dei primi tre equipaggi scatenati, finendo con il brivido dell’ultima curva dell’ultima speciale di traverso. Sesta piazza per Andrea Landoni-Damiano Poltronieri che nella giornata di domenica non hanno tenuto il ritmo del sabato. Daniele Ferron-Francesco Cuaz sono settimi e soddisfatti, davanti a Gianluca Bizzini-Ilvo Rosso che hanno faticato molto nella prima tappa. Seguono a 2”4 Fabio Beltrame-Marco Vanelli, quindi Matteo e Rebecca Fortunato in crisi di gomme nel finale, ma soddisfattissimi di questa loro prima gara insieme. Undicesima posizione per Carlo Mirici Cappa e Giordano Gregori, equipaggio siciliano che vive a Verona, che tornava sulle prove speciali dopo due anni di assenza, per di più con l’auto in prestito perché la loro ha fatto le bizze nei giorni precedenti la gara. Quindi Mirko Picinelli-Simone Rovandoni, che fanno meglio per 22” di Claudio e Gabriele Dossi che solo nel finale trovano il passo dei primi. Quattordicesima posizione per Massimiliano Daccò-Greta Pandiani, cui si spegne la vettura nel corso dell’ultima prova e a chiudere i valdostani Pierre Cerise-Nadir Bionaz. Contenti di vedere il traguardo. Soddisfazione che non hanno Mirko Paruscio-Sara Trinca Coronel che non riescono a prendere il via nella tappa di domenica.

  • Iscritti 19, verificati 19, classificati 15, ritirati 4.
  • Vincitori Prove speciali: Iannello-Fallo (1); Iraldi-Amerio (2; 4, 5); Castagna-Filippini (3, 6); Lapertosa-De Marchi (7)
  • Leader di classifica: 1 Iannello-Fallo; 2-7 Castagna-Filippini

Superata quota 110 iscritti al 35° Rally Città di Torino

Al Rally moderno vengono affiancati in questa edizione lo Storico e la Regolarità Sport. Venerdì 11 Settembre : Verifiche e shake down – Sabato 12 : tre prove speciali da ripetere

I numeri in tripla cifra confermano quanto il Rally Città di Torino sia un appuntamento atteso e anche in questa edizione crocevia importante per i destini della Coppa Italia Rally di zona. Superano infatti quota 110 gli iscritti alla 35° edizione della gara che porta il nome del capoluogo sabaudo. Le novità 2020 riguardano soprattutto le due tipologie che affiancheranno il rally moderno aumentando lo spettacolo e l’interesse degli appassionati. Ritorna infatti il suggestivo spazio dedicato alle vetture storiche con la competizione giunta alla sua decima edizione che vedrà al via gioielli di un tempo che hanno raccontato la storia e la tradizione di questo appuntamento. Ma la vera novità del Rally Città di Torino 2020 è l’inserimento della categoria riservata ai concorrenti della Regolarità Sport, una disciplina automobilistica in grande espansione. La kermesse che vede ancora Pianezza come punto nevralgico inizierà Venerdì 11 Settembre con le verifiche techiche e sportive e con una prima parentesi spettacolare offerta dallo shake down. Il cronometro scatterà Sabato 12 con la disputa di sei prove speciali (tre da ripetere) su un percorso che ricalca come tradizione quello delle passate edizioni fra la Val su Susa e le Valli di Lanzo. Dopo il via da Villa Leumann a Pianezza, la sfida inizia proprio dalla Valle di Lanzo e dai sette chilometri e mezzo della prova di Monastero affrontata la quale i concorrenti saranno impegnati sull’identica distanza del parziale di Mezzenile prima di tuffarsi nell’ormai tradizionale passaggio sui quasi quindici chilometri del  col del Lys  percorso in senso inverso, cioè con lo start dopo l’abitato di Viù e il fine prova a Rubbiana. Disputate le prime tre prove a Pianezza sono previsti Riordino e Parco Assistenza dopo i quali verranno ripetute identiche, le tre prove speciali. L’arrivo nell’elegante cornice di Villa Leumann è previsto per le 17.12 dopo 230 chilometri di gara di cui circa sessanta cronometrati. L’elenco iscritti conferma intanto la presenza dei principali protagonisti a podio nell’edizione 2019 con Jacopo Araldo, secondo e il valdostano Chentre che concluse invece terzo. Oltre a loro vedremo al via Patrick Gagliasso, Stefano Giorgioni tutti a bordo di vetture iscritte nella classe R5. Da sottolineare fra le moderne la presenza di una Porsche 997 Rgt portata in gara da Fratti e Verna. Sono oltre 30 gli iscritti allo Storico dove spiccano gli specialisti Musti e Ghezzi con le Porsche, Bertinotti su una Opel Manta e Ferron su una Kadett Gt/e

New Racing for Genova: in quindici al Rally della Lanterna

Ci sono tre vetture di classe R5, categoria “regina” della gara, tra le quindici che la scuderia New Racing for Genova schiererà il 5 – 6 settembre prossimi al 36° Rally della Lanterna – 4° Rally Val d’Aveto. Tra queste, due Skoda Fabia, una per il savonese Michele Guastavino, in coppia con la mamma Mirella Siri, ed una per il genovese Alberto Biggi, in gara con l’imperiese Marco Nari; la terza R5 sarà condotta da Gigi Giacobone, ancora dibattuto tra una Fabia ed una Hyundai i20.

Sfortunato protagonista dell’edizione 2019, Michele Guastavino nei giorni scorsi ha sostenuto a Moncalieri una serie di test con la Fabia. Con lui anche il compagno di scuderia Luigi Guardincerri, che invece ha testato la Renault Clio Williams di classe A7con cui affronterà la “gara di casa”. A Santo Stefano d’Aveto ci sarà una Clio, ma di classe Super 1600, anche per Francesco Aragno e Andrea Segir, chiamati ad una conferma della recente buona prestazione messa a segno ad Alba.

Il “Lanterna” segnerà il ritorno alle gare di una new entry della New Racing for Genova, il genovese Enrico Volpi junior, assente da diverse stagioni, che si cimenterà al volante di una Peugeot 208 R2B. L’altro acquisto della scuderia genovese, Walter Morando, sarà al via della gara con una Citroên C2 Racing Start Plus; con un’analoga vettura, ma di classe Racing Start, sarà invece in lizza il giovane ed interessante Mattia Canepa.

In classe N3, nuova appassionante sfida in famiglia Sartori tra le Renault Clio Rs di papà Giuseppe, in lizza con Mara Bariani, ed il figlio Manuel, che dividerà l’impegno con Simona Camera. Nella A5, invece, il confronto di scuderia, oltre che di classe, vedrà di fronte le 106 di Luca Fontana e di Andrea Peirano. Le 106 di Formentera – Casagrande e di Enrico Pagano – Erika Badinelli saranno invece chiamate ad infiammare la classe N2.

Prima gara da genitore, infine, per Lorenzo Mottola al quale nei giorni scorsi Romina Mazzino, sua compagna nella vita e nell’abitacolo, ha regalato un bel maschietto di nome Leonardo. Il veloce chiavarese sarà al via con Fabio Cademartori e la Fiat Seicento kit di classe A0.

Il boliviano Bulacia si aggiudica a sorpresa il 48° San Marino Rally

Vittoria al foto finish nell’edizione 48 del San Marino Rally. Tre equipaggi in appena 1”3, vince il duo boliviano/argentino Bulacia-Der Ohannesian su Skoda Fabia per la discriminante avendo lo stesso tempo finale di Campedelli-Canton invece su Volkwsagen Polo. Terzo gradino del podio per il pluricampione italiano andreucci che con pinelli e la citroen c3  mantiiene di stretta misura la leader ship nel campionato italiano rally terra

Serravalle (RSM), 29 agosto 2020

Una gara incerta fino all’ultimo metro e con numerosi colpi di scena questa edizione del San Marino Rally numero 48 che ha visto una classifica finale da cardiopalma con ben tre equipaggi racchiusi in appena 1”3. Ha vinto il duo boliviano argentino composto dal ventenne (a settembre) Marco Bulacia Wilkinson navigato dall’argentino Marcelo Der Ohannesian che su una Skoda Fabia R5, pur vincendo una sola prova speciale (l’ultima della gara), ha preceduto il pilota della Volkwagen Simone Campedelli che con Tania Canton si era invece aggiudicato due prove speciali. Quest’ultimo ha preceduto il pluricampione italiano Paolo Andreucci che, con a fianco, per l’occasione, Francesco Pinelli e per la seconda volta nel 2020 con la Citroen C3 ha consolidato, seppure di stretta misura la leader ship nel Campionato Italiano Rally Terra.

            Poco sotto il podio il sammarinese Daniele Ceccoli che, con alle note Piercarlo Capolongo, sta prendendo sempre più confidenza con la Hyundai I20 NG  e guadagnato punti utili per il CIRT. Sfortuna invece per il veronese Umberto Scandola che con il fido Guido d’Amore non ha raccolto quanto seminato perché, pur essendosi aggiudicato sei delle nove prove speciali in programma, ma perdendo nella breve prova denominata Terra di San Marino oltre trenta secondi, ha perso la leadership e precipitato alla ottava posizione assoluta. Purtroppo il vincitore delle edizioni 2013 e 2017 non è riuscito a recuperare il tempo perso e si è dovuto accontentare della quinta piazza assoluta (viziata da una penalità finale). Regolare e costante la gara di Costenaro e Bardini dopo un inizio condizionato da una scelta non ottimale di gomme che lo ha visto alla fine cogliere la sesta posizione assoluta. Il duo sloveno Novak-Cevc sta invece prendendo in mano la nuova Skoda Fabia ed ha guadagnato la settima piazza assoluta davanti a Marchioro-Marchetti su analoga vettura che ha recriminato una iniziale scelta di gomme non idonea. Romagna e Addondi invece rientrano in gara con una Ford Fiesta R5 e colgono la nona piazza assoluta davanti ai finlandesi Raitanen-Salminen che hanno rafforzato la loro esperienza che li ha visti protagonisti in numerose gare del mondiale. Di poco sotto i top ten il duo Fanari-Ometto con la Skoda Fabia che ha lamentato, come altri, un errore iniziale nella scelta delle gomme e che ha preceduto i regolari Dettori-Pisano e Versace-Caldart entrambi con la vettura ceca. La vittoria del gruppo N è stata appannaggio del sammarinese Guerra con a fianco Marchiori  con la Mitsubishi Lancer Evo X.

La manifestazione organizzata dalla FAMS (Federazione Auto Motoristica Sammarinese) era valevole anche per il Campionato Italiano Rally Junior che ha visto alla fine la vittoria di Mazzocchi-Gallotti che hanno allungato in classifica nel Campionato ai danni di Rosso-Ferrari qui terzi di Campionato alle spalle di Cogni-Zanni tutti con le Ford Fiesta. Interessante nella combattuta classe R2B la seconda piazza di Fantini-Selva su Opel Adam e Trevisan-Marchesini invece su Peugeot 208. Gli altri vincitori di classe sono Gozzoli-Colombo che si aggiudicano la classe N3 con la Subaru Impreza, i sammarinesi Macina-Bartolini invece fanno loro la Racing Star 2.0 con la spettacolare BMW 320i , Pignani-Gorrieri la A5 con la sempre efficace Peugeot 106 Rally e Cardinali-Mischi fanno loro la classe N1 con la MG ZR 105.

 

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA AUTOSTORICHE

Nella gara valevole per il Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche il monegasco Mauro Sipsz navigato da Monica Bregoli vince la gara assoluta oltre che il due ruote motrici dove rafforza la sua leadership a bordo dell’affascinante Lancia Stratos davanti ai sammarinesi Pelliccioni-Gabrielli invece su Ford Escort RS che hanno subito un ritardo per lo spegnimento del motore della loro vettura nelle prime fasi della gara che gli è costato 20” di penalità. In terza piazza assoluta e di raggruppamento la “piccola” Opel Corsa Gsi di un altro equipaggio sammarinese Costa-Mularoni che confermano anche la terza piazza in campionato due ruote motrici. Tra le quattro ruote motrici ritiro per il favorito e veloce Bianchini a tratti anche primo nell’assoluta, costretto al ritiro a metà gara per noie meccaniche, ne ha approfittato l’equipaggio locale Pellegrini De Luigi su Lancia Delta Integrale che ha così recuperato nella classifica di campionato.

 

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY

Nella gara di Cross Country, anch’essa valevole per il Campionato Italiano della specialità, ha confermato la sua leadership in gara e nel Campionato il duo Codecà-Toffoli che con l’usuale Suzuki Gran Vitara. Nell’assoluta ha preceduto Ventura-Briani e Tinaburri-Tinaburri entrambi su Yamaha YXZ . Secondo posto in Campionato per il catanese Bordonaro che con Bono ha anche colto la vittoria di categoria. Terzo in Campionato Mengozzi-Schiumarini invece su Mitsubishi Pinin.

 

Soddisfazione per la Federazione Auto Motoristica Sammarinese e per la Segreteria di Stato per lo Sport rappresentati dal Presidente Paolo Valli la prima e dal Segretario di Stato Teodoro Lonfernini presenti alla premiazione e che hanno seguito con attenzione e passione per intero la manifestazione esprimendo l’importanza non solo sportiva, ma d’immagine e promozione del territorio che un evento del genere crea.

 

In tutto sono stati sessantotto gli equipaggi che hanno solcato il palco d’arrivo degli ottantotto che ne hanno preso parte, appuntamento perciò alla prossima edizione nel 2021 che raggiungerà il numero quarantanove, sicuramente un numero importante di edizioni che solo poche manifestazioni in Europa possono vantare.

Mauro Sipsz e Monica Bregoli (Lancia Stratos) strappano la tripletta nel CIRT Storico a San Marino

L’equipaggio leader del tricolore Due Ruote Motrici si aggiudica la vittoria assoluta dopo un duello costante con Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS). Pellegrini-De Luigi (Lancia Delta Int.) si prendono la vittoria del Quattro Ruote Motrici.

Serravalle (RSM), sabato 29 agosto 2020 – Ancora Mauro Sipsz, Monica Bregoli e la Lancia Stratos sulla vetta più alta del Campionato Italiano Rally Terra Storico 2020. La coppia leader del Due Ruote Motrici si regala il tris tricolore e dopo il successo nel Val d’Orcia e, venti giorni fa, nel Valtiberina si porta a casa anche la terza vittoria consecutiva nel 5° Historic San Marino Rally. Stavolta però il miglior tempo nella virtuale classifica assoluta di gara ha tutt’altro sapore, poiché questo San Marino è stata una vera prova di resistenza. Una lotta sul filo dei secondi, ad ogni prova speciale, che al traguardo ha visto la vettura del III Raggruppamento mettere in fila tutte le rivali, comprese quelle guidate dai molti driver locali.

 

I 55 chilometri di strade bianche affrontati dalle storiche, distribuiti lungo i 7 tratti cronometrati del rally organizzato dalla FAMS, hanno messo a dura prova le auto storiche. Per prima la Stratos di Sipsz, che ha sofferto il fondo sconnesso e le prove rotte soprattutto ai primi passaggi. Crono iniziali che avevano visto invece lo scatto al via di Bruno Pelliccioni, driver sanmarinese affiancato da Mirko Gabrielli sulla Ford Escort RS, che ha firmato i primi due scratch della gara e ha lanciato la sfida al rivale del Due Ruote Motrici. Un duello che è andato avanti fino all’ultima speciale, con sorpasso in classifica di Sipsz dopo l’intervallo e contro soprasso di Pelliccioni con appena 1 decimo di vantaggio prima dell’ultimo tris di prove. Il confronto si è risolto sulla breve “Lunano-Piandimeleto”, con lo scratch decisivo del cremonese che mette 11’’ tra lui ed il pilota di casa su quel tratto. Quindi l’ultima piesse affrontata dalle storiche, dato che la PS8 “Terre di San Marino 3” è stata cancellata per motivi di sicurezza visto l’arrivo del buio, ha consegnato definitivamente a Sipsz-Bregoli (Lancia Stratos) lo scettro del San Marino Historic Rally, che chiudono in 50’23.5 complessivi proprio davanti a Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS) secondi a + 3.2.

 

Tra i due equipaggi in corsa per il Due Ruote Motrici si era inserito il terzo incomodo già dai primi crono della mattinata. Altro pilota sanmarinese, Marco Bianchini aveva iniziato da leader del Quattro Ruote Motrici con alle note Giulia Paganoni sulla Lancia Delta Integrale. Favorito anche per l’assoluta, ha dovuto presto fare i conti con problemi meccanici alla sua Gruppo A del IV Raggruppamento. Noie al turbo seguite da perdite di olio prima del rientro in assistenza, comunque dall’alto del primo posto con 8’’ di vantaggio su Sipsz. Problemi rimasti irrisolti anche al rientro per il secondo loop di speciali, che hanno costretto Bianchini al ritiro definitivo in trasferimento verso la PS5.

 

Ritiro sul più bello, il secondo dopo l’out nel Valtiberina, anche per Andrea Tonelli. Il reggiano con Roberto Debbi era a ridosso del podio assoluto, terzo del Due Ruote Motrici, quando sulla quinta prova “Monte Rocca” è stato protagonista di un capottamento, senza conseguenze per l’equipaggio, che ha messo fuori gioco la sua Ford Escort MKII del III Raggruppamento.

 

Ad approfittarne gli altri piloti sanmarinesi in gara. Per primo Corrado Costa, ormai presenza fissa del Campionato con Domenico Mularoni sulla Opel Corsa GSI di IV Raggruppamento, che si toglie la soddisfazione di chiudere in terza posizione generale, quindi sul podio virtuale assoluto delle storiche. Risultato importante anche per un altro pilota locale come Stefano Pellegrini, affiancato da Cristina De Luigi, che nonostante le diverse difficoltà patite per la rottura degli ammortizzatori anteriori della sua Lancia Delta Integrale è riuscito ad arrivare al traguardo conquistando la vittoria nel tricolore Quattro Ruote Motrici. Chiude in terza posizione per il III Raggruppamento un altro equipaggio locale formato da Giovanni Muccioli ed Enrico De Marini su BMW 320, davanti ad Andrea Righi e Riccardo Biordi i migliori per quanto riguarda il II raggruppamento a bordo di Ford Escort. Dietro di loro nel “secondo” Domenico Mombelli e Marco Leoncini su altra vettura dell’ovale blu, quindi completa il gruppo dei migliori delle storiche al traguardo il debuttante Ennio Marafon, che centra l’obiettivo del traguardo al suo primo rally in assoluto navigato da Alberto Marcon su Opel Corsa.

Prossimo round per il CIR Terra Storico sarà il 2° Rally Storico del Medio Adriatico in programma il 26 e 27 settembre prossimi, come terzo round tricolore sempre in affiancamento al CIR Terra delle moderne ed al Campionato Italiano Cross Country.

Colpo di scena al San Marino Rally, in tarda nottata escluso Andreucci per irregolarità tecniche

Doccia fredda per Paolo Andreucci e Fabio Pinelli Che dopo una verifica tecnica d’ufficio post gara sono stati esclusi in nottata inoltrata con decisione del collegio dei commissari

Serravalle (RSM), 30 agosto 2020

Oltre l’incertezza dettata dalle prestazioni sportive che ha tenuto in tensione tutta la giornata di gara del San Marino Rally, sorprese sono uscite anche dalle verifiche tecniche d’ufficio effettuate a fine gara alle prime tre vetture classificate.

 

Infatti dopo la verifica da parte dei Commissari Tecnici delle vetture e come da verbale n. 3 del Commissario Tecnico Delegato, il Collegio dei Commissari Sportivi ha deciso di escludere dalla gara l’equipaggio numero 1 Andreucci-Pinelli su Citroen C3 contestando l’irregolarità tecnica emersa sul passaggio d’aria dalla flangia d’aspirazione. (in base all’art. 261 – 304.2 dell’Allegato J).

 

Andreucci convocato e a cui è stato notificata la decisione presa, ha dichiarato di voler interporre appello e quindi la vettura è stata trattenuta per ulteriori eventuali verifiche tecniche.

 

Questa decisione ha, di fatto, modificato le classifiche del Campionato, che prima dell’esclusione di Andreucci vedeva il pilota garfagnino terzo in classifica al San Marino Rally e primo in Campionato Italiano Rally Terra. Fino a che non ci sarà una decisione definitiva, quindi le classifiche saranno sub-judice.

Paolo Andreucci presenta appello per la decisione dei commissari al San Marino Rally

Paolo Andreucci: “Con la misurazione, la flangia è risultata regolare, ma non si è riusciti a spegnere la vettura. Abbiamo già versato la cauzione per l’appello, che presenteremo lunedì.”

A seguito della decisione dei commissari sportivi del San Marino Rally, con la quale è stata decretata la squalifica per l’equipaggio composto da Paolo Andreucci e Francesco Pinelli, per presunte irregolarità del motore della Citroën C3 R5, il pilota garfagnino rende noto che presenterà appello nei tempi stabiliti dal regolamento.

“Siamo rammaricati per quanto accaduto al San Marino Rally – ha commentato Paolo Andreucci, a seguito della decisione dei commissari sportivi di escluderli dalla classifica-. Siamo certi che in fase di appello tutto verrà chiarito, così come già da noi esposto ai commissari. La Flangia è stata misurata ed è risultata regolare, ma non si è riusciti a spegnere la vettura con un metodo che definiamo discutibile. Spiace constatare che questa esclusione, oltre a poter compromettere il nostro campionato, rechi notevoli danni, oltre che di immagine, anche economici, perché sia la vettura di proprietà del Team PRT, che il motore di proprietà di FPF Sport, sono stati messi a disposizione dei commissari per ulteriori verifiche, a seguito della nostra comunicazione di presentare appello. Apprezziamo che sia stata compresa la nostra totale buonafede e auspichiamo che le dovute verifiche del caso vengano fatte nel minor tempo possibile, così da chiarire tutto e sbloccare la vettura per permettere al team di effettuare i noleggi già programmati.”

Project Team d’argento al San Marino Rally

Sugli ostici sterrati della Repubblica del Titano, teatro del secondo round del CIRT, piazza d’onore in gara e leadership provvisoria nella serie per i portacolori Campedelli – Canton seppur al debutto con la Volkswagen Polo R5. Decima posizione assoluta, invece, per gli altri alfieri Fanari – Ometto, su Skoda Fabia R5

Serravalle (RSM), 30 agosto 2020 – Giornata intensa e ricca di emozioni, quella vissuta sabato scorso dalla scuderia Project Team che ha accolto con grande soddisfazione l’argento conquistato dal portacolori Simone Campedelli al 48° San Marino Rally, secondo atto del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), bissando così il piazzamento già conseguito al “Valtiberina”. Seppur chiamato alla vigilia a un compito non certo facile, ovvero l’esordio con la Volkswagen Polo R5 gommata Michelin e messagli a disposizione dalla Step Five Motorsport, il talentuoso pilota romagnolo, sempre in coppia con la fida Tania Canton, ha intrapreso la nuova esperienza disputando una gara pulita, dal ritmo costante e regolare, tanto da stazionare stabilmente nelle zone nobili della graduatoria e passare al comando dopo la settima delle 11 prove speciali in programma. Una leadership, purtroppo, inficiata solo nel finale quando il conduttore cesenate, pur chiudendo nella “generale” in ex aequo con il sudamericano Bulacia (vincitore del San Marino) è stato costretto, come da regolamento, a cedergli il gradino più alto del podio per la discriminante. Un inatteso colpo di scena al quale ha fatto seguito, la scorsa notte, l’esclusione di Andreucci (decisione alla quale il plurititolato toscano ha interposto appello) dalla classifica (il collegio dei commissari sportivi ha riscontrato la non conformità tecnica della sua Citroen) con Campedelli, conseguentemente, divenuto nuovo leader provvisorio della serie tricolore (il tutto sub iudice).

 

«La Polo? Gran vettura, dimostratasi altamente competitiva, performante e affidabile, per non parlare del team che ci ha supportato alla grande. Un mezzo dall’elevato potenziale, per quanto non sia riuscito a sfruttarlo appieno, ma ci può stare dopo una sola uscita» – ha sottolineato Campedelli – «Detto questo, rimane l’amaro in bocca per l’epilogo. Abbiamo mollato un po’ troppo negli ultimi chilometri, probabilmente un eccesso di cautela, nel tentativo di preservare auto e pneumatici. Senza troppi giri di parole, io e Tania abbiamo commesso un errore di valutazione che abbiamo pagato al traguardo. Ci serva da lezione, visto che ci era già capitato anche al ‘Sanremo’ 2019. Per il buon prosieguo della stagione, dobbiamo assolutamente evitare che si ripeta».

 

È stato della partita anche l’altro alfiere Francesco Fanari che, tornato a calcare i selettivi sterrati sammarinesi dopo un’assenza protrattasi per oltre due lustri, si è inserito in decima posizione assoluta (dopo la nona centrata in Toscana). Il conduttore umbro, alla guida della Skoda Fabia R5 gommata Pirelli e curata dalla Step Five, ha ritrovato alle note, per l’occasione, il valido Pietro Ometto. «Una prestazione al di sotto delle aspettative, condizionata da un’errata scelta di gomme nel primo giro che mi ha rallentato non poco» – ha commentato un insoddisfatto Fanari – «Nel secondo loop, invece, ho incontrato non poche difficoltà nell’azzeccare il giusto set-up per un tracciato per me, di fatto, del tutto inedito, di difficile interpretazione e caratterizzato da tratti stretti e molto insidiosi. Premesso che il livello dei competitori si è alzato notevolmente, tutto questo ci impone una profonda riflessione su quanto fatto sino ad oggi, in modo da creare ben altri presupposti in vista del Rally Adriatico (terzo appuntamento del CIRT ndr) e cercare migliorare il nostro rendimento mirando a ben altre posizioni che credo siano alla nostra portata». Da registrare, infine, il ritiro nelle battute iniziali del gentleman driver Maurizio Morato (Skoda Fabia R5 – Step Five), affiancato da Andrea Cecchi.

 

 

Classifica finale 48° San Marino Rally (sub iudice)

  1. Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia R5) in 50’11”; 2. Campedelli-Canton (Volkswagen Polo R5) a 0”0; 3. Ceccoli-Capolongo (Hyundai i20 R5) a 33”8; 4. Scandola-D’Amore (Hyundai i20 R5) a 38”5; 5. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) a 46”7; 6. Novak-Cevc (Skoda Fabia R5) a 1’21”8; 7. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) a 1’21”9; 8. Romagna-Addondi (Ford Fiesta R5) a 1’49”3; 9. Raitanen-Salminen (Skoda Fabia R5) a 1’49”6; 10. Fanari-Ometto (Skoda Fabia R5) a 1’55”6.

 

Calendario Campionato Italiano Rally Terra 2020

14° Rally Città di Arezzo – Crete Senesi e Valtiberina (8/9 agosto);  48° San Marino Rally (29 agosto); 27° Rally Adriatico (26/27 settembre); 11° Tuscan Rewind (20/22 novembre).

Hyundai protagonista poco fortunata nel Campionato Italiano Rally Terra

  • Sei prove speciali vinte da Scandola-D’Amore ma attardati da un manicotto del turbo
  • Podio per Ceccoli-Capolongo e terzo posto nella classifica di campionato al giro di boa
  • Interessante sviluppo tecnico in previsione del rientro nel Mondiale Rally in Sardegna

San Marino (RSM) Fine settimana in chiaro scuro per Hyundai Rally Team Italia. La squadra diretta da Riccardo Scandola ha dimostrato un ottimo livello di prestazione al 48° San Marino Rally (28-29 agosto), secondo dei quattro appuntamenti del Campionato Italiano Rally Terra, ma ha raccolto meno di quello dimostrato nelle insidiose prove speciali della gara.

Alla fine si può essere solo in parte soddisfatti della terza posizione assoluta della i20 #8 di Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo e della quarta posizione della vettura gemella #4 di Umberto Scandola e Guido D’Amore. Il rally pur breve è stato molto combattuto e tirato fino alla fine, con le prime tre vetture che avevano concluso in 1”3, prima delle verifiche tecniche.

Nella prima parte di gara c’è stato un equipaggio dominatore assoluto: Scandola-D’Amore. Dopo tre prove speciali aveva un margine di 13”4 sul futuro vincitore. Poi qualche km dopo la sfortuna, sotto forma di un manicotto del turbo che si è allentato dopo un dosso, ha fatto perdere al pilota veronese (foto a sinistra) ben 32”5 scivolato così al sesto posto. Dopo la riparazione al parco assistenza è arrivata una prova d’orgoglio e una rimonta entusiasmante che alla fine gli ha permesso di vincere sei prove speciali su nove e di chiudere al terzo posto. Prima dell’arrivo, in accordo con il team e come dichiarato fin dalla vigilia, Umberto ha lasciato la posizione e il conseguente maggior numero di punti al compagno di squadra Ceccoli in lotta per il campionato. Ricordiamo che per Scandola la partecipazione a San Marino aveva come  unico scopo la definizione di alcuni particolari che Hyundai Rally Team Italia utilizzerà nel prossimo impegno del Campione del Mondo Rally WRC in Sardegna dall’8 al 11 ottobre.

Altrettanto interessante la gara di Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo (foto a sinistra). Nella bella sfida che ha caratterizzato il week end sammarinese il pilota di casa ha lottato per il podio con un occhio attento alla classifica del campionato. Dopo una gara regolare Ceccoli ha concluso al terzo posto che, assieme al quarto posto conquistato al debutto con la Hyundai i20 R5 al Rally Città di Arezzo, gli ha permesso di salire al terzo posto in campionato.

La terra sammarinese per Movisport: effetti speciali per Scandola-d’Amore

Il ritorno del veronese nel “terra” di alto profilo vanificata dalla sfortuna. Ottimo il debutto su strada bianca per Roberto Vellani, in cerca di punti pesanti per la Coppa di V zona, ancora sfortuna per tonelli, fermato da un’uscita di strada. Foto Massimo Bettiol

Reggio Emilia, 30 agosto 2020. Grandi conferme, per Movisport, anche al 48° Rally di San Marino, corso ieri, seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra, dove due dei tre “nomi” schierati hanno realizzato imprese di grande effetto: si parte da Umberto Scandola, in coppia ovviamente con Guido D’Amore sulla Hyundai I20 R5 ufficiale, finiti quarti assoluti dopo una giornata decisamente campale, nella quale hanno avuto da recriminare molto.

Sono stati i protagonisti di primo piano della corsa del Titano, rallentati da un problema meccanico quando erano al comando con autorità e capaci alla fine di un recupero straordinario, che li ha portati poco sotto il podio. Proprio sul finale il veronese della Hyundai, vincitore di ben sei scratch su nove prove disputate, ha poi pagato un ritardo al controllo orario finale della gara che gli è costato il quarto posto facendolo scendere alle spalle di Ceccoli.

Era guardato con grande attenzione, Roberto Vellani, in coppia con Silvia Maletti sulla Skoda Fabia R5. Per il forte pilota reggiano di Quattro Castella si trattava del debutto assoluto sulle strade bianche, cercando punti pesanti per la Coppa Rally di Zona ACI Sport. Pilota di grande levatura su asfalto, si è rivelato redditizio anche sullo sterrato, finendo in 14^ posizione finale in un impegno che per operare il proprio debutto su strada bianca, probabilmente era il meno indicato.

 

Anche nella parte “historic”, valida per il tricolore della specialità, c’erano grandi aspettative per  Andrea Tonelli-Roberto Debbi su Ford Escort RS, desiderosi di rivalsa dopo lo stop per una “toccata” al “Valtiberina di inizio mese quando erano sopra il podio assoluto. Purtroppo il riscatto non è arrivato, dovendosi fermare per uscita di strada durante la quinta prova quando erano in una considerevole quarta posizione assoluta.

 

 “San Marino” sfavorevole per Francesco Fanari

Il pilota umbro ha finito la seconda prova del Campionato Italiano rally terra, disputata al volante della Skoda Fabia R5 di Step Five Motorsport gommata Pirelli, in decima posizione assoluta, risultato che non soddisfa le aspettative. Il portacolori della Project Team ha sofferto l’adattamento al percorso e la costante difficoltà nelle scelte degli pneumatici. Foto Massimo Bettiol

 

30 agosto 2020

 

Francesco Fanari ha concluso con il decimo posto assoluto il 48° Rally di San Marino, la seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra, disputato nella giornata di ieri su nove prove speciali. La classifica della gara è adesso sub-judice a seguito dell’esclusione dell’equipaggio Andreucci-Pinelli per non conformità della vettura, decisione alla quale il concorrente ha interposto appello.

 

Una prestazione il cui esito non ha soddisfatto il pilota folignate alla guida della Skoda Fabia R5 del Team Step Five Motorsport, gommata Pirelli, sulla quale era affiancato da Pietro Elia Ometto. Infatti, il portacolori della Project Team contava in sensazioni ed in un esito certamente più favorevoli per proseguire la stagione dopo l’avvio sofferto del “Città di Arezzo” di inizio mese, anch’esso concluso completando la top ten assoluta.

 

In particolare, Fanari ed Ometto hanno sofferto l’adattamento al percorso sconosciuto e la costante difficoltà nelle scelte degli pneumatici adeguati per affrontare le difficili prove speciali della competizione sammarinese, che il pilota non disputava da undici anni.

 

Il primo loop di prove è stato condizionato da un’errata scelta di gomme che ha determinato il perdere contatto con i vertici della classifica, il secondo giro è stato invece condizionato dal cercare la giusta soluzione di set-up. Pur lavorando continuamente sulle regolazioni prova dopo prova, non si è riusciti ad affrontare la parte finale di gara cercando di entrare nel vivo del confronto. Un confronto che anche a questo secondo appuntamento stagionale ha confermato un livello superiore di competitività rispetto al passato.

 

Equipaggio e squadra hanno cercato di lavorare con la maggior attenzione ed equilibrio possibili ma non è stato raggiunto l’obiettivo auspicato, dato anche il fatto della veloce sequenza della gara con un solo parco assistenza (caratteristica delle competizioni quest’anno, disegnate con percorso e tempistiche veloci seguendo i protocolli sanitari) che non ha permesso di risolvere repentinamente le difficoltà incontrate.

 

 “Anche con questo “San Marino” abbiamo avuto conferma commenta Fanari che il ritorno alle gare è decisamente in salita. Premetto che il livello del Campionato si è alzato notevolmente, onore a tutti. Per quanto riguarda la nostra prestazione francamente ci aspettavamo di più, volevamo sfruttare il buono “sentito” al “Valtiberina” ed invece non siamo riusciti a trovare la reazione giusta. Abbiamo sempre sofferto la strada, l’adattamento degli pneumatici  utilizzati e di set-up alle prove speciali, non siamo mai riusciti ad essere competitivi sulla linea di coloro con i quali sino allo scorso anno eravamo lì a lottarcela. Questo ci impone una profonda riflessione su tutto quello che abbiamo lavorato in due gare per arrivare al terzo appuntamento del Rally Adriatico tra meno di un mese con altri presupposti e cercare di portarsi in posizioni che credo siano alla nostra portata”.