33° Rally Lana, Classe R1B: esordio positivo dell’ibrido Goldoni

L’equipaggio valdostano conclude positivamente la gara con ottimi tempi ma, soprattutto, raccogliendo moltissime informazioni in vista della seguente trasferta romana. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Una gara test in vista del Rally Roma Capitale con la Suzuki Swift Ibrida, che faceva il suo esordio rallistico proprio sulle prove di Biella. Ottima esperienza per i valdostani Simone Goldoni-Erik Macori (che concludono 43esimi assoluti, davanti a tutte le altre vetture di Classe R1), ma soprattutto i riscontri cronometrici diventano significativi per il fatto che modifiche e aggiustamenti effettuati in corso d’opera sono utili per la futura trasferta romana.

  • Iscritti 1, verificati 1, classificati 1, ritirati 1.
  • Vincitori Prove speciali: 7 Goldoni-Macori (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7)
  • Leader di classifica: 1-7 Goldoni-Macori

Winners Rally Team nel fine settimana percorre tutta la corona alpina  

La scuderia torinese presente al San Martino di Castrozza, al Rally della Lanterna e al francese Rallye Mont Blanc

SAN MARTINO DI CASTROZZA (TN), 3 settembre – Da San Martino di Castrozza, in Trentino a Santo Stefano d’Aveto, che è all’inizio degli Appennini Liguri, passando per Morzine, in Francia. Questo il programma del fine settimana della scuderia torinese Winners Rally Team che sabato prossimo schiererà tre equipaggi nelle tre località montane.

 

Viaggiando in senso antiorario si comincia con il San Martino di Castrozza, gara valida per il Campionato Italiano Rally-WRC, dove i colori di Winners Rally Team saranno difesi da Nicolas Parolaro, che torna ad avere al suo fianco Silvia Mazzetti, e prenderà il via con la sua Ford Fiesta R1 curata da TH Motorsport con il numero 89 sulle fiancate. Parolaro dovrà vedersela con altri quattro concorrenti in categoria. In Trentino Nicolas Parolaro cercherà di rimontare la classifica della Coppa ACI Sport Classi R1 nella quale occupa la sesta posizione dopo la gara di esordio stagionale ad Alba di inizio agosto. Per Parolaro questa è la terza partecipazione al San Martino di Castrozza, gara in cui vanta un quinto posto in Classe R1B nel 2017 e un ritiro l’anno precedente.

 

I concorrenti saranno sottoposti a verifiche tecniche nel parco assistenza di San Martino di Castrozza venerdì dalle 9.30 alle 13.30 di venerdì 4 settembre, cui faranno seguito lo Shake Down in località Val di Roda di San Martino dalle ore 11.00 alle 15.30. La gara scatterà sabato 5 settembre da San Martino di Castrozza per affrontare un duplice passaggio sulle classiche prove speciali del Manghen, Val Malene e Gobbera, con un riordino e parco assistenza a mezzogiorno in quel di San Martino di Castrozza e arrivo alle 17.45 all’ombra delle Pale di San Martino dopo aver percorso 319,63 chilometri 81,94 dei quali cronometrati.

 

Percorrendo tutta la corona delle Alpi si arriva a Santo Stefano d’Aveto, località nell’entroterra a una settantina di chilometri da Genova, dove nel fine settimana si svolgerà la 36esima edizione del Rally della Lanterna, che avrà fra i suoi protagonisti l’equipaggio valdostano formato da Marcel Porliod e André Perrin, alla loro prima uscita stagionale. Per il pilota nato sulla prova speciale dei Salassi (AO) e il suo navigatore questa è la prima esperienza nella gara ligure che affronteranno con una Peugeot 208 R2B.

 

Il Rally della Lanterna, valido per la Coppa Rally di Zona 2, inizierà con le verifiche tecniche a si svolgeranno a Santo Stefano d’Aveto sabato 5 settembre dalle 11.00 alle 17.00, mentre lo Shake Down impegnerà i con correnti dalle 14.00 alle 18.00. Il rally vivrà una passerella sabato sera dalle ore 19.00 in località Allegrezze, prima di far scattare i cronometri alle 9.00 del mattino successivo per affrontare tre passaggi sulle due prove speciali di Pievetta e Monte Penna, per un totale di 54,30 km cronometrati all’interno di un percorso di 128,42 chilometri. L’arrivo è previsto per le ore 16.30 a Santo Stefano d’Aveto.

 

Non proprio a metà strada il Trentino e la Liguria, a un centinaio di chilometri dall’uscita del tunnel del Monte Bianco, si trova Morzine (Francia), importante stazione sciistica che da giovedì 3 a sabato 5 ospiterà il Rallye Mont-Blanc gara del campionato francese che vedrà il ritorno sulle prove speciali di Ivan Paire, affiancato da Alessio Angeli, che riprenderà il volante di una vettura da rally dopo 12 anni di assenza (ultima apparizione al Rally Team 971 del 2008). Il pilota pinerolese avrà a disposizione una Clio RS di Classe R3T della Gima Autosport con la quale si confronterà con i protagonisti del Clio R3 Trophy, per allenarsi in vista della partecipazione al Rallye Monte-Carlo 2021.

Il Rallye Mont-Blanc Morzine scatterà venerdì 4 settembre da Morzine e si concluderà nella stessa città alpina sabato 5 alle ore 18.55 dopo aver percorso 464,06 chilometri di cui 183,66 cronometrati suddivisi in tredici prove speciali.

Buon compleanno Ferdinand

MAFFERSDORD (oggi Vratislavice nad Nisou, Repubblica Ceca), 3 settembre – Ferdinand Porsche nacque il 3 settembre 1975, a Maffersdorf, una località della Boemia, all’ora facente parte dell’impero Austro-Ungarico, passato alla storia per aver creato il “Maggiolino” Volkswagen e fondato la casa automobilistica che porta il suo nome: la Porsche.

La famiglia Porsche era una di religione cattolica di ispirazione calvinista. Terminata la scuola superiore, sul finire del secolo, Ferdinand Porsche si trasferisce a Vienna, all’epoca una delle capitali più importanti del mondo che sta vivendo la gioia della Belle-époque. Porsche lavora alla Béla Egger Electrical Company, studiando la sera presso l’Università Tecnica Imperiale di Reichberg. Nel 1898 Porsche, divenuto uno dei progettisti della società, realizza la Egger-Lohner C.2 Phaeton (oggi definita come Porsche P1), riuscendo a inserire un motore elettrico direttamente sul mozzo delle ruote, vettura che vince una gara per veicoli elettrici il 29 settembre 1899, su un percorso di 40 chilometri, molti dei quali in salita, nonostante avesse a bordo tre passeggeri, con ben 18 di vantaggio sulla concorrenza. L’anno successivo si svolge l’Esposizione Universale di Parigi dove è esposta la “Semper Vivus Lohner Porsche” la prima vettura ibrida della storia accoppiando due motori elettrici e due motori a scoppio, divenendo anche una vettura quattro ruote motrici. Una vera rivoluzione tecnica. La Sempre Vivus raggiunge i 35 km/h orari ed ha un’autonomia di 80 chilometri.

Nel 1906, viste le sua capacità tecniche, Ferdinand Porsche viene nominato direttore tecnico della Austro-Daimler di Wiener Neustadt, dove progettò una vettura che gli consenti di vincere una vettura in grado di raggiungere i 140 km/h, grazie anche all’aerodinamica particolarmente avanzata e vincere una gara. Nel periodo bellico l’Austro Daimler costruisce motori per aeroplani e trattori industriali progettati da Porsche. Nel 1917 Ferdinand Porsche viene nominato direttore generale della società e nel 1922 presenta la “Sascha” una vettura di appena 1100 cm3, che partecipa alla Targa Florio imponendosi nella propria categoria.

Nel 1923 Ferdinand Porsche si trasferisce a Stoccarda come direttore tecnico della Daimler-Motoren-Gesellschaft, entrando a far parte del consiglio di amministrazione della società. Realizzando per la Casa tedesca la Mercedes che otterrà la vittoria assoluta alla Targa Florio del 1924. Nel 1929 torna in Austria per assumere la direzione tecnica della Steyr-Werke AG, ma appena due anni, nel 1931 è nuovamente a Stoccarda dove fonda lo studio di progettazione Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH . potendo contare sulla collaborazione del figlio Ferry.

Allo studio Porsche si rivolge l’Auto Union per la progettazione della monoposto da Gran Premio P-Wagen, rivoluzionaria vettura monoscocca in alluminio con motore posteriore 16 cilindri a V, che si imporrà nelle più importanti competizioni automobilistiche conquistando nel 1937 il record di velocità a 406,321 km sull’autostrada Francoforte-Darmstad con Bernard Rosemeyr, pilota che perderà la vita nel gennaio successivo in un nuovo tentativo di record dopo aver toccato i 429,594 km/h. Porsche, però, in quel periodo non si occupava solo di auto da record e competizione, ma anche della vettura fortemente voluta da Adolf Hitler a partire dal 1934 che voleva un’auto del popolo (Volks Wagen) che costasse solo 1000 marchi, cifra che corrispondeva allo stipendio di un operaio, iniziando così un’azione di massa. Nel 1938 Ferdinand Porsche presentò il suo progetto della Volkswagen Typ 1, nota come “Maggiolino” che avrebbe dovuto essere costruito nello stabilimento di Wolfsburg (Borgo del Popolo) città creata appositamente in Bassa Sassonia attorno allo stabilimento. Sfruttando il lavoro di progettazione della Typ-1 Porsche inizio a progettare la Porsche Type 64, prima vettura a marchio Porsche, una vettura sportiva dall’aerodinamica esasperata che avrebbe dovuto partecipare alla gara Berlino-Roma del 1939, mai corsa. Le capacità tecniche di Ferdinand Porsche furono sfruttare dai governanti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per la realizzazione di carri armati fra cui il famoso Panzer VI Tiger (1941) e una versione militare del Maggiolino denominata Kübelwagen, da cui derivò una versione anfibia chiamata Schwimmwagen.

Nel 1944 Stoccarda iniziò a essere bombardata dagli aerei alleati, perciò Porsche trasferì la famiglia e il suo studio di progettazione a Gmünd in Austria. Catturato dai soldati francesi e accusato di collaborazionismo, Ferdinand Porsche venne incarcerato in Francia dove rimase venti mesi, probabilmente a seguito dell’idea dei francesi di estorcergli una collaborazione e progetti da utilizzare per la loro industria. Porsche venne liberato solo dopo che l’industriale torinese Piero Dusio pagò un ingente riscatto, al fine di convincere Porsche a progettare la sua Cisitalia di Formula 1. Tornato a Gmünd nel giugno 1948, Ferdinand Porsche avviò la produzione dentro una vecchia segheria della sua Porsche 356, evoluzione della Porsche Type 64, che diffuse il marchio Porsche in tutto il mondo. Ferdinand Porsche morì a Stoccarda, il 30 gennaio 1951 a causa di un infarto, secondo molti provocato anche dai patimenti vissuti nelle carceri francesi.

77 iscritti al 36° Rally della Lanterna – 4° Rally Val d’Aveto 

Ben quattordici le auto R5 con molti protagonisti di primo piano 

Settantasette sono gli iscritti pronti a partire per la trentaseiesima edizione del Rally della Lanterna – 4° Rally Val d’Aveto, in programma a Santo Stefano d’Aveto il 5 e 6 settembre. Un buon numero di equipaggi, nonostante le altre tre gare concomitanti nel weekend che senza dubbio hanno impegnato molte vetture.
Spiccano le quattordici auto della classe R5, che hanno ormai guadagnato a pieno diritto lo scettro di regine della categoria, scalzando le WRC, ormai molto rare e superate dalle vetture più moderne in tutti i campi, a partire dalle prestazioni.
A fregiarsi del numero uno sulle portiere sarà Giacomo Scattolon, protagonista internazionale al via con una delle tante Skoda Fabia, vettura che utilizzeranno anche i liguri Guastavino e Mezzogori, candidati per un posto sul podio così come il piemontese Araldo ed il lombardo Spataro. Pronti a dire la loro anche Federici, Biggi, Craviotto, Leonardi, Bertani e Castelli con altre Skoda Fabia, lo spezzino Arzà con una Citroen C3, Giacobone su Hyundai i20 e Gentile su Ford Fiesta.
Con l’unica Super 2000 al via, una Peugeot 207, ci sarà Maurizio Rossi, mentre in RGT “Iceman” porterà in gara una Fiat Abarth 124. Tre le auto in classe Super 1600, tutte Renault Clio per Aragno, Giordano Barberis e Peruccio. Un’auto in R3T, quattro R3C, tredici R2B, due A7, nove N3, due R1, una A6, quattro RS, quattro A5, sedici N2, una A0 ed una N1 completeranno il parco dei partenti.

Il via ufficiale della gara è previsto per sabato 5 settembre alle 19, con gli equipaggi che sfileranno come di consueto tra le vie del centro storico di Santo Stefano d’Aveto, per poi transitare sotto l’arco di partenza davanti all’Hosteria della Luna Piena. In quell’occasione il pubblico potrà vedere le auto da vicino, sempre nel massimo rispetto delle norme anti contagio mentre, purtroppo, le prove speciali saranno a porte chiuse come previsto dalle norme vigenti.

Santo Stefano d’Aveto avrà così modo di salutare calorosamente piloti e navigatori che, dopo aver parcheggiato le auto nel riordino notturno, affronteranno le sei prove speciali nella giornata di domenica 6 settembre, con la gara concentrata dalle 9 alle 16:30. L’arrivo è previsto ad Allegrezze in corrispondenza del parco riordino, non è prevista quindi la classica festa per il podio ai piedi del castello Malaspina-Doria, che tornerà di certo a fare da sfondo per la premiazione dell’edizione 2021.

Nuova data per il Trofeo delle Merende 2020: si corre il 17 e 18 ottobre a Santo Stefano Belbo

SANTO STEFANO BELBO (CN) – La data scelta per il Trofeo delle Merende 2020 è quella del 17 e 18 ottobre, giorni che si inseriscono in un calendario ricco di eventi per le Langhe del Moscato, colline su cui si corre la gara che ha base a Santo Stefano Belbo. La corsa si svolgerà con il format rally nazionale che prevede 53 km di prove speciali (due da ripetere tre volte ciascuna) da disputare tutte alla domenica (partenza alle 8, arrivo alle 16), dopo le verifiche e lo shakedown del sabato.

Il rally è frutto della collaborazione fra lo staff del Trofeo delle Merende e il Cinzano Rally Team, fresco del grande successo ottenuto con il Rally di Alba. La gara mette in palio la Coppa Roberto Botta, pilota cuneese tre volte vincitore del Rally di Alba scomparso lo scorso anno.

Il Trofeo delle Merende oltre che un rally è un’importante iniziativa che unisce la passione per le auto da corsa con la solidarietà e l’aggregazione. È l’obiettivo di un gruppo di rallisti che, dal 2010, si ritrova a fine stagione per un fine settimana in amicizia che sfocia nella disputa del rally. La solidarietà è al centro dell’iniziativa con l’appoggio all’iniziativa “Io vinco nella ricerca” dedicata a promuove la ricerca di una cura per la fibrosi cistica. Inoltre il Merende assegna i memorial dedicati a Francesco Pozzi e Omar Pedrazzoli, due amici rallisti scomparsi prematuramente e il trofeo in memoria di Giovanni Malandra, membro dello staff del Merende morto lo scorso anno, che andrà al navigatore Ossolano meglio piazzato nella classifica finale.

Oltre alla competizione, come da tradizione del Merende sarà prevista una serata di benvenuto, aperta ad appassionati e piloti, a scopo benefico e altre iniziative di solidarietà che hanno finora permesse di raccogliere cospicue donazioni.

Le iscrizioni al Rally Trofeo delle Merende apriranno il 17 settembre e saranno possibili tramite la piattaforma Aci sport.

Lanterna Corse, quattro equipaggi nella gara di casa 

Il team genovese pronto per il Rally della Lanterna 

Sono quattro le vetture che la Lanterna Corse Rally Team si prepara a schierare al 36° Rally della Lanterna – 4° Rally Val d’Aveto, in programma il 5 e 6 settembre a Santo Stefano d’Aveto.

Gianluca Caserza e Paolo Rocca, dopo la sfortunata esperienza del Ciocco, si presenteranno al via nuovamente a bordo della Renault Clio Rally 5, che fa parte della categoria R1. In Toscana per i due, al comando prima del ritiro, erano arrivate ottime sensazioni.
Due le vetture in classe N3, entrambe Renault Clio e portate in gara rispettivamente da Alberto Verardo con Cristina Rinaldis e da Francesco Bigotti con Massimo Lunetti. In classe N2 invece saranno della partita Michele Zerega ed Alice Caprile, a bordo di una Peugeot 106.

Lorenzo Castelli Villa e Ismaele Barra accendono la Lanterna

Il portacolori della Sport Forever sarà al via della gara ligure a bordo della Peugeot 208

La pausa estiva è servita per tracciare la mappa che porta verso il finale di questa strana stagione da corsa. Valida per la Coppa Italia zona 2 con coefficiente 1,5 la gara ligure si svolgerà nel prossimo week-end. Ai nastri di partenza anche Lorenzo Castelli Villa e Ismaele Barra i quali disporranno della Peugeot 208. C’è sicuramente voglia di rivincita dopo la sfortunata prestazione al Rally della Lana. “Dobbiamo cancellare in fretta l’inconveniente del Lana” racconta il driver  milanese. “Proviamo le strade della Liguria dove spero di invertire il trand poco fortunato. Se tutto andrà per il meglio abbiamo in programma di proseguire in seconda zona, magari con il Rally di Sanremo”. La gara prenderà il via Sabato 5 Settembre da Santo Stefano D’Aveto per concludersi ad Allegrezze, piccolo comune alle porte di Santo Stefano Domenica  alle 16.30

Record di iscritti per il 40°Rallye San Martino The Home of Rally. Ben 136 equipaggi al via

4-5 settembre 2020: l’attesa è finita e la gara che definirà la stagione CiWRC 2020 è alle porte. Corrado Fontana e Nicola Arena, su Hyundai i20 WRC, sono pronti a sfidare oltre 100 equipaggi, con 7 WRC (+ 1 Plus), 23 R5 e i tanti piloti appassionati della “Manghen”.

Il 40° Rallye San Martino di Castrozza, 2° Round CiWRC, è già un successo, perché nell’anno del COVID e del lockdown, vedrà al via un numero di equipaggi che supera di gran lunga le previsioni.
Per gli iscritti al CiWRC 2020, dopo il Rally di Alba, questo è il vero VIA della stagione, visto che la gara piemontese è stata dominata dai concorrenti del mondiale che hanno fatto classifica e quindi sottratto punti agli altri.

E cosa c’è di meglio che “iniziare” la sfida con la Manghen, la Prova Speciale che è il “marchio di fabbrica” del Rallye San Martino di Castrozza? Ebbene sì, la Manghen farà subito selezione, con i suoi 22 km di salite, discese, tornanti e chicane che metteranno a dura prova equipaggi e soprattutto i freni delle auto. Sarà interessante vedere se le R5 riusciranno ad essere competitive come ad Alba.

La sfida 2020 WRC ripropone quanto visto lo scorso anno, con Corrado Fontana, con al fianco Nicola Arena, (Hyundai i20 WRC), contrapposto a Luca Pedersoli (campione in carica -Citroen DS3 WRC) e a Simone Miele (Citrone DS3 WRC), assoluti protagonisti della serie passata.
Interessante sarà poi seguire Rossetti che a bordo della sua R5 HYUNDAI i20 NG
è riuscito a tenere testa ai Big del mondiale nel round di Alba. Assolutamente da non escludere dai protagonisti Corrado Pinzano (R5 – VOLKSWAGEN POLO GTI) e i fratelli Nucita, Andrea e Giuseppe (R5 – HYUNDAI i20 R5). Qui potete consultare l’Elenco iscritti.

Come da format 2020, due giorni di gara, il 4 settembre per tutte le verifiche e lo shakedown, mentre il 5 si partirà subito forte da San Martino con la classica “Manghen” e i suoi 22 chilometri cronometrati; seguita poi dalla “Val Malene” (11,77 km) e la “Gobbera” (7,19 km). Un tris di prove che si ripeterà per un secondo giro e quasi 320 chilometri totali.

Arrivo e premiazione finale previsti sabato a partire dalle ore 17.45 ovviamente nel centro di San Martino.

San Martino, è arrivata l’ora di Super Rox?

Manca ancora la firma del driver friulano nell’albo d’oro del Rallye

San Martino di Castrozza, 2 settembre 2020_ Il numero 1 è pesante da portare, ma Luca Rossetti ha le spalle larghe. Sarà il driver friulano ad aprire le danze del 40° rallye San Martino di Castrozza e Primiero, al volante di una Hyndai i20 R5 Friulmotor con Manuel Fenoli sul sedile di destra. Quando era ancora un pilota in erba con tanti sogni nel cassetto, nella natia Pordenone, tra i frizzi e i lazzi di un arcipelago rallistico che aveva partorito “il capo” Angelo Presotto, Maurizio “Icio” Perissinot e il “frigo” Andrea Zanussi, Luca era “l’enfant prodige” che faceva sorridere con il suo “voglio diventare campione del mondo”. L’abbia detto o meno (a ingigantir le chiacchiere si sta poco… ), fu di certo Perissinot a guardare lontano e a indirizzarne il talento con i consigli giusti ad inizio carriera. Risultati: un titolo italiano (2008), tre titoli europei (2008, 2010, 2011), un titolo turco (2012), due International Rally Cup Pirelli (2017, 2018). Per tacere delle tante vittorie qua e là, ancora con incursioni forti nel tricolore assoluto sino alla cocente delusione del “taglio” di Citroen al termine della passata stagione. Ma Super Rox ha di nuovo voltato pagina e quest’anno si candida per lo scudetto del Campionato Italiano Wrc con la Hyundai i20 R5 Friulmotor. Il quarto posto ad Alba, dietro solo agli “ufficiali in allenamento” della corazzata coreana, ha mostrato una volta di più di che pasta è fatto. Ora, forse, è arrivato il momento di mettere la sua firma anche sul Rallye San Martino. “Ho all’attivo sette partecipazioni e il secondo posto nel 2007 e 2011– riassume in breve – per cui mi piacerebbe un sacco vincere questa gara prestigiosa. In ogni caso l’obiettivo è far bene, abbiamo a disposizione una R5 molto performante, vediamo di riuscire a inserirci nella lotta per il primato”. Tenere un profilo basso aiuta ad allentare la pressione? “Direi piuttosto che non è il caso di fare proclami, le gare si vincono e si perdono per un sacco di fattori. Alba ci ha fatto capire che siamo competitivi, ma che non dobbiamo sottovalutare alcun avversario. Luca Pedersoli, Corrado Fontana e Simone Miele, così come altri conduttori, hanno ottime carte da giocare”. Stavolta sarà una sfida particolare, senza crono spettacolo di apertura, con partenza in salita sul Manghen. “Purtroppo il “format Covid” ha imposto gare più corte e non c’è molto da inventarsi. Toccherà fare di necessità virtù su due giri di tre prove, andando forte sempre. Sono curioso di affrontare il Passo per la prima volta con il turbo, finora mi era capitato solo con motore aspirato e si soffriva tanto l’altitudine”.

San Martino, doppio Rallye da gustare

La sfida moderna è targata Ciwrc, quella storica vale per il prestigio 

San Martino di Castrozza, 1 settembre 2020_ All’inizio dell’estate, quando la San Martino Corse decise che il Rallye si sarebbe fatto lo stesso, anche in quest’annata terribile bersagliata dal Covid, ben pochi avrebbero scommesso su un elenco iscritti a tre cifre. Invece la voglia di correre e di ripartire, che circola imperterrita tra le officine e i garage dell’italico stivale, ha smentito le tante cassandre votate al pessimismo. MODERNO. Come già annunciato, 106 gli equipaggi in lizza al 40° Rallye San Martino, valido come seconda prova del Campionato Italiano Wrc, con l’aggiunta in coda e classifica a stralcio per l’unica Wrc Plus all’appello, una Ford Fiesta da 400 cavalli che proverà a domare il trentino Giorgio De Tisi. Le Wrc “normali” sono 7, nelle mani di Corrado e Luigi Fontana (Hyundai New i20), Simone Miele e Luca Pedersoli (Citroen Ds3), Paolo Porro, Valter Gentilini, e Gianluigi Niboli (Ford Fiesta). Dovranno difendersi dall’assalto di ben 23 vetture di Classe R5, capaci di esprimere potenze quasi alla pari soprattutto se a far suonare il turbo sono interpreti come Luca Rossetti e Andrea Nucita (Hyundai i20), magari una nota sotto Andrea Carella, Alessandro Gino, Efrem Bianco (Skoda Fabia), Corrado Pinzano, Walter Lamonato (Volkswagen Polo) e compagnia cantando. Sfida intrigante anche quella delle ormai datate ma grintose Super 1600, dieci in tutto, con l’unica Citroen Saxo (Maurizio Mauri) nelle spire di tentacoli Renault Clio. Riusciranno in primis Ilario Bondioni e Giovanni Cocco a evitare il piedone di Roberto Vescovi? Classe R2B con 13 equipaggi, in questo caso una Citroen C2 (Graziano Nember) e una Renault Twingo (Daniele Casagrande) contro pletora di Peugeot 208. Battistrada Gianluca Saresera e avversari da decifrare.  STORICO. Pattuglia di 29 equipaggi per l’11° Historique Rallye, niente male considerando che la gara fa proprio storia a sé. Vale insomma solo per il suo prestigio intrinseco, eredità di un’epopea straordinaria. Peccato quest’anno non poter ammirare nel circuito cittadino le dame vintage in derapate e controsterzo tra alberghi e residence, con il loro rombo inconfondibile all’orecchio esperto degli appassionati. Sarà spettacolo per le aquile su Manghen, Val Malene e Gobbera, dove si rinnoverà il confronto tra le Lancia Stratos di “Tony” Fassina (primo nel 2019) e Giorgio Costenaro (5 vittorie), l’Opel Ascona di Tiziano Nerobutto (in credito con la dea bendata), le Porsche Carrera di Agostino Iccolti (primo nel 2018), Lorenzo Delladio (mister “La Sportiva” sempre presente all’appello e vincitore 2016) e Paolo Nodari (l’anno scorso su Bmw M3 in testa fino al ritiro in quarta prova). Chance di assoluta anche per la Lancia 037 di Maurizio Finati e la Porsche 911 Rs di Antonio Orsolin (Porsche 911 Rs), che timbra la sua decima partecipazione eguagliando l’assente Gianluigi Baghin. Team Bassano forte di 9 effettivi, 4 quelli griffati Palladio Historic. A chiudere la parata saranno le Fiat 127 di Oreste Pasetto, Stefani Sbalchiero e Claudio Vigna, coniugando passione e semplicità.

Leonessa Corse: Mazzocchi vince a San Marino e si conferma leader di Junior

Sugli sterrati del Rally di San Marino il giovane della Leonessa Corse primeggia tra i giovani e si conferma leader di classifica. Foto Magnano

Brescia – La Leonessa Corse gongola dopo l’ottimo esito del Rally di San Marino. Il suo giovane portacolori, il piacentino Andrea Mazzocchi, ha infatti vinto la classifica relativa al Campionato Italiano Junior insieme all’inseparabile Silvia Gallotti.

Sulla Ford Fiesta di Motorsport Italia, Mazzocchi è risultato primo in tutte e nove le prove in programma, concludendo con un vantaggio finale di 55” sul primo dei rivali, frutto di una gara d’attacco ma ben gestita da parte del 24enne emiliano.

“Siamo partiti subito concentrati e forte per cercare di prendere un margine che ci permettesse di vivere senza troppi patemi la seconda parte di gara. Sulla terra non è mai facile ma devo dire che questa volta è finalmente andato tutto per il verso giusto. In ottica di campionato è un risultato davvero positivo e dopo il mezzo passo falso di Roma non potevamo chiedere di meglio!”

 

Con questi ulteriori 15 punti, Mazzocchi e la Gallotti allungano in vetta al CIR Junior raggiungendo quota 38 punti, quattro in più rispetto al bravo conterraneo Cogni, secondo.

Dopo la terra di San Marino si tornerà a gareggiare su asfalto in occasione del Targa Florio, celeberrima corsa palermitana in programma a metà settembre.

Primi punti nell’Under 25 per Baruffa-Brachi al San Marino Rally

Soddisfazione per Giovanni Benvenuto Baruffa e Simone Brachi al loro primo anno completo nel Campionato Italiano Rally Terra. L’equipaggio poco più che ventenne conclude l’impegnativa esperienza al San Marino Rally con una serie di riscontri incoraggianti, importanti per affrontare il proseguo della stagione con entusiasmo

San Marino (RSM) – Siamo solo all’inizio di un percorso di crescita nei rally al volante della Peugeot 208 R2B, ma la passione e l’impegno stanno cominciando a emergere. La 48° edizione del San Marino Rally, disputata nell’ultimo week end di agosto, ha raggruppato tutte le insidie della specialità ed è stato un passo importante nella maturazione dei giovani ventenni Giovanni Benvenuto Baruffa e Simone Brachi.

I difficili sterrati tra San Marino e le  provincie di Arezzo e Urbino sono stati una palestra di guida ma anche di strategia. Strade ghiaiose e inevitabilmente scivolose, alternate a tratti rocciosi e sconnessi hanno messo a dura prova l’equipaggio e la meccanica. La polvere, gli ultimi km di gara percorsi all’imbrunire, le note prese nelle ricognizioni e affinate tra un passaggio e l’altro. Questa gara del Campionato Italiano Rally Terra non ha fatto sconti a nessuno e anche il pilota bresciano ha dovuto fare i conti con una foratura che alla fine gli ha fatto perdere molti secondi, ma non il piacere di vedere il traguardo ai piedi del Monte Titano.

Non è stato facile al debutto su queste strade con una vettura impegnativa come la Peugeot 208 R2, ma anche per questo aver visto il traguardo ha un sapore particolare per me e il mio navigatore Simone” racconta Giovanni Baruffa.

“In poco più di 60 km di prove cronometrate abbiamo incontrato tante situazioni diverse che sono alla base dei rally e posso sicuramente dire che ritorniamo a casa con un buon bagaglio di esperienza che sarà molto importante per la seconda parte della stagione, dove inizieremo a guardare il cronometro. Oggi nella ripetizione delle prove speciali mi sembra di aver guidato meglio. I tempi sono leggermente migliorati, specialmente in rapporto alle condizioni delle strade sempre più scavate dalle oltre 80 vetture al via, e queste condizioni hanno creato qualche problema alle vetture a due ruote motrici. Concludo dicendo che è stata un’altalena di sensazioni forti e per questo voglio ringraziare il preparatore Alessandro Baldon e mio papà Albrecht per il grande supporto tecnico e umano che ho ricevuto in tutto il week end. Come capita il giorno dopo le gare,

passata la stanchezza, comincio a contare i giorni per risalire sull’auto da gara”.

Dopo l’ottavo posto tra gli Under 25 e il quarto tra gli equipaggi al via della classe R2B con la Peugeot 208 conquistati al San Marino Rally, Giovanni e Simone saranno al via del Rally dell’Adriatico, il prossimo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra, alla fine di settembre. Una gara completamente diversa rispetto a quella appena conclusa con prove speciali molto veloci e un fondo più compatto e meno severo per la meccanica delle vetture. Per Baruffa-Brachi sarà innanzitutto un’altra grande opportunità per fare esperienza e lottare con gli altri giovanissimi del campionato.

CIRT 2020: Calendario

  • 08-09 agosto: 14° Rally Città di Arezzo Creste Senesi Valtiberina (Ar)
  • 29-30 agosto: 48° San Marino Rally (RSM)
  • 26-27 settembre: 27° Rally Adriatico (Mc)
  • 20-22 novembre: 11° Tuscan Rewind (Si) coeff. 1,5

Addio a Uberto Bonucci  

SIENA, 3 settembre – È scomparso ieri Uberto Bonucci, uno dei più titolati piloti del circus delle cronoscalate storiche che vanta nel suo palmares 153 vittorie assolute, sette titoli nel Campionato Europeo della Montagna Autostoriche FIA, dieci vittorie nel Campionato Italiano Salita Autostoriche. Uomo dalle origini nobiliari toscane, il suo nome per esteso era Uberto Bandino Antonio Bonucci Ugurgeri della Berardenga, era nato a Castelnuovo Berardenga (SI) il 13 maggio 1952,  noto agli sportivi piemontesi per le sue cinque vittorie alla Cesana-Sestriere, la prima nel 2007, l’ultima lo scorso anno.

Hyundai svela Nuova Kona e presenta la versione N Line

Nuova Hyundai Kona presenta un design elegante e raffinato, disponibile per la prima volta anche nella versione sportiva N Line. La nuova gamma di powertrain raggiunge nuovi livelli di performance ed efficienza grazie alla tecnologia mild-hybrid 48 volt, di serie su tutte le motorizzazioni diesel e disponibile anche sul motore 1.0 T-GDI. Gli aggiornamenti riguardano anche comfort e connettività, che include l’ultima versione della tecnologia Hyundai Bluelink e un pacchetto di sicurezza migliorato. Gli aggiornamenti tecnici rendono Nuova Kona ancora più confortevole da guidare

2 settembre 2020 – Nuova Hyundai Kona si presenta rinnovata, con una serie di aggiornamenti, ispirati dai consigli della clientela europea: un nuovo design – che per la prima volta include la possibilità di scegliere anche l’allestimento sportivo N Line – capace di conferire al modello un nuovo look dinamico; una gamma di powertrain rinnovata, con l’aggiunta di nuove versioni eco-friendly e “sportive”; la connettività migliorata, insieme alla sua funzionalità, rendendo l’esperienza di guida su strada ancora più confortevole. Tutto questo, e non solo, consente a Nuova Kona di essere un prodotto sempre migliore per i clienti europei di Hyundai.

Kona rappresenta una storia di successo per Hyundai in Europa fin dalla sua introduzione nel 2017, con una quota di mercato in rapida crescita. In soli tre anni, questo SUV compatto è diventato uno dei modelli Hyundai più apprezzati: dal suo lancio sono state vendute più di 228.000 unità in Europa. Il suo design è stato costantemente elogiato dai clienti e dalla critica e ha ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali l’iF Design Award, il Red Dot Award 2018 e l’IDEA design award 2018.

Kona gioca un ruolo chiave nella strategia di elettrificazione di Hyundai, combinando powertrain elettrificati allo stile dei SUV compatti. È stato il primo SUV Hyundai disponibile con una gamma di motori elettrificati, tra cui una versione full-hybrid e una 100% elettrica. A partire da marzo, Hyundai ha avviato la produzione di Kona Electric nel suo impianto produttivo in Repubblica Ceca, Hyundai Motor Manufacturing Czech (HMMC). Hyundai ora amplia l’elettrificazione della gamma Kona con l’introduzione della tecnologia mild hybrid 48-volt sui motori diesel e benzina.

 

“I clienti chiedono più SUV e soluzioni elettrificate. Hyundai sta rispondendo con una combinazione di entrambi. Kona ha giocato un ruolo chiave nel successo degli ultimi anni di Hyundai in Europa, diventando uno dei modelli più apprezzati”, ha dichiarato Andreas-Christoph Hofmann, Vice President Marketing & Product di Hyundai Motor Europe. “Per questo motivo è importante per noi rafforzare e migliorare il modello, in modo da poter continuare a fornire ai nostri clienti il miglior prodotto possibile.”

 

Kona N Line: un design sportivo e all’avanguardia

“È interessante notare come ci sia un’atmosfera felice comune a molti clienti Kona”, ha affermato SangYup Lee, Senior Vice President, Head of Hyundai Global Design Center. “Il nostro design trae ispirazione da questo spirito positivo ed è dedicato a tutti gli esploratori là fuori che affrontano la vita con un sorriso”.

 

“Nonostante le ottime recensioni che la versione uscente di Kona ha ottenuto per il suo stile, il Design Team di Hyundai non ha voluto accontentarsi. Invece che riposarci sugli allori, abbiamo ascoltato le richieste della clientela e siamo tornati sui nostri tavoli da lavoro per portare il design di Kona ad un livello successivo”.

 

Nuova Kona sarà disponibile per la prima volta nella versione N Line, che unisce il divertimento di guida a uno stile emozionante. Kona N Line si distingue per il frontale e il posteriore sportivi, i dettagli esterni in tinta carrozzeria e i cerchi dedicati con taglio a diamante.

 

Il frontale di Kona N Line spicca grazie alle caratteristiche dinamiche del paraurti anteriore, che si unisce armoniosamente con i passaruota in tinta con la carrozzeria. A differenza del solido riparo “skid plate” di Nuova Kona, la versione N Line presenta un caratteristico spoiler aerodinamico in stile N, con alette angolari che le donano uno stile avvolgente. Le prese d’aria, più larghe e più tecniche, sono ulteriormente contraddistinte da un disegno unico e da un trattamento dedicato delle superfici.

 

La vista laterale presenta dei dettagli in tinta scocca e il nuovo rocker panel, ai quali si abbinano i nuovi cerchi in lega da 18 pollici con design dedicato.

 

La parte posteriore completa l’immagine dinamica ed emozionale di Kona N Line. Il paraurti posteriore incorpora un grande diffusore aerodinamico centrale in un colore a contrasto con la carrozzeria, nonché un doppio scarico laterale. Negli angoli posteriori, la fascia del paraurti è formata da linee acute e alette in stile N, per una migliore aerodinamicità.

 

Gli interni sono ora disponibili con un pacchetto N Line dedicato in colore nero con sedili in tessuto, pelle o scamosciati. Inoltre, le distintive cuciture rosse, i pedali in metallo e il logo N sul pomello del cambio conferiscono al modello un tocco ancora più sportivo.

 

Un design elegante e raffinato per Nuova Kona

Hyundai Kona è diventata un’icona nel suo segmento, con un design audace e innovativo, unito a una personalità avventurosa. Gli aggiornamenti del design della parte anteriore e posteriore conferiscono a Nuova Kona un aspetto ancora più elegante e raffinato, pur mantenendo la sua caratteristica robustezza.

 

Il design del nuovo frontale si distingue per il suo look sportivo e gli accattivanti passaruota. Nella parte superiore, il cofano allungato termina energicamente sulla griglia centrale con una forma ampia e distintiva in grado di dare a Kona un look aggressivo. I migliorati fari DLR con tecnologia LED assicurano una profonda visuale della strada da percorrere. Più in basso, la fascia principale del paraurti si collega in modo fluido ai passaruota, formando una corazza unica e robusta, composta da un materiale a contrasto con la carrozzeria principale.

 

Sul paraurti inferiore, il solido riparo “skid plate” sembra abbracciare la presa d’aria inferiore e dà continuità visiva alla forma della griglia superiore principale. Integrate negli angoli del paraurti ci sono le prese aerodinamiche orientate verticalmente, che migliorano il flusso dell’aria.

 

La vista laterale mantiene la forma muscolosa e scolpita della precedente Kona, ma la silhouette sportiva dalle linee a cuneo viene ulteriormente accentuata dal frontale più affilato, pulito e armonioso.

 

Nella parte posteriore, i nuovi fari presentano una grafica allungata orizzontalmente, riflettendo l’identità unica della firma anteriore. Anche il nuovo paraurti posteriore è realizzato con un materiale a contrasto, incrementando così la sensazione di corazza protettiva.

 

Inoltre, Nuova Kona presenta un design aggiornato per i cerchi da 17 e 18 pollici, oltre ai cerchi da 16 pollici presenti già nella precedente versione. Kona Hybrid sarà invece disponibile con gli stessi cerchi da 16 o 18 pollici della versione attuale.

 

Per quanto riguarda le dimensioni, Nuova Kona è più lunga di 40 mm rispetto alla versione precedente, conferendole così un aspetto più elegante e dinamico, bilanciando la sua ampia e robusta presenza su strada.

 

In aggiunta alle cinque colorazioni già esistenti, Nuova Kona è disponibile con cinque nuovi colori per gli esterni: Surfy Blue, Dive in Jeju, Ignite Flame, Cyber Gray e Misty Jungle. Ogni colore può essere abbinato al tetto a contrasto Phantom Black, che si abbina anche agli alloggiamenti degli specchietti, sottolineando così l’aspetto sportivo ed elegante del modello ed offrendo ai clienti più opzioni per la personalizzazione.

Nuova Hyundai Santa Fe: debutta il Terrain Mode Selector per la guida sui terreni più impervi

Il nuovo Terrain Mode Selector di Nuova Santa Fe permette di scegliere diverse impostazioni per guidare su terreni impervi come neve, sabbia e fango. Le diverse modalità ottimizzano la guida attraverso la gestione di coppia motore, cambio, controllo della trazione e distribuzione della coppia sulla trazione integrale. Queste modalità si aggiungono a quelle già esistenti sul modello – Smart, Eco, Comfort e Sport – confermando l’anima da vero SUV di Nuova Santa Fe. Nuova Santa Fe è il primo modello Hyundai in Europa equipaggiato con il nuovo Terrain Mode Selector, che verrà integrato anche su futuri SUV del brand

1 settembre 2020 – Hyundai ha svelato maggiori informazioni sul nuovo Terrain Mode Selector, disponibile per la prima volta su Nuova Santa Fe.

Nuova Santa Fe è infatti il primo SUV Hyundai in Europa a essere equipaggiato con questa tecnologia di controllo integrato, che permette di ottimizzare le prestazioni di guida su diverse e impegnative superfici, semplicemente ruotando una manopola. Arricchendo la tecnologia di controllo della trazione integrale HTRAC di Hyundai, il nuovo selettore Terrain Mode offre un’esperienza di guida più piacevole anche sui terreni più impervi, tra cui sabbia, neve e fango. HTRAC – una combinazione tra le parole “Hyundai” e “Traction” – distribuisce autonomamente la trazione delle ruote anteriori e posteriori in base alle modalità Drive e Terrain selezionate, e alle condizioni di guida.

 

“In Hyundai, siamo costantemente alla ricerca di modi per migliorare la qualità dei nostri veicoli e fornire ai nostri clienti un prodotto di livello sempre superiore” – ha affermato Andreas Christoph-Hofmann, Vice President Marketing and Product di Hyundai Motor Europe. “Con nuove funzionalità come il Terrain Mode Selector, Santa Fe è competitiva in termini di tecnologia e comfort, rimanendo allo stesso tempo fedele alla sua anima di SUV robusto e affidabile su tutte le varietà di terreno”.

 

Modalità Drive e Terrain a portata di mano

 

Nuova Santa Fe è equipaggiata con una manopola rotante al centro della console, che consente al guidatore di scegliere tra quattro modalità Drive e tre modalità Terrain. Per il passaggio tra modalità Drive e Terrain basta semplicemente premere un bottone posto al centro della manopola, potendo così visualizzare la modalità selezionata sia sul cluster digitale che sullo schermo AVN.

 

Modalità Drive

 

  • Comfort: prestazione di guida regolare con efficienza ottimizzata
  • Sport: performance potenziate con comando dello sterzo irrigidito, logiche di cambio marcia e risposta dell’acceleratore modificati
  • Eco: efficienza del carburante migliorata per una guida ecosostenibile con accelerazione, punti di cambio marcia e climatizzazione ottimizzati
  • Smart: il sistema effettua automaticamente il passaggio tra Eco, Comfort e Sport in base allo stile di guida

Mentre le modalità Drive hanno lo scopo di migliorare le performance e l’efficienza in base allo stile di guida, ogni modalità Terrain ottimizza la guida in base alla superficie selezionata tramite la regolazione di coppia del motore, lo schema delle cambiate, il controllo della trazione e la distribuzione della coppia della trazione integrale.

 

Modalità Terrain

 

  • Neve (Snow): Ottimizza il controllo tramite la minimizzazione dello slittamento delle ruote così da poter guidare su strade scivolose o innevate
  • Sabbia (Sand): Ottimizza l’accelerazione per la partenza e le performance per la guida su superfici morbide e ad alta resistenza
  • Fango (Mud): Ottimizza le impostazioni per poter migliorare la guida in condizioni stradali sdrucciolevoli e irregolari

Informazioni su Nuova Santa Fe

 

Nuova Santa Fe, la più recente versione dell’icona dei SUV Hyundai in Europa, offre numerosi miglioramenti che ne accrescono ancor più la qualità, insieme a powertrain Full Hybrid e Plug-In Hybrid, un design audace e distintivo, e numerose nuove tecnologie e sistemi di sicurezza. Inoltre, il modello è il primo in Europa a essere basato sulla nuova piattaforma Hyundai di terza generazione con significative evoluzioni in termini di performance, guidabilità e sicurezza.

 

Nuova Santa Fe celebra quest’anno il ventesimo anniversario del modello, il più longevo dei SUV Hyundai, e lo fa rinnovandosi profondamente. Venduto in Europa dal 2001, il SUV di segmento D è stato molto apprezzato negli anni grazie a comfort e spaziosità, ma anche per l’equipaggiamento di serie molto completo e un abitacolo funzionale. L’ultima serie di miglioramenti e di aggiornate funzionalità, come il Terrain Mode Selector, rende Nuova Santa Fe una scelta ancora più di livello, rimanendo allo stesso tempo fedele alla sua anima da autentico SUV.

 

Il nuovo Terrain Mode Selector sarà disponibile anche su prossimi SUV Hyundai che verranno annunciati in futuro.