Monastero “turba” Roberto Gobbin al Rally Città di Torino

Gara finita alla prima speciale del rally, la Monastero, per il pilota pinerolese, portacolori di Winners Rally per una probabile rottura del turbo della 124 Abarth rally. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino era supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto Elio Magnano

PIANEZZA (TO) – Dura appena quattro chilometri il 35° Rally Città di Torino di Roberto Gobbin, affiancato nell’occasione da Stefano Bruno Franco. Il pilota pinerolese, infatti, si ferma al termine della prima prova speciale della gara, la Monastero di 7”5 km, per problemi alla turbina della sua Abarth 124 rally, ma già a metà prova aveva dovuto alzare il piede dall’acceleratore. “Un vero peccato. Dopo cinque gare, sei se contiamo anche la cronoscalata Cesana-Sestriere, la vettura dello Scorpione si è fermata anzitempo. Nello Shake Down del Rally Città di Torino, tutto aveva funzionato alla perfezione e l’allenamento fatto sulle lunghe prove speciali del Rally di Roma Capitale mi rendevano particolarmente fiducioso sul proseguimento della gara. Purtroppo a metà della Monastero il motore della 124 Abarth rally ha cominciato a perdere potenza, abbiamo rallentato, chiudendo la speciale a 1’28” dal miglior tempo assoluto, fermandoci appena dopo il fine prova” racconta il pilota pinerolese.

Ora porteremo la vettura nell’officina di Evo Motorsport a Monforte d’Alba, per valutare i danni e in quanto tempo si potranno riparare. Personalmenter sospetto sia il turbo, ma è una diagnosi fatta senza aprire il cofano. Appena sarà possibile torneremo in prova speciale. Spero già nel primo fine settimana di ottobre” afferma il portacolori di Winners Rally Team.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Città di Torino era supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

La foto della settimana celebra il Rally Città di Torino

CARMAGNOLA (TO), 14 settembre – È stata la settimana prima del Grande Evento. Dopo dieci mesi le auto da rally tornavano a percorrere le prove speciali delle strade torinesi. Dopo un anno si tornava sul Lys e poco importa che la discesa mozzafiato verso Viù sia stata trasformata in una salita altrettanto entusiasmante. E così tutti a esternare quelle che erano le aspettative che solo la gara avrebbe poi detto se sarebbero diventate realtà o rimaste sogni. Di queste mille aspettative abbiamo scelto l’immagine scattata da Elio Magnano della 124 Abarth rally di Gobbin-Fraschia per condensarle in un flash solo.

Jacopo Araldo e Lorena Boero vincono il 35° Rally Città di Torino

Al pilota di Santo Stefano Belbo a bordo della Skoda Fabia è sufficiente vincere una prova. In seconda posizione Patrick Gagliasso e Enrico Ghietti sulla Volkwagen Polo. Elwis Chentre e Fulvio Florean recuparano e salgono sul podio a bordo della Škoda. Fra le storiche la vittoria va ai pavesi Matteo e Claudia Musti sulla Porsche. Viganò e Giacobino vincono la Regolarità Sport su una Fiat 850

Le premesse della vigilia hanno puntualmente confermato una edizione del Rally Città di Torino frizzante e per nulla avara di colpi di scena. Il cuneese Jacopo Araldo al via con Lorena Boero sulla Skoda Fabia preparata dal team Balbosca, conquista la vittoria assoluta grazie al miglior tempo fatto segnare sul primo passaggio al Col del Lis. I porta colori della scuderia Meteco Corse hanno preso il comando delle operazioni proprio nel corso della terza prova speciale dove una foratura che ha attardato il valdostano Elwis Chentre in gara con Fulvio Florean sulla Skoda del Team D’Ambra i quali avevano vinto le prime due prove. Il poderoso quanto prevedibile attacco del valdostano nella seconda parte di gara ha fruttato al pilota di Roissan la terza posizione assoluta finale. Alle spalle di Araldo che ha già vinto questa gara nel 2016 e 2018, hanno concluso Patrick Gagliasso e Enrico Ghietti a bordo di una delle due Volkswagen Polo curate dalla Roger Tuning rimasti costantemente sulle tracce del capofila. Dietro a Chentre  quarta posizione  finale per i torinesi Mario Trolese e Emilio Martinotti. Senza dubbio ottima la prima volta  sulla Polo della Roger Tuning per il Pilota-istruttore e organizzatore che proprio al fotofinish superano “Il Valli” e Stefano Cirillo sulla Polo della P.A Racing. Sesta l’unica Hyundai I20 presente, quella di Stefano Giorgioni e Federico Boglietti ritornati a correre insieme da recente Rally di Alba . Una pietra entrata nel radiatore nelle fasi finali ha rallentato il toscano naturalizzato piemontese Federico Santini in gara con Gabriele Romei sulla Skoda della Eurospeed fermi prima dell’ultima prova. Ottimo il rientro alle gare dopo undici anni di atop per Federico Pelassa e Alberto Eriglio sulla Skoda della Gima con la quale sono settimi.  Alle loro spalle Stefano Serini e Mauro Grossi sulla Ford Fiesta mentre la sfida nella classe Super 1.6 si conclude con un pari merito che premia i genovesi Francesco Aragno e Bruno Bonaudi al via sulla Renault Clio con la quale oltre a conquistare la classe delle “maggiorate” concludono noni assoluti. Nella classifica assoluta c’è un pari con i  sempre veloci Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi anche loro sulla vettura francese decisa solo dalla discriminante. Nelle storiche dominio per i pavesi Matteo e Claudia Musti sulla Porsche 911 davanti alle “Carrera” di Marco Bertinotti e Andrea Rondi e Maurizio Pagella e Antonello Moncada. La regolarità sport va a Roberto Viganò e Pieraldo Giacobino su una Fiat 850 sport.

Andrea Crugnola, affiancato da Piero Ometto, fa sua anche la Targa Florio

Cinque successi parziali per la vittoria finale di Andrea Crugnola e Pietro Ometto alla 104^ Targa Florio. La gara automobilistica più antica del mondo ha avuto un epilogo anticipato fermando la classifica alla prova speciale 7 perché il maltempo ha preso l’avvento allagando materialmente quelli che dovevano essere i percorsi cronometrati numero 8, la “Targa”, e 9, la Scillato – Polizzi. Di conseguenza il varesino si aggiudica il quarto round del Campionato Italiano Rally davanti ad Albertini – Fappani, su Skoda Fabia R5. Terzo posto per Basso – Granai, in gara con la Volkswagen Polo R5. Quindi un finale rocambolesco a causa del maltempo con le ultime prove speciali percorse in trasferimento da tutti i partecipanti. Le condizioni meteo hanno creato problemi anche al cerimoniale delle premiazioni svolte in piazza Garibaldi a Campofelice di Roccella.

La Targa Florio va con merito nelle mani di Andrea Crugnola e Pietro Ometto, i migliori in assoluto con la loro Citroen C3 R5 che grazie al successo in terra siciliana avvicinano la vetta della classifica del Cir. Dopo quattro prove è in testa Basso con 49 punti seguito da Crugnola al quota 45 raggiunta grazie agli ultimi tre successi consecutivi nelle ultime prove di Roma Capitale, Ciocco e Targa Florio.

“Una gara ben riuscita – ha dichiarato Angelo Pizzuto -, partecipata e competitiva come solo la Targa Florio sa essere. Un grande sforzo organizzativo dell’Automobile Club Palermo in un periodo di pandemia, ma con la perseveranza si superano i mille ostacoli che abbiamo affrontato. Un connubio tra storia e velocità, con l’edizione numero 104 che lascerà il segno in un anno in cui molte competizioni sono state annullate. Noi siamo qui per la centoquattresima volta contro la pandemia e per la Sicilia. Un plauso ai vincitori Andrea Crugnola e Pietro Ometto ma anche a tutti i partecipanti che si sono dati battaglia in tutti i campionati anche con condizioni meteo proibitive, ma i rallies sono anche questo. Ringrazio il presidente Musumeci per esserci stato accanto, le forze dell’ordine, i volontari, il personale Aci Sport, i sanitari e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa grande manifestazione”.

Grande antagonismo tra i migliori piloti siciliani in gara. Dopo una lotta sul filo dei secondi l’ha spuntata Marco Pollara, in coppia con Daniele Mangiarotti, che ha concluso in quarta posizione precedendo di soli 5”5 l’esperta coppia Totò Riolo – Maurizio Marin entrambi su Skoda Fabia. Buon settimo posto per l’equipaggio formato da Alessio Profeta e Sergio Raccuia, anche loro sulla Fabia.

La Targa Florio Coppa Rally di Zona è stata vinta Roberto Lombardo e Andrea Domenico con il crono finale di 35’31”2 e sei primi posti nelle altrettanti prove speciali. Piazza d’onore per  Maurizio Mirabile e Michele Castelli su Skoda Fabia R5, staccati di 47”5, che sono riusciti a precedere il giovane locale Ernesto Riolo, figlio di Totò vincitore per ben tre volte della Targa Florio, in coppia con Alessandro Floris che, con la Peugeot 208 T16, è comunque riuscito a mantenere la posizione più bassa del podio staccato di 55”3 dal vincitore. Problemi per il romano Fabio Angelucci, vincitore lo scorso anno della Targa Florio per la Coppa, giunto quarto insieme a Massimo Cambria sulla Volkswagen Polo Gti.

La gara del campionato italiano Rally Storici si è conclusa con la vittoria della coppia Angelo Lombardo e Harshana Ratnayake, su Porsche 911 Sc, vincitrice di tutte le quattro speciali disputate con il tempo finale di 22’33”8. Le ultime due prove cronometrate sono state annullate dalla direzione gara per avverse condizioni meteo. Seconda piazza tra le auto storiche per Marco Savioli e Davis su Porsche Carrera Rs staccati di 26” e terza posizione per Pierluigi Fullone navigato da Alessandro Failla sulla Bmw 2002 Ti.

Classifica: 1) Crugnola – Ometto (Citroen C3) 37’34”3; 2) Albertini – Fappani (Skoda Fabia) a 13”1; 3) Basso – Granai (Volkswagen Polo Gti) a 17”1; 4) Pollara – Mangiarotti (Skoda Fabia ) a 36”1; 5) Riolo – Marin (Skoda Fabia) a 41”6; 6) Signor – Pezzoli (Volkswagen Polo Gti) a 48”9; 7) Profeta – Raccuia (Skoda Fabia) a 52”1; 8) Re – Menchini (Volkswagen Polo Gti) a 54”6; 9) Ciuffi – Gonella (Skoda Fabia) a 55”8; 10) Ferrarotti – Grimaldi (Skoda Fabia) a 1’36”8.

Meteco corse – Jacopo Araldo e Giorgio Cogni regalano soddisfazioni alla scuderia torinese

Foto Elio Magnano

Risultati importanti per la scuderia grigiorossa al Città di Torino dove ha salutato la vittoria dell’astigiano Jacopo Araldo in coppia con l’imperiese Lorena Boero che, dopo la vittoria del 2016 e del 2018, hanno calato il tris nell’edizione 2020.

L’equipaggio della Meteco, con la Skoda Fabia preparata dal team Balbosca, conquista la vittoria assoluta grazie ad una gara attenta e senza errori. “ Abbiamo tenuto sempre un buon passo fin dalla prima prova cercando di rimanere incollati a Chentre-Florean che godevano, giustamente, dei favori del pronostico. La foratura sul Col del Lys di Chentre ci ha spianato la strada verso una vittoria che ci riempie di soddisfazione. Sono contento di aver fatto un bel regalo di compleaano a Lorena che se lo merita per la sua bravura e professionalità” le parole di Araldo dopo l’arrivo.

Una vittoria parziale e cinque medaglie d’argento confermano l’ottima gara di Araldo che ha controllato agevolmente Patrick Gagliasso e Enrico Ghietti a bordo di una delle due Volkswagen Polo curate dalla Roger Tuning rimasti costantemente nelle posizoni alte della classifica. Terzi, dopo una forsennata rimonta dalla nona piazza, con la Skoda Fabia di D’Ambra, Chentre e Floean.

Al Targa Florio bella vittoria tra gli Junior per Giorgio Cogni e Gabriele Zanni che, in una gara molto tirata e combattuta, sono riusciti sul bagnato ad allungare sugli avversari aggiudicandosi una vittoria molto importante anche in ottica Campionato.

Solo quarti gli altri alfieri Meteco impegnati nel Campionato Junior Emanuele Rosso-Andrea Ferrari che, dopo un buon inizio, hanno dovuto accontentarsi della posizione a ridosso del podio a causa di un’errata scelta di pneumatici nel finale .

Graziano Espen e Marina Bertonasco: buona la prima  al  Rally Città di Torino

A bordo della Lancia Fulvia conquistano la vittoria di classe e sono noni di Raggruppamento

In una stagione sensibilmente accorciata dalle vicende sanitarie, occorre capitalizzare al massimo ogni impegno. Con questa prerogativa Graziano Espen per la prima volta al via con l’esperta Marina Bertonasco, hanno preparato con cura ogni dettaglio per affrontare al meglio l’appuntamento sulle strade di casa. Il risultato non si è fatto attendere e la Lancia Fulvia Hf curata dal team Facchini con i colori del Lancia Fulvia Paul Picot ha concluso con il successo di classe e un nono posto di Raggruppamento la classifica del Rally Storico “Città di Torino”. Una edizione contrassegnata dal record di presenze, quasi cinquanta le vetture storiche al via, che si sono sfidate lungo i saliscendi fra le Valli di Viù e di Lanzo. Espen traccia quindi un bilancio positivo di questo primo impegno stagionale. “Siamo senza dubbio molto soddisfatti” ha commentato il pilota torinese della Lancia. “Questa è una stagione che per ovvi motivi ha subito un drastico ridimensionamento degli impegni. E’ quindi importante capitalizzare ogni appuntamento cercando di raggiungere il miglior risultato possibile. Direi che possiamo essere soddisfatti per come sono andate le cose sulle strade torinesi. Per me era la prima volta insieme a Marina che si è dimostrata una grande professionista e con la quale si è instaurato da subito un ottimo feeling.  Personalmente ho dovuto fare i conti con un fastidioso problema muscolare ad una spalla che mi ha assillato per tutta la gara. Tuttavia il risultato finale ci soddisfa in pieno ed è senza dubbio un ottimo inizio per affronatare l’ultimo scampolo di stagione che molto probabilmente ci vedrà al via del Rally Monti Savonesi e naturalmente della “Grande Corsa” la gara di casa a cui tengo molto. In mezzo agli impegni rallistici ho programma alcuni appuntamenti validi per la Regolarità Sport che affronterò insieme alla mia consorte Gabriella Guglielmo.”

Alla 104^ Targa Florio vince la Citroën C3 R5 di Andrea Crugnola e Pietro Ometto

La Citroën C3 R5 della F.P.F. Sport e la coppia Andrea Crugnola – Pietro Ometto dominano il Rally Targa Florio, quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally, dopo le due gare del Roma Capitale e il Rally del Ciocco.

Sugli asfalti della Sicilia, la Citroën C3 R5 di Andrea Crugnola e Pietro Ometto ha conquistato fin da subito il comando della gara, facendo registrare il miglior tempo nelle prime 3 speciali e poi successivamente in altre 2 speciali, per un totale di 5 scratch su 7 speciali complessive disputate.

Una grande dimostrazione di affidabilità e di competitività della Citroën C3 R5, che si aggiunge ai successi fatti segnare finora. Si tratta infatti della terza vittoria consecutiva per la Citroën C3 R5 di Andrea Crugnola e Pietro Ometto nel Campionato Italiano Rally 2020, che si aggiunge a quelle ottenute al Rally del Casentino e poi al Rally della Lana, disputati in luglio, in preparazione al Campionato Italiano.

Una grande prestazione di tutto il team della F.P.F. Sport che ha consentito all’equipaggio di incrementare progressivamente il suo vantaggio sugli avversari fino ad arrivare a conquistare il gradino più alto del podio.

Nel pomeriggio, la scelta degli pneumatici Pirelli si è rivelata vincente quando la pioggia ha cambiato la situazione rendendo l’asfalto molto scivoloso. Dopo la PS7, l’intensità della pioggia è poi aumentata a tal punto da rendere impraticabili i tracciati e costringendo così gli organizzatori ad annullare le ultime due speciali di gara.

 

Dodicesimo posto finale per la seconda C3 R5 di Antonio Rusce – Sauro Farnocchia.

 

Andrea Crugnola: “Mamma mia che gara! Sono contentissimo…sono rally sprint che si giocano sul filo dei secondi. Siamo stati bravissimi, noi, il team, Pirelli e la nostra Citroën C3 R5! Abbiamo spinto dalla prima prova e siamo stati capaci di dare il nostro ritmo alla gara. All’ultimo parco la situazione era molto complicata… con un meteo tutto da interpretare era altissimo il rischio di fare una scelta sbagliata degli pneumatici e compromettere tutto. La PS7 era molto scivolosa, non è stato facile ma credo che il tempo ottenuto ci abbia dato ragione. Vincere la Targa è una grandissima soddisfazione, ha un sapore speciale per noi. Il feeling con la C3 sta aumentando, abbiamo trovato le giuste regolazioni e stiamo sfruttando al meglio le nostre Pirelli e credo che anche qui – dopo la seconda gara di Roma e il Ciocco – abbiamo dato dimostrazione della nostra forza e della nostra competitività. Un successo importante. Sappiamo benissimo che il nostro campionato è partito con un handicap e che la nostra strategia in questa fase del Tricolore può essere una sola, quella di puntare sempre al risultato pieno. Oggi sicuramente abbiamo messo un altro tassello importante per la rincorsa alla testa della classifica, ma la testa è già a Sanremo”.

 

Classifica finale 104^ Targa Florio 2020

1.Crugnola (Citroën C3 R5); 2.Albertini (Skoda Fabia) +13.1; 3.Basso (VW Polo) +17.1; 4.Pollara (Skoda Fabia) +36.1; 5.Riolo (Skoda Fabia) +41.6; 6.Signor (VW Polo) +48.9; 7.Profeta (Skoda Fabia) +52.1; 8.Re (VW Polo) +54.6; 9.Ciuffi (Skoda Fabia) +55.8; 10.Ferrarotti (Skoda Fabia) +1:36.8; 11.Scattolon (Skoda Fabia) +1:37.3; 12.Rusce (Citroën C3 R5) +1:38.1

Paolo Andreucci si ripete al Targa Florio e vince ancora con la nuova Peugeot 208 Rally 4

Paolo Andreucci, 11 volte campione italiano rally, vince il Rally Targa Florio nella categoria 2 ruote motrici con la nuova nata della Casa del Leone, navigato dalla inseparabile Anna Andreussi.

Il Rally Targa Florio è da tempo appannaggio del toscano Paolo Andreucci che è il pilota di rally ad aver vinto più volte la leggendaria gara siciliana. In coppia con l’inseparabile Anna Andreussi, l’11 volte campione italiano rally e la sua Nuova PEUGEOT 208 Rally 4 hanno fin da subito messo le cose in chiaro anche in questa edizione 2020. È stato lui il protagonista fin dalle prime battute di una gara segnata dall’incertezza meteo, come da tradizione. Una gara combattuta ma che ha presto fatto capire che per la concorrenza c’era poco da fare. 7 prove speciali vinte su 7, con le ultime due non disputate. Questo a ribadire la grande superiorità del trio formato dalla coppia Andreucci-Andreussi e dalla formidabile Nuova PEUGEOT 208 Rally 4. Un’auto appena nata e che ha debuttato da poco nel mondo delle competizioni, facendo però vedere già dopo poche gare di che pasta è fatta.

Dopo il debutto vincente al Ciocco, la coppia si ripete al Targa Florio, in un contesto che non si discosta troppo dalla tradizionale variabilità meteo che ha determinato un fondo stradale assai insidioso. Un ottimo risultato quello ottenuto dalla coppia tosco-friulana, il cui merito va anche trovato nell’ottimo lavoro svolto dalla squadra F.P.F Sport che ha saputo configurare in maniera impeccabile una vettura che è fresca di debutto commerciale.

Paolo Andreucci: “Sono soddisfattissimo del risultato di questa Targa Florio 2020. Ci tengo particolarmente a vincere in questa meravigliosa terra. Nonostante il meteo molto incerto, siamo riusciti a trovare la quadra e le gomme Pirelli ci hanno dato un grosso aiuto. Anna ed io siamo riusciti a mostrare il meglio di un’auto che ci sta dando grandi soddisfazioni in questo campionato 2020 parecchio anomalo. L’anno di stop dalle gare pare non aver inciso sulle nostre performance, ma è ancora presto per dirlo, perché non bisogna mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo preso. Diciamo che, nonostante l’anagrafe non menta, io mi diverto sempre molto, specie quando vinco. Un grosso grazie a tutta la squadra per l’ottimo lavoro svolto.”

CLASSIFICA FINALE RALLY TARGA FLORIO – 2 RUOTE MOTRICI

  1. Andreucci-Andreussi (PEUGEOT 208 Rally 4) in 39’52.1; 2. Campanaro-Porcu (Ford Fiesta R2) a 1’26.4; 3. Casella-Siragusano (PEUGEOT 208 Rally 4) a 1’50.6.

 

La Targa Florio 2RM a Paolo Andreucci ed Anna Andreussi

Paolo Andreucci: “Il tempo incerto ci ha tenuti costantemente impegnati sulle scelte strategiche delle gomme.”

Ritorno vincente in Sicilia per Paolo Andreucci ed Anna Andreussi in occasione della 104esima edizione della Targa Florio, terza prova del Campionato Italiano Rally. L’equipaggio pluricampione italiano rally ha bissato il successo del Ciocco tra le due ruote motrici a bordo della Peugeot 208 Rally 4 di FPF Sport, salendo sul gradino più alto del podio

La Targa Florio 2020, svoltasi come da protocollo a porte chiuse, è stata caratterizzata dalle condizioni del tempo instabili. Previsioni che sono rimaste variabili per l’intera giornata di gara, con il rischio pioggia, arrivata poi in tardo pomeriggio, costringendo gli organizzatori a sospendere le ultime due prove e mandare i piloti in trasferimento, anche a causa della scarsa visibilità per il calare della sera.

“Sono soddisfatto della nostra gara e della vittoria tra le due ruote motrici – ha commentato Paolo Andreucci-. Già dai test, avevamo trovato il giusto set up della nostra Peugeot 208 Rally 4, ma allo shakedown, con l’incognita pioggia, avremmo voluto fare qualche giro in più sotto l’acqua scrosciante arrivata subito dopo la fine del tempo previsto per lo shakedown. In gara abbiamo continuamente monitorato il tempo e la decisione di scelte gomme ci ha premiato nel secondo parco assistenza. Nella prova Tribune 3, sicuramente complice anche un miglioramento dell’asfalto, abbiamo centrato l’ottava posizione assoluta, consolidando la nostra leadership tra le due ruote motrici. Il campionato adesso inizia ad essere interessante per ciò che ci riguarda, anche se l’assenza a Roma, per il rally inaugurale ci ha fortemente penalizzato. Adesso- continua Andreucci-, cominciamo a guardare con attenzione il nostro prossimo appuntamento nel CIR, che ci vedrà prendere il via al Rally di Sanremo.”

Soddisfatta anche la navigatrice friulana Anna Andreussi, che alle note di Andreucci ha condotto il suo pilota al podio. “Le prove della Targa sono belle, ma allo stesso tempo molto impegnative -Ha commentato la navigatrice Anna Andreussi-. Chi conosce la Targa Florio, sa quanto siano insidiose le prove. Parliamo di un tracciato con asfalto molto sconnesso e spesso scivoloso. Noi siamo riusciti a fare un ottimo lavoro in assistenza e senza commettere errori in gara.”

Per i piloti della Peugeot 208 Rally 4, la prossima gara sarà quella ligure, con il rally di Sanremo, valevole come quarta prova del Campionato Italiano rally.

Marco Pollara e Daniele Mangiarotti a ridosso del podio

Marco Pollara “Nonostante il tempo incerto e non aver fatto test, abbiamo portato a casa il quarto posto assoluto.”

Un ritorno in patria spumeggiante per Marco Pollara nel rally di casa. Il pilota dell’Aci Team Italia, navigato dal lombardo Daniele Mangiarotti, ha concluso al quarto posto assoluto la 104esima edizione della Targa Florio.

Di rientro dal Rally Estonia, dove la settimana precedente aveva centrato la Top Five nella classifica dello JWRC a bordo della Ford Fiesta Rally 4, il pilota siciliano ha mostrato subito la sua abilità di guida anche cambiando mezzo. Dalle due alle quattro ruote motrici, Marco Pollara ha mostrato di riuscirsi ad adattare con pochi passaggi alla differenza di guida.

 

“Nonostante i pochi passaggi allo shakedown, ho preso da subito il giusto feeling con il mio navigatore Daniele a bordo della ottima Skoda Fabia R5 preparata dal Team Munaretto – ha commentato Marco Pollara-. Già alle ricognizioni del giovedì, in macchina con Daniele mi ero trovato da subito a mio agio e allo shakedown, ci sono bastati pochi passaggi per la messa a punto della vettura. Abbiamo condotto una gara pulita, senza prendere troppi rischi, ed i tempi realizzati vicini ai primi del campionato, ci hanno confermato della bontà del nostro passo. Peccato per il tempo incerto che ha costretto gli organizzatori ad annullare le ultime due prove, perché con le ultime due prove, sarebbero potute arrivare delle sorprese.

Ringrazio la Federazione, Aci Team Italia e le scuderie CST Sport e Movisport per l’importante supporto per la mia stagione agonistica. Adesso, non mi resta che rimanere concentrato per il mio prossimo appuntamento nel mondiale.”

 

“Un’ottima gara ed il rammarico per il podio – le prime parole del navigatore lombardo Daniele Mangiarotti-. Marco è andato in crescendo ed i tempi nei secondi passaggi delle prove speciali, sono sempre stati abbassati. Rimane il rammarico per non essere riusciti a centrare il podio, ma il quarto posto assoluto ci ripaga del lavoro fatto in questi pochi giorni. Nonostante non avessimo svolto i test e nonostante Marco fosse appena sceso da una due ruote motrici da una gara in Estonia, siamo riusciti a mettere a punto in modo impeccabile al Skoda Fabia R5.

Voglio ringraziare Marco – ha concluso Mangiarotti-, per avermi voluto al suo fianco nella sua gara di casa. Il Rally Targa Florio è una legenda per gli amanti dei rally e poter essere presente, accanto a Marco, è stato un piacere.”

Targa Florio in rimonta per Alessio Profeta e Sergio Raccuia

Alessio Profeta “Peccato non aver fatto le ultime due prove, sul bagnato avevamo la giusta soluzione”

Punti preziosi nella gara di casa per Alessio Profeta e Sergio Raccuia, che alla 104^ edizione della Targa Florio hanno conquistato il settimo posto assoluto. L’equipaggio di Aci Team Italia ha condotto una gara in crescendo e nel finale, complice la giusta scelta di gomme e l’ottimo assetto, ha realizzato il secondo tempo assoluto, nel corso della prova speciale “Tribuna 3”, percorsa con fondo bagnato.

“Peccato non aver potuto percorrere le ultime due speciali ed averle fatte in trasferimento -ha commentato Alessio Profeta-. Avevamo il giusto assetto e la giusta scelta di gomme. Avremmo potuto far qualcosa di più, ma rimango comunque soddisfatto, perché dopo il ritiro del Ciocco, questo traguardo ci fa guadagnare punti preziosi in campionato. Nella prima fase di gara ho sofferto un po’, ma sul finale, su fondo bagnato, grazie anche alle gomme Pirelli, sono riuscito a risalire in classifica.

Le prove della Targa Florio sono molto insidiose e gli incidenti che ci sono stati, rendono l’idea di quanto possa essere facile fare errori. È una gara che non perdona, basta un nulla per uscire fuori. Io e Sergio siamo stati bravi, niente errori e punti presi.”

 

“Bene, ma che peccato – il commento a caldo del navigatore Sergio Raccuia-. Un weekend di gara impegnativo per le condizioni meteo, riuscire a trovare il giusto compromesso in queste occasioni può fare la differenza. Noi con l’incognita pioggia ci siamo riusciti e nella prova Tribuna 3 abbiamo fermato il cronometro sul secondo miglior tempo.

 

L’equipaggio siciliano della Island Motorsport tra due settimane sarà ancora una volta impegnato nel campionato italiano rally, con la quarta prova in programma, il rally di Sanremo.

 

Rendez-vous con la storia di Citroën. La concept car Citroën Activa: vero manifesto tecnologico della marca

Presentata al Salone dell’Auto di Parigi del 1988, la concept car Activa è un manifesto tangibile del profondo patrimonio tecnologico di Citroën nell’ambito dell’idropneumatica. Dotata di tre “centrali di calcolo”, una per la sospensione, una per lo sterzo e l’ultima per il benessere a bordo e i sistemi automatici, è molto agile nelle manovre di parcheggio ed estremamente sicura ad alta velocità, quando tutte e quattro le ruote contribuiscono al cambio di traiettoria.

Presentata nel 1974, Citroën CX, era una delle vetture da turismo europee più vendute e veloci, specialmente nella versione Diesel. Tuttavia negli anni ‘80, Citroën iniziò a pensare ad un nuovo modello. Il progetto per la nuova grande berlina fu chiamato V80, e ne sarebbe scaturita, nel 1989, la XM, ma un anno prima, nel 1988, nelle segrete stanze del Centro Studi della Marca e con la collaborazione di Art Blackslee, all’epoca Direttore del Centro Stile Citroën di Velizy, aveva preso corpo Activa, una concept car molto avveniristica ed ambiziosa, usata per dimostrare le capacità dei centri di ricerca del Double Chevron, un vero banco di prova per alcune soluzioni che avrebbero in futuro equipaggiato XM e Xantia, in particolare la sospensione idrattiva.

 

Activa è la dimostrazione di tutto il savoir faire di Citroën nel settore dell’idropneumatica, già “scoperto” nel lontano 1954 con la Traction 15Six H, poi esplorato con le prestigiose DS, SM e CX, e infine reso accessibile a tutti con GS e BX e l’elettronica imbarcata, che ha permesso di raggiungere livelli di prestazioni, di sicurezza e di comfort prima di allora nemmeno immaginabili.

 

Activa è dotata di tre “centrali di calcolo”: una si occupa della sospensione, una dello sterzo e l’ultima del benessere a bordo e dei sistemi automatici. Le centrali sono interconnesse e si scambiano informazioni: la velocità, ad esempio, rilevata dalla centrale dei sistemi di bordo, viene comunicata alla sospensione che varia sia l’altezza da terra del veicolo che la rigidità dell’ammortizzamento. Anche la centrale dello sterzo riceve l’informazione della velocità e la utilizza per decidere se la sterzatura debba avvenire in fase o in controfase, in funzione del moto della vettura o, ad esempio, di una manovra di parcheggio. Un motore idraulico per ciascuna ruota determina l’angolo di sterzata, l’elettronica rileva la posizione della ruota e la corregge ogni cinque centesimi di secondo. L’auto risulterà agilissima nelle manovre di parcheggio ed estremamente sicura ad alta velocità, quando tutte e quattro le ruote contribuiscono al cambio di traiettoria.
Le stesse ruote sono anche motrici, ciascuna con un motore idraulico indipendente, tutti alimentati da una stessa centrale idraulica alimentata dal motore V6 a 24 valvole PRV a benzina, capace di erogare 200 cavalli di potenza e che poi andrà ad equipaggiare la versione di punta della futura ammiraglia due anni più tardi: la XM V6.24.

Lo sterzo di Activa è una cloche e la guida avviene totalmente in “drive by wire”, senza cioè un collegamento meccanico tra sterzo e ruote, affidata all’idraulica ed all’elettronica di bordo.

 

Il cruscotto è dominato da un grande display dove sono proiettate le informazioni di base del veicolo a cui si aggiungono, in determinate condizioni, ulteriori dati come la distanza dagli ostacoli e le condizioni di funzionamento del motore. Altri display digitali, comuni alla CX dell’epoca, forniscono informazioni quali la temperatura del liquido di raffreddamento, l’ora e la temperatura esterna al veicolo. Tutti i comandi della climatizzazione sono digitali e quest’ultima è gestita dal calcolatore del “benessere a bordo” che pilota anche le quattro grandi portiere, con le posteriori ad apertura invertita, che danno un comodo accesso al futuristico abitacolo di Activa.

 

Sono passati trentadue anni dalla prima volta che Activa è stata mostrata al pubblico, al Salone dell’Auto di Parigi del 1988, manifesto tangibile di cosa Citroën fosse capace di fare tramite l’idraulica, incontrastato patrimonio tecnologico dell’azienda, e l’elettronica, che iniziava ad entrare nelle automobili di tutti i giorni anche grazie a costi accessibili ed una raggiunta maturità tecnologica, ovvero un buon livello di affidabilità.

 

Activa fu seguita, due anni più tardi, da Activa2: una concetp car pensata per una possibile produzione in serie e derivata da elementi meccanici della XM che in realtà anticipava quanto sarebbe arrivato quattro anni più tardi sulla versione di Xantia dotata del controllo attivo del rollio, pensato da Paul Mages nel lontano 1960 e concretizzatosi in produzione nel 1994 sulla Xantia… Activa!

CST in vetta al Tricolore con Casella e Siragusano

L’equipaggio messinese agguanta con la Peugeot 208 Rb, curata dal Team Munaretto, un meritatissimo terzo posto in Targa Florio e passa in testa nel Campionato Italiano 2 Ruote Motrici

Gioiosa Marea (ME), 13 settembre. Alessandro Casella e Rosario Siragusano sono riusciti nel doppio intento di ben figurare nella corsa di casa a cui tenevano in particolar modo e raggiungere la vetta del Tricolore.

Gara breve ma intensa che era cominciata con un ottimo tempo sulla speciale di apertura, staccato dal pilota di Piraino, ma che poi si è complicata per un problema al freno a mano, risolto dal team Munaretto in Parco Assistenza. Da quell momento è comiciato il recupero fino alla settima speciale quando Casella ha stabilito il secondo miglior crono dietro all’imprendibile Andreucci. Di fatto poi non c’è stata la possibilità di rilanciare la sfida a causa dell’annullamento delle ultime Ps.

 

Casella ha così commentato  “Essendo  la gara già abbastanza corta sarebbe stato difficile recuperare quell gap che abbiamo pagato sul primo giro di prove, ma i ragazzi del team si sono fatti trovare come sempre pronti e ci hanno messo nelle migliori condizioni di attaccare in rimonta. Purtroppo non siamo riusciti a recuperare del tutto, però posso dire che mi ritengo soddisftatto del lavoro che abbiamo fatto. La Targa è la mia gara di casa , ma personalmente ho fatto sempre fatica a tenere un ritmo efficace per via delle prove molto veloci e sconnese. Qiundi, aver ottenuto il terzo posto mi gratifica sopratutto perche mi trovo primo in campionato 2 Ruote Motrici”.

 

Prossimo impegno del Cir sarà il 67° Rally di Sanremo in programma dal 6 all’8 ottobre

Rally Adriatico e Rally delle Marche uniti per un “tricolore” di grande effetto

L’evento organizzato da PRS Group in collaborazione con il Comune di Cingoli è programmato per il 26 e 27 settembre sarà un’unica gara inglobando il Rally delle Marche, con ben tre validità tricolori ed in più valido quale prima prova della serie “Raceday” 2020-2021 ed ultima prova della coppa rally di V zona (coefficiente 1,5). I varii campionati arrivano a Cingoli con situazioni di classifica altalenanti, le quali promettono certamente agonismo e adrenalina. Il punto di forza sarà un percorso, ovviamente ispirato alla tradizione, assai concentrato, con trasferimenti ridotti.

Chiusura iscrizioni prevista per il 16 settembre.

Cingoli (Macerata), 10 settembre 2020 – Due gare in una o meglio, due “nomi” in un solo evento, il 27° Rally Adriatico, in calendario per il 26 e 27 settembre, che con la rivisitazione del calendario per via dell’emergenza epidemiologica ha inglobato per quest’anno il Rally delle Marche (previsto per novembre).

Organizzata da PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli, la gara è uno dei classici punti fermi, da oltre venti anni, delle gare su strada bianca in Italia, la città di Cingoli sarà di nuovo il quartier generale e le molteplici validità assegnate, unite ad un percorso di elevato livello tecnico, molto concentrato e con trasferimenti tra una prova e l’altra molto ridotti, ne fanno sicuramente un appuntamento clou, proseguendo così la tradizione dei rallies sterrati marchigiani.

 

Il periodo di iscrizioni aperte si allungherà sino al 16 settembre ed oltre ad avere acquisito la validità quale prima prova del Challenge Raceday Rally Terra 2020-2021, vi sarà la triade di titoli “tricolori”: Campionato Italiano Rally Terra, di cui sarà la terza prova, ad essa si affianca quella di pari titolarità per i Rallies storici (quarta prova, denominata “Medio Adriatico”) oltre ad essere la terza anche in questo caso del Cross Country, i cui protagonisti tornano al Rally Adriatico dopo ben sette stagioni di assenza.

La gara sarà inoltre valida quale ultima prova della Coppa rally di V zona, a coefficiente 1,5, utile quindi per prendere punti importanti per la finale nazionale di Como in ottobre.

 

LE VICENDE “TRICOLORI”: SI ATTENDE UNA ACCESA BAGARRE

Le prime due prove del tricolore terra, Arezzo e san Marino, hanno delineato un campionato estremamente vivace, ricco di contenuti e di grandi interpreti. La classifica è estremamente corta ed anche un poco “agitata”: al comando vi è il pluridecorato Paolo Andreucci posizione, la sua, “Sub Judice” in attesa di verdetto per l’appello presentato dal pilota alla decisione di estrometterlo dalla classifica di San Marino per presunta non conformità della vettura. A prescindere questo, se la classifica rimanesse quella con Andreucci (con la Citroen C3 R5) a punti pieni, il garfagnino ha un solo punto di vantaggio sul romagnolo Simone Campedelli, che ha debuttato con una VolksWagen Polo R5 a San Marino, con terzo il sammarinese Daniele Ceccoli (Hyundai i 20 R5) a 16 punti. La prima gara di Arezzo/Valtiberina l’ha vinta Andreucci, la seconda è stata invece appannaggio del giovanissimo boliviano Marco Bulacia (Skoda Fabia R5), che non si esclude possa anche proseguire il campionato. Con anche la validità per il “Raceday” si attendono altri grandi attori, molti dei quali hanno voglia di riscatto da un avvio stagionale non proprio solare: dai fratelli padovani Niccolò e Christian Marchioro all’umbro Fanari hanno necessità di tirar su punti pesanti ed il trevigiano Costenaro andrà in cerca di nuove soddisfazioni dopo la grande prestazione del “Valtiberina” ed un ‘altra un po’ meno vibrante a San Marino.

 

“TERRA STORICA”: TUTTI A CACCIA DI SIPSZ

Iniziato a febbraio in Val d’Orcia, proprio pochi giorni prima del lockdown, il Campionato Italiano Terra per vetture storiche approda sul tetto delle Marche con alle spalle la “tripletta” del cremonese Mauro Sipsz, Monica Bregoli e la loro Lancia Stratos. Tre vittorie che hanno proiettato la coppia monegasca in una posizione di favore nei confronti degli agguerriti competitor, primo fra tutti il sammarinese Bruno Pelliccioni, con una meno potente, ma agile Ford Escort. Per le movimentate sequenze di gara, a Cingoli sono attesi anche l’altro sammarinese Marco Bianchini, con una Lancia Delta, così come anche il reggiano Tonelli, praticamente a zero, dopo i due ritiri di Valtiberina e San Marino, se sarà presente, cercherà l’attacco deciso per il riscatto.

 

CROSS COUNTRY: CODECA’ LA LEPRE

Il riferimento per tutti sarà la Suzuki Gran Vitara di Lorenzo Codecà, già vincitore in Valtiberina, all’avvio stagionale, per poi concedere il bis a San Marino. In diversi lo avranno nel mirino, da Alfio Bordonaro, anche “principe” del monomarca Suzuki, a Manuele Mengozzi, tutti in grado di impensierire il leader. Non sono poi esclusi inserimenti ai vertici, visto il notevole valore dei partecipanti, che certamente esalteranno anche con la presenza dei “side by side”, capaci di staccare tempi “da urlo”, ma purtroppo non in grado, per regolamento, di lottare per il titolo tricolore.

 

LA SFIDA TUTTA SU UN GIORNO

L’evento su due giorni, è stato disegnato in maniera semplice, cercando il massimo della snellezza per addetti ai lavori e partecipanti: sabato 26 settembre sono in programma le ricognizioni, shakedown e verifiche, mentre le sfide saranno tutte concentrate sulla giornata di domenica 27 settembre. Sono previste in totale sei prove speciali complessive per 65 km. di distanza competitiva (due da ripetere tre volte), il totale dell’intero percorso misurerà 204 km.

La partenza sarà alle ore 8,01, l’arrivo alle 17,00, Riordinamenti e parchi assistenza sono previsti a Cingoli.

Tutte e quattro le gare avranno lo stesso percorso e l’intera manifestazione è concentrata nelle 36 ore previste dalle disposizioni Federali vigenti.

La 12^ Ronde di Sperlonga confermata a dicembre

Nonostante le difficoltà date dall’emergenza epidemiologica, Sperlonga Racing ha deciso di mantenere in calendario il proprio evento, divenuto oramai un classico di fine anno, quest’anno più che mai utile veicolo oltre che per l’immagine, per l’indotto turistico-ricettivo della zona pontina. Si correrà sui quattro passaggi della prova “La Magliana”, sul tracciato classico.

Sperlonga (Latina), 12 settembre 2020 Sperlonga Racing conferma lo svolgimento della 12^ edizione della Ronde di Sperlonga. Dopo un’attenta valutazione delle varie problematiche annesse all’emergenza epidemiologica, l’organizzazione ha deciso di tenere a calendario l’evento nella sua classica collocazione di dicembre, a ridosso delle feste natalizie.

Sarà un impegno importante, quello che lo staff di Sperlonga Racing, insieme alle amministrazioni del territorio pontino, dovranno sostenere per mettere in piedi la gara: dal surplus di lavoro per il rispetto dei protocolli sanitari previsti per il contenimento epidemiologico, al fattore economico, ciò dovuto alla difficoltà per reperire sponsor e partner a sostegno della macchina organizzativa.

Ma siccome la gara è un appuntamento irrinunciabile per il fine anno di molti rallisti e l’impegno con lo sport e con il territorio per veicolarne di nuovo il nome e l’immagine sono troppo forti ed importanti, ecco che si cerca di guardare avanti, di andare oltre all’orizzonte e dare un segno di positività.

Quel segno di positività che ha sempre accompagnato la Ronde di Sperlonga in tutte le sue ben undici edizioni disputate, sempre al massimo dell’espressione sportiva e sotto il segno della passione per il motorsport e per amore dei luoghi che l’abbracciano con tanto entusiasmo e partecipazione.

 

Quest’anno più che mai la Ronde di Sperlonga sarà utile al territorio, al suo indotto turistico-ricettivo, dando significativo sostegno economico all’incoming locale dopo un periodo decisamente difficile per il settore, con i tanti addetti alla gara, piloti, squadre, commissari sportivi e stampa che per tre/quattro giorni saranno ospiti delle strutture della Riviera di Ulisse.

 

La gara, con la rimodulazione del calendario dovuta alla pandemia, è una delle poche gare rimaste a calendario in Italia e soprattutto una delle poche Ronde perdurate nel tempo. Il suo programma sarà semplice, verrà proposta la prova speciale “La Magliana”, vale a dire il teatro di sempre per le sfide. Una “piesse” dal passato importante, dieci chilometri di adrenalina pura,  teatro di grandi sfide al rally di Pico-Sperlonga, un caposaldo del rallismo del centro Italia. Un nastro di asfalto che pare fatto apposta per una corsa di rally, che parte praticamente da Sperlonga, molto tecnico, con la seconda parte dell’impegno in salita punteggiata da una serie di spettacolari tornanti. Una prova che, a detta di chi vi ha corso, da Robert Kubica a Max Rendina, da Renato Travaglia a Fabio Gianfico, a Giuseppe Testa, a Tonino Di Cosimo, Luca Ferri e molti altri, tutti concordi nell’affermare che regala sensazioni decisamente forti.