4° Rally Day di Castiglione cala il poker

La data è confermata. Tutti i pezzi del puzzle stanno trovando la giusta collocazione e la 4° edizione del Rally Day di Castiglione sembra ormai aver preso forma. Sarà il week-end fra il 21 e 22 Novembre quello che porterà nuovamente le automobili nella bella cittadina ai piedi della collina di Torino e fra le colline che prendono a braccetto la provincia sabauda con quella di Asti. Un programma sostanzialmente identico a quello della scorsa edizione compreso il percorso di gara con tre prove da ripetere e il quartier generale diviso fra Castiglione dove sarà allestita partenza e arrivo e direzione gara e Settimo Torinese dove è previsto il riordino e l’assistenza in questa edizione entrambi in piazza Freidano dopo aver disputato il primo giro. Le iscrizioni apriranno nell’ultima decade di ottobre, e per quella data scopriremo se dalla mente vulcanica di Mario Trolese sarà venuta fuori

Per Sergio Patetta e Ismaele Barra esordio stagionale  sulla Suzuki Swift   

Gli alfieri della Sport Forever saranno al via al Rally di Bassano

Inizia finalmente  la stagione sportiva per Sergio Patetta. Il veloce driver di  Neive, da sempre punta di diamante della Sport Forever, sarà al via insieme a Ismaele Barra al Rally di Bassano, appuntamento di prestigio del International Rally Cup 2020. I portacolori della scuderia astigiana saranno al via a bordo della Suzuki Swift N2 preparata da Gianuzzi. “Ho scelto di partecipare all’ IRC in quanto è l’unico campionato ancora appetibile visto come e andata la stagione causa dell’emergenza sanitaria” ha dichiarato il driver protagonista nel 2019 del Trofeo Renault e della Coppa di zona.. “Abbiamo saltato la prima gara il al “Casentino”  per motivi di lavoro ma  iniziamo dall’appuntamento veneto con buoni propositi. Se la gara sulle strade vicentine andrà per il meglio continueremo con l’Appennino Reggiano in programma a fine anno. Con la macchina curata da Gianuzzi abbiamo sicuramente un buon feeling”.

Slalom “Chiavari – Leivi”: il favorito è Andrea Drago

Favale di Malvaro (GE), 23 settembre 2020. Sono quaranta le vetture che domenica prossima, 27 settembre, saranno al via della 9^ edizione dello slalom “Chiavari – Leivi” – Memorial “Graziano Borra”, organizzato dalla scuderia Sport Favale 07 in collaborazione con la locale scuderia Auto Moto Retrò Leivi. Quest’ultima, la sera antecedente la gara, in una location allestita nel rispetto delle norme anti-Covid, organizzerà la tradizionale “Cena dei piloti”, aperta anche agli addetti ai lavori della manifestazione. Domenica, il tratto di strada interessato sarà chiuso al traffico dalle ore 8:30 alle 12 e dalle ore 13 alle 16:30. Sul percorso non sarà ammesso il pubblico. Lo slalom si svolgerà nel ricordo – da parte dell’organizzazione e dei compagni della scuderia Sport Favale 07 – del compianto pilota Danilo Mosca, scomparso improvvisamente e prematuramente ad inizio settembre e da diversi anni valente portacolori del sodalizio di Favale di Malvaro.

Tra le vetture iscritte alla 9^ edizione dello slalom “Chiavari – Leivi” – Memorial “Graziano Borra” spicca una Sport, la Erberth R3 del genovese Andrea Drago, quest’anno impegnato in seno al CIVM (Campionato italiano velocità montagna). Grande favorito per il successo finale, il portacolori del sodalizio organizzatore dovrà però vedersela con Giuseppe Caruso (Radical SR4), Giovanni Paone (Elia Avrio ST9) e con la monoposto GNM – Suzuki di Luca Rabino.

Hanno buone chance di salire sul podio finale, però, anche Luca Veldorale (A112), i piemontesi Gianpasquale Demicheli e Pasquale Patete, con le loro Fiat X1/9, Massimo Burchiellaro (Peugeot 106), terza forza della scorsa edizione, e soprattutto l’alfiere della scuderia Sport Favale 07 Gianluca Ticci, che sarà in gara con la sua X1/9 2000 dotata di testata Ferrari. Outsider di lusso, Luciano Torchio (Fiat Uno turbo), quarto nel 2019, ed il genovese Alessandro Multari, in gara con la Citroën Saxo kit.

La scuderia Sport Favale 07, organizzatrice della gara, sarà in lizza con ben undici piloti. Oltre che da Drago e Ticci sarà rappresentata anche da Giuliano Bozzo (Fiat 500), Gian Franco Vigo (Renault 5 Gt Turbo), Micael Capanna (Citroën Ax Sport), Fabio Belmessieri (Peugeot 106 Xsi), dalle Peugeot 106 Rallye di Federico Demartini e Luca Tosi, dalla Renault Clio Williams di Luigi Solari, dalla Clio Rs di suo figlio Michele e dalla Citroën Saxo Vts di Tiziano Ticci.

Rally Adriatico-Marche: elenco iscritti a tre cifre per una domenica di grandi duelli

L’evento organizzato da PRS Group in collaborazione con il Comune di Cingoli è programmato per questo fine settimana e sarà un’unica gara, inglobando il Rally delle Marche. Avrà ben tre validità tricolori oltre all’essere prima prova della serie “Raceday” 2020-2021 ed ultima prova della coppa rally di V zona (coefficiente 1,5). In Totale sono 114 gli iscritti, conferma della vitalità dei campionati e dell’apprezzamento dei piloti verso la gara ed i suoi sterrati. Il punto di forza sarà un percorso, ovviamente ispirato alla tradizione, assai concentrato, con trasferimenti ridotti. Importante il sostegno dell’evento all’indotto turistico-ricettivo del territorio, provando ad uscire dalla crisi generata dall’emergenza epidemiologica anche per mezzo dello sport.

Cingoli (Macerata), 23 settembre 2020 – Due gare in una, il 27° Rally Adriatico-Marche, previsto per questo fine settimana a Cingoli (Macerata), avendo inglobato per quest’anno (causa la rivisitazione del calendario per via della pandemia) il Rally delle Marche, iscritti che sono tornati “a tre cifre” ed una messe di titoli tricolori e nazionali. Ecco i caratteri di massima della gara che animerà il fine settimana che sta arrivando, sul “Balcone delle Marche”.

PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli, esprime grande soddisfazione per il plateau di adesioni ricevute, ben 114, che confermano la gara come punto fermo, da oltre venti anni, dei rallies su strada bianca in Italia, e rafforzano la città di Cingoli come la “capitale” italiana delle competizioni sterrate. Tutto questo sommato poi ad un percorso di elevato livello tecnico, molto concentrato e con trasferimenti tra una prova e l’altra molto ridotti, ne fanno sicuramente un appuntamento clou della stagione, proseguendo così la tradizione dei rallies marchigiani.

 

La gara ha acquisito la tripla validità del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), di cui sarà la terza prova, quella di pari titolarità per i Rallies storici (quarta prova, denominata “Medio Adriatico”) oltre ad essere la terza anche in questo caso del Cross Country, i cui protagonisti tornano al Rally Adriatico dopo ben sette stagioni di assenza. E, infine, è stata “graduata” quale prima prova del Challenge Raceday Rally Terra 2020-2021. La gara sarà inoltre valida quale ultima prova della Coppa rally di V zona, a coefficiente 1,5, utile quindi per prendere punti importanti per la finale nazionale di Como in ottobre.

 

UN FORTE SOSTEGNO AL TERRITORIO ED AL COMPARTO TURISTICO

L’organizzazione, nel tempo, ha pensato al proprio rally come importante veicolo di comunicazione del territorio, il lavoro di composizione delle varie edizioni, per quanto riguarda il tracciato ed i luoghi cardine della competizione, ha sempre cercato di dare voce ai luoghi attraversati ed il comparto turistico-ricettivo ha sempre risposto con entusiasmo e professionalità nell’accogliere gli ospiti, i piloti, le squadre, gli addetti ai lavori, affinché il loro soggiorno fosse al meglio possibile.

Quest’anno più che mai il Rally adriatico avrà da svolgere la propria veste di “ambasciatore” del territorio, il proprio ruolo di andare a favorire l’incoming con il “turismo emozionale”, quello generato dall’evento stesso, portando nel “Balcone delle Marche, un numero importante di persone.

 

 

Un sostegno che appare dunque rilevante, quello dato dal Rally Adriatico al settore turistico del territorio, cercando di dare uno stimolo forte e soprattutto concreto sotto l’aspetto economico per uscire dal difficile periodo di chiusura dovuto all’emergenza epidemiologica, che nel turismo ha causato forti perdite. Lo stimolo arriva dal proporre contenuti ad alto impatto emozionale come solo le corse su strada ed i loro attori sanno dare, in questo caso abbracciate da paesaggi unici, che diventano un simbolo delle identità locali, insieme alle eccellenze culinarie e vinicole.

 

LE VICENDE “TRICOLORI”: SI ATTENDE UNA ACCESA BAGARRE

Sono 83, in totale, le vetture moderne in lizza per il CIRT, con importanti conferme per quanto riguarda i “nomi” in corsa per il titolo assoluto. Tra le ben 28 vetture di classe R5 iscritte ci sarà la Citroen C3 R5 di Paolo Andreucci, nuovamente affiancato Francesco Pinelli, tra i favoriti per la lotta al vertice. Primo tra coloro che cercheranno di sbarrargli la strada sarà il romagnolo Simone Campedelli che presenterà una novità, ovvero la presenza al suo fianco dall’esperto navigatore toscano Sauro Farnocchia, per cercare la sua prima vittoria stagionale al volante della Volkswagen Polo R5 che guiderà per la seconda volta. Ma attenzione al 20enne boliviano Marco Bulacia, su Skoda Fabia Evo R5, che dopo la vittoria a San Marino ci riproverà a concedere il bis in questa gara che ha già corso nel 2017, avendo anche un “conto aperto”, in quanto si ritirò per incidente quando era ai vertici. Peraltro il ragazzo è anche attuale capoclassifica del Mondiale Rally in WRC3. Sfida nella sfida, ci sarà a Cingoli anche un altro giovane driver proveniente dalla serie iridata, il francese Nicolas Ciamin con Yannick Roche su una Citroen C3 R5, che si allenerà in vista del suo prossimo impegno iridato previsto i primi di ottobre al Rally d’Italia-Sardegna.

 

Ma ci sono diversi altri, che hanno voglia di farsi vedere e valere: tra questi il sanmarinese Daniele Ceccoli in cerca del cambio di passo alla sua terza presenza sulla Hyundai i20 R5 insieme a Piercarlo Capolongo. Come lui dovranno aumentare il ritmo per accorciare il gap dal vertice anche altri due piloti di punta del CIRT, entrambi su Skoda Fabia R5 Evo, come il vicentino Giacomo Costenaro con Justin Bardini ed il padovano Nicolò Marchioro con Marco Marchetti. Poco distanti dal gruppo di testa, ma sempre molto quotati per le posizioni che contano, anche gli altri esperti delle strade bianche. Tutti armati di Skoda Fabia R5, come l’umbro Francesco Fanari stavolta in coppia con il toscano David Castiglioni su una Fabia R5, in cerca di un risultato che gli faccia ritrovare il sorriso dopo due gare in ombra. Poi, torna il sardo Giuseppe Dettori affiancato da Carlo Pisano ed anche Tullio Luigi Versace con Cristina Caldart medita l’attacco alle posizioni al sole dell’assoluta.

Stessa lunghezza d’onda anche per Christian Marchioro, il fratello maggiore di Niccolò, anche lui su una Fabia R5 condivisa con la moglie Silvia Dall’Olmo. Su Ford Fiesta MKII ci saranno i fratelli aretini Massimo e Giovanni Squarcialupi e rientrano in gara per il Campionato anche gli esperti Luciano Cobbe con Fabio Turco su altra R5 boema, il bresciano Luigi Ricci, con Biordi su i20 R5 e torna dopo oltre un anno anche il vincitore del primo CIRT nel 2017 Andrea Dalmazzini con Alessandra Avanzi, su una Fiesta R5.

Inoltre non mancherà un’altra nota “internazionale”, con la presenza del brasiliano Paulo Nobre, spesso in gara nel mondiale rally, al via con una Skoda Fabia R5 pure lui.

Non manca poi la nota femminile per la classe regina del Campionato: ce la mette la giovane lombarda Tamara Molinaro, al vertice della classifica “Under 25 -Trofeo Pucci Grossi”, alla sua terza presenza stagionale insieme a Giacomo Ciucci, la seconda su una Fiesta R5.

 

LA “TERRA STORICA”: SIPSZ-BREGOLI IN CERCA DEL QUARTO ALLORO

Iniziato a febbraio in Val d’Orcia, proprio pochi giorni prima del lockdown, il Campionato Italiano Terra per vetture storiche approda sul tetto delle Marche con alle spalle la “tripletta” del cremonese Mauro Sipsz, Monica Bregoli e la loro Lancia Stratos. Tre vittorie che hanno proiettato la coppia monegasca in una posizione di favore nei confronti degli agguerriti competitor.

Vincitori, nella primavera 2019, del 1° Rally Storico del Medio Adriatico, Sipsz e Bregoli sono al comando della classifica assoluta Due Ruote Motrici. Il duello più atteso sarà con i rivali dei precedenti round, ovvero i veloci e spettacolari sanmarinesi Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli su Ford Escort RS oltre a Corrado Costa con Domenico Mularoni sulla loro Opel Corsa GSI. Sotto osservazione anche la Ford Sierra Cosworth dell’inossidabile forlivese Bruno Bentivogli, al debutto nel Campionato per il “Quattro Ruote Motrici”.

 

CROSS COUNTRY: SARA’ CODECA’ LA LEPRE

Il riferimento per tutti sarà la Suzuki Gran Vitara di Lorenzo Codecà, già vincitore in Valtiberina, all’avvio stagionale, per poi concedere il bis a San Marino. Codecà avrà una prima, importante chance per conquistare il titolo italiano, che potrebbe arrivare con una gara d’anticipo. Il brianzolo ci proverà sempre insieme a Mauro Toffoli con la Suzuki Gran Vitara di Gruppo T1, vettura ufficiale che potrebbe avvicinare anche la Casa nipponica al nuovo titolo Costruttori. Può fare un passo avanti verso il titolo anche il catanese Alfio Bordonaro, attualmente leader tra i Veicoli di Serie del Gruppo T2 e del trofeo monomarca Suzuki Challenge, anche lui su Gran Vitara. Da seguire con attenzione anche la prestazione del giovane piemontese Amerigo Ventura sul Quaddy Yamaha YXZ 1000 in corsa per la classifica riservata ai Side by Side, mentre sarà la gara del rientro in Campionato per il veneto Elvis Borsoi al volante del buggy Rotax Can-Am di TH.

 

LA SFIDA TUTTA SU UN GIORNO

L’evento su due giorni, è stato disegnato in maniera semplice, cercando il massimo della snellezza per addetti ai lavori e partecipanti: sabato 26 settembre sono in programma le ricognizioni, shakedown e verifiche, mentre le sfide saranno tutte concentrate sulla giornata di domenica 27 settembre. Sono previste in totale sei prove speciali complessive (due da ripetere tre volte), per 65 km. di distanza competitiva mentre il totale dell’intero percorso misurerà 204 km.

 

La partenza sarà alle ore 8,01, l’arrivo alle 17,00, riordinamenti e parchi assistenza sono previsti a Cingoli.

Tutte e quattro le gare avranno lo stesso percorso e l’intera manifestazione è concentrata nelle 36 ore previste dalle disposizioni Federali vigenti.

 

Il Rally Adriatico-Marche lancia la volata per il Campionato Italiano Rally Terra

Nuova veste per l’evento marchigiano che unisce quest’anno le due gare simbolo del territorio. Terzo round per il tricolore moderno delle strade bianche valido anche per la 5^ Zona della CRZ. Terza uscita anche per i giganti del Campionato Italiano Cross Country, mentre le leggende del CIRT Storico si sfideranno per il quarto round. Domenica 27 settembre sarà battaglia tra i polverosi su oltre 200 km e tre loop su 2 diverse prove speciali.

Cingoli (MC), martedì 22 settembre 2020 – Si alza il ritmo di marcia per la volata finale del Campionato Italiano Rally Terra 2020, che sta per tornare in scena con il penultimo appuntamento stagionale nel Rally Adriatico-Marche in programma nella giornata di domenica 27 settembre. Come scenario del terzo round tricolore è stata scelta una tappa classica, che quest’anno propone una veste inedita. L’organizzazione ad opera di PRS Group infatti, considerato il particolare periodo storico, ha rielaborato la gara unificando il Rally Adriatico e il Rally delle Marche. Una soluzione che raccoglie così 111 iscritti in totale nelle quattro validità tricolori, con la presenza del Campionato Italiano Cross Country per il III round, del Campionato Italiano Rally Terra Storico al IV round e della Coppa Rally di Zona ACI Sport per l’ultimo appuntamento della 5^ Zona con coefficiente 1,5. Il rally ha in programma lo stesso percorso per tutte le serie, con la prova speciale “Castel Sant’Angelo” (10,60 km) che anticiperà la “Dei Laghi” (10,93 km) per tre passaggi consecutivi che, trasferimenti compresi, comporranno un percorso complessivo di 206,23 chilometri.

 

CORSA APERTA PER IL TITOLO

83 in totale le vetture moderne in lizza per il CIRT, con importanti conferme per quanto riguarda i big in corsa per il titolo assoluto. Tra le 28 vetture di classe R5 ci sarà la Citroen C3 R5 di Paolo Andreucci, nuovamente in tandem con Francesco Pinelli, necessariamente tra i favoriti per la lotta al vertice. Primo tra gli avversari il romagnolo Simone Campedelli che presenterà una novità per l’Adriatico, ovvero la presenza al suo fianco dall’esperto navigatore toscano Sauro Farnocchia, per cercare la sua prima vittoria stagionale al volante della Volkswagen Polo R5. Avrà sicuramente gli occhi su di sé Marquito Bulacia dopo la vittoria sanmarinese al suo nuovo debutto tra le fila del Campionato. Una presenza e una vittoria, ora il giovane boliviano, attuale capoclassifica del Mondiale Rally in WRC3, potrà puntare al bis nell’italiano insieme a Marcelo Der Ohannesian su Skoda Fabia Evo R5. Sfida nella sfida, ci sarà a Cingoli anche un altro giovane driver proveniente dalla serie iridata, il francese Nicolas Ciamin con Yannick Roche su C3 R5.

 

I polverosi vorranno sicuramente farsi valere, tra questi il sanmarinese Daniele Ceccoli in cerca del cambio di passo alla sua terza presenza sulla Hyundai i20 R5 insieme a Piercarlo Capolongo. Come lui dovranno aumentare il ritmo per accorciare il gap dal vertice anche altri due piloti di punta del CIRT, entrambi su Skoda Fabia Evo R5, come il vicentino Giacomo Costenaro con Justin Bardini ed il padovano Nicolò Marchioro con Marco Marchetti. Poco distanti dal gruppo di testa, ma sempre molto quotati per le posizioni che contano, anche gli altri esperti delle strade bianche. Tutti armati di Skoda Fabia R5, come l’umbro Francesco Fanari stavolta in coppia con David Castiglioni su Fabia R5, il driver sardo Giuseppe Dettori affiancato da Carlo Pisano e Tullio Luigi Versace con Cristina Caldart. Su Ford Fiesta MKII i fratelli aretini Massimo e Giovanni Squarcialupi. Rientrano in gara per il Campionato anche gli esperti Luciano Cobbe con Fabio Turco su altra R5 boema, Luigi Ricci con Alessandro Biordi su i20 R5 e il vincitore del primo CIRT nel 2017 Andrea Dalmazzini con Alessandra Avanzi su Fiesta R5.

 

La nota femminile per la classe regina del Campionato ce la mette la giovane Tamara Molinaro, al vertice della classifica Under 25 “Trofeo Pucci Grossi”, alla sua terza presenza stagionale insieme a Giacomo Ciucci, la seconda su Fiesta R5.

 

QUATTRO RUOTE MOTRICI

Molto interessanti anche i confronti annunciati per quanto riguarda le altre classi. Nel Gruppo N il vicentino Mattia Codato, vincitore lo scorso anno del Trofeo 4×4, proverà a riscattare una stagione estremamente tormentata al volante della sua Citroen DS3 N5. L’Adriatico-Marche vedrà all’opera anche molti altri driver sulle potenti quattro ruote motrici. In 11 si batteranno in classe N4, tra questi Stefano Marrini su Mitsubishi Lancer Evo IX, attuale capoclassifica di categoria, tallonato da Riccardo Rigo, rientrante dal ritiro sanmarinese su stessa vettura giapponese e James Bardini alla guida della sua Subaru Impreza.

 

 

DUE RUOTE MOTRICI

Ben 18 le vetture di classe R2 convocate al via di Cingoli. Sempre più al comando della classifica riservata tra le piccole vetture a due ruote motrici c’è il bresciano Jacopo Trevisani, che proverà a bissare la vittoria nell’ultima di campionato con la sua Peugeot 208. Vorranno negargli il doppio successo gli altri giovani impegnati in R2 come il rientrante pistoiese Simone Baroncelli, anche lui sulla vettura francese, oltre al bergamasco Enrico Oldrati alla guida di Ford Fiesta come i giovanissimi Mattia Scandola e Roberto Daprà.

 

NOTA REGOLAMENTARE

Alcuni partecipanti al CIRT saranno in gara anche per il Challenge Raceday. ACI Sport ricorda a riguardo che i concorrenti che vorranno acquisire punteggio per il CIRT dovranno utilizzare il carburante unico PANTA, come riportato all’articolo 22.2 del RDS CIRT.

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY

Sette anni dopo l’ultima apparizione le vetture del Campionato Italiano Cross Country torneranno a solcare gli sterrati marchigiani, per un Baja Adriatico-Marche che potrebbe segnare definitivamente la stagione tricolore. Al via ci saranno tutti i protagonisti già visti all’opera nei precedenti appuntamenti. Tra di loro il pluricampione Lorenzo Codecà avrà una prima chance per conquistare il titolo italiano, che potrebbe arrivare con una gara d’anticipo. Il brianzolo ci proverà sempre insieme a Mauro Toffoli con la Suzuki Gran Vitara di Gruppo T1, vettura ufficiale che potrebbe avvicinare anche Suzuki Italia al nuovo titolo Costruttori. Può fare un passo avanti verso il titolo anche il catanese Alfio Bordonaro, attualmente leader tra i Veicoli di Serie del Gruppo T2 e del trofeo monomarca Suzuki Challenge, anche lui su Gran Vitara. Da seguire con attenzione anche la prestazione del giovane piemontese Amerigo Ventura sul Quaddy Yamaha YXZ 1000 in corsa per la classifica riservata ai Side by Side, mentre sarà la gara del rientro in Campionato per il veneto Elvis Borsoi al volante del buggy Rotax Can-Am di TH.

 

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA STORICO

Faranno la loro nuova apparizione sugli sterrati marchigiani anche le auto storiche protagoniste quest’anno del primo Campionato Italiano Rally Terra Storico, a Cingoli per il quarto appuntamento stagionale. Tra queste la Lancia Stratos di Mauro Sipsz e Monica Bregoli, vincitori un anno fa del 1° Rally Storico del Medio Adriatico ed oggi al comando della classifica assoluta Due Ruote Motrici. Il duello più atteso sarà con i rivali dei precedenti round, ovvero i sanmarinesi Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli su Ford Escort RS oltre a Corrado Costa con Domenico Mularoni su Opel Corsa GSI. Sotto osservazione anche la Ford Sierra Cosworth di Bruno Bentivogli al debutto nel Campionato per il Quattro Ruote Motrici.

 

 

 

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 2020: 1. Andreucci-Andreussi (Citroen C3 R5) 25pt*; 2. Campedelli-Canton (VW polo R5) 24pt; 3. Ceccoli-Capolongo (Hyundai I20 NG R5) 16pt; 4. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) 15pt; 5. Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia R5) 15pt; 6. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5 Evo) 8pt; *sub judice, in attesa appello

 

CALENDARIO CIR TERRA 2020: 8-9 agosto| 14° Rally Arezzo Crete Senesi e Valtiberina; 29 agosto | 48° Rally San Marino; 27 settembre | 27° Rally Adriatico-Marche; 20-22 novembre | 11° Tuscan Rewind coeff. 1,5;

Le storiche tornano sugli sterrati delle Marche per il iI Rally Storico del Medio Adriatico

Le affascinanti auto storiche sono pronte per il quarto atto del Campionato Italiano Rally Terra Storico. Saranno affiancate ancora dalle moderne del CIR Terra e della Coppa Rally di Zona oltre ai giganti del Cross Country. Sfida attesa per domenica 27 settembre su 200 km di strade bianche della provincia maceratese.

Cingoli (MC), mercoledì 23 settembre 2020 – Le leggende dei rally stanno per affacciarsi di nuovo dal Balcone delle Marche per il quarto appuntamento stagionale del Campionato Italiano Rally Terra Storico. Domenica 27 settembre si disputerà la seconda edizione del Rally Storico del Medio Adriatico, che propone quest’anno una versione allargata dell’evento sportivo. L’organizzazione ad opera di PRS Group infatti, considerato il particolare periodo storico, ha rielaborato la gara unificando il Rally Adriatico e il Rally delle Marche. Una soluzione che raccoglie così 111 iscritti in totale considerate le quattro validità tricolori ospitate. Oltre alle auto storiche ci saranno le moderne in gara per il Campionato Italiano Rally Terra e la Coppa Rally di Zona ACI Sport, per l’ultimo appuntamento della 5^ Zona con coefficiente 1,5. A queste si aggiungono i fuoristrada del Campionato Italiano Cross Country. Sicuramente non ci sarà da annoiarsi anche guardando l’intenso programma di gara, concentrato in una giornata unica, che prevede lo stesso itinerario per tutte le serie. La prova speciale “Castel Sant’Angelo” (10,60 km) anticiperà la “Dei Laghi” (10,93 km) per tre passaggi consecutivi che, trasferimenti compresi, comporranno un percorso complessivo di 206,23 chilometri.

ASI a Milano Autoclassica dal 25 al 27 settembre 2020: un parterre d’eccezione per un pieno di passione

Milano AutoClassica 2020, il salone dedicato alle auto storiche e sportive in programma da venerdì 25 a domenica 27 settembre nei padiglioni di Fiera Milano Rho, vede come assoluto protagonista l’Automotoclub Storico Italiano. La federazione italiana di riferimento per il settore del motorismo storico è presente con un grande stand all’interno del padiglione 22. Per la prima volta, lo spazio istituzionale dell’ASI sarà affiancato dai sodalizi che rappresentano l’associazione sul territorio e che, a Milano AutoClassica, fanno da cornice ad una straordinaria esposizione dedicata ai 90 anni del marchio Pininfarina. Come di consueto, nell’arco dell’intero weekend si susseguiranno presentazioni e talk show e, sabato 26 settembre, sul palco dello stand verrà consegnato il prestigioso “Premio ASI per il Motorismo Storico”.
Sarà un fine settimana all’insegna della passione, tanto più che domenica 27 settembre verrà celebrata la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca con iniziative ed eventi in ogni parte d’Italia: il tutto sarà enfatizzato dalla completa condivisione sui canali web dell’ASI, in una sorta di “maratona social” con collegamenti virtuali tra il salone di Milano e le manifestazioni organizzate dai tanti club federati del Paese.

90 ANNI PININFARINA
Per celebrare un anniversario importante come quello del famoso carrozziere torinese sono messe in mostra 14 straordinarie automobili che rappresentano il passato, il presente e il futuro dello stile Pininfarina.
Si parte dall’immediato dopoguerra con l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Coupé del 1949, speciale “one off” oggi custodita nella Collezione Lopresto e vincitrice dei più importanti concorsi d’eleganza del mondo. Le vetture coupé rappresentano da sempre il fiore all’occhiello della Pininfarina, ecco perché insieme alla 2500 SS sono esposti altri fondamentali modelli come la Lancia Flaminia Coupé del 1962, la Ferrari 275 GTB del 1966 (la granturismo all’italiana per antonomasia) e la recente concept car Pininfarina Cambiano svelata al Salone di Ginevra del 2012.
Con un poker di spider dal fascino immortale si ricordano anche i 110 anni dell’Alfa Romeo: Giulietta Spider, Duetto “osso di seppia”, Spider tipo 916 ci portano dagli anni ’50 al secondo millennio insieme alla 2uettottanta realizzata in esemplare unico in occasione degli 80 anni Pininfarina festeggiati nel 2010. Il percorso espositivo prosegue con un altro tributo, questa volta dedicato al fortunato binomio Ferrari-Pininfarina, con il quale sono state prodotte le più belle automobili di tutti i tempi. Simboli di questa liaison sono la Dino 246 GTS lanciata nel 1969 e la più recente Pininfarina Sergio del 2013: due epoche unite da un’inconfondibile tratto stilistico e dai nomi che rievocano due grandi personaggi come il figlio di Enzo Ferrari ed il figlio di Battista “Pinin” Farina.
L’atelier torinese ha saputo instaurare proficui rapporti anche gli Stati Uniti, sottolineati a Milano AutoClassica da due modelli fondamentali come la Nash Healey Spider del 1953 e la Cadillac Allanté Cabriolet del 1987. Un ultimo capitolo della mostra riguarda l’incessante propensione della Pininfarina verso il futuro e l’innovazione, che ASI ha voluto esprimere esponendo la Sigma Grand Prix del 1969, monoposto che avrebbe introdotto nuovi standars di sicurezza, e la H2 Speed del 2016 basata sulla rivoluzionaria tecnologia a idrogeno.

Di Pininfarina si parla anche in tre imperdibili talk show, ad iniziare da quello in programma venerdì 25 settembre alle 15.00 con gli interventi di Paolo Pininfarina, Kevin Rice (Chief Creative Officer Pininfarina) e Leonardo Acerbi (autore del nuovo libro celebrativo dei 90 anni presentato in anteprima in questa occasione). A seguire, una coinvolgente retrospettiva sul design di otto capolavori Pininfarina, illustrata da Massimo Grandi e Giovanni Groppi della Commissione Cultura dell’ASI. Viene raccontata la genesi di vetture come l’Alfa Romeo “Pescara” prototipo del 1935, la Lancia Aprilia Aerodinamica del 1937, la Cisitalia 202 del 1947, la Lancia Florida del 1955, la Ferrari 250 GT SWB del 1959, la Dino Berlinetta del 1965, la Ferrari Modulo del 1970 e l’Alfa Romeo 2uettottanta del 2010.
Sabato 26 settembre, alle 15.00, sarà il momento dei grandi designer Pininfarina: Pietro Camardella, Enrico Fumia e Diego Ottina sveleranno i retroscena delle loro esperienze nel centro stile di Cambiano, dove sono nate alcune tra le più belle auto di sempre.

LE MOTO LOMBARDE
Un’altra esposizione di rilievo che si può ammirare nello stand ASI è dedicata alla Case motociclistiche della Lombardia, rappresentate da una quindicina di esemplari di Moto Guzzi (in vista dei 100 anni che verranno festeggiati nel 2021), Aermacchi, Gilera, Sertum, Devil, Iso, Rumi, Bianchi, MV Agusta, Innocenti fino alle meno conosciute e ormai rarissime Porpora e Guerra degli anni ‘30. I modelli esposti vanno dal 1915 al 1971.
Le due ruote in mostra sono lo spunto per alcuni incontri a tema, come la presentazione in anteprima dell’evento “GP Days 2021”: uno speciale tributo alla figura di Giorgio Parodi, aviatore e imprenditore genovese cofondatore della Moto Guzzi nel 1921. Seguirà l’anticipazione su ASI MotoShow 2021, che da vent’anni accende la passione nei paddock e nel tracciato di Varano de’ Melegari.

ANTEPRIMA MODENART
“Modenart, gli scultori del movimento” è una collezione unica nata sotto il martello dei più grandi carrozzieri modenesi. Grazie alla collaborazione tra ModenArt e l’Automotoclub Storico Italiano è in mostra a Milano AutoClassica un’anteprima assoluta in onore dei 90 anni Pininfarina: la scocca in alluminio interamente battuta a mano della Ferrari 250 GT Berlinetta “passo corto” del 1959, oggi elevata a vera opera d’arte.
Se vigesse nel mondo della carrozzeria ciò che vale in quello dell’arte figurativa, dove le opere sono sempre associate ai loro creatori, i nomi degli artigiani battilastra sarebbero conosciuti come quelli di Michelangelo o Donatello. La storia dei maestri carrozzieri italiani è una delle più affascinanti che ci siano, ma anche una delle meno conosciute. E’ la storia straordinaria di artigiani ineguagliabili che con passione e talento hanno dato vita a capolavori da leggenda.
Grazie all’impegno di questi maestri, riconosciuti come il riferimento della carrozzeria modenese, è nata l’idea del progetto ModenArt. Da tre anni Giancarlo Guerra, Afro Gibellini, Oriello Leonardi e Fernando Baccarini, senza alcun fine di lucro e al solo scopo di testimonianza di un’epoca scomparsa, dedicano la loro esperienza, le loro competenze e la loro passione alla realizzazione di una collezione unica al mondo. Essa riunirà, al solo scopo di tenere viva la memoria, le loro opere originali, identiche a quelle da loro stessi realizzate nel passato.
Si parla del progetto ModenArt a Milano AutoClassica, sabato 26 settembre alle 16.00 con il suo ideatore Jean Marc Borel e con il battilastra modenese Afro Gibellini.

PREMIO NAZIONALE PER IL MOTORISMO STORICO
Sabato 26 settembre alle 11.00 sul palco dello stand ASI viene consegnato ufficialmente il “Premio ASI per il Motorismo Storico”, che dal 2019 viene attribuito a quelle personalità che si siano dimostrate particolarmente vicine al settore. Lo scorso anno era stato assegnato alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in riferimento alla sua grande sensibilità dimostrata in occasione del convegno “Il futuro del Motorismo Storico, un patrimonio culturale, turistico ed economico da salvaguardare e sviluppare”, organizzato da ASI nel 2018 a Palazzo Madama.
Il Premio ASI 2020 va all’ingegner Giampaolo Dallara, quale indiscusso protagonista della storia, del presente e del futuro motoristico nel panorama mondiale. Un uomo che ha fatto della sua Azienda un’eccellenza tecnologica, che ha investito nella sua storia aprendo un museo e che crede nel domani dando spazio e opportunità ai giovani.

LA GIORNATA NAZIONALE DEL VEICOLO D’EPOCA
Domenica 27 settembre si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, iniziativa promossa da ASI per accendere i riflettori sul patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico, eccellenza italiana che non ha pari al mondo. Un settore che è “industria sociale” capace di coinvolgere gli ambiti più disparati del quotidiano individuale. A partire dall’indotto diretto, rappresentato da tutta la filiera professionale che gravita intorno ai veicoli storici con gli addetti dei vari comparti: restauro, carrozzeria, meccanica, selleria, ricambistica, editoria. Ma c’è anche un corposo indotto indiretto nel quale rientrano, ad esempio, tutte le attività legate al turismo, all’accoglienza, alla cultura, all’enogastronomia.
In occasione della Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca, in tutta Italia sono organizzati raduni, esposizioni, mostre tematiche, convegni e tutto ciò che può raccontare la storia del motorismo, con l’obiettivo di far conoscere e comprendere quanta cultura c’è in questo settore.
Per l’edizione 2020, lo stand ASI a Milano AutoClassica è il fulcro di tutte le attività e tutti i tesserati ASI possono accedere alla Fiera di Milano Rho a bordo dei propri veicoli storici per esporli in un’area riservata adiacente ai padiglioni e visitare il salone a condizioni speciali.

OSPITI, TALK SHOW E PRESENTAZIONI
Il fitto programma di appuntamenti previsti sul palco dello stand ASI inizia venerdì 25 settembre alle 12.00 con una conferenza stampa di apertura, per seguire con i due talk delle 15.00 e delle 16.00 dedicati ai 90 anni Pininfarina già illustrati in precedenza. Altri incontri di sabato 26 vedono protagonisti il famoso collezionista Corrado Lopresto, che ripercorre i suoi primi quarant’anni di attività, l’autore Rino Rao per la presentazione del nuovo libro dedicato al grande pilota e gentiluomo Louis Chiron (editore ASI Service), Lorenzo Ardizio ed Elisabetta Cozzi (Museo Storico Alfa Romeo e Museo Fratelli Cozzi) per parlare dei 110 anni Alfa Romeo; domenica 27, infine, si conclude con la presentazione dei corsi di restauro avviati dal CAPAC di Milano con il supporto dell’ASI.

ASI salva la Collezione Morbidelli


Acquisite dall’Automotoclub Storico Ialiano 71 motociclette per le quali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali aveva bloccato l’esportazione: la storia della moto rimane in italia e tornerà ad essere esposta a Pesaro

L’Automotoclub Storico Ptaliano ha rilevato 71 esemplari della preziosa Collezione Morbidelli, scongiurando la dispersione definitiva di un patrimonio che rappresenta l’evoluzione della motocicletta dalle origini agli anni ’50 del 1900. La maggior parte delle moto, infatti, era già stata affidata a Bonhams e portata in Inghilterra per essere venduta all’asta di Bicester del 14 e 15 agosto scorsi. ASI è riuscita ad acquistare il nucleo originario della Collezione dopo l’intervento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha bloccato l’esportazione dei pezzi con più di 75 anni. Anche il Comune di Pesaro ha avuto un ruolo fondamentale nella vicenda e metterà a disposizione una sede prestigiosa affinché la Collezione possa tornare ad essere visitabile.

Le motociclette salvate da ASI rappresentano 30 differenti marchi di tutto il mondo. La più datata è una rarissima Moto Rêve 275 del 1907; la più preziosa è senza dubbio la Benelli GP 4 250 Competizione del 1942: unico esemplare esistente al mondo progettato dalla Casa motociclistica pesarese, oggi valutato più di mezzo milione di euro. Per rimanere in territorio marchigiano – dove la tradizione e la passione per i motori hanno radici profonde – si può citare la Benelli GP 175 usata nel 1934 dal pilota iridato Dorino Serafini, anch’egli di origini pesaresi come il campionissimo Valentino Rossi.

La lista delle pregiate motociclette acquisite da ASI per rimanere patrimonio italiano è davvero lunga ed è il frutto della passione e della lungimiranza di Giancarlo Morbidelli – figura di spicco nel panorama motociclistico italiano – scomparso il 10 febbraio scorso dopo una vita passata ad inseguire il suo sogno a due ruote. Nato a Pesaro nel 1934, Morbidelli è stato un genio della meccanica, un brillante imprenditore, una leggenda del motociclismo che negli anni ’70 si è affermata vincendo otto titoli mondiali nelle classi 125 e 250. Nel 2000 aveva inaugurato il suo incredibile museo dedicato alla storia, all’evoluzione tecnica e alle competizioni motociclistiche.

“Gli scopi statutari dell’ASI – ha sottolineato il presidente Alberto Scuro – comprendono la tutela e la salvaguardia del motorismo storico in tutte le sue forme. Grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla sensibilità del ministro Dario Franceschini, sempre attento ai valori e all’importanza del motorismo storico, abbiamo salvato un patrimonio unico al mondo, che molto presto rimetteremo a completa disposizione del territorio e di tutti gli appassionati. La Regione Marche e la città di Pesaro, con il sindaco Matteo Ricci in prima linea, credono molto nel motorismo come leva fondamentale per il turismo e per un’offerta culturale di rara unicità e siamo orgogliosi di contribuire all’operato fatto finora”.

 

Targhe originali per i veicoli storici: un passo avanti per il loro recupero

Il deputato leghista Massimiliano Capitanio è il firmatario di un ordine del giorno al Decreto Legge Semplificazioni – presentato e approvato ieri alla Camera – che permetterebbe il recupero delle targhe originali per i veicoli storici. “Con questa approvazione – ha spiegato Capitanio – sarà possibile apportare modifiche al Codice della Strada per consentire l’immatricolazione dei veicoli di interesse storico con l’utilizzo della targa della prima iscrizione al PRA, ovvero ottenere una targa nel formato e nella grafica del periodo storico di costruzione o circolazione”.
Si tratta di un obiettivo da tempo perseguito dall’Automotoclub Storico Italiano che finalmente si sta concretizzando: un ulteriore segno di sensibilità da parte delle forze politiche per la valorizzazione dei veicoli storici conservati in Italia.

“I veicoli storici – ha dichiarato il deputato Giovanni Tombolato – sono un patrimonio da preservare: consentire ai collezionisti l’utilizzo della targa di prima immatricolazione è un modo per andare incontro a questo mondo di cultura e passione. Insieme ai senatori della Lega Maria Gabriella Saponara, Ugo Grassi e Stefano Corti e con la preziosa collaborazione dell’ASI abbiamo steso un testo che mira alla piena fattibilità dell’iniziativa”.

“Dopo aver ottenuto la conservazione dei documenti originali anche con l’entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione – ha evidenziato Alberto Scuro, presidente ASI – ecco un’altra bella notizia per gli appassionati, a riprova che la Federazione è un punto di riferimento serio e competente per il legislatore. La strada che stiamo percorrendo vuole portare a normative nazionali che tutelino sempre di più e sempre meglio i veicoli storici”.

Effettuati i controlli post San Marino Rally, Paolo Andreucci vince il ricorso, vettura regolare

Paolo Andreucci: “Il tempo è galantuomo, eravamo certi della nostra buonafede e della regolarità della nostra vettura del Team PRT.”

A distanza di un mese, dopo quella doccia fredda a San Marino, giustizia è stata fatta per Paolo Andreucci e Francesco Pinelli, che erano stati esclusi dalla classifica del San Marino Rally per presunta irregolarità nella loro Citroën C3 R5. In nottata post gara infatti era arrivata la comunicazione di esclusione dalla classifica, che gli costava la perdita del terzo gradino del podio assoluto. Conscio della propria innocenza, il pilota garfagnino non ci ha pensato due volte, insieme al responsabile del Team PRT Daniele Pellegrineschi ed al Main Sponsor Stefano Peletto, nonchè responsabile della Scuderia Peletto Racing Team, a presentare appello a quella che sembrava, senza ombra di dubbio, un’ingiustizia.

“Ero certo che tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi -ha commentato il pilota Paolo Andreucci a seguito della sentenza dell’appello presentato subito dopo la decisione di esclusione dalla classifica del San Marino Rally-. Abbiamo atteso queste settimane, con la consapevolezza che nulla di irregolare avevamo fatto. Da subito, era parsa chiara la nostra buonafede, anche grazie al controllo che era stato effettuato su turbo, flangia e pop off, che come normale che fosse, erano risultate regolari. La nostra vettura che non si spegneva a seguito di un ulteriore controllo era di certo per una anomalia, un problema, che in quella circostanza non era stato chiarito. A seguito della presentazione del nostro appello, la nostra vettura è rimasta a San Marino, a disposizione della FAMS e la scorsa settimana sono stati effettuati dai tecnici ulteriori controlli, che hanno permesso di appurare e confermare la nostra totale buonafede. Assolti, ed è stato chiarito cosa fosse successo. Un o-ring logorato, situato dopo il turbo, il che significa che non c’era alcuna difformità dalla fiches e che oltre a non avere una miglioria, è stata accertata una perdita, seppur lieve, di potenza. Sono contento, oltre che per me, per la squadra PRT Team proprietaria della vettura. Subito dopo l’esclusione, in tanti amici e tifosi, mi avevano manifestato la loro vicinanza, ero certo che tutto si sarebbe chiarito, adesso, – ha concluso il pilota garfagnino Paolo Andreucci-, dobbiamo pensare ai prossimi appuntamenti, che ci vedranno in scena sulla terra dell’Adriatico e su asfalto la prossima settimana al Sanremo”.

Paolo Andreucci torna quindi ad affrontare il Rally Adriatico da leader della classifica del Campionato Italiano Rally Terra e siamo certi che darà come sempre spettacolo tra le strade bianche di Cingoli. Rimane comunque il rammarico per l’intera vicenda, che si sarebbe potuta evitare, così come citato nella sentenza d’appello del Tribunale Nazionale d’Appello della Federazione Auto Motoristica Sanmarinese, in cui si legge OMISSIS “Si rileva che con una analisi approfondita in sede di verifica post-gara, da parte del Commissario Tecnico Delegato, si sarebbe appurato all’istante la causa dell’anomalia riscontrata sull’autovettura in oggetto, così evitando l’instaurazione della presente procedura e le conseguenti spese.”OMISSIS.

Adesso che giustizia è stata fatta, rimane, oltre al danno di immagine per il pluricampione italiano rally, il danno economico per il mancato noleggio, ma l’importante è avere ricevuto giustizia.

 

Ceccoli-Capolongo all’attacco del 27° Rally dell’Adriatico e Marche

Ceccoli Daniele, Capolongo Piercarlo, Hyundai I20 NG R5, #8, Daytona Race

L’equipaggio ufficiale di Hyundai Rally Team Italia al via della terza gara del CIRT. Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo pronti a scalare il terzo posto in classifica. La Hyundai i20 R5 continua a crescere come il feeling del pilota sammarinese

Settimo di Pescantina (Vr) Il Campionato Italiano Rally Terra arriva al giro di boa con il terzo dei quattro appuntamenti della stagione 2020. La nuova sfida è prevista nel week-end del 26-27 settembre a Cingoli (Mc) dove si corre il Rally dell’Adriatico e Marche. Il ricco elenco iscritti vede al via 93 equipaggi, tra questi spicca la presenza di una serie di piloti internazionali con le vetture regine della specialità: le R5. Tra le 29 vetture di vertice anche la i20 di Hyundai Rally Team Italia con l’equipaggio composto da Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo.

Il pilota sammarinese e il navigatore piemontese hanno conquistato un quarto posto nel debutto stagionale con la i20 al Rally di Arezzo Valtiberina e Crete Senesi e a seguire un terzo posto al San Marino Rally che gli hanno permesso di salire al terzo posto della classifica del campionato italiano. L’obiettivo sulle strade marchigiane è quello di migliorarsi ancora, sfruttando la continua evoluzione della vettura e il crescente feeling con la medesima.

Ritorno con piacere al Rally dell’Adriatico, una gara che mi piace molto” racconta Daniele Ceccoli. “Spero di fare meglio rispetto alle pur buone due prime gare dell’anno. In questi mesi, km dopo km, è cresciuta la confidenza con la Hyundai gommata Michelin, vettura che ha caratteristiche differenti rispetto alle auto che ho guidato in passato. Abbiamo svolto ulteriori test per adattarla al fondo veloce e compatto del rally marchigiano, inoltre ho passato alcune ore ad analizzare la telemetria della vettura assieme agli ingegneri di Hyundai Rally Team Italia. Un lavoro certosino e molto professionale che mi ha permesso di capire come sfruttare al meglio il potenziale della i20 e che spero di mettere subito all’opera”.

Il Rally dell’Adriatico e Marche è il penultimo appuntamento del calendario 2020 e anticipa il round finale al Tuscan Rewind del 20-22 novembre a coefficiente 1,5. Al momento la classifica del campionato è molto corta e provvisoria, perché la classifica del San Marino Rally è ancora sub iudice per il reclamo di un avversario. Con ancora 37,5 punti in palio e un risultato da scartare, previsto dal regolamento che permette di conteggiare solo i migliori tre risultati, il terzo posto provvisorio di Ceccoli-Capolongo è in linea con l’obiettivo di inizio stagione, la lotta per titolo su terra.

Riccardo Scandola responsabile di Hyundai Rally Team Italia: “Entriamo nella seconda parte di questa strana stagione compressa con una serie di impegni molto importanti per la nostra squadra. Il Campionato Terra è uno di questi e torniamo a Cingoli con l’ambizione di far bene. Il rapporto con i tecnici di Alzenau (D) è continuo e siamo convinti di avere tutto per far bene con Ceccoli che nel frattempo ha proseguito nel lavoro di test e sviluppo. Poi torneremo a distanza di poche settimane nel Campionato Italiano e nel Mondiale WRC3. Stiamo definendo gli ultimi dettagli assieme a Hyundai Motorsport Customer Racing e ai nostri partner tecnici e a breve ci saranno notizie interessanti”.

Il 27° Rally dell’Adriatico e Marche vedrà la partenza domenica 27 settembre alle ore 07:30 dalla piazza Vittorio Emanuele II di Cingoli (Mc) per ritornarci alle 17:30 dopo aver disputato i 64,59 km cronometrati su 206 in generale. Questo rally molto compatto prevede solo due prove speciali Castel Sant’Angelo di 10,60 km e Dei Laghi 10,93 km, da ripetersi tre volte. Sempre a Cingoli saranno allestiti i due parchi assistenza di 45’ cadauno, dove il primo concorrente è atteso a partire dalle ore 10:28 e successivamente alle 14:09.

Project Team a tre punte sulla terra marchigiana

Al Rally Adriatico – Marche, terzo nonché penultimo round del CIRT, schierati al via i big Campedelli – Farnocchia (Volkswagen Polo R5) e Fanari – Castiglioni (Skoda Fabia R5) Rientro per Silvestri – Guerretti (Mitsubishi Lancer Evo X), in lizza nel Challenge Raceday

Cingoli (Mc), 23 settembre 2020 – Tutto pronto in casa Project Team per affrontare i selettivi sterrati marchigiani teatro, il prossimo fine settimana, del 27° Rally Adriatico – Marche, terzo nonché penultimo round del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) e atto inaugurale del Challenge Raceday Terra 2020/2021. Un’avvincente volata quella che, sulle “strade bianche” del Maceratese, vedrà tre equipaggi schierati sotto le insegne della scuderia presieduta da Luigi Bruccoleri. In piena lotta per il titolo tricolore, sarà immancabilmente della partita il portacolori Simone Campedelli. Nuovamente al volante della Volkswagen Polo R5 gommata Michelin e curata dalla Step Five Motorsport, dopo il positivo esordio registrato al “San Marino”, il pilota romagnolo avrà al suo fianco per la prima volta l’esperto navigatore Sauro Farnocchia, subentrato a Tania Canton. «Un cambio tecnico, sul sedile di destra, dettato da due semplici motivi» – ha spiegato Campedelli alla vigilia – «Dopo due anni estremamente impegnativi a livello agonistico, Tania ha accusato un po’ di stanchezza esprimendo il desiderio, più che legittimo d’altronde, di prendersi una pausa. Da qui, la decisione comune di puntare su un altro professionista del calibro di Farnocchia che stimiamo e conosciamo bene entrambi. La seconda ragione riguarda direttamente Easywrite, progetto in cui anche Tania è molto coinvolta e in tal modo, libera dagli impegni sul campo di gara, potrà dedicarvi ancora più tempo. Detto questo, a fronte della new entry alle note, proseguiamo l’esperienza con la Polo confermando la collaborazione con la squadra di Perniconi, con cui ci siamo già trovati molto bene a San Marino. Non nascondiamo, infine, la voglia di migliorarci ulteriormente per ambire al massimo risultato».

Al via, altresì, l’altro alfiere di punta Francesco Fanari, in cerca di riscatto. Anche per il driver umbro, su Skoda Fabia R5 sempre della Step Five ma gommata Pirelli, nelle Marche si profilerà una novità nell’abitacolo che difatti sarà condiviso, in maniera del tutto inedita, con David Castiglioni. Uno stimolo in più per Fanari, reduce da una prima parte di stagione rivelatasi più sofferta del previsto ma deciso più che mai a invertire il trend, mirando a piazzamenti e prestazioni a lui più consoni. «Un avvio al di sotto delle mie aspettative, inutile negarlo, pertanto l’obiettivo è quello di essere più competitivo rispetto alle prime uscite» – ha sottolineato Fanari – «Intraprendo un nuovo percorso con David Castiglioni che non conosco molto personalmente ma che ho sempre apprezzato per la sua grande passione e la sua indiscussa professionalità. La terra dell’’Adriatico’, a parte qualche tratto già affrontato al Rally delle Marche in tempi più recenti, non la ‘tocco’ da ben 13 anni (ultima apparizione risalente al 2007, nel contesto della Subaru Cup ndr). È un fondo compatto, veloce, in parte scivoloso, specie in caso di pioggia, ci sarà da lavorare molto anche in questo caso sul set-up. In più, sarò anche in lizza nel Raceday (dopo aver già vinto l’edizione 2018/2019)».

 

Last but not least, ultimo ma non per ordine d’importanza, da menzionare il rientro del “terraiolo” Emanuele “Lele” Silvestri, con la Mitsubishi Lancer Evo X fornitagli da Darko Peljhan. Dopo uno stop perdurato dal febbraio scorso (la presenza al Rally della Val d’Orcia), il conduttore romano, tornato in coppia col fido Andrea Guerretti, competerà nel Raceday. «Provenendo da un lungo periodo di inattività, non sarà semplice riprendere velocemente un buon passo e un’adeguata condizione fisica» – ha commentato Silvestri – «Di fatto, sarà una sorta di gara test e un vero e proprio training in vista del prosieguo stagionale. Sarò alla prima partecipazione in carriera all’’Adriatico’, ma posso vantare trascorsi al ‘Balcone delle Marche’. L’augurio è che in questa occasione, a differenza del recente passato, mi accompagni anche un po’ di fortuna». La competizione, articolata su sei prove speciali (64,59 i chilometri interessati dal cronometro), si disputerà nell’intera giornata di domenica 27 settembre.

Al Bassano dei record non manca Jteam

Il Mundialito Triveneto, gara di casa, vedrà al via Lovisetto, Pozza, Menegatti, i Tessaro, Enrico con Dal Ponte e Rudy con Follador, e Gambasin, al fianco di Toffano. Foto Fotosport

Bassano del Grappa (VI), 23 Settembre 2020 – Parterre de roi per il Rally Città di Bassano targato 2020, una degli eventi più gettonati dell’intero stivale che, per questa edizione, potrà fregiarsi di un altro record infranto, quota duecento, con centotrentaquattro vetture moderne e sessantasei storiche, al via di un fine settimana che si preannuncia a dir poco spettacolare.

Su di un palcoscenico così prestigioso non poteva mancare la compagine di casa, Jteam, pronta a schierare i suoi migliori pretendenti alle posizioni di vertice, assoluto e di classe.

Ad aprire la nutrita pattuglia rossonera ci penserà Enrico Tessaro, il quale tornerà ad affiancare un Andrea Dal Ponte che, reduce da un brillante Scorzè, tornerà alla guida della Skoda Fabia R5 e, sulle strade amiche del Bassano, punterà certamente a fare la voce grossa.

Numero quindici, sulle fiancate della Volkswagen Polo R5 di P.A. Racing e supportata da Monselice Corse, per Adriano Lovisetto, con Christian Cracco, che, dopo aver accarezzato la vittoria a Scorzè, tornerà alla guida della trazione integrale tedesca, nell’intento di migliorare il proprio score del 2019, archiviato con un onorevole settima piazza di R5 ed ottavo assoluto.

 

Siamo pronti per questo Bassano” – racconta Lovisetto – “e torneremo alla guida della Polo R5 di P.A. Racing, che ringrazio assieme a Jteam, alla Monselice Corse ed a tutti i nostri partners. Il parco partenti è davvero di livello notevole e speriamo di poter essere in lotta per il vertice.”

 

A seguire, a ruota, il pilota di Bastia di Rovolon ci penserà Francesco Pozza, asiaghese doc, che si presenterà al via con una Skoda Fabia R5, condivisa con Marco Zortea alle note, iscritta dalla scuderia Hawk Racing Club e messa a disposizione dal team MS Munaretto.

 

Grazie a tutti” – racconta Pozza – “a partire da Jteam, capitanato dal onnipresente Jack, ed a tutti i partners che ci permettono di essere al via di un evento così importante. Ci sarà sicuramente da divertirsi, le prove sono bellissime. Speriamo di ottenere un buon risultato.”

 

Rientrato dalla bella esperienza capitolina Paolo Menegatti, in coppia con Michele Ferrara, sarà ai nastri di partenza del Mundialito Triveneto con una Skoda Fabia R5 di P.A. Racing.

 

Non ho mai avuto un buon feeling con il Bassano” – racconta Menegatti – “ma quel che è certo è che sappiamo di aver per le mani l’opportunità di lavorare bene perchè il 2021 si avvicina e ci vogliamo far trovare pronti. Ci saranno tanti avversari di alto valore, un ottimo banco di prova.”

 

L’appuntamento valido per l’International Rally Cup vedrà anche al via Matteo Gambasin, il quale tornerà ad affiancare Giovanni Toffano sulla Peugeot 207 Super 2000, battente bandiera Rally Team e gestita da MS Munaretto, seguito dal compagno di colori Rudy Tessaro che, per l’occasione, si siederà sul sedile di destra di Massimo Follador, su Peugeot 208 R2.

Top Drivers al Bassano Storico con Montemezzo

Il pilota di Bastia di Rovolon entra a far parte della nuova scuderia di Vignola, aprendo la stagione in una delle gare più gettonate dell’anno, il Mundialito Triveneto dei record.

Vignola (MO), 23 Settembre 2020 – Top Drivers apre la porta al mondo delle auto storiche, accogliendo tra le proprie fila un pilota di indubbio valore, nel panorama rallystico in Triveneto.

Stiamo parlando di Andrea Montemezzo che, a partire dal prossimo Rally Città di Bassano Storico, tornerà nell’abitacolo dell’Opel Kadett GSI gruppo A, curata da Tuning Carenini.

 

Con piacere accogliamo nella nostra famiglia Andrea” – racconta Serafino (presidente Top Drivers) – “e con lui ci avviciniamo, per la prima volta, al mondo dei rally riservati alle auto storiche, un ambiente decisamente affascinante perchè mi fa tornare indietro con la mente e con il cuore. Siamo certi che, già a partire dal prossimo Bassano, Andrea sarà in grado di regalarci delle grosse soddisfazioni quindi gli auguriamo i nostri migliori in bocca al lupo.”

 

Un debutto stagionale, seppur il calendario ci ricordi che siamo quasi al termine del 2020, che è certamente figlio di un’annata resa alquanto complicata dall’arrivo del Coronavirus.

Un ritorno, quello del pilota di Bastia di Rovolon, a distanza di dieci anni dall’ultima apparizione sulle speciali del Mundialito Triveneto, capace quest’anno di segnare un altro record.

Saranno ben duecento i concorrenti iscritti al via, centotrentaquattro tra le moderne e sessantasei tra le storiche, con Montemezzo deciso ad iniziare con il giusto piede.

 

È da dieci anni che non corriamo più a Bassano” – racconta Montemezzo – “e le ultime due presenze non sono certo da ricordare, trattandosi di ritiri. Ci troviamo ad iniziare l’annata a Settembre, per i motivi che tutti conosciamo, e quindi ci sarà parecchia ruggine da smaltire. Tutto sembra in ordine, l’auto è in piena forma. Staremo a vedere cosa riusciremo a fare noi.”

 

Affiancato dal sempreverde Andrea Fiorin il neo portacolori della scuderia con base a Vignola seguirà, come da tradizione nelle ultime stagioni, un programma che punterà al TRZ.

Un Bassano che guarda alla storia con cinque speciali in programma per le regine del passato, una in meno rispetto alle moderne, partendo dall’università del rally, la “Valstagna” (12,80 km).

Un aperitivo più che gustoso, per il tardo pomeriggio di Venerdì 25 Settembre, prima di sfidarsi, il Sabato seguente, sulle due tornate di “San Luca” (14,65 km) e di “Cavalletto” (22,84 km).

 

Il Bassano di quest’anno ha fatto dei numeri mostruosi” – aggiunge Montemezzo – “e questo si traduce, anche per noi, in una classe alquanto agguerrita. Peccato per le previsioni che danno pioggia per l’intero fine settimana. Sarà così per tutti, questo è naturale, ma sarebbe stato più bello correre con l’asciutto. In ogni caso siamo pronti. Il percorso ricalca, in parte, varie edizioni passate mentre l’inedita San Luca sarà una novità per tutti. Siamo in una nuova scuderia quest’anno, anche se siamo a fine anno, e ci teniamo a fare bella figura. Vogliamo ringraziare Top Drivers per averci accolto tra i propri piloti e speriamo di gratificare subito la loro fiducia.”

Giulio Rubini torna al via del Bassano dei record

A distanza di diciassette anni il pilota di Este torna a calcare le speciali del Mundialito Triveneto, tra le vetture storiche, in un’edizione che vedrà al via duecento concorrenti. Foto Gabriele Lavagnini

 

Este (PD), 22 Settembre 2020 – Ritorno al passato, in occasione dell’imminente Rally Storico Città di Bassano, per Giulio Rubini che, il prossimo fine settimana, tornerà a vivere le speciali del Mundialito Triveneto dopo ben diciassette anni dalla sua ultima apparizione.

Correva l’anno 2003 ed il pilota di Este, alla guida di una piccola Peugeot 106 di gruppo N, condivisa con Massimo Sinigaglia, si vedeva costretto ad un amaro ritiro anticipato.

 

Il Bassano è una gara bellissima” – racconta Rubini – “e la ho vissuta per tantissimi anni da spettatore, riuscendo a correrci soltanto una volta. Purtroppo, questa gara, cade in un periodo dove solitamente siamo sommersi di lavoro e soltanto nel 2003 ero riuscito a parteciparvi. Quest’anno, complice il Coronavirus, abbiamo avuto un avvio più morbido, al ritorno dopo il lockdown, e di conseguenza non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di provare ad esserci.”

 

Da sempre fedele al marchio Peugeot il portacolori della scuderia Monselice Corse tornerà ad affrontare il Città di Bassano con una 205 Rallye gruppo A, la stessa vettura che nel recente passato lo ha visto protagonista oltre confine, sempre seguita da Assoclub Motorsport.

 

È quasi un anno e mezzo che non salgo sulla Peugeot 205” – aggiunge Rubini – “e quindi non sarà facile, pronti al via, essere subito competitivi. Con i ragazzi di Assoclub Motorsport abbiamo lavorato a lungo sulla vettura, in diverse direzioni, e ci aspettiamo un netto miglioramento sul lato tecnico. Siamo positivi e vogliamo goderci questo ritorno al Bassano.”

 

In un’edizione da record, con ben centotrentaquattro vetture moderne e sessantasei storiche al via, il Città di Bassano è pronto ad accogliere il rientro di Rubini, affiancato come di consueto dall’adriese Fabrizio Handel, reduce dalla recente trasferta elbana valida per il CIRAS.

Cinque le speciali in programma per le regine del passato, una in meno rispetto alle attuali, sarà il piatto offerto all’atestino, partendo dall’università del rally, la “Valstagna” (12,80 km).

Un aperitivo più che succulento, per il tardo pomeriggio di Venerdì 25 Settembre, prima di sfidarsi, Sabato, sulle due tornate di “San Luca” (14,65 km) e di “Cavalletto” (22,84 km).

 

Sicuramente non è una gara adatta alla 205” – conclude Rubini – “perchè c’è tanta salita e la cavalleria farà certamente la differenza. La Cavalletto mi piace molto perchè è veloce, la Valstagna la conosciamo tutti mentre resta un po’ l’incognita della San Luca. A quanto pare correremo, per l’ennesima volta, con la pioggia. Sembra quasi che queste nuvole mi rincorrano come Fantozzi. Cercheremo di dire la nostra, nonostante le condizioni non sembrino favorevoli. Sarà comunque bello essere al via di un’edizione speciale, con duecento iscritti. In origine avevamo previsto di essere al via della Targa Florio ma un Città di Bassano così è davvero bello. Ci piacerebbe fare anche qualcos’altro prima di fine anno, staremo a vedere più avanti.”