Rally della Lanterna, spettacolo assicurato con le auto R5

Ecco i primi nomi dei protagonisti pronti a sfidarsi in Val d’Aveto

Si avvicina il weekend del 5-6 settembre, la data fissata per la trentaseiesima edizione del Rally della Lanterna – 4° Rally Val d’Aveto, che animerà Santo Stefano e le zone limitrofe in una due giorni interamente dedicata ai motori. In questa bizzarra stagione 2020, pesantemente segnata dall’emergenza Covid, il Rally della Lanterna ha mantenuto la propria collocazione nel calendario, a differenza di molte altre manifestazioni che hanno dovuto essere rinviate o addirittura annullate.
Il comitato organizzatore Lanternarally ha lavorato duro per poter adattare le nuove norme federali ad una gara dalla logistica molto particolare e di conseguenza complessa.

Tutto  è pronto a Santo Stefano d’Aveto, paese pronto ad abbracciare il Rally in maniera ovviamente diversa rispetto alle scorse stagioni. Il parco assistenza, distribuito in diverse zone come di consueto, sarà suddiviso in aree chiuse al pubblico e controllate dai commissari di percorso, mentre le prove speciali saranno a porte chiuse, come in tutte le altre gare svolte fino ad oggi. La popolazione locale non farà però mancare il consueto calore verso gli equipaggi, anche se dovrà essere manifestato diversamente; una delle caratteristiche principali di questa manifestazione dovrà essere messa da parte per un anno, certi che nel 2021 piloti e navigatori potranno tornare ad essere abbracciati dal numeroso e caloroso pubblico dell’entroterra ligure.

Sul fronte sportivo iniziano ad arrivare i primi nomi dei protagonisti, con una sfida al vertice tra tante vetture R5 che si preannuncia entusiasmante. Nel secondo atto del Campionato Rally Liguria Primocanale Motori si potranno vedere in azione tanti specialisti degli asfalti locali come Arzà, Mezzogori, Bigazzi, Guastavino ed il piemontese Araldo con le R5, Maurizio Rossi con la Super 2000, Aragno, Barberis e Peruccio con le Super 1.6 e molti altri in attesa della pubblicazione dell’elenco iscritti ufficiale.
L’edizione 2019 fu vinta da Alessandro Gino su Ford Fiesta WRC, ma dominata da Simone Miele con la Citroen DS3, che proprio sull’ultima prova speciale consegnò la vittoria al rivale in seguito ad una toccata che gli fece forare una gomma.

Sabato 5 settembre giornata dedicata alle operazioni preliminari ed allo shakedown, con le verifiche che quest’anno saranno svolte interamente online, mentre le sei prove speciali saranno tutte nella giornata di domenica 6 settembre, con partenza alle 9 ed arrivo alle 16:30.

Rendez-vous con la storia di Citroën GS Camargue: la storia di un progetto di design innovativo     

4Coupé dalle linee eleganti e dinamiche, GS Camargue fu una “dream car” sportiva, due posti, realizzata dal team di design della Carrozzeria Bertone. Rappresentò il primo caso di progettazione di una vettura Citroën affidata al di fuori del Centro Stile della Marca. Presentata nel 1972 e realizzata sulla base di Citroën GS, la GS Camargue si caratterizza per il design innovativo, dalle linee moderne e aerodinamiche, abbinato a comfort e a tenuta di strada eccezionali.

Per diversi decenni la Marca Citroën ha custodito gelosamente i segreti del proprio Centro Stile, puntando sempre all’effetto sorpresa per il lancio di ciascuna delle sue vetture e senza mai collaborare con stilisti esterni, almeno fino al 1972, quando fu svelata una “dream car”, realizzata dal designer italiano Nuccio Bertone, sulla base della Citroën GS, all’epoca sul mercato da soli due anni.

La GS era il frutto del gruppo di lavoro di Robert Opron, assunto in Citroën nei primi anni ’60 come assistente di Flaminio Bertoni, che diresse il Centro Stile dalla fine degli anni ’20 sino al 1964, anno della sua scomparsa. Opron ha curato anche altri progetti, come il restyling dell’AMI6 (che divenne AMI8), quello della coupé a motore Maserati SM e la berlina Citroën degli anni ’70 e ’80: la CX.

La GS era una berlina media a quattro porte e cinque comodi posti, dotata di sospensioni idropneumatiche, quattro freni a disco ad alta pressione con limitatore automatico sul retrotreno in funzione del carico e della sua ripartizione, un preciso sterzo a cremagliera ed un comfort ed una tenuta di strada tipicamente Citroën. Uno dei punti forti della GS era la carrozzeria, disegnata per la prima volta con l’aiuto dei computer ed estremamente aerodinamica e filante.

Rispetto alle vetture della concorrenza, GS era innovativa e moderna e seppe distinguersi per diversi elementi. Dal design moderno, disponeva di un grande vano bagagli, regolare e facilmente accessibile grazie alla soglia di carico variabile e già molto bassa (solo 42 cm da terra) e grazie al paraurti posteriore integrato nel portellone, che si solleva anch’esso all’apertura, per facilitare il carico. Offriva cinque comodissimi posti, cullati dalla morbidezza della sospensione idropneumatica. Lo sterzo, grazie all’adozione di una geometria specifica dell’asse di rotazione delle ruote anteriori, filtrava le irregolarità della strada per un grande comfort a bordo. L’abitabilità di GS era eccezionale in rapporto alle sue dimensioni compatte e la percezione di spazio a bordo era ulteriormente amplificata grazie all’integrazione del volume del bagagliaio.

Un motore a quattro cilindri con ridottissime vibrazioni (grazie all’architettura boxer a cilindri contrapposti), raffreddato ad aria ma silenzioso e brillante nelle prestazioni la cui cilindrata crescerà negli anni sino a 1300cc e che spingerà la GS (e la successiva GSA) oltre i 150km/h di velocità massima.

Tutto questo era Citroën GS e rappresentava la base di partenza da cui sviluppare un nuovo progetto di design.

La Carrozzeria Bertone, fondata nel 1912 da Giovanni Bertone e sviluppata dal figlio Nuccio, aveva sede vicino a Torino e vantava il design di prestigiose automobili per moltissimi marchi di tutto il mondo.

La “dream car” GS Camargue fu il risultato di una sfida: ricavare dalla GS una berlinetta sportiva a due posti, con l’intento neanche troppo nascosto di mostrare al costruttore francese di cosa fosse capace il gruppo di progettisti guidato da Nuccio Bertone. Il designer che si occupò materialmente del progetto fu Marcello Gandini che iniziò a lavorare sulla “dream car” tra la fine del 1970 e l’inizio del ’71 per arrivare a presentare alla Marca il suo progetto nel 1972.

Per battezzare il prototipo messo a punto dall’equipe di designer italiani, l’ispirazione venne, anche in questo caso, dalla GS, in particolare dal luogo della sua presentazione alla stampa, avvenuta nell’agosto del 1970. L’ambientazione scelta per l’evento fu la regione francese della Camargue, celebre per le sue ampie saline dove corrono libere grandi mandrie di cavalli bianchi. Parve quindi ovvia la scelta del nome Camargue!

La GS Camargue, vettura perfettamente funzionante, fu presentata nel 1972 nei due più importanti Saloni dell’auto in Europa: quello di Parigi e quello di Londra, dove riscosse un successo unanime.

Nella GS Camargue, il team dei designer era infatti riuscito a sviluppare una coupé compatta, valorizzando al massimo lo stile moderno e le linee aerodinamiche di GS. Le linee fluide e affusolate di GS Camargue le conferivano infatti eleganza e nel contempo dinamismo. L’assetto più basso rispetto alla GS offriva a GS Camargue una posizione di guida più sportiva. Il frontale si caratterizza per il design innovativo, con linee geometriche squadrate molto regolari. Decisamente aerodinamico, il profilo della carrozzeria è molto fluido e regolare, sottolineato dalla linea continua del tetto che confluisce nel lunotto molto inclinato, per un design dallo sviluppo molto affusolato. La parte posteriore si contraddistingue per i gruppi ottici che si estendono per tutta la larghezza della carrozzeria formando uno spoiler aerodinamico e per il lunotto in vetro molto ampio e dallo sviluppo curvilineo, integrato nel portellone apribile, una sorta di innovativa capsula vetrata che rende totalmente visibile l’interno. L’abitacolo spazioso e luminoso offre ottima abitabilità per i due occupanti, grazie a sedute ampie ed avvolgenti. Le sospensioni idropneumatiche garantivano un comfort eccellente e nel contempo un’ottima tenuta di strada.

La Marca Citroën arrivò a valutare l’idea di produrre in serie una coupé derivata dalla GS (in questo caso progettata dal design interno del Costruttore) ma il successo della berlina era tanto e tale (quasi 2.500.000 esemplari prodotti!) da sconsigliare qualsiasi intervento sulla “media”, cuore di gamma, della Marca del Double Chevron.

Qualche anno più tardi, la collaborazione con la Carrozzeria Bertone proseguì, quando nel 1978 Nuccio Bertone fu invitato da Citroën a presentare una sua proposta per un’erede della GS, in quel momento al culmine del suo successo, ma che la Marca intendeva sostituire entro i successivi quattro/sei anni. La progettazione fu affidata nuovamente a Marcello Gandini, che facendo tesoro di quanto appreso sulla GS riguardo la tecnologia costruttiva e lo stile Citroën, propose una riedizione del prototipo “Tundra” di Bertone, anch’esso una coupé, con l’aggiunta di altre due porte ed un portellone. Nasceva così il progetto XB che, nel 1982, avrebbe portato all’erede della GS: la BX, prima Citroën di serie il cui design non è nato all’interno del Centro Stile della Marca. La collaborazione tra Citroën e Bertone proseguì proficuamente negli anni, portando alla creazione di XM, ZX, Berlingo e Xantia. Oltre al prototipo Zabrus su base BX 4TC, una sorta di erede spirituale della Camargue.

Oggi, la GS Camargue fa parte della collezione storica Bertone ed è stata esposta da Citroën al salone Rétromobile di Parigi del 2019, in occasione del centesimo anniversario della Marca.

Rendez-vous con la storia di Citroën Mehari: un’icona leggendaria, versatile e trasformista, adatta anche per il divertimento

Mehari , versione prodotta dal 1968 al 1978

Mehari , versione prodotta dal 1968 al 1978

Méhari, la cabriolet innovativa e originale di Citroën, con la carrozzeria interamente realizzata in plastica, fu un’auto destinata agli utilizzi più svariati: dal divertimento, al trasporto di attrezzi, capace di essere una cabriolet, un pick-up, fino a berlina a 4 posti. Tutti erano affascinati da questo veicolo innovativo, che filava veloce grazie alla sua leggerezza e che era in grado di viaggiare e resistere ovunque. Un’icona ormai leggendaria che raggiunse quasi 150.000 unità prodotte, molte delle quali ancora in circolazione.

La Méhari nacque da un’intuizione geniale.

Nel 1947, in Francia, la SEAB (Société d’études et d’applications des brevets) fondata dall’imprenditore francese Roland de la Poype si occupava di materiali innovativi, in particolare della plastica e delle resine colorate nella massa.

Nella flotta dei veicoli della SEAB figurava un certo numero di furgoncini AZU e AK, quelli realizzati da Citroën sulla base meccanica della 2CV e dell’AMI6. Un giorno uno di questi ebbe un incidente di una certa importanza. Il conducente del mezzo ne uscì sostanzialmente integro, la carrozzeria della furgonetta fu seriamente danneggiata mentre la meccanica non fu intaccata.

De la Poype non fece riparare il furgoncino perché su di esso aveva altre mire: voleva realizzare lui stesso una carrozzeria in plastica da applicare sulla meccanica Citroën, creando un veicolo commerciale totalmente nuovo, capace di imbarcare carichi irregolari, anche voluminosi, che fosse come un pick-up ma che offrisse anche la possibilità di chiudersi come un furgoncino o aprirsi del tutto, come una spider.

Furono realizzati diversi disegni e qualche prototipo, anche con l’aiuto del designer Jean-Louis Barrault, che aveva già collaborato alla realizzazione del primo prodotto di successo della SEAB, il contenitore per campioni monouso Berlingot, dedicato a L’Oréal.

Alla fine, per la carrozzeria fu scelto l’ABS: un materiale facilmente termoformabile, flessibile e che si può colorare nella massa. Il risultato fu una piccola fuoristrada in plastica, poggiata sul telaio della bicilindrica AZU e che fu presentata alla Direzione Generale di Citroën. L’incontro avvenne nel 1967 nei sotterranei della fabbrica di quai de Javel, in centro a Parigi, accanto alla Senna. Per Citroën erano presenti Pierre Bercot, Direttore Generale della Marca ed il Responsabile dei veicoli commerciali, mentre per la SEAB c’erano Barrault e lo stesso De la Poype.

Non era la prima volta che s’incontravano: la SEAB era nell’elenco fornitori di Citroën, per cui produceva i pannelli delle portiere, i cruscotti ed altri particolari in plastica, tutti oggetti ben realizzati ma spesso in ritardo con i tempi concordati. Per questo, quando De la Poype disse “voi ci fornirete gli chassis e noi costruiremo ed assembleremo le carrozzerie”, Bercot aprì uno dei suoi proverbiali sorrisi e rispose “assolutamente no: la costruiremo noi e voi vi preoccuperete dello stampaggio delle parti”.

A capire le potenzialità della futura Méhari, Bercot ci mise non più di dieci minuti. La Méhari era interessante come veicolo da lavoro, ma strepitosa come veicolo da divertimento! Era leggerissima, quindi in grado di affrontare qualunque fondo stradale senza grandi difficoltà, non si impantanava nel fango o nella sabbia, non affondava nella neve!

Dopo il prototipo color ocra (colore scelto probabilmente pensando ai veicoli da lavoro del servizio “ponti e strade” francese) alla SEAB vennero prodotti una ventina di esemplari nelle tinte più disparate: giallo, rosso, blu, verde e persino un improbabile argento. Tutti questi colori vennero utilizzati per la presentazione ufficiale della vettura nel maggio del ’68 sui campi da golf di Deauville, dove la stampa, unanime, promosse a pieni voti la nuova piccola Citroën.

La produzione partì subito con due versioni: a due e quattro posti, la prima aveva (in Francia) una fiscalità agevolata, la seconda era dotata di una panchetta pieghevole che poteva allinearsi al piano di carico e diventava un pick-up con una sola manovra e non più di dieci secondi di lavoro!

Cacciatori, campeggiatori, cercatori di funghi, amanti dell’aria aperta, dalla spiaggia all’alta montagna: tutti erano stregati dal fascino di questo veicolo innovativo, che filava veloce grazie alla sua leggerezza e che era in grado di viaggiare e resistere ovunque. Per questo infatti fu scelto il nome Méhari che è mutuato da quello di una razza di dromedari da corsa, particolarmente robusti e resistenti. Come la 2CV fu definita “lumaca di latta”, la Méhari fu simpaticamente chiamata “lumaca di plastica”.

A suo agio a Saint -Tropez o nel centro di Parigi, la Méhari è stata prodotta in quasi 150.000 unità per circa vent’anni: dal 1968 al 1987, comprese le straordinarie 4×4 che hanno servito l’esercito francese, anche in versione “paracadutabile” e svolto il ruolo di “ambulanze veloci” alla Parigi-Dakar del 1980, dove diedero prova di incredibile efficacia, capaci di andare e tornare facilmente tra le dune, senza insabbiarsi.

Monica Chiacchiera, batti il cinque (di cuori) per cercare fortuna  

BIELLA, 12 luglio – I portafortuna si presentano nei modi più strani, improvvisi e inaspettati. Lo sa bene Monica Chiacchiera, navigatrice di Lorenzo Fabiani, che ha scoperto il suo portafortuna rallistico in una carta da gioco (un cinque di cuori) trovata al Controllo Orario del suo primo rally disputato, il Rally Colli del Monferrato e del Moscato del 2017. Un Controllo Orario piazzato davanti a un cimitero, dove è stata rinvenuta la magica carta che da allora non ha più lasciato il suo posto sulla portiera della navigatrice astigiana.

Rendez-vous con la storia di Citroën. 27 luglio 1990: l’ultima 2CV usciva dalla produzione ed entrava nella storia

30 anni fa l’ultima 2CV esce dalla catena di montaggio nello stabilimento di Mangualde, in Portogallo. Storia di un successo di 41 anni di un veicolo economico ricco di innovazioni.

Popolarità ininterrotta fino ad oggi: originale e piccola vettura, simbolo della gioia di vivere e della libertà, diventata l’espressione di un atteggiamento nei confronti della vita.

L’ultima Citroën 2CV è uscita dalla catena di montaggio il 27 luglio, esattamente 30 anni fa, a Mangualde, in Portogallo.  Questo evento ha segnato la fine di una storia di successo iniziata al Salone dell’Automobile di Parigi nel 1948.

Quando è stata presentata per la prima volta, la 2CV ha stupito per il suo design originale, la versatilità e l’economia estrema. Ha saputo distinguersi anche per le sue innovazioni tecnologiche, all’epoca molto avanzate, tra cui la trazione anteriore, le sospensioni morbide e il motore a due cilindri raffreddato ad aria. L’elevato numero di ordini raccolti ha dimostrato che la “Lumaca di Latta” è diventata rapidamente parte integrante della società ed è ora una delle icone della storia automobilistica.

La Citroën 2CV è stata progettata appositamente per un ampio pubblico in un momento in cui l’automobile era ancora un oggetto di lusso. Era un veicolo economico, con caratteristiche innovative, che doveva rispondere alle esigenze della clientela dell’epoca. La 2CV ha conquistato le masse con questo eccezionale concetto: nel 1990 gli esemplari complessivamente venduti superavano i 5,1 milioni di veicoli (comprese le versioni Fourgonnette).

Il prototipo TPV “Toute Petite Voiture”. Già a metà degli anni ’30, Citroën iniziò a sviluppare un’auto economica, la futura Citroën 2CV. Doveva essere una vettura di piccole dimensioni, capace di andare ovunque e di trasportare ogni cosa, economica nell’acquisto e nella gestione. Queste le esigenze trasmesse dal Direttore Generale all’Ingegner André Lefèbvre, all’epoca Capo Progettista Citroën: «Fate studiare nel vostro reparto una vettura che possa trasportare due contadini con gli zoccoli, cinquanta chili di patate o un barilotto di vino ad una velocità massima di sessanta chilometri orari con un consumo di tre litri per cento chilometri».

Grazie alle sue caratteristiche di vettura molto versatile, parsimoniosa nei consumi e dai costi ridotti, la “Toute Petite Voiture” (“macchina molto piccola”) era un’auto per tutti, in città e in campagna. Il progetto era pronto nel 1939 e doveva essere presentato nello stesso anno ma a causa dell’inizio della guerra, il Salone dell’Automobile di Parigi non ebbe luogo; i 250 prototipi già costruiti furono in gran parte demoliti e soltanto pochissimi esemplari furono nascosti.

Citroën 2CV – simbolo di libertà. Dopo la guerra, Citroën riprese a lavorare sul progetto e la Citroën 2CV, modello completamente rivisto rispetto alla TPV, fu presentato il 7 ottobre 1948, al Salone dell’Automobile di Parigi.

Con il 5°Historic San Marino Rally il via al terzo round del CIRT Storico

La serie tricolore Terra Storico promette spettacolo e azione sulle strade sammarinesi.

Serravalle (RSM), mercoledì 26 agosto 2020 – Torna il Campionato Italiano Rally Terra Storico che passerà dagli sterrati toscani a quelli sammarinesi questo fine settimana nella gara organizzata dalla FAMS, Federazione auto motoristica sammarinese. Dietro alle vetture della gara moderna infatti le splendide autostoriche saranno chiamate a sfidarsi nel 5°Historic San Marino Rally, per il terzo round stagionale.

Gli occhi saranno soprattutto puntati sul leader della classifica Due Ruote Motrici Mauro Sipsz. Il driver cremonese che proverà a spingere ancora la sua Lancia Stratos, con i colori di Key Sport Engineering davanti a tutte le altre, affiancato come sempre da Monica Bregoli.

Diversi i possibili rivali di categoria che stavolta avranno il favore delle strade di casa. Primo fra tutti Bruno Pelliccioni insieme a Mirko Gabrielli su Ford Escort MKII RS 2000 della Scuderia Malatesta, anche lui del 3°Raggr., che dista 10 punti da Sipzs. Pelliccioni dovrà guardarsi dagli attacchi di Corrado Costa, altro driver sammarinese, dietro di un solo punto in classifica, navigato da Domenico Mularoni, su Opel Corsa GSI del 4°raggr.

A questi si aggiungono la BMW 320, 3°raggr. di Giovanni Muccioli con Enrico De Marini su BMW 320, e la Escort MKI, 2°raggruppamento, affidata al driver dell’Oltrepo’ Pavese Domenico Mombelli insieme a Marco Leoncini e, la Opel Corsa GSI, 4°raggr., di Ennio Marafon navigato da Alberto Marcon. Voglia di riscatto dopo il Valtiberina per il reggiano Andrea Tonelli su Ford Escort RS coni colori di Movisport, in una gara tutta nuova per lui. In lista tra i possibili protagonisti sulla terra di San Marino compaiono il pilota di casa Andrea Righi con Riccardo Biordi a bordo della Ford Escort, 2°raggr. e, la coppia veronese Pasquali, Paolo ed Enea, su Escort ML2 di 3°raggruppamento.

Pronto a dire la sua, sulla terra di casa, l’attuale leader del tricolore Rally Terra Storico Quattro Ruote Motrici, Marco Bianchini sulla Lancia Delta Int., vincitore di categoria al Valtiberina, anche qui affiancato da Giulia Paganoni. Ai nastri di partenza sempre del 4 Ruote Motrici, anche Stefano Pellegrini su stessa vettura insieme a Cristina De Luigi che andrà in cerca di punti utili che lo facciano risalire nella classifica di Campionato.

Il triplice round tricolore che si svolgerà all’ombra del Titano prenderà ufficialmente il via venerdì 28 agosto con le verifiche tecniche e sportive, le ricognizioni delle prove speciali e lo shakedown. La gara vera e propria sarà tutta sabato 29 Agosto, con 350 km di percorso totale, 9 prove speciali per 65 km di puro spettacolo.

CLASSIFICA CIRT STORICO 2 RUOTE MOTRICI: 1. Sipsz-Bregoli (Lancia Stratos) 32 pt; 2. Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS 2000) 22 pt; 3. Costa-Mularoni (Opel Corsa) 21 pt; 4.Turchi-Lazzerini (Fiat 125) 20 pt: 5. Metcalfe-Connor (Ford Escort R1 1980), Muccioli-Manzaroli (BMW 320), Rocchieri-Rocchieri (Opel Kadett) 16 pt;8. Meniconi-Domini (Renault 5 GT Turbo) 12; 9. Pioner-Ugolini (Opel Corsa GSL) 10.Mombelli-Leonicini (Fprd MK1 Escort Rs 2000) 6 pt.

CLASSIFICA CIRT STORICO 4 RUOTE MOTRICI:1.Bianchini-Paganoni (Lancia Delta Int.16 V)24 pt; 2.Falcone-Ometto (Lancia Delta Int.16 V) 18 pt; 3.Pellegrini-De Luigi (Lancia Delta Int.16 V) 1 pt.

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Rallylegend 2020 anticipa la data di effettuazione. Si svolgerà dall’1 al 4 ottobre

Confermata la presenza di M-Sport, con le Ford Fiesta WRC “Plus”, e anche Ken Block sarà al via. La causa è la sovrapposizione di data del Rally Italia Sardegna Mondiale, spostatosi all’8/11 ottobre.

Repubblica di San Marino. Rallylegend 2020 anticipa di una settimana la sua data di effettuazione, spostandosi nei giorni da giovedì 1 a domenica 4 ottobre.

Continui annullamenti, spostamenti di date, a livello internazionale, stanno creando, da varie settimane, grande agitazione nei calendari di vari campionati rally. World Rally Championship compreso. L’ultimo di questi, annunciato oggi a Cagliari, vede il rally Italia Sardegna spostarsi sulla data – 8/11 ottobre – che, da sempre, è occupata da Rallylegend.

Dopo una rapida, ma approfondita, valutazione, consultati partner, sponsors e le “guest star” che hanno confermato la volontà di essere, in tutti i casi, presenti, gli Organizzatori di Rallylegend hanno deciso di anticipare la data dell’evento di una settimana, spostandosi nel fine settimana “lungo” dall’1 al 4 ottobre prossimi.

M-Sport e Michelin hanno già confermato la loro presenza, con le Ford Fiesta WRC “Plus” e i piloti ufficiali, anche nella nuova data, così come il funambolico Ken Block, che sarà a Rallylegend nel nuovo fine settimana dall’1 al 4 ottobre.

Una situazione che, a poche settimane dall’evento, ci costringe a rivedere un asset di Rallylegend già in via di definizione. – spiegano gli Organizzatori – Non potevamo fare altrimenti ma, come sempre, faremo di tutto per rendere ancor più ricca e attraente questa edizione. E abbiamo già in testa qualche nuova idea…”.

San Martino, il Rallye fa record nonostante il Covid

Organizzatori soddisfatti, ben oltre quota cento le iscrizioni che si chiudono stasera

San Martino di Castrozza, mercoledì 26 agosto 2020_ Magari qualcuno si metterà in lista oggi, ultimo giorno di iscrizioni al 40° Rallye San Martino e 11° Historique che andranno in scena tra venerdì 4 e sabato 5 settembre. Alzando il livello di orgoglio e autostima della San Martino Corse, che si è presa una difficile scommessa nell’organizzare la gara “sotto Covid-19”, ma ha trovato un’ottima risposta complessiva da parte di equipaggi e team, nonostante un percorso forzatamente rimaneggiato e la necessità di tenere il pubblico a debita distanza. Il dato ufficiale non è ancora disponibile, ma sono ben oltre quota cento le auto pronte a rombare su “Manghen”, “Val Malene” e “Gobbera”. Tre prove speciali da ripetere due volte per un totale di 81,94 km cronometrati (tutte le informazioni su www.rallysanmartino.com). Poco spazio alle tattiche, bisognerà andar forte da subito. Corsa moderna valida per il Campionato Italiano Wrc, corsa storica che fa capitolo a sé e tiene vivo il ricordo impareggiabile del tempo antico, quando l’eroe di tutti era il “Drago” Sandro Munari. Logistica non facile per chi dovrà gestire il parco assistenza: insufficiente l’area, pur ampia, del piazzale Rosalpina, ci sarà una striscia consistente di meccanici al lavoro anche di fronte al ristorante da Anita. “Averne di questi problemi” sogghigna Cristian Marin, presidente di San Martino Corse. “Desidero invece ringraziare tutti quelli che si stanno prodigando per il buon nome del Rallye e quanti hanno messo mano al portafoglio sebbene sia un momento davvero difficile”. Nella sfida scudetto sarà battaglia tra Luca Pedersoli, tricolore in carica, il tricampione europeo Luca Rossetti, gli affamati Corrado Fontana e Simone Miele. Nell’Historique occhi puntati su Giorgio Costenaro a caccia del sesto sigillo da conduttore, sarebbe record assoluto.

VM Motor Team, Campagna al debutto nella ELMS 

L’alessandrino al via a Le Castellet con una Ligier LMP3 

Il VM Motor Team si prepara ad un appuntamento internazionale di grande prestigio, con il giovane portacolori Erik Campagna. Il pilota monferrino, specialista della pista e degli slalom, debutterà nell’imminente fine settimana nella European Le Mans Series sul celebre circuito Paul Ricard di Le Castellet.
Campagna parteciperà alla terza gara della serie continentale e per la prima volta utilizzerà in gara una Ligier JSP320 del Team BHK Motorsport, vettura della categoria LMP3 a ruote coperte. Per il giovane pilota piemontese arriva un appuntamento cruciale, un vero e proprio salto tra i “grandi” dopo tante soddisfazioni a bordo della Formula Arcobaleno utilizzata nelle competizioni Slalom e Formula Challenge.

“Per me è una soddisfazione immensa partecipare a questa gara, sono molto agitato ma allo stesso tempo carico per correre. Inizieremo con una sessione di test, poi venerdì ci saranno le prove libere, sabato qualifiche e gara, che si concluderà in serata alle 22:30. Sarà una sfida davvero interessante e non vedo l’ora di calarmi nell’abitacolo” – ha commentato il pilota della scuderia guidata da Moreno Voltan.

Soddisfazione anche per Voltan, che accoglie con grande entusiasmo la notizia: “Per noi è un grande onore poter schierare un nostro pilota in una competizione internazionale di questa caratura, Erik è molto giovane e molto promettente, siamo tutti a conoscenza del suo talento e faremo il tifo per lui per tutto il prossimo weekend”.

Erreffe Rally Team-Bardahl: bene Paissan, Gualandi si diverte

Il driver trentino è finito secondo di S1600 allo slalom 7 Tornanti mentre Gualandi ha patito due forature al Rally del Ciocco ma senza mancare la solita piena dose di divertimento.

Castelnuovo Scrivia (Al) – Altre due trasferte sono andate in archivio per l’Erreffe Rally Team Bardahl impegnata durante lo scorso fine settimana al Rally del Ciocco e allo Slalom 7 Tornanti.

Sulle strade del Rally del Ciocco, gara valevole per il Campionato Italiano Rally, il modenese Paolo Gualandi, in coppia con Stefano Palù, ha chiuso in 43° posizione una gara molto impegnativa; oltre ai già difficili asfalti toscani, il pilota della Skoda Fabia R5 Evo ha dovuto fare i conti con due forature che hanno condizionato la sua graduatoria; così, senza prendere rischi inutili, Gualandi ha optato per gareggiare al meglio cercando di capire a fondo la nuova vettura e centrando comunque il suo obiettivo principale che era il divertimento.

Prova molto buona per Renato Paissan. Il pilota trentino ha corso allo Slalom 7 Tornanti sulla Renault Clio S1600 dell’Erreffe cogliendo una più che onorevole seconda posizione di categoria condita da ottime manche che lo hanno portato alla 26° posizione finale.

Le vetture di Gualandi e di Paissan erano equipaggiate con pneumatici Pirelli e lubrificanti Bardahl.

41° Rally Città di Pistoia: iscrizioni prorogate fino al 1 settembre

Il benestare federale confermato oggi, chiesto per dare modo a molti di potersi organizzare, essendo la data la scadenza originaria del 26 agosto troppo a ridosso della precedente gara del Ciocco svoltasi la settimana scorsa.   

Pistoia, 25 agosto 2020 – Iscrizioni prorogate fino a martedì 01 settembre, al 41° Rally Città di Pistoia, in programma per il 5 e 6 settembre. Il benestare federale è stato dato in queste ore, dando così modo a coloro che potrebbero avere trovato difficoltà nell’organizzare la loro partecipazione alla gara della Pistoia Corse, di prepararsi al meglio e prendere il via.

La decisione di procedere con la richiesta di proroga è maturata in quanto la data di scadenza delle adesioni per la gara (domani, 26 agosto) si è rivelata troppo a ridosso del precedente appuntamento per la Coppa di VI zona, il Rally del Ciocco, disputato lo scorso sabato, creando difficoltà logistiche ed organizzative per molti, considerando anche il periodo di vacanza, dove tutto si muove più lentamente.

La gara sarà terza prova della Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5, per il Trofeo Rally 3^ Zona autostoriche e per il Trofeo Rally Toscano. Saranno accettate inoltre le vetture “All Stars”, vetture che non faranno la competizione ma un transito lungo il percorso senza rilevamento tempi. Saranno accettate vetture di particolare interesse storico sportivo. Previste anche validità per l’R Italian Trophy (terza prova della VI zona) e per il Trofeo Renault Twingo R1, Trofeo Renault “Corri con Clio  N3”, Michelin Zone Cup e Pirelli Trofeo Accademia.

PERCORSO VARIATO MA FEDELE ALLA TRADIZIONE

Rivisto in molti punti, l’appuntamento pistoiese, dal percorso alla logistica, ovviamente per adattarlo alle nuove normative federali in materia. Il tracciato di gara in modo particolare ha subìto una radicale variazione rispetto al progetto di origine, prevedendo due sole prove speciali da ripetere tre volte. Si tratta comunque di percorsi propri della tradizione dei rallies pistoiesi, sono le “piesse” di “Montevettolini” (Km. 7,490) e di “Casore” (Km. 12,370), quindi strade assai conosciute dai rallisti. In totale sono previsti 60 chilometri di distanza competitiva.

LOGISTICA RIVISTA: TUTTO NELLA ZONA INDUSTIALE DI SANT’AGOSTINO

Definita la logistica dell’evento, che avrà il proprio cuore pulsante nella Zona Industriale “Sant’Agostino”, dove sono previsti il quartier generale della gara (alla Concessionaria Fiat Brandini) oltre a partenza, arrivo, riordinamenti e parco assistenza ubicati nella zona del Pala Carrara. Una scelta dettata dall’osservanza delle norme federali per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2  (Coronavirus).

Peraltro, Pistoia Corse e ACI Pistoia tengono a sottolineare che la gara sarà a porte chiuse. Lungo le prove speciali NON sono previste zone specifiche per il pubblico e tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza di persone se non gli addetti ai lavori, nel numero previsto dal protocollo sanitario vigente.  Il parco assistenza, il riordino, la direzione gara oltre alla cerimonia di partenza e di arrivo permetteranno l’accesso solo al personale addetto ai lavori, con possibili limitazioni previste anche per gli operatori media.

ISCRIZIONE GRATUITA PER IL 2021 PER I VINCITORI DI OGNI CLASSE

Ogni vincitore di classe, che abbia almeno 5 concorrenti arrivati, al 41° Rally Città di Pistoia avrà in premio l’iscrizione all’edizione 2021 della gara, nella stessa classe in cui si saranno resi vincitori quest’anno. Un impegno notevole, quello di Pistoia Corse e ACI Pistoia, per essere vicini ai praticanti e dare loro un contributo ed un incentivo in quanto momento delicato di ripresa agonistica e favorire anche il prossimo futuro.

Podio scaccia crisi per Scalzotto al Ciocco

Ritornato sulla più anziana Swift 1.6 R1 il pilota vicentino regala a Funny Team il primo podio nella Suzuki Rally Cup, rilanciando le proprie ambizioni per il monomarca. Foto Gabriele Lavagnini

Abano Terme (PD), 26 Agosto 2020 – L’edizione numero quarantatre del Rally del Ciocco e Valle del Serchio, andata in scena nel recente fine settimana in Garfagnana, ha riportato il sorriso in casa Funny Team, grazie ad un ritrovato Andrea Scalzotto che ha chiuso a podio.

Il pilota vicentino, impegnato anche quest’anno nella Suzuki Rally Cup, si è visto costretto a rispolverare la tradizionale Swift 1.6 R1, causa l’impossibilità di utilizzare la versione turbo.

I problemi che abbiamo avuto ad Alba non sono stati risolti in tempo” – racconta Scalzotto – “e, nonostante gli sforzi fatti dai ragazzi di Baldon Rally, abbiamo dovuto ripiegare sulla vecchia versione millesei a benzina. Una vettura ormai poco competitiva, rispetto alla concorrenza, ma che conoscevamo benissimo e con la quale siamo stati a lungo protagonisti lo scorso anno.”

Una gara in salita per il portacolori della scuderia di Abano Terme, con Daniele Cazzador, autore di due quarti tempi, a “Tereglio” e “Careggine”, chiudendo il primo giro al quinto posto.

Nonostante qualche problema, temporaneo, di pescaggio della benzina Scalzotto continuava ad attestarsi nei piani alti della classifica, salendo in quarta piazza dopo la seconda “Il Ciocco”.

Con la possibilità di agguantare il podio ed al tempo stesso con la pressione di Martinelli alle spalle l’alfiere di Funny Team continuava a testa bassa, presentandosi a due prove speciali dal termine con un ritardo di 8”1 da Pellè, terzo, e con un margine di 1”3 su Martinelli, quinto.

In una gara così tirata, resa selettiva da un fondo che si degradava pesantemente ad ogni passaggio, l’errore del trentino serviva a Scalzotto il terzo gradino del podio, nel monomarca della casa giapponese, ma non si poteva dormire sonni tranquilli con Martinelli a 2”3.

Deciso a non farsi scappare un’occasione d’oro Scalzotto partiva a testa bassa sugli ultimi chilometri della “Careggine”, fermando il cronometro sul secondo parziale tra le Suzuki.

Una spallata decisiva che metteva in cassaforte la terza piazza nella serie ed un’ottima seconda posizione in classe R1, linfa vitale per il rilancio nella rincorsa al titolo.

 

Abbiamo cercato di sfruttare la vecchia Swift 1.6 R1 senza fare errori” – aggiunge Scalzotto – “ma abbiamo davvero faticato tanto contro la concorrenza. Avevamo cambio e motore originali ma siamo molto contenti. Il terzo posto in campionato ci rende molto soddisfatti. È stata davvero una gara difficile, condizioni profondamente diverse rispetto al solito Ciocco che affrontavamo a Marzo. Fortunatamente, con tutto quello sporco e quei sassi, non abbiamo mai forato. Grazie di cuore a tutta l’assistenza di Baldon Rally, sono stati davvero formidabili.”

 

Con il bottino raccolto al Ciocco ora Scalzotto balza in sesta posizione nella Suzuki Rally Cup, a quota dieci punti, con un divario di sole sette lunghezze dal gradino più basso del podio.

Un risultato che rilancia il vicentino anche in chiave Campionato Italiano R1 dove figura attualmente al settimo posto nell’assoluta ed al sesto nella classifica di seconda divisione.

Baruffa-Brachi al via del 48° San Marino Rally con la Peugeot 208 R2B

Seconda presenza nel Campionato Italiano Rally Terra per Giovanni Benvenuto Baruffa e Simone Brachi. I due giovani ventenni proseguono nel percorso di crescita a bordo della Peugeot 208 R2B del team Baldon Rally con l’obiettivo di mettersi in evidenza tra gli Under 25 e tra le vetture a due ruote motrici

Brescia – Prosegue la stagione sportiva nei rally su terra per Giovanni Benvenuto Baruffa e Simone Brachi. Dopo l’esordio al Rally di Arezzo Crete Senesi e Valtiberina il 21enne pilota bresciano e il 20enne navigatore fiorentino sono pronti ad affrontare il 48° San Marino Rally con la Peugeot 208

1600 di classe R2B, nel week end del del 29-30 agosto.

Siamo pronti per affrontare il secondo impegno del campionato terra, il principale obiettivo della nostra stagione di debutto in un campionato italiano rally” racconta Giovanni Baruffa (nella foto a sinistra): “Sarà un’altra gara completamente nuova per me e molto diversa rispetto a quella che abbiamo disputato tre settimane fa ad Arezzo. Arrivo però a San Marino con un po’ di km alle spalle che mi hanno permesso di conoscere meglio la vettura e a prendere confidenza con il mio nuovo copilota Simone Brachi. Abbiamo rivisto i filmati e i camera-car del precedente rally assieme a mio padre per cercare di migliorare lo stile di guida e mi sono confrontato con il team per trovare le soluzioni di assetto ideali in vista dei diversi sterrati che incontreremo. Indubbiamente è ancora presto per porsi degli obiettivi di classifica, come avverrà sicuramente nel proseguo del programma. Oggi siamo contenti del lavoro che stiamo facendo con la squadra e del rapporto instaurato in abitacolo tra me e Simone e non vediamo l’ora di infilarci il casco. Per noi sarà importante arrivare in fondo divertendoci, ma anche migliorando le prestazioni passaggio dopo passaggio in un rally che ha fatto la storia della specialità”.

Tecnicamente confermata al via la Peugeot 208 1.600 del team Baldon Rally gommata Yokohama con i colori della scuderia Movisport, ma nel proseguo della stagione ci saranno interessanti novità anche da questo punto di vista. Anche a San Marino si potrà godere di un’elevata qualità degli iscritti con lo spettacolo garantito dai migliori rallysti nazionali. Al via della gara valevole per il Campionato Italiano Rally Terra ci saranno 62 equipaggi di cui ben 19 appartenenti alla classe R2, la categoria dove corrono Baruffa-Brachi in gara con il numero 49.

Il San Marino Rally in breve La 48° edizione del San Marino Rally si sviluppa lungo tre prove speciali da ripetersi tre volte per un totale di 65,22 km su una distanza complessiva di 351 km. Partenza e arrivo, nonché quartier generale e parco assistenza nell’area del Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino. Il via è previsto alle ore 08.00 di sabato 29 agosto per la breve prova Terra di San Marino di 4,5 km. Con un lungo trasferimento gli equipaggi si spostano in provincia di Arezzo per disputare la PS Monte Rocca di 11,96 Km e a seguire Lunano-Piandimeleto di 5,28 km e di nuovo la Terra di San Marino. Dopo il riordino a Serravalle si ripetono in sequenza le prove di Monte Rocca, Lunano-Piandimeleto e di nuovo Monte Rocca, Lunano-Piandimeleto e Terra di San Marino prima del ritorno sul palco di arrivo al Centro Multievento alle 18.45 (orari teorici prima vettura).

33° Rally Lana, Classe A0: Robone-Fugazza emergono nel finale

Dopo un continuo scambio di posizioni nelle prove del sabato sera fra Christian Cavalli e Cristian Damiano, che non ripartono domenica mattina, il 26enne pilota della Seicento emerge con un gran passaggio sulla sesta Curino. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Una gara dai continui cambi di leadership caratterizza la Classe A0, in pratica un monomarca di piccole Fiat, con sei Seicento Kit a vedersela con l’unica Cinquecento di Franco Pedrazzo-Marco Saglia. Alla fine, un po’ come il romanzo di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani” a prevalere sono Andrea Robone e Roberto Fugazza, emersi prepotentemente nella seconda giornata di gara.

La prima prova speciale vede svettare Cristian Damiano-Andrea Nardini che bruciano per soli 7/10 Christian Cavalli-Sara Poletti che sul finire della prova raggiungono l’equipaggio che parte loro davanti. La prima Rosazza sembra delineare quello che sarà il motivo del sabato sera con la sfida ravvicinata fra i due fuggitivi, in quanto il terzo equipaggio classificato, Pedrazzo-Saglia, è già a 6”7 e Carlo Desimone e Veronica Gaioni pagano 7”5. Molto più indietro i futuri vincitori Robone-Fugazza che non riescono a girare nei tornanti e sono costretti a fare manovra pagando 37”9, con Roberto Curtetti e Valentina Vinassa a 52”8 quindi Alessio Zunino ed Elisa Congera a 1’00”1 che dopo un anno riprendono in mano la loro Seicento completamente rivista.

La successiva Tracciolino ribalta completamente la situazione con Cavalli-Poletti che impongono la loro legge davanti a Robone-Fugazza a 8”9, Pedrazzo-Saglia a 12”, Desimone-Gaioni a 51”4, Zunino-Congera a 53”3; i vincitori della speciale precedente Damiano-Nardini sono a 57”2, quindi Curtetti-Vinassa, che sbagliano strada in trasferimento e pagano pure 20” di penalità.

Cronologicamente la classifica è molto delineata con Christian Cavalli che sembra aver preso il largo e vanta 17”9 sulla Cinquecento di Pedrazzo, mentre Robone è salito in terza posizione, ma accusa un ritardo di 45”9 e ha un vantaggio di 10”6 su Damiano, inseguito a 1”7 da Desimone, mentre in coda è duello aperto fra Zunino e Curtetti, dividi sa 6/10. Rosazza si conferma essere la prova di Christian Damiano, che rosicchia 3”3 a Cavalli, l’unico che riesce a rimanergli in scia, in quanto il terzo, Pedrazzo paga 31”1 e chiude con 6”8 su Desimone, quindi Zunino, sempre più a suo agio sulla vettura e Robone che fatica moltissimo a girare nei tornanti e lascia 53”1, con Curtetti fanalino di coda. Tracciolino chiude la notte ed è nuovamente Christian Cavalli a imporre la propria legge, davanti a Robone a De Simone, Pedrazzo, Damiano che paga 42”8 dimostrando di non gradire questa prova, ed infine Curtetti e Zunino.

In classifica Cavalli-Poletti 55esimi assoluti, sembrano aver preso il largo, avendo messo 1’04”9 su Pedrazzo, 1’36” su Damiano, quindi Robone a 1’42”3 che nell’ultima speciale ha nuovamente scavalcato Desimone, anche se per appena 3/10. In coda Zunino ha allungato su Curtetti sul quale vanta 45” di vantaggio.

Non arrivano al riordino notturno Cristian Damiano-Andrea Nardini, con il cambio bloccato, mentre non ne escono i secondi classificati Franco Pedrazzo-Marco Saglia. A questo punto sembra tutto facile per Christian Cavalli-Sara Poletti che si avviano verso la prova matturina di Curino con 1’42 di vantaggio su Andrea Robone e Roberto Fugazza, loro più prossimi inseguitori. Ma anche per i portacolori della scuderia Eurospeed il destino è in agguato e sono costretti a fermarsi sulla Curino con la loro Seicento Ko lasciando libero sfogo al duello De Simone-Robone. Sul primo passaggio sulla classica Curino è Desimone ad aver ragione di Robone per 8”2 scavalcandolo in classifica assoluta per 8”, mentre prosegue il duello per il terzo gradino del podio fra Curtetti e Zunino. Andrea Robone cambia passo nelle due prove finali, andando a vincere entrambe le volte la Classe A0 davanti a Carlo Desimone che sembra accontentarsi della seconda piazza specie dopo il gran tempo dell’avversario sulla sesta prova. Sul traguardo di Biella Andrea Robone-Roberto Fugazza, 62esimi assoluti, hanno la meglio per 10”3 su Carlo Desimone-Veronica Gaioni, mentre in coda Alessio Zunino ed Elisa Congera hanno ragione di Roberto Curtetti, felicissimo del suo rientro in gara dopo 18 anni (ultima apparizione al Rally Sprint dell’Alto Canavese del 2002 a fianco di Andrea Savant) portando al traguardo la sua esordiante navigatrice Valentina Vinassa.

  • Iscritti 7, verificati 7, classificati , ritirati .
  • Vincitori Prove speciali: 2 Damiano-Nardini (1, 3); 2 Cavalli-Poletti (2, 4); 1 De Simone-Gaioni (5); 2 Robone-Fugazza (6,7)
  • Leader di classifica: 1 Damiano-Nardini; 2-4 Cavalli-Poletti; 5 De Simone-Gaioni; 6-7 Robone-Fugazza

Buon compleanno Enzo Osella

VOLPIANO (TO) 26 agosto – Enzo Osella è nato a Volpiano il 26 agosto 1939 figlio di Luigi e Maria, proprietari di un negozio di generi alimentari e di un’azienda di trasporti. Dopo la seconda guerra mondiale Luigi rileva un garage in centro a Torino e il giovane Enzo, terminati gli studi da geometra, assiste il padre nel lavoro di assistenza ai clienti. Questa attività lo porta in contatto con degli appassionati di corse, uno dei quali lo convince a fargli da navigatore partecipando a numerose gare fra le quali il Rally del Sestriere e come pilota prendendo a prestito la Fiat 600 della sorella. Il passo successivo è acquistare una Lotus 11, che modifica personalmente installando un motore Osca e un differenziale Alfa Romeo, per competere nelle numerose gare in salita dell’epoca.

Nel 1963 Enzo Osella inizia a lavorare per Carlo Abarth come test driver delle vetture stradali oltre che come meccanico e supervisore della squadra corse. L’anno successivo inizia l’attività in proprio come concessionaria Abarth e nel 1971, al momento della cessione dell’Abarth alla Fiat, Enzo Osella rileva tutto il materiale da competizione della Casa dello scorpione iniziando l’attività come Osella Corse, nelle gare in salita e in Formula Ford costruendo la prima Formula 2 nel 1974 ottenendo nel 1975 un punto nel campionato europeo con Francois Migault (Osella FA2). Dopo il deludente tentativo di realizzare e commercializzare vetture di Formula 3 con motori Toyota o Lancia, Osella si concentrò sulle vetture Sport, ottenendo buoni risultati sia in termini commerciali, sia di competitività con le Osella PA5 e PA6, arrivando a chiudere seconda, dietro il colosso Alfa Romeo il World Sportscar Championship (Campionato Mondiale Marche per vetture Gruppo 6) del 1977. Nel 1979 Osella ritentò l’avventura in Formula 2 con l’americano di Roma Eddie Cheever, che vinse tre gare rimanendo in lizza per il titolo fino all’ultima gara, convincendo Osella, pressato anche dagli sponsor, al grande salto in Formula 1. L’esordio dell’Osella FA1, progettata dal giovane ingegnere torinese Giorgio Stirano, avvenne al Gran Premio di Argentina senza riuscire a qualificarsi, obiettivo centrato al successivo Gran Premio del Sudafrica, mentre il primo traguardo fu visto al Gran Premio d’Italia di settembre.

Dal 1980 al 1990 Osella gareggiò in Formula 1 ottenendo come miglior risultato il quarto posto al Gran Premio di San Marino del 1982 con Jean-Pierre Jarier, prima di cedere l’attività per difficoltà finanziarie a Gabriele Rumi che proseguì l’attività con il marchio Fondmetal. Da allora Enzo Osella ha proseguito la sua attività costruendo vetture sport prototipo, settore in cui è attiva ancora oggi, ottenendo i maggiori successi a cominciare dalla vittoria alla Mille Chilometri del Mugello del 1981, gara del campionato mondiale marche con l’Osella PA8-BMW di Lella Lombardi e Giorgio Francia, i successi nel Campionato Europeo per vetture Gruppo 6 e della Montagna con Mauro Nesti e Simone Faggioli e nelle storiche con Uberto Bonucci.

San Marino Rally pronto per il secondo show del Campionato Italiano Rally Terra

Sabato 29 agosto nel Piccolo Stato andrà in scena il secondo atto della serie tricolore sterrata, di nuovo affiancata dal CIRT Storico e dal CI Cross Country, più CIR Junior e Coppa Rally di Zona. 22 R5 nel CIRT con tutti i big della polvere confermati allo start, special guest Marquito Bulacia. 350 km di percorso totale, 9 prove speciali per 65 km di puro spettacolo.

Serravalle (RSM), martedì 25 agosto 2020 – Ripartenza veloce per il Campionato Italiano Rally Terra 2020 che raddoppia a stretto giro di posta. Dopo il debutto stagionale nel Rally Valtiberina di inizio agosto, il CIRT sta per tornare a distanza di venti giorni con il secondo round nel San Marino Rally. La 48esima edizione della gara organizzata dalla Federazione Auto Motoristica Sanmarinese si disputerà interamente nella giornata di sabato 29 agosto e avrà come sede centrale la classica location del Multieventi a Serravalle. Un secondo episodio sulle strade bianche che alza la posta in palio. Infatti al triplo tricolore sterrato, previsto per ognuno dei quattro appuntamenti stagionali con l’affiancamento al CIR Terra del Campionato Italiano Rally Terra Storico e del Campionato Italiano Cross Country, si aggiungeranno stavolta il Campionato Italiano Rally Junior e per la Coppa Rally di Zona. Cinque validità tricolore firmate ACI Sport che effettueranno lo stesso percorso di circa 350 chilometri totali con all’interno 9 tratti cronometrati distribuiti su 66 chilometri complessivi.

ANDREUCCI CONTRO TUTTI

Grande fermento a San Marino in attesa del ritorno della serie maggiore. 61 in totale le vetture moderne attese allo start, tra le quali 22 di classe R5 a disposizione dei migliori equipaggi specialisti dello sterrato. Leadership in campionato e vantaggio del pronostico a favore di Paolo Andreucci. L’11 volte campione italiano arriva dalla vittoria nel primo round aretino e torna a San Marino dopo il terzo assoluto di un anno fa, stavolta con Anna Andreussi e la Citroen C3 R5. Ritorno nella gara biancoazzurra anche per Simone Campedelli, uno di quelli che ha sempre saputo mettersi in mostra su queste strade. Grande novità per il romagnolo che si presenterà da secondo del Campionato al volante della Volkswagen Polo R5 di Step Five Motorsport sempre affiancato da Tania Canton. Terzo in classifica assoluta, cerca conferme pilota di Marostica Giacomo Costenaro insieme a Justin Bardini su Skoda Fabia R5, che dopo il podio nell’apertura proverà al riscattare il ritiro sanmarinese dell’ultima edizione. Quota importante per l’idolo locale Daniele Ceccoli. Il pilota di San Marino è sicuramente tra i favoriti di questa gara e dopo aver rotto il ghiaccio sulla Hyundai i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia insieme a Piercarlo Capolongo proverà a centrare la vittoria assoluta sfuggita lo scorso anno. Ci sarà anche il compagno di squadra Umberto Scandola. Il veronese torna a calcare la terra dell’Italiano, dopo la partecipazione del 2019, per fare chilometri con la sua i20 insieme a Guido D’Amore. Sarà comunque da tenere d’occhio per la lotta al vertice. Bagarre alla quale stavolta vuole prendere parte Nicolò Marchioro, il padovano rimasto fuori dalle posizioni che contano nel Round 1 di Campionato ed ora chiamato alla risposta al volante della Skoda Fabia Evo R5 di MS Munaretto con Marco Marchetti alla destra. Vuole aumentare il passo anche l’umbro Francesco Fanari, per questo round in coppia con Pietro Ometto sempre sulla R5 boema di Step Five.

Tra gli iscritti al San Marino Rally salta all’occhio il nome di un pilota, già visto all’opera nel CIRT 2017, che può mischiare le carte in tavola ai big della serie nazionale e puntare all’assoluta. È quello di Marquito Bulacia, giovane campione boliviano quest’anno impegnato nel Mondiale Rally, che sarà presente come special guest sulla Skoda Fabia R5 gestita da Free Rally Service.

 

La flotta di R5 si arricchisce con la presenza di altri equipaggi sempre veloci sulle strade bianche. Di nuovo presenti l’aretino Massimo Squarcialupi, ancora su Ford Fiesta MKII con il fratello Giovanni, Tullio Luigi Versace con Cristina Caldart su altra Fabia, mentre torna in Campionato l’esperto driver sardo Giuseppe Dettori su Fabia R5 di PA Racing. Secondo appuntamento dopo il Valtiberina anche per lo sloveno Aljosa Novak su Fabia e una ragazza che sa farsi valere tra i polverosi come Tamara Molinaro, anche lei su Fiesta, al nuovo duello nel Femminile con Michela Lorigiola su Fabia.

Tra le gruppo N con quattro ruote motrici vuole difendere il primo posto Riccardo Rigo, chiamato alla sfida con diversi driver alla guida di Mitsubishi Lancer Evo IX come Stefano Marrini e Flavio Tarantino, oltre a James Bardini con una Subaru Impreza.

DEBUTTO JUNIOR SU TERRA

Sarà il primo appuntamento sterrato per il Campionato Italiano Rally Junior 2020. Molta curiosità per il primo approccio sulle strade bianche dei talenti della Nazionale ACI Team Italia. La classifica che interessa al SIX PACK, dopo la doppia gara su asfalto nel Rally di Roma, vede quattro piloti racchiusi in 1 punto in testa alla classifica tricolore. A quota 23 punti il piacentino Andrea Mazzocchi, unico ad aver già corso al San Marino, con Silvia Gallotti vincitore del round 1 e l’astigiano Emanuele Rosso con Andrea Ferrari, il migliore nel round 2 capitolino. Appaiati a quota 22 l’altro piacentino Giorgio Cogni con Gabriele Zanni e il lucchese Mattia Vita con Max Bosi, che si sono avvicendati in seconda e terza piazza a Roma. Quindi i due giovani dei sei alla guida delle Ford Fiesta R2 curate da Motorsport Italia, tutte Gommate Pirelli: il ventiduenne varesino Riccardo Pederzani, con Edoardo Brovelli ed il diciannovenne di Sondrio Michele Bormolini, con Daniel Pozzi.

In corsa da avversari, ma solamente per la classe R2, altri giovani rallisti promettenti. Già visti all’opera come Roberto Daprà, voglioso di riscatto dopo il capottamento in toscana su Fiesta MK8 e al debutto tricolore come il giovane della famiglia Scandola, Mattia anche lui alla guida di una due ruote motrici dell’ovale blu.

COPPA RALLY DI ZONA

I partecipanti del rally moderno saranno quindi in gara anche per il secondo appuntamento della 5^ Zona, divisione che comprende il territorio di Emilia Romagna – Marche – Repubblica di San Marino per la Coppa Rally di Zona ACI Sport. Dopo il Rally Salsomaggiore ecco quindi una nuova sfida a coefficiente 1,5 per proseguire il percorso di qualificazione verso la Finale Nazionale, che si disputerà nel Trofeo ACI Como nel primo weekend di novembre.

TERZO ROUND STORICO

Dietro alle moderne scenderanno sulle speciali le splendide autostoriche protagoniste del Campionato Italiano Rally Terra Storico, chiamate a San Marino per il terzo round stagionale. Gli scatti saranno soprattutto per il leader della classifica Due Ruote Motrici Mauro Sipsz, che proverà a spingere ancora la sua Lancia Stratos davanti a tutte. Diversi anche qui i rivali di categoria che stavolta avranno il favore delle strade di casa come Bruno Pelliccioni su Ford Escort MKII di III Raggruppamento, Corrado Costa su Opel Corsa del IV Raggruppamento e Giovanni Muccioli anche lui nel “terzo” su BMW 320. Ma la lista dei driver sanmarinesi si allunga guardando al tricolore storico Quattro Ruote Motrici, dove la leadership è per Marco Bianchini sulla Lancia Delta Int., vincitore di categoria al Valtiberina e Stefano Pellegrini su stessa vettura del “quarto”.

 

 

Di spessore anche per questa seconda sfida stagionale l’elenco iscritti del Campionato Italiano Cross Country. In testa alla lista compare ancora il leader assoluto Lorenzo Codecà. Il pluricampione dell’off road sarà sempre alla guida del Suzuki Gran Vitara ufficiale di Gruppo T1, a caccia della doppietta stagionale e di rafforzare il primato della casa giapponese nella classifica Costruttori. A dargli battaglia saranno soprattutto i driver partecipanti al Suzuki Challenge, il trofeo monomarca ad opera di Suzuki Italia che porta in gara una folta schiera di Gran Vitara di Gruppo T2 comandata da Alfio Bordonaro. Sotto osservazione anche la prestazione dell’attuale numero 2 dell’assoluta Manuele Mengozzi su Mitsubishi Pajero di Gruppo T1. Da seguire anche la sfida per la categoria Side by Side, con le scattanti Yamaha 1000 YXZ trascinate da Amerigo Ventura che ha già impressionato per velocità nei passaggi all’esordio stagionale.

IL PROGRAMMA IN BREVE

Il Rally San Marino prevede lo stesso programma e itinerario per tutte le validità e competizioni al suo interno. Il percorso complessivo è di 346,08 km, dei quali 65,94 divisi sulle 9 prove speciali previste. Venerdì 28 agosto i preliminari con le ricognizioni seguite dallo shakedown in località Piandavello a Domagnano a partire dalle ore 15.30. La gara si svolgerà tutta sabato 29 agosto, con tre loop sulle tre piesse “Terre di San Marino” (4,74 km), “Monte Rocca” (11,96 km) e “Lunano-Piandimeleto” (5,28km) intervallate da una sola assistenza. Primo crono alle 7.57, arrivo previsto a partire dalle ore in Piazza Bertoldi a Serravalle.

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 2020: 1. Andreucci-Andreussi (Citroen C3 R5) 15pt; 2. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5 Mk II) 12pt; 3. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) 10pt; 4. Ceccoli-Capolongo (Hyundai I20 NG R5) 8.pt; 5. Gamba-Berutti (Skoda Fabia R5) 6pt; 6. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5 Evo) 4pt; 7. Bettega-Cargnelutti (Skoda Fabia R5) 3pt; 8. Novak-Cevc (Skoda Fabia R5) 3pt; 9. Fanari-Nicastri (Skoda Fabia R5) 2pt; 10 Hoelbling-Fiorini (Hyundai I20 NG R5) 1pt;

Classifica CIR JUNIOR 2020: Mazzocchi-Rosso 23 pt; Cogni-Vita 22 pt; Pederzani 12 pt; Bormolini 10 pt

CALENDARIO CIR TERRA 2020: 8-9 agosto| 14° Rally Arezzo Crete Senesi e Valtiberina; 29 agosto | 48° Rally San Marino; 26-27 settembre | 27° Rally Adriatico; 20-22 novembre | 11° Tuscan Rewind coeff. 1,5;

 

Successo di iscrizioni al San Marino Rally, secondo appuntamento stagionale del Campionato Italiano Rally Terra

San Marino, 24 agosto 2020. Siamo oramai a pochi giorni dalla disputa del San Marino Rally edizione numero 48 avente una plurititolarità che abbraccia tutte le specialità del motorsport su terra. Chiaramente la parte principale è protesa verso il Campionato Italiano Rally Terra dove il San Marino Rally è il secondo dei quattro appuntamenti in calendario. In questa manifestazione oltre il nutrito lotto di iscritti si aggiunge una qualità di alto livello con piloti di spicco che rendono difficile fare un pronostico sull’esito della gara. Tra tutti gli iscritti da citare il pluricampione italiano rally Paolo Andreucci che è anche attualmente il leader provvisorio del Campionato Italiano Rally Terra essendosi aggiudicato il primo appuntamento stagionale del CIRT (Rally Val Tiberina) all’esordio con la Citroen C3 R5, in questa occasione sarà navigato per la prima volta dal Francesco Pinelli. Al pilota garfagnino si aggiunge una lunga serie di forti piloti che punteranno in alto come il Campione Italiano 2013 Umberto Scandola che, tra l’altro si è aggiudicato la gara sammarinese oltre che nel 2013 anche nel 2017 e che utilizzerà la Hyundai i20 NG. Analoga vettura per il pilota locale Daniele Ceccoli, il vincitore della gara nel 2018 e secondo nella scorsa edizione oltre che subito a ridosso del podio nel primo appuntamento 2020 all’esordio con la vettura coreana. Interessante sarà vedere ance Simone Campedelli all’esordio con la VW Polo R5 dopo la bella seconda piazza nel 2018 e analoga posizione al recente Val Tiberina subito a ridosso di Andreucci. Presente anche il giovane finlandese Raitanen (classe 1994) su Skoda Fabia R5 , che nel 2018 ha già corso al San Marino Rally cogliendo addirittura la quarta posizione assoluta con la Peugeot 208 T16 e che nel 2019 si è alternato alla guida tra la Opel Adam (nell’agguerritissimo Opel Adam Cup in Germania) e la Skoda Fabia R5  nelle gare WRC di Svezia, Finlandia e Portogallo (qui dodicesimo assoluto e 4° nel WRC2). Altro personaggio da seguire il boliviano Bulacia Wilksinson che nonostante la giovanissima età (classe 2000) ha un larga esperienza agonistica e che ha anche solcato le strade del San Marino Rally (edizione 2017) ed ha all’attivo oltre una dozzina di gare nel Campionato del Mondo Rally e che al Rally del Messico di quest’anno (ad ora il terzo appuntamento del Mondiale disputato) ha colto addirittura l’ottava piazza assoluta e la vittoria del WRC3. Da citare anche Nicolò Marchioro sempre protagonista al San Marino Rally (quarto nel 2019 e terzo nel 2018) e che nel 2019 ha colto la terza posizione nel Campionato Italiano Rally Terra anche quest’anno al via con una Skoda Fabia. Analoga vettura per Giacomo Costenaro  terzo nel primo appuntamento stagionale e sempre in evidenza nelle gare su terra. Fanari (Skoda) che vorrà rifarsi del Val Tiberina e lo sloveno Novak che sta prendendo sempre più confidenza con la vettura ceca. Da evidenziare la presenza della giovane Tamara Molinaro che punterà all’Under 25 e che per l’occasione, abbandonata la Citroen C3, utilizzerà una Ford Fiesta R5. Tutti presenti i protagonisti del Campionato Italiano Rally Junior, Mazzocchi, Rosso, Cogni e Vita, che dopo il primo doppio appuntamento di Rally Roma Capitale, sono racchiusi in un punto utilizzando tutti la Ford Fiesta Rally 4. Presenti anche tutti i protagonisti del Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche sia del Due Ruote Motrici come Sipsz con la favolosa Lancia Stratos e punteggio pieno in entrambe le gare disputate (Val d’Orcia e Val Tiberina) oltre vincitore del Trofeo Rally Terra 2019, i due sammarinesi Costa (Opel Corsa Gsi) e Pelliccioni (Ford Escort RS)  il primo in evidenza al Val Tiberina dopo il ritiro al Val d’Orcia ed il secondo invece con un ottimo risultato al Val Tiberina. Presente, tra gli altri, Turchi con la inusuale Fiat 125, lo spettacolare Muccioli con il suo BMW 320 e Mombelli con la Ford Escort Mk1. In ottica di Campionato Italiano Rally Terra Autostoriche 4 Ruote motrici Bianchini potrà confermare la sua leadership  con la Lancia Delta Integrale. Per chiudere la rassegna dei probabili protagonisti un’occhiata anche agli iscritti alla gara riservata alle vetture Cross Country e relativo Campionato Italiano con il pluricampione italiano e campione in carica Lorenzo Codecà (tra l’altro pilota con licenza sammarinese) su Suzuki Gran Vitara che dovrà vedersela con tutti gli altri protagonisti della precedente gara del 2020 come Mengozzi (Mitsubishi Pajero Pinin), Bordonaro, Ferroni, Luchini, Emanuele, Trivini e tanti altri su Suzuki Gran Vitara. Chiaramente saranno anche altri, oltre i citati che saranno i protagonisti delle manifestazioni messe in piedi dalla FAMS e la lotta oltre che spettacolarità sarà garantita in ogni ordine e grado.

 

Non resta che aspettare l’inizio delle ostilità che sarà preceduto dalle ricognizioni e verifiche tecniche in programma fin da giovedì prossimo 27 agosto con l’ingresso in Parco Assistenza dei Team presso il parcheggio Multieventi Sport Domus in P.le Giovanni Paolo II a Serravalle di San Marino L’ingresso dei Team è previsto anche dalle ore 07.00 alle ore 09.00 di venerdì 28 agosto con consegna agli equipaggi della documentazione anche per le ricognizioni previste ore 08.00 alle ore 13.00 per quanto riguarda le Prove Speciali di Lunano e Monte Rocca mentre per la  nuova di prova denominata Terra di San Marino le ricognizioni sono previste dalle ore 13.00 alle ore 15.00. A seguire le ricognizioni del tratto riservato allo shake down e dalle ore 15.30 alle ore 18.00 in programma l’effettuazione in località Piandavello. Nello stesso pomeriggio sono previste le verifiche tecniche presso le assistenze delle vetture.

Da qui sabato 29 agosto alle ore 07.30 partirà la prima vettura. Il primo tratto cronometrato sarà all’interno di San Marino e denominato proprio “Terra di San Marino” una prova speciale di Km. 4,74 in programma alle ore 07.57 . Successivamente si disputerà la prova di “Monte Rocca” (ore 09.11) di Km. 11,96  a cui seguirà la classica “Lunano-Piandimeleto” (ore 09.48) di Km. 5,28 e di nuovo la “Terra di San Marino” (ore 11.51), concluso questo quartetto di prove le vetture ritorneranno al quartier generale del Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino per il Riordino (ingresso ore 11.19 – uscita ore 11.49) ed il Parco Assistenza (ingresso ore 11.49 – uscita ore 12.34). La seconda parte di gara vedrà in sequenza l’impegnativa PS di Monte Rocca (ore 13.54), quella di Lunano-Piandimeleto (ore 14.31)  il Riordino a Lunano (ingresso ore 14.45 – uscita ore 15.45)  di nuovo Monte Rocca (ore 16.22), Lunano-Piandimeleto (ore 16.59) e l’ultima e decisiva Terra di San Marino (ore 18.02).

Atto finale con l’arrivo Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino alle ore 18.30 dove sarà prevista anche la premiazione dopo aver percorso le nove prove speciali in programma ed un chilometraggio di Km. 65,94 di tratti cronometrati su un percorso globale di Km. 346,08.

Polo centrale della manifestazione sarà, come oramai consuetudine, il funzionale Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino dove saranno ospitate le principali attività come la Direzione Gara, Segreteria, Sala Classifiche, Sala Stampa oltre ospitare nell’ampio parcheggio il comodo Parco Assistenza. Un programma quindi molto compatto e con un ritmo incessante per questa edizione rinnovata del San Marino Rally che la FAMS, Federazione Auto Motoristica Sammarinese, ha allestito seguendo le direttive sia governative che quelle condivise con Acisport ed il Presidente della FAMS Paolo Valli ha così sintetizzato l’andamento delle manifestazioni: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto e di avere ben quattro titolazioni di Campionato Italiano: il CIRT (Campionato Italiano Rally Terra, il CIRJ (Campionato Italiano Rally Junior), il CIRTS (Campionato Italiano Rally Terra Storico e il CIRC (Campionato Italiano Rally Cross).Il numero degli iscritti e soprattutto la qualità ci ha indicato che la strada intrapresa è stata quella buona. Tutti noi abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per offrire una gara al meglio . Auguro a tutti un buon divertimento e ringrazio fin da ora tutti coloro che hanno e stanno contribuendo al buon esito delle manifestazioni grazie alla loro competenza, professionalità e passione. Un ringraziamento particolare inoltre alla Segreteria di Stato per il Turismo e alla Segreteria di Stato al Lavoro e lo Sport di San Marino oltre che ai comuni interessati di Belforte all’Isauro, Carpegna, Lunano, Mercatello sul Metauro, Piandimeleto e Sant’Angelo in Vado.”

Non resta che attendere l’arrivo dei conduttori e dei team per questa edizione di agosto del San Marino Rally.

“R Italian Trophy” 43° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio: Luca  Panzani  – Francesco Pinelli si impongono nel 1° Raggruppamento e Federico Gasperetti  – Federico Ferrari si riconfermano nel 2°

Foto Magnano

Il 43° Rally il Ciocco e Valle del Serchio valevole come seconda gara della Coppa Rally di Zona 6, ha visto come protagonista indiscusso l’equipaggio formato da Luca Panzani e Francesco Pinelli che oltre a vincere il 1° raggruppamento della Serie R Italian Trophy, si impone anche nella classifica assoluta di gara. Per Luca Panzani questa vittoria rappresenta la prima in valore assoluto, dopo aver vinto durante in questi anni numerose volte la classe con diverse tipologie di vetture ed imponendosi anche in Trofei di Marca. Alle spalle del pilota toscano un veloce Andrea Carella assieme ad Enrico Bracchi. Nel gradino più basso del podio l’equipaggio composto da Thomas Paperini e Simone Fruini che con questo risultato passano a condurre provvisoriamente la classifica del 1°raggruppamento in Zona 6. Alle loro spalle un convincente Paolo Moricci con Paolo Garavaldi e a seguire Luca Pierotti con alle note Milli Manuela su Citroen C3 R5. Gara di esordio nella Serie come Panzani anche per Luca Artino assieme ad Andrea Gabelloni su Vw Polo R5. Chiude in settima posizione l’equipaggio composto da Pierluigi Della Maggiora con Massimo Moriconi a bordo di una vettura Skoda Fabia R5, modello utilizzato in questa gara anche da Panzani, Carella, Paperini e Moricci. Nel 2° raggruppamento, grande lotta fin dalle prime battute di gara tra Federico Gasperetti ed Andrea Simonetti, quest’ultimo costretto al ritiro durante la quinta p.s., entrambi su Clio R3C, che si sono confrontati con gli altri protagonisti nella classe R3 e precisamente Claudio Fanucchi ed Alessandro Ciardi. A fine gara quindi a primeggiare sono stati Federico Gasperetti assieme a Federico Ferrari davanti all’equipaggio composto da Alessandro Ciardi ed Alessandro Tondini.Nella classe R2 da ricordare Emanuele Danesi con Andrea Sarti che con la loro Fiesta si sono classificati in terza posizione di raggruppamento. A seguire Mori Marco ed Emanuele Dinelli, Giuseppe Perna – Alessio Magnani, Claudio Fanucchi con Gianluca Martinelli ed in settima posizione Marco Ambrosio navigato da Fabio Andreini. Il terzo appuntamento valido per la Zona 6 della Serie sarà il 41° Rally Città di Pistoia in programma nei giorni 5 – 6 Ottobre prossimi.

Paolo Andreucci al San Marino Rally per difendere la leadership

Paolo Andreucci: “Torniamo sulle quattro ruote motrici per difendere la leadership in campionato. Anna a bordo con me nel CIR, ma sarà sempre presente in gara.”

Non si ferma un attimo Paolo Andreucci, che dopo la vittoria tra le due ruote motrici del weekend appena trascorso al Rally il Ciocco e Valle del Serchio in coppia con Anna Andreussi con la Peugeot 208 Rally 4, torna in gara anche questa settimana a bordo della vettura del double chevron.

Ritorno su terra al San Marino Rally, secondo appuntamento del campionato italiano rally terra, a bordo della Citroën C3 R5 gommata Pirelli, curata dal team PRT di Daniele Pellegrineschi, con la quale Ucci ha conquistato il primo posto assoluto nella gara di apertura del campionato. Al suo fianco questa volta, ci sarà Francesco Pinelli, reduce dal primo posto assoluto conquistato al Ciocco nel CRZ. Un cambio di sedile resosi necessario per impegni pregressi della navigatrice Anna Andreussi, che continuerà ad affiancare il compagno Paolo nelle gare del CIR.

“La partecipazione al doppio campionato, ci porta ad essere in macchina continuamente, visto che nei primi 6 mesi dell’anno non si è gareggiato – ha commentato il pilota della Scuderia Peletto Racing Team Paolo Andreucci-, Anna continuerà a rimanere al mio fianco nel CIR, ma sarà ugualmente presente nelle gare terraiole. La Citroën C3 R5 del Team PRT ha dimostrato di avere tutte le carte in regola in quanto a affidabilità e competitività, grazie anche alle nostre coperture Pirelli. Allo shakedown testeremo nuove regolazioni, ma arriviamo da un buon punto di partenza con il set up del Valtiberina. Al San Marino Rally il nostro obiettivo è quello di difendere la leadership in campionato, anche se sappiamo bene che con il parco partenti e partendo davanti non sarà facile. Ci toccherà pulire le strade anche in questo caso, proveremo quindi a non perdere secondi preziosi nel primo giro di prove.”

Il San Marino Rally si svolgerà su 65 chilometri di gara, suddivisi su 3 prove speciali. Due prove corte, la Terra di San Marino con 4,5 chilometri e la Lunano-Piandimeleto di 5,28 e la “lunga” Monte Rocca di quasi 12 chilometri. Il rally partirà sabato mattina alle 8:00 direttamente dal Multieventi, e si concluderà nello stesso posto alle 18:45. Prevista una sola assistenza a metà giornata da 45 minuti.

Francesco Fanari di nuovo al volante: il “San Marino” è alle porte

Neppure un mese dopo la “prima” del rally ad Arezzo e Crete Senesi, dove ha centrato la top ten pur con una gara sofferta, il pilota umbro è chiamato al pronto riscatto in un altro appuntamento difficile che non corre da undici anni. Al suo fianco torna Pietro Elia Ometto.

25 agosto 2020 – Francesco Fanari è pronto a tornare in gara, questo fine settimana, al 48° Rally di San Marino, secondo round stagionale del Campionato Italiano Rally Terra. Il pilota umbro riparte dalla nona posizione assoluta, ottenuta ad inizio mese al 14° Rally “Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina.

Sarà un impegno particolarmente importante, delicato, quello che attende il portacolori della scuderia Project Team, sempre al volante della Skoda Fabia R5 del Team Step Five Motorsport, gommata Pirelli, in quanto affronterà la celebre gara che partirà ed arriverà nell’enclave del “Monte Titano” dopo ben undici anni di assenza. Certamente un’incognita in più da dover sopportare insieme al cercare di capitalizzare le prime, importanti indicazioni scaturite all’esordio stagionale in Toscana, caratterizzato soprattutto dal dover riprendere in mano gli equilibri necessari dopo il lungo periodo di sosta che durava dal settembre dell’anno scorso.

Certamente un compito non facile, per Fanari, a San Marino, che sarà di nuovo affiancato da Pietro Elia Ometto, con cui corse appunto l’ultima gara disputata nel 2019, il “Nido dell’Aquila”.

 

FRANCESCO FANARI: “Archiviata l’esperienza in Toscana, dalla quale ho cercato di trarre le indicazioni migliori per affrontare l’impegno di questo “San Marino” che sarà uno scenario tutto nuovo, non correndovi da ben undici anni. Strade certamente diverse da quelle trovate tra le Crete Senesi e l’aretino, mi ricordo di percorsi che mettono a dura prova gomme e meccanica delle auto ed anche il fisico. In più la maggior parte dei miei avversari negli anni recenti vi ha corso, in questa gara, quindi parto con un handicap in più, quello della non conoscenza del percorso. Al mio fianco ritroverò Pietro Ometto, con lui ed anche con la regia della squadra cercheremo di sopperire ai diversi punti interrogativi previsti, che vogliamo si tramutino in stimoli per far bene”.

Sono tre i tratti cronometrati interessati dalla gara, ripetuti tre volte e tutti disputati nella giornata di sabato 29 agosto. Come da tradizione il quartier generale della manifestazione sarà il Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino. Da qui sabato 29 agosto alle ore 08.00 partirà la prima vettura. Il primo tratto cronometrato sarà all’interno di San Marino e denominato proprio “Terra di San Marino” una prova speciale di Km. 4,500 in programma alle ore 08.27. Successivamente si disputerà la prova di “Monte Rocca” (ex “Sestino”) alle ore 09.41 di Km. 11,960, cui seguirà la classica “Lunano-Piandimeleto” (ore 10.18) di Km. 5,280 e di nuovo la “Terra di San Marino” (ore 11.21). Concluso questo poker di prove, le vetture ritorneranno al Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino per il Riordino (ingresso ore 11.49) ed il Parco Assistenza (ingresso ore 12.09). La seconda parte di gara vedrà in sequenza la prova di Monte Rocca (ore 14.14), quella di Lunano-Piandimeleto (ore 14.51), quindi il Riordino a Lunano (ingresso ore 15.05) poi  di nuovo Monte Rocca (ore 16.37), Lunano-Piandimeleto (ore 17.14) e l’ultima fatica fissa con la Terra di San Marino (ore 18.17). Atto finale l’arrivo al Centro Multieventi Sport Domus a Serravalle di San Marino alle ore 18.45. Le nove prove speciali in programma hanno un totale di distanza competitiva di 65,720 chilometri, a fronte di un percorso complessivo di Km. 350,970.