Michelin Historic Rally Cup 2020: Massimo Giudicelli si veste da Napoleone al Rallye dell’Elba Storico

Duello tutto toscano nel Mare Tirreno con il pilota della Golf che precede il conterraneo Fausto Fantei. Sfortunata gara per il dominatore di buona parte del rally Giacomo Questi, fermo sulla sesta prova, seguito in quella successiva da Francesco Grassi, vincitore al Vallate Aretine. Ancora una grande prestazione dell’ambasciatore Michelin Matteo Luise, ritirato per un problema meccanico già alla terza prova. Foto Acisport

CAPOLIVERI (LI), 26 settembre – Duello tutto elbano nella Michelin Historic Rally Cup al 33° Rallye Elba Storico che si è svolto nell’isola tirrenica fra giovedì 17 e sabato 19 settembre. Alla fine ha prevalso Massimo Giudicelli, affiancato da Paola Ferrari che con la su Volkswagen Golf GTI ha avuto ragione di Fausto Fantei, con Daniele Grechi sul sedile di destra della sua Alfasud Ti, imprendibile nella prova notturna di Capoliveri che apriva la gara. Grande protagonista del rally elbano è stato Giacomo Questi, con Giovanni Morina al quaderno delle note, che ha condotto le danze con la sua Opel Ascona SR 2000 che, oltre a condurre la classifica assoluta della Michelin Historic Rally Cup, è stato autorevolmente al comando della propria classe dall’inizio fino a quando il motore dell’Ascona ha detto stop.

Infine un doveroso cenno all’ambasciatore Michelin nel Quarto Raggruppamento Matteo Luise, come sempre affiancato dalla moglie Melissa Ferro. Anche all’Elba il pilota veneto ha portato nelle zone nobili della classifica assoluta la sua Ritmo 130. Dodicesimo assoluto nella notturna di Capoliveri e addirittura nono nella prima prova di venerdì, la Volterraio-Cavo (con le sue discese selettive) è stato un grande protagonista della gara prima che il motore iniziasse a fare le bizze costringendolo al ritiro definitivo sulla Nisportino-Cavo.

Due i concorrenti del Primo Raggruppamento nessuno dei quali è stato classificato. Molto sfortunato il portacolori della Scaligera Rally Valter Canzian, affiancato da Simone Franchi, che afflitto da problemi meccanici alla partenza del rally ha dovuto saltare a piè pari la prima tappa. Risolti in assistenza i guai meccanici, ha disputato le quattro prove della seconda tappa siglando tempi estremamente significativi con la sua prestazionale Ford Escort RS Twin Cam, risultando sempre fra i più veloci della sua classe, ma non percorrendo chilometri sufficienti per essere classificato. Non approfitta dell’occasione per prendere il largo nella classifica di Raggruppamento Cesare Bianco, in vettura con Stefano Casazza, afflitto da problemi elettrici e un’iniziale perdita d’olio alla sua Lotus Elan, culminati con il distacco del filo di una bobina che hanno costretto il pilota piemontese ad arrendersi sulla settima prova della gara. La classifica di Primo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup resta praticamente ferma al Vallate Aretine con Canzian che precede Bianco e il siciliano Pierluigi Fullone, assente in Toscana.

Il Secondo Raggruppamento premia il passo dell’inglese Trevor Smithson, con Edoardo Bertella all’interno dell’abitacolo della sua Alpine A110, che ha condotto a passo costante per tutte le nove prove della gara risultando alla fine il più veloce della classe in gara, brindando alla fine con lo spumante. Sfortunatissimi i biellesi Ermanno Caporale-Diego Pontarollo, usciti di strada nella prova notturna di Capoliveri per evitare la vettura che parte loro davanti ferma in carreggiata. La Fulvia non ha danni, ma è in bilico sull’orlo di un fosso e i portacolori di Biella Motor Team non riescono a tornare in strada. Sono così costretti a ripartire nella seconda tappa (quella di sabato) non percorrendo i chilometri necessari a essere classificati. La classifica di Secondo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup vede ancora al comando il siciliano Marco Savioli, avvicinato da Smithson a un punto.

Il Terzo Raggruppamento va Massimo Giudicelli-Paola Ferrari che con la loro Volkswagen Golf GTI si gettano all’inseguimento del fuggitivo Giacomo Questi nella prima prova di sabato mattina, prendendo il comando della gara al ritiro del veneto, mantenendolo sino al traguardo, andando a vincere anche la classe di appartenenza. Seconda piazza per Fausto Fantei-Daniele Grechi che si dimostrano veloci e aggressivi, pur senza cadere in sbavature per tutta la gara. Terza piazza assoluta e di Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup per Valtero Gandolfo con Enrico Bogliaccino al quaderno delle note, che conquista con la sua Fiat 127 Sport anche il successo nella Classe M1, riducendo il divario con il toscano Giovanni Lorenzi, affiancato da Alessio Pellegrini, che chiude dietro di lui all’Elba e continua a guidare la Classe M1. Gandolfo è inoltre al comando della propria Classe nel Campionato Italiano Rally Autostoriche.

Tutti ritirati gli altri piloti del Terzo Raggruppamento a cominciare dal vincitore del Vallate Aretine, Franco Grassi che condivideva la Ritmo 75; dopo un avvio prudente nella notturna Capoliveri, il torinese aveva iniziato a rimontare la classifica prima di fermarsi sulla Lavacchio-San Pietro per problemi al cambio. Gara in salita per Stefano Segnana e Cristian Pennacchi afflitti da problemi elettrici alla loro Golf GTI non risolti da un continuo cambio di candele che li ha fermati nell’ultima prova del venerdì. Rientrati sabato mattina con il Superally, a dare lo stop definitivo è stata un’uscita di strada sulla Due Colli, che ha azzoppato la Golf lasciandola con una sospensione strappata. Gara a singhiozzo per Giancarlo Baghin e Sara Mosti con la temperatura alle stelle del motore della loro Alfetta GTV, motore che ha esalato l’anima nella Lavacchio-San Pietro. Trasferta da dimenticare per Nicola Tricomi e Valter Consiglio che non riescono nemmeno a prendere il via con la loro Opel Kadett GT/E. Il Rallye dell’Elba Storico porta al comando della classifica di Terzo Raggruppamento della Michelin Historic Rally Cup Massimo Giudicelli che allunga su Fausto Fantei, scavalcando entrambi a piè pari il ritirato Franco Grassi, sceso in terza posizione.

Infine nella Classe M5 della Michelin Historic Rally Cup, che prende in considerazione le vetture di Quarto Raggruppamento calzate con pneumatici da 13”, successo Michele Paoletti-Rossano Mannari che portano in trentesima posizione assoluta la loro Renault R5 GT Turbo Gruppo N, superando senza danni i problemi elettrici della prima fase della gara. I portacolori del Team Bassano prendono il comando della categoria al ritiro della Renault R5 GT Turbo Gruppo A di Gianfranco e Fabrizio Pierulivo, supportati da una colorata claque femminile, che si arrendono sulla Lavacchio-San Piero per panne elettrica.

Il prossimo appuntamento della Michelin Historic Rally Cup è il Sanremo Rally Storico da venerdì 2 a sabato 3 ottobre.

Notizie, regolamenti, immagini e classifiche al sito: https://www.mcups.it/michelin-historic-rally

A Gianluca Ticci (Sport Favale 07) lo slalom “Chiavari – Leivi”

Nel ricordo di Danilo Mosca, pilota e portacolori del sodalizio organizzatore scomparso di recente, si è disputata – nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e senza pubblico sul percorso – la 9^ edizione dello slalom “Chiavari – Leivi” – Memorial “Graziano Borra”, proposto   dalla scuderia Sport Favale 07 in collaborazione con la locale scuderia Auto Moto Retrò Leivi. La gara ha visto lo squillante e netto successo di Gianluca Ticci, al volante della sua veloce X1/9 2000 dotata di testata Ferrari.

Alfiere e dirigente della scuderia organizzatrice della gara, alla sua prima vittoria assoluta in carriera, Gianluca Ticci si è imposto in tutte e tre le manche – ottimo il suo scratch messo a segno nella terza – ed alla fine ha preceduto due piloti piemontesi, Luca Veldorale, in lizza con una ammirata A112, ed il veterano Gianpasquale Demicheli (Fiat X1/9). In quarta e quinta posizione sono giunti, rispettivamente, la monoposto GNM – Suzuki di Luca Rabino e Giuseppe Caruso (Radical SR4). Solo sesto l’atteso genovese Andrea Drago (Erberth R3), anche lui della Sport Favale 07, che però ha corso con una vettura analoga a quella che utilizza abitualmente nel CIVM (Campionato italiano velocità montagna), dietro al quale si sono piazzati, nell’ordine, Luciano Torchio (Fiat Uno turbo), il compagno di scuderia Giovanni Paone (Elia Avrio ST9), Pasquale Patete (Fiat X1/9) e Luca Raspini (Peugeot 205 Rallye).

Nei vari raggruppamenti, oltre che per i già citati Ticci (E2SH), Rabino (VTS), Caruso (E2SC), Torchio (E1) e Raspini (S), successi anche per Pietro Bancalari (Renault Clio Rs) e il genovese Alessandro Multari (Citroën Saxo kit), primi rispettivamente nell’N e nell’A, e per il giovane Mattia Canepa (Citroën C2 Vts), vincitore tra le Racing Start. Trentanove i piloti al via, trentatre quelli classificati; una sola manche, la prima, per Alessia Ferrari (Renault Clio Williams), unica lady in lizza, alle prese con noie di alimentazione.

Il Rally Adriatico-Marche va a Paolo Andreucci e Francesco Pinelli su Citroen C3 R5

Il campione toscano ha preceduto Simone Campedelli e Sauro Farnocchia, Volkswagen Polo R5, rafforzando la sua leadership nel campionato. Completa il podio assoluto Costenaro-Bardini, Skoda Fabia R5.

Cingoli (MC), domenica 27 settembre 2020 – Una gara incertissima, un duello sul filo dei secondi iniziato nel primo tratto cronometrato e conclusosi solamente in vista del traguardo. Il Rally Adriatico – Marche, frutto dell’unione tra due gare simbolo del territorio marchigiano il Rally dell’Adriatico e il Rally delle Marche, valida come terza prova del Campionato Italiano Rally Terra, ha infatti vissuto tutto nella sfida tra la Citroen C3 R5 di Paolo Andreucci, nuovamente in tandem con Francesco Pinelli, e la Volkswagen Polo R5 di Simone Campedelli , per la prima volta al suo fianco dall’esperto navigatore toscano Sauro Farnocchia.

Teatro del rally i veloci sterrati marchigiani resi quest’anno ancora più insidiosi dalla pioggia copiosa abbattutasi sul percorso per due terzi della corsa. Alla fine a primeggiare è stato il pluricampione tricolore Paolo Andreucci che ha portato il suo attacco decisivo nelle due ultime prove della gara dove è riuscito a togliersi di scia Campedelli. Il vincitore ha preceduto alla fine il rivale di 17”2. Con questo successo il campione toscano rafforza la sua leadership nel tricolore riservato agli specialisti dei fondi sterrati.

Nella prima parte della corsa ad essere protagonista della lotta per il vertice era stato anche Marquito Bulacia in gara con Marcel Der Ohannesian, su una Skoda Fabia Evo. Il giovane boliviano ha però forato nella terza prova speciale perdendo il passo dei primi e terminando la gara in quinta posizione. Il ventenne pilota sudamericano ha comunque festeggiato, nel giorno del suo compleanno, il successo nella quinta zona della Coppa Rally di Zona ACI Sport.

Il gradino più basso del podio è andato invece a Giacomo Costenaro, in coppia con Justin Bardini, che si è dimostrato in netta crescita rispetto all’ultima prova della serie conquistando una posizione assolutamente meritata e il successo di gara tra i piloti partecipanti alla quinta zona della Coppa Rally di Zona ACI Sport. In quarta posizione hanno terminato Nicolò Marchioro e Marco Marchetti, Skoda Fabia. Anche per loro una bella gara portata a termine su un terremo praticamente impraticabile che ha conquistato la prima posizione tra i partecipanti alla serie Race Day La corsa marchigiana era infatti valida anche come prima prova della 13 edizione della serie.

A chiudere la top ten si sono quindi classificati sesti Andrea Dalmazzini con Alessandra Avanzi Ford Fiesta MKII R5, settimi Francesco Fanari e David Castiglioni, Skoda Fabia R5, secondi nella classifica della serie Race Day, mentre all’ottavo posto ha chiuso l’altro Marchioro, Christian, in coppia con Silvia dall’Olmo piazzatosi terzo nella gara Race Day. Noni assoluti a Cingoli si piazzano i sardi Giuseppe Dettori e Carlo Pisano con l’ennesima Skoda Fabia R5. Chiude con il decimo posto in gara il biellese Massimiliano Tonso con Massimo Bizzocchi con la VW Polo R5.

 

Tra i ritirati di rilievo quello di Daniele Ceccoli, in coppia con Piercarlo Capolongo, Hyundai i20, usciti rovinosamente di strada con un capottamento. Vettura distrutta e qualche problema ad una spalla per il bravo navigatore. Ritiri sul finale per un problema meccanico anche per i francesi Nicolas Ciamin, in coppia con Yannick Roche, Citroen C3 R5 quando erano sesti assoluti a Cingoli per allenamento in vista del Mondiale Rally.

 

QUATTRO RUOTE MOTRICI | Tra i confronti annunciati per quanto riguarda le altre classi nel Gruppo N la vittoria va allo sloveno Darko Peljhan con Matei Car su Mitsubishi Lancer Evo IX, davanti al romano Emanuele Silvestri ed a Riccardo Rigo, anche loro con la berlina giapponese. L’Adriatico-Marche ha fatto sorridere anche Mattia Codato su la Citroen Ds3 N5 dopo due round sfortunati in questo CIRT 2020.

 

DUE RUOTE MOTRICI | Grande soddisfazione tra le vetture di classe R2 dove ha chiuso al comando della classifica riservata tra le piccole vetture a due ruote motrici il bresciano Jacopo Trevisani, che è riuscito a bissare la vittoria nell’ultima di campionato con la sua Peugeot 208 terminando davanti alla Ford Fiesta di Enrico Oldrati e Jean Philippe Quilichini su altra 208.

 

 

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA STORICO | Sugli sterrati marchigiani anche le auto storiche protagoniste quest’anno del primo tricolore Rally Terra Storico. Ad aggiudicarsi il quarto round stagionale è stato Bruno Pelliccioni insieme a Mirco Gabrielli. La coppia sanmarinese è stata la migliore su tutte e sei le prove speciali, balzando al comando della classifica Due Ruote Motrici. Secondo posto assoluto per Roberto Galluzzi e Andrea Montagnani su Opel Corsa. A completare il podio un’altra Ford Escort, quella di Domenico Mombelli e Marco Leoncini, sempre presenti quest’anno tra le fila del tricolore e stavolta premiati con il terzo posto assoluto in gara ed il primo nel II Raggruppamento.

 

CAMPIONATO ITALIANO CROSS COUNTRY RALLY | L’evento marchigiano ha visto il ritorno per gli specialisti del fuoristrada dove ha dominato da Manuele Mengozzi su Mitsubishi Pijin affiancato da Andrea Schiumarini. Mengozzi ha saputo approfittare dell’out di Lorenzo Codecà, capottatosi sulla prova due con la sua Suzuki Gran Vitara ufficiale. Un Baja Adriatico-Marche che ha visto anche il successo nel Suzuki Challenge per Andrea Luchini tra le vetture di gruppo T2 della casa di Hamamatsu e al top della classifica tricolore tra i veicoli di serie. Grande prestazione nella gara riservata ai Side By Side, del giovane piemontese Amerigo Ventura Montecamozzo sul Quaddy Yamaha YXZ 1000, autore dei migliori scratch della virtuale classifica generale. Tra le vetture di gruppo TH il migliore è stato Simone Grossi con la Land Rover Defender 4600.

 

CLASSIFICA FINALE RALLY ADRIATICO-MARCHE: 1. Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5) in 44’04.7; 2. Campedelli-Farnocchia (VW Polo Gti R5) a 17.2; 3. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia Evo) a 33.9; 4. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia Evo R5) a 39.0; 5. Bulacia Wilkinson-Der Ohannesian (Skoda Fabia Evo) A 34.0; 6. Dalmazzini-Avanzi (Ford Fiesta Mkii) a 1’12.5; 7. Fanari-Castiglioni (Skoda Fabia R5) a 1’29.7; 8. Marchioro-Dall’Olmo (Skoda Fabia R5) a 1’33.8; 9.  Dettori-Pisano (Skoda Fabia R5) a 1’48.0; 10.Tonso-Bizzocchi (VW Polo R5) a 2’37.4.

 

CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 2020: 1. Andreucci-Andreussi (Citroen C3 R5) 40pt; 2. Campedelli-Canton/Farnocchia (VW polo R5) 36 pt; 3. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) 25pt; Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5 Evo) 16 pt – Ceccoli-Capolongo (Hyundai I20 NG R5) 16pt; 6.Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia R5) 21pt

 

CLASSIFICA ASSOLUTA 2°RALLY STORICO MEDIO ADRIATICO: 1. Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort Rs 2000) in 53’58.3; 2. Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa) A 2’13.4; 3. Mombelli-Leoncini (Ford Escort Mk1) A 2’40.2; 4. Rocchieri-Rocchieri (Opel Kadett C Gte) A 5’42.7; 5. Temeroli-Mainardi (Ford Escort) A 7’55.3; 6. Turchi-Donati (Fiat 125) A 24’14.1.

 

CLASSIFICA DI CAMPIONATO FINALE RALLY ADRIATICO-MARCHE BAJA: 1. Mengozzi-Schiumarini (Mitsubishi Pajero Pinin) in 54’41.7 t; 2. Luchini-Bosco (Suzuki New Grand Vitara 1.9) a 44.5; 3. Bordonaro-Bono (Suzuki New Grand Vitara 1.9) a 59.8; 4. Trivini Bellini-Trivini Bellini (Suzuki Grand Vitara) 1’55.6;5. Gambazza Chinti-Manfredini (New Grand Vitara 1.9 DDIS) a 2’33.8; 6. Sabellico-Taloni (Suzuki Grand Vitara) a 3’09.5; 7. Emanuele-Castellani (Suzuki New Grand Vitara) a 4’13.5; 8. Cantarello-Facile (New Gran Vitara 1.9) 5’49.8

 

CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO ROUND 3: 1. Mengozzi-Schiumarini (Mitsubishi Pajero Pinin) 58 pt; 2. Codecà -Toffoli (Suzuki Grand Vitara) 5o pt; 3. Bordonaro-Bono (Suzuki New Grand Vitara 1.9) 48 pt; 4. Luchini-Bosco (Suzuki New Grand Vitara 1.9) 40 pt; 5. Trivini Bellini-Trivini Bellini (Suzuki Grand Vitara) 26 pt; 6.Ferroni-Fiorini (Suzuki Grand Vitara) 22 pt; Emanuele-Castellani (Suzuki New Grand Vitara) 20 pt; 7; 8. Gambazza Chinti-Manfredini (New Grand Vitara 1.9 DDIS) 13 pt; Cantarello-Facile (New Gran Vitara 1.9) 12 pt; 9.; 10. Sabellico-Taloni (Suzuki Grand Vitara) 10 pt

 

27° Rally Adriatico-Marche: gara tirata e vittoria per Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5)

Incertezza sino all’ultimo metro di gara, per la penultima prova del “tricolore” terra, che ha regalato sensazioni forti. Con questa seconda vittoria stagionale ed il terzo posto di San Marino il pluridecorato pilota garfagnino consolida la leadership in campionato. Ai posti d’onore Campedelli-Farnocchia (VolksWagen Polo) e Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5).

Cingoli (Macerata), 27 settembre 2020 – Una domenica decisamente “dai lunghi coltelli”, quella trascorsa  oggi in occasione del 27° Rally Adriatico-Marche, penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) a Cingoli (Macerata), il cui successo assoluto è andato a al pluridecorato Paolo Andreucci, in coppia con Francesco Pinelli, sulla Citroen C3 R5, davanti al romagnolo Simone Campedelli, affiancato per la prima volta da Sauro Farnocchia, a bordo della VolksWagen Polo R5 per 17”2.

La gara organizzata da PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli, che aveva registrato il pieno di adesioni, 114, era  valida anche per il  “tricolore” dai Rallies storici (quarta prova, denominata “Medio Adriatico”) oltre ad essere la terza anche in questo caso del Cross Country (i cui protagonisti sono tornati al Rally Adriatico dopo ben sette stagioni di assenza), prima prova del Challenge Raceday Rally Terra 2020-2021 (avendo inglobato il “Marche”) ed ultima prova della Coppa rally di V zona, a coefficiente 1,5.

Alto valore dei piloti e delle vetture, un percorso molto tecnico e veloce ed anche l’incertezza data dalla pioggia iniziata a cadere a metà gara hanno generato un rally altamente adrenalinico, spettacolare, giocatosi costantemente sul filo dei decimi di secondo, fattore che ha portato l’attenzione per conoscere il vincitore proprio sull’ultimo appuntamento cronometrato.

Aveva aperto “le danze” proprio Campedelli, che aveva portato il muso della sua Polo R5 davanti di pochi decimi sulla Fabia R5 del 20enne boliviano Marco Bulacia (Skoda Fabia R5, protagonista del mondiale WRC-3) ed anche sulla C3 di Andreucci. Poi, nella seconda prova al comando sono passati, appaiati, Andreucci e Bulacia, con Campedelli poco dietro e nella terza prova l’unici volte Campione d’Italia è rimasto leader da solo, favorito dalla foratura di Bulacia che, perdendo circa 30” è stato cacciato in retrovia. Andreucci ha dunque preso in consegna il gruppo ed a piccoli passi ha costruito un lieve vantaggio incrementato nel finale, approfittando della pioggia che, rendendo le strade assai scivolose ha creato notevoli problemi di stabilità a molti.

Andreucci ha poi preso il largo nella penultima chrono, sopravanzando di 5”9 Campedelli e portandosi così a 9” davanti a lui, per poi trionfare in piazza Vittorio Emanuele II a Cingoli, consolidando il primo posto in campionato (con 40 punti). Campedelli ha finito con merito al secondo posto, confermandosi secondo in classifica provvisoria a 4 punti dal vertice, e terzo ha chiuso l’equipaggio vicentino Costenaro-Bardini, con la Skoda Fabia R5, bravi a risalire dall’ottava posizione iniziale, dovuta ad una scelta di gomme errata, sino al “bronzo”, conferma del loro valore mostrato sinora in campionato. E per loro anche la soddisfazione di salire sopra il podio provvisorio con 25 punti.

 

Quarta piazza assoluta per i padovani Nicolò Marchioro-Marchetti, anche loro con una Fabia R5. Un avvio un poco sofferto, per loro, ed un prosieguo di gara un poco più brillante ha consentito di risalire bene la china dal sesto posto e primo tra gli iscritti alla serie “Raceday”(la serie è partita con 37 adesioni).  Quinta piazza quindi per Bulacia, che nonostante la disavventura della foratura ha proseguito a marciare su ritmi alti, conferma di un elevato livello nonostante la giovane età (oggi festeggiava il compleanno, peraltro).

 

Sesto ha chiuso il modenese di Sassuolo Andrea Dalmazzini, già Campione su terra due anni fa ed anche “tricolore” Cross Country. Rientrava alle gare dopo un lungo periodo, affiancato da Alessandra Avanzi sulla Ford Fiesta R5, facendo sempre vedere in alto in classifica nonostante dovesse smaltire la “ruggine” dell’inattività.

 

Settima posizione e sorriso ritrovato dopo un avvio di stagione sofferto per varii motivi per l’umbro Francesco Fanari (Skoda Fabia R5), con al fianco il terzo copilota in tre gare, per l’occasione con il lucchese David Castiglioni. Una prestazione certamente importante, che ha fatto riprendere ritmo e fiducia al pilota di Foligno, che adesso guarda al finale di stagione, rinfrancato anche dalla seconda posizione acquisita nella classifica “Raceday”.

 

Ottavo ha finito l’altro Marchioro, Christian (il fratello di Nicolò), affiancato da Cristina Dall’Olmo, mai stati incisivi come in altre occasioni, nona posizione per l’equipaggio sardo formato da Giuseppe Dettori e Carlo Pisano (Skoda Fabia R5) e la top ten è stata chiusa con merito da Tonso-Bizzocchi, anche loro al via con una Polo R5.

 

Il gruppo N è stato appannaggio dello sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, ampiamente davanti al romano Emanuele Silvestri ed a Riccardo Rigo, anche loro con la berlina giapponese. Le “due ruote motrici”, invece, hanno conosciuto il bis, dopo il “San Marino” di fine agosto, del bresciano Jacopo Trevisani, con una Peugeot 208 R2.

 

Il Trofeo Loris Roggia, riservato al copilota “under 25” meglio piazzato lo ha vinto Elia De Guio, al fianco di Enrico Oldrati, su una Ford Fiesta R2, anche secondi di “due ruote motrici”.

 

Tra i “nomi” cui la gara ha portato sfortuna c’è sicuramente il sammarinese Daniele Ceccoli, uscito di strada durante la terza prova con la loro Hyundai i20 R5, un fatto che gli ha fatto perdere per adesso la terza posizione di campionato, scivolando in quinta posizione, ora appaiato peraltro da Niccolò Marchioro.

 

E’ andata male anche ai francesi Ciamin-Roche (Citroen C3 R5, anche loro protagonisti del mondiale WRC-3), bravi ad entrare nel vivo della lotta nei quartieri alti dell’assoluta senza conoscere le strade cingolane. Sono stati poi frenati dalle strade rese scivolose dalla pioggia e fermati prima dell’ultima prova speciale da un problema meccanico, che ha lasciato loro l’amaro in bocca per questo comunque utile training in vista del loro prossimo impegno al Rally mondiale d’Italia-Sardegna tra due settimane.

 

Voglia di Rubinetto in casa Speedfire

Tutti vogliono il “Rally del Rubinetto”! È il caso di dirlo visto che le iscrizioni stanno letteralmente fioccando e hanno già permesso al comitato organizzatore (Pentathlon Motor Team e New Turbomark) di celebrare con un post sui social l’arrivo della 100esima adesione, superata in poche ore a velocità inaudite fino a quota 120. E di certo i concorrenti aumenteranno ancora. La tripla cifra, specie in periodi come questo, è un segno positivo che permette di guardare con ottimismo alla corsa in calendario nel fine settimana del 3 e 4 ottobre con base San Maurizio d’Opaglio. Il 27esimo “Rally del Rubinetto” si aprirà con il “classicissimo” Mottarone, che animerà la sfida nella giornata di sabato 3. Il giorno successivo il programma prevede invece la disputa di due passaggi sulla “Prelo” e ben tre prove speciali valide per il “Città di Borgosesia”, dove (come un anno fa) la manifestazione si concluderà. Al via naturalmente anche la Speed Fire Racing, che nella gara di “casa” schiererà sei equipaggi. «Un numero significativo – dichiara il presidente Mauro Rossi – se pensiamo alle difficoltà causate dal Covid nel trovare gli sponsor. Inspiegabilmente i rally vengono ancora disputati “a porte chiuse”, nonostante i tifosi del nostro sport siano all’aria aperta. Ritengo che distanziati e con la mascherina non correrebbero alcun pericolo di contagio. Speriamo che la riapertura delle gare agli appassionati avvenga quanto prima». La scuderia di Borgosesia si presenterà con Mauro Rossi e Chiara Gallo su Suzuki Swift R1B, Davide Benecchia e Paolo Corinaldesi su Renault Clio RS N3, Stefano Cerri e Alessio Basile su Citroën Saxo K10, Gianluca Quaderno e Lara Zanolo su Renault Clio New Clio R3C, Francesco Rigamonti e Cristina Campi su Peugeot 106 A5, Luciano Calini e Francesco Cuaz su Renault Clio R1, e con Paolo Demarco e Massimo Ciocca su Peugeot 106 prod. N2.

Nell’anno del centenario della Moto Guzzi sarà celebrato Giorgio Parodi, aviatore e imprenditore genovese cofondatore dello storico marchio dell’Aquila dorata

Presentato in anteprima a Milano Autoclassica l’evento “GP Days 2021”

Il palco dello stand ASI a Milano AutoClassica ha ospitato la presentazione in anteprima dell’evento “GP Days 2021” in programma dal 14 al 16 maggio prossimo a Genova. Sono intervenuti, insieme al presidente dell’ASI Alberto Scuro, Elena Bagnasco, presidente dell’Associazione Giorgio Parodi e nipote del celebre cofondatore della Moto Guzzi, ed il sindaco di Genova Marco Bucci. La città ligure è profondamente legata alla figura di Parodi, valoroso aviatore plurimediagliato, imprenditore di successo e grande appassionato di motociclette che proprio a Genova, il 15 marzo 1921, firmò l’atto di costituzione della Moto Guzzi insieme al milanese Carlo Guzzi.
Le istituzioni liguri, con in testa il Comune di Genova insieme all’Aeronautica Militare e all’Associazione Arma Aeronautica genovese, hanno inteso identificare Giorgio Parodi quale significativa figura di riferimento istituzionale. Aerei e motociclette promettono di rendere davvero unico il “GP Days 2021” dedicato all’aquila dorata, che Parodi portò sempre orgogliosamente con sé, sia in volo sia sulle piste motociclistiche di tutto il mondo.
L’organizzazione del “GP Days 2021” si concretizzerà attraverso l’impegno di ASI (Automotoclub Storico Italiano) che selezionerà le motociclette d’epoca partecipanti all’evento: affascinanti regine del motociclismo italiano, nate dalla visione e dalla volontà dell’imprenditore genovese e del suo geniale progettista, Carlo Guzzi. Inoltre, grazie alla Commissione Aeronautica dell’ASI, alcuni aeroplani storici sorvoleranno le location della manifestazione offrendo uno spettacolo ancora più coinvolgente.

L’Associazione Giorgio Parodi ha aperto le iscrizioni attraverso il sito www.giorgioparodi.it. E’ importante aderire poiché in tal modo sarà possibile sostenere il progetto del Padiglione di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini: un gesto semplice ma importante per un aiuto concreto ai giovani pazienti.

Il 27° Rally Adriatico – Marche è stato vinto da Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5)

Nel Challenge Raceday Rally Terra, vittoria di Nicolò Marchioro – Marchetti (Skoda Fabia R5 Evo)
Cingoli: 27 settembre 2020 – Una domenica decisamente intensa per i 37 partecipanti al Challenge Raceday Rally Terra, che qui hanno disputato la prima gara della 13^ stagione (2020/2021).
Nicolò Marchioro in coppia con Marchetti guidava per la prima volta la Skoda Fabia R5 Evo e ha avuto qualche problema a trovare il giusto assetto della sua vettura, inoltre dopo le prime tre prove disputate su fondo asciutto, ha iniziato a piovere copiosamente e questo ha reso il fondo insidioso. Nonostante tutto Nicolò Marchioro è riuscito a tenere un buon ritmo, anche se faticava di più sulla PS Castel S. Angelo, portandosi a ridosso dei primi tre in classifica e terminando la gara quarto assoluto a pochissimo dal terzo gradino del podio “cosa che gli ha lasciato un po’ di amaro in bocca” come ha dichiarato all’arrivo. Per ora comunque ha ottenuto 16 punti nella classifica Raceday, davanti a Francesco Fanari, in coppia con Castiglioni su Skoda Fabia R5, che hanno ottenuto 14 punti nella classifica Assoluta del Challenge e hanno chiuso settimi assoluti la gara marchigiana. Il folignate ha raccontato di essere partito forte, ma di aver adottato poi una guida più cauta soprattutto quando ha cominciato a piovere forte e dopo l’uscita di strada di Ceccoli, non si è sentito di rischiare troppo volendo concludere la gara.
Terzo troviamo nel Raceday e ottavo assoluto in gara, Christian Marchioro (fratello di Nicolò), in coppia con Dall’Olmo su Skoda Fabia R5, che anche se non incisivo come in altre occasioni, è riuscito a chiudere terzo assoluto nel Raceday e a portarsi a casa 13 punti.
Quarto Masimiliano Tonso con Bizzocchi alle note su Volkswagen Polo R5 che hanno raccolto 12 punti nel Challenge. A chiudere la top five Raceday Jader Vagnini – Baldazzi (Skoda Fabia R5) con 11 punti.

La gara
Come detto una gara intensa che è stata giocata sul filo dei secondi per tutti, ma soprattutto nelle posizioni di testa dove si sono avvicendati Campedelli – Farnocchia (Volkswagen Polo Gti R5), che ha vinto il primo tratto cronometrato, il giovane Boliviano (compiva oggi 20 anni) Bulacia navigato da Wikinson su Skoda Fabia R5, che è anche protagonista nel Mondiale WRC3, che ha vinto due prove speciali ma è stato poi attardato di circa 30” a causa di una foratura. Sempre protagonista Paolo Andreucci, navigato da Pinelli su Citroen C3 R5, che vincendo tre prove speciali è riuscito dalla terza PS sino alla fine la leadership della gara.
Il gruppo N è stato appannaggio dello sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer Evo IX, anche lui iscritto al Challenge Raceday, ampiamente davanti al romano Emanuele Silvestri ed a Riccardo Rigo, anche loro con la berlina giapponese. Le “due ruote motrici”, invece, hanno visto il bis, dopo il “San Marino” di fine agosto, del bresciano Jacopo Trevisani, con una Peugeot 208 R2, che è iscritto anche lui al Raceday.

CLASSIFICA FINALE (TOP TEN): 1. ANDREUCCI-PINELLI (Citroen C3 R5) in 44’04”7; 2. CAMPEDELLI-FARNOCCHIA (VolksWagen Polo Gti R5) a 17.2; 3. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia R5 Evo) a 33.9; 4. MARCHIORO-MARCHETTI (Skoda Fabia R5 Evo) a 39.0 (Raceday); 5. 5. BULACIA WILKINSON-DER OHANNESIAN (Skoda Fabia R5 Evo) a 44”4; 6. DALMAZZINI-AVANZI (Ford Fiesta Mkii) a 1’12.5; 7. FANARI-CASTIGLIONI (Skoda Fabia R5) a 1’29”7 (Raceday; 8. MARCHIORO-DALL’OLMO (Skoda Fabia R5) a 1’33”8 (Raceday); 9. DETTORI-PISANO (Skoda Fabia R5) a 1’48”0; 10. TONSO-BIZZOCCHI (VolksWagen Polo R5) a 2’37”4 (Raceday)

 

27° Rally Adriatico-Marche: le “storiche” a Pelliccioni, il Cross Country a Mengozzi

Gli altri due appuntamenti tricolori hanno offerto spunti tecnico-sportivi di spessore.

Cingoli (Macerata), 27 settembre 2020 – L’appuntamento sul “Tetto delle Marche” era valido anche per il “tricolore” dai Rallies storici (quarta prova, denominata “Medio Adriatico”), oltre ad essere la terza anche in questo caso del Cross Country (i cui protagonisti sono tornati al Rally Adriatico dopo ben sette stagioni di assenza), ed ultima prova della Coppa rally di V zona, a coefficiente 1,5.

Iniziato a febbraio in Val d’Orcia, proprio pochi giorni prima del lockdown, il Campionato Italiano Terra per le vetture storiche, è arrivato a Cingoli con aspettative importanti per i monegaschi Mauro Sipsz-Monica Bergoli, ma se lo scorso anno la gara sorrise loro con la vittoria, questo 2020 gli ha detto male, non potendo partire a causa dell’uscita di strada allo “shakedown” del sabato con la loro Lancia Stratos danneggiata irreparabilmente.

Sparito quindi uno dei “papabili” al successo, il sammarinese Bruno Pelliccioni insieme a Mirco Gabrielli sulla rossa Escort RS2000, ha chiuso (vincendo anche il 3. Raggruppamento) con un vantaggio abissale di 2’13”4 su Roberto Galluzzi-Andrea Montagnani e la loro Opel Corsa GSI (primi in 4. Raggruppamento) e terzi Domenico Mombelli-Marco Leoncini (Ford Escort Mk1), staccati di 2’40”2 dal vertice, ma vincitori del 2. Raggruppamento.

Ha alzato bandiera bianca, invece, l’attesissimo Bruno Bentivogli, che ha rispolverato la Sua “vecchia” Ford Sierra Cosworth. Il forlivese, in coppia con Cecchi, ha fermato la sua corsa durante la seconda prova per rottura della guarnizione di testa, quando occupava la seconda posizione assoluta.

Il terzo atto stagionale del “Cross Country” è andato nelle mani di Mengozzi-Schiumarini e la loro Mitsubishi Pinin, mentre la miglior prestazione cronometrica l’ha fornita il “side-by-side” Yamaha Yxz1000R di Ventura Montecamozzo-Ramacciotti che però, per regolamento, non concorrono alla corsa per il titolo tricolore.

Le prime battute di gara hanno registrato il classico colpo di scena: il blasonato lombardo Lorenzo Codecà, con la Suzuki Gran Vitara, navigato da Toffoli è incappato in una uscita di strada che gli ha pregiudicato il poter proseguire.

Per la Coppa di V Zona il primo arrivato è il vicentino Costenaro (Skoda Fabia R5), il terzo arrivato della gara “moderna”.

Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort RS) vincono il 2°Rally Storico del Medio Adriatico

Il sanmarinese si aggiudica la quarta gara del Campionato Italiano Rally Terra Storico 2020 e balza al comando del Due Ruote Motrici. Secondo posto assoluto Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa), terzi sul podio Mombelli-Leoncini (Ford Escort).

Cingoli (MC), domenica 27 settembre 2020 – Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli su Ford Escort RS conquistano la prima vittoria nel Campionato Italiano Rally Terra Storico al Rally Storico del Medio Adriatico. La gara della provincia di Macerata, organizzata da PRS Group con il supporto del Comune di Cingoli, ha portato alla ribalta l’equipaggio sanmarinese, il migliore su tutti i passaggi sterrati. Sei in totale le prove speciali che hanno visto il dominio di Pelliccioni, dopo questo terzo round tricolore, nuovo leader del tricolore Due Ruote Motrici. Non ha lasciato spazio a repliche il veloce pilota biancoazzurro che stavolta è riuscito a piazzarsi sul gradino più alto del podio dopo due secondi posti collezionate nei due precedenti round.

Una soddisfazione più che meritata per Pelliccioni, al suo esordio nel rally marchigiano concluso con il crono complessivo di 53’58.3, approfittando del ritiro anticipato del rivale più quotato Mauro Sipsz, sfortunato protagonista di un capottamento che ha messo la sua Lancia Stratos fuori dai giochi nella vigilia di gara.

Secondo posto assoluto per Roberto Galluzzi ed Andrea Montagnani su Opel Corsa. Prima apparizione nel CIRT Storico e subito podio assoluto per il driver toscano, che realizza il miglior crono tra le vetture di 4° Raggruppamento. Galluzzi chiude l’Adriatico-Marche con 2’13.4 di gap da Pelliccioni. A completare il podio un’altra Ford Escort, quella di Domenico Mombelli e Marco Leoncini, sempre presenti quest’anno tra le fila del tricolore e stavolta premiati con il terzo posto assoluto in gara ed il primo nel II Raggruppamento.

Tornati a correre sugli sterrati conquistano una posizione che conta anche Marcello e Luca Rocchieri con la loro Opel Kadett. Gara costante che li ha visti chiudere ai piedi del podio assoluto in quarta posizione, solamente alle spalle di Pelliccioni-Gabrielli nella speciale classifica del III Raggruppamento. Quinto posto per il sanmarinese Simone Temeroli navigato da Gianluca Mainardi su Escort del II Raggruppamento, alla prima presenza in questo nuovo Campionato Italiano. Completa il gruppo di storiche al traguardo del 2°Rally Storico del Medio Adriatico la coppia formata da Pietro Turchi e Francesco Donati, di nuovo a punti alla terza presenza nel tricolore con la loro Fiat 125 Special del I Raggruppamento.

CLASSIFICA ASSOLUTA 2°RALLY STORICO MEDIO ADRIATICO: 1. Pelliccioni-Gabrielli (Ford Escort Rs 2000) in 53’58.3; 2. Galluzzi-Montagnani (Opel Corsa) A 2’13.4; 3. Mombelli-Leoncini (Ford Escort Mk1) A 2’40.2; 4. Rocchieri-Rocchieri (Opel Kadett C Gte) A 5’42.7; 5. Temeroli-Mainardi (Ford Escort) A 7’55.3; 6. Turchi-Donati (Fiat 125) A 24’14.1.

 

Nuova partnership tra Project Team e 2GEM

Il sodalizio tra la scuderia e l’azienda toscana sarà avviato al prestigioso Sanremo Rallye

con l’equipaggio Bruccoleri – Longo (Volkswagen Polo R5), nelle vesti di “ambassador brand”

Sanremo (Im), 25 settembre 2020 – Proseguendo lungo un solco tracciato sin dalla fondazione, mirato ad un costante processo di crescita e sviluppo, la scuderia Project Team ha appena siglato un accordo di collaborazione con la 2Gem, ditta specializzata in schermi multimediali a led. La nuova partnership tra la squadra corse capitanata dal presidente-pilota Luigi Bruccoleri e l’azienda di Sesto Fiorentino sarà avviata in occasione del 67° Sanremo Rallye, quarto appuntamento stagionale del Campionato Italiano Rally in programma i primi di ottobre. Vetrina ideale nonché prestigiosa, quella offerta dai leggendari asfalti del ponente ligure, per garantire la giusta visibilità al neo nato sodalizio tanto da veder scendere in campo lo stesso Bruccoleri, in coppia con l’altro siciliano Roberto Longo, a bordo della Volkswagen Polo R5 interamente “griffata” 2Gem e messa a disposizione dalla Step Five Motorsport.

 

«È per noi grande motivo d’orgoglio il nuovo partenariato con la 2Gem, segno evidente che nell’ultimo triennio di attività abbiamo seminato più che bene, visti i continui attestati di stima ricevuti da più parti» – ha sottolineato un più che soddisfatto Bruccoleri – «È bastato, infatti, un semplice passaparola tra conduttori, conoscenti e addetti ai lavori per convincere Mirco De Certo, uno dei responsabili della realtà toscana, a rivolgersi a noi per rilanciare e consolidare ulteriormente l’immagine del proprio brand anche nel motorsport, settore dove erano già presenti. Una comunione di intenti che si protrarrà tanto per il 2020 quanto per l’intera stagione successiva».

 

L’evento sportivo, che come di consueto godrà di un’ampia copertura mediatica, aprirà i battenti il prossimo 2 ottobre con le verifiche tecnico-sportive e lo shakedown;  l’indomani, invece, si entrerà nel vivo con la gara vera e propria.

 

Assegnato a Giampaolo Dallara il premio ASI per il motorismo storico 2020: un protagonista della storia, del presente e del futuro motoristico nel panorama mondiale

L’Automotoclub Storico Italiano ha assegnato l’edizione 2020 del Premio Nazionale per il Motorismo Storico all’ingegnere Giampaolo Dallara. La cerimonia ufficiale della consegna si è svolta sabato 26 settembre sul palco dello stand ASI nel salone Milano AutoClassica. “L’ingegner Dallara – questa la motivazione dell’attribuzione evidenziata dal presidente ASI Alberto Scuro – è un protagonista della storia, del presente e del futuro motoristico nel panorama mondiale. Un uomo che ha fatto della sua Azienda un’eccellenza tecnologica, che ha investito nella sua storia aprendo un museo e che crede nel domani dando spazio e opportunità ai giovani. È un motivo di orgoglio tutto italiano”.
Il Premio ASI per il Motorismo Storico viene attribuito a quelle personalità che si siano dimostrate particolarmente vicine al settore. Lo scorso anno era stato assegnato alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in riferimento alla sua grande sensibilità dimostrata in occasione del convegno “Il futuro del Motorismo Storico, un patrimonio culturale, turistico ed economico da salvaguardare e sviluppare”, organizzato da ASI nel 2018 a Palazzo Madama.
Presenti all’evento anche Giuseppe Restiani, sindaco di Varano de’ Melegari dove ha sede la Dallara Automobili, e l’onorevole Giovanni Tombolato, sempre sensibile e attento alle iniziative ASI che riguardano il motorismo storico.

Rallye Elba: lo “storico” passa il testimonio al “moderno” il 9 – 10 ottobre

Non si è ancora spenta la eco del grande successo ottenuto dal Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy della scorsa settimana, che Aci Livorno Sport ha proseguito a lavorare per l’altro appuntamento, tra due settimane, che tornerà a portare l’isola d’Elba sulla ribalta nazionale con evidente beneficio per l’indotto turistico ricettivo. Le presenze durante la settimana del rally sono state calcolate in circa 5000 unità. Iscrizioni aperte sino al 30 settembre.

Portoferraio (Isola d’Elba-Livorno), 24 settembre 2020 – Nel giro di un mese due gare di rally all’Isola d’Elba, il paradiso della specialità, il “must” per chi corre, per gli addetti ai lavori, per gli appassionati. La settimana scorsa è stata la volta del Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, caratterizzato da un notevole afflusso di iscrizioni e, sulla strada da tre giorni di grande sport tenuti alti da un percorso di elevato livello, tra due settimane, il 9-10 ottobre, di nuovo motori accesi per la gara “moderna”, il  53° Rallye Elba, terza prova del Campionato Italiano Rally WRC , valido pure come ultimo atto della Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5 e per il Trofeo Rally Toscano.

Dunque, si torna con entusiasmo sull’isola per vedere nuove sfide, nuove performance, che Aci Livorno Sport proporrà come al solito con un tracciato di livello, che in questo caso ricalcherà in ampia parte la formula dello “storico”. Un grande lavoro, quello di Aci Livorno Sport, che dopo la rimodulazione dei calendari da parte della Federazione a causa dell’emergenza epidemiologica ha scommesso su se stessa, sulle capacità del proprio staff di lavorare con forza, con puntiglio, con passione per allestire due eventi di grossa portata.

Ciò per il bene dello sport, per garantire ai campionati di cui le due gare fanno parte una continuità, fedele alla tradizione rallistica elbana e certamente con il pensiero al territorio ed a quanto il rallye porta beneficio al settore turistico elbano con le presenze che ogni garantisce, con le due “versioni” – storica e moderna – della competizione, tra le più amate al mondo.

“Un territorio che ha sempre abbracciato con calore la gara in tutto e per tutto spiega Luciano Fiori, presidente di Aci Livorno Sport –  nel bene ed anche nel male, nei momenti solari e nei momenti grigi. Un territorio che si merita questi due eventi e che quest’anno più che mai, crediamo arrivano a dare sostegno importante all’indotto turistico ricettivo, uno dei comparti economici italiani più colpiti dalla pandemia. Gli altri anni con il rallye si apriva e si chiudeva idealmente la stagione turistica, quest’anno andiamo soltanto ad allungarla e con questo sforzo ringraziamo tutti gli operatori dell’isola per la collaborazione ed anche ringraziamo la comunità elbana per “sopportarci” in questo programma 2020 un poco . . .  “strano” che abbiamo dovuto predisporre”.

 

I due rallies, infatti garantiscono un notevole incoming sull’isola, anche quest’anno, con lo “storico”, nonostante sia stato annullato dalla Federazione internazionale il Campionato Europeo si sono avuti, tra i ben 131 iscritti, rappresentanti di ben 9 Nazioni straniere ed un “traffico” di persone generato dalla competizione di circa 5000 presenze in quattro/cinque giorni, quelli appunto della gara. Numeri importanti, se si considera che sono mancati molti stranieri, che confermano quanto il Rallye Elba sia apprezzato, amato.

ARRIVA IL “MODERNO”

Si volta pagina e si parla adesso del rallye in “chiave moderna”, pronti a dare la continuità a tutto tondo.

Le iscrizioni alla gara chiuderanno mercoledì 30 settembre. Sono in programma 9 prove speciali, più o meno il disegno del tracciato ricalca lo “storico” della settimana scorsa, assicurando un elevato standard di impegni cronometrati, strutturati su due giorni di sfide. Il totale di distanza competitiva sarà 92,860 chilometri, a fronte del totale che sarà di 317,32.

STRUTTURA DELLA GARA

Cuore pulsante della gara sarà come consuetudine Portoferraio, la partenza avrà luogo alle 17,00 di venerdì 9 ottobre, dopo la quale i concorrenti duelleranno  su tre tratti cronometrati, avviando subito con una “piesse” impegnativa, lunga, la “Volterraio-Cavo” (Km. 27,070), per poi portarsi alla “Nisporto-Cavo” (Km. 14,190) e per finire la giornata di nuovo sulla “Volterraio”, stavolta corta, di 5,690 chilometri. Termine della prima giornata alle 22,30 per riprendere l’indomani, sabato 10 ottobre dalle ore 8,00, con in programma subito i 22,430 chilometri della “Due Mari”, seguiti dalla “Lavacchio-San Piero” (km. 14,220) e per finire non poteva mancare il “Monte Perone” (Km. 9,260), per poi accarezzare la bandiera a scacchi dell’arrivo, previsto alle 16,30.

Valle del Sosio, iscrizioni aperte sino a mercoledì

Si chiuderanno il 30 settembre le iscrizioni alla tredicesima edizione del Rally Valle del Sosio, gara che chiuderà la Coppa rally di zona e il Trofeo rally di Zona riservato alle auto storiche. La manifestazione, organizzata dal comune di Chiusa Sclafani in collaborazione con le amministrazioni di Burgio, Villafranca Sicula, Caltabellotta, Bisacquino e Giuliana, si disputerà sulle strade delle province di Palermo e Agrigento il 10 e 11 ottobre prossimi.

Fervono i preparativi per la tredicesima edizione del Rally del Sosio, manifestazione che chiuderà la prima fase della Coppa rally di zona. Dalla gara che si disputerà sulle strade della province di Palermo e Agrigento, a ridosso della valle del fiume Sosio, verranno fuori i nomi degli equipaggi che potranno accedere alla finale nazionale che si disputerà a inizio novembre a Como. Il rally, organizzato dal comune di Chiusa Sclafani, in sinergia con le amministrazioni di Bisacquino, Giuliana, Villafranca Sicula, Burgio e Caltabellotta, si disputerà il 10 e 11 ottobre prossimi e sarà valevole anche per il Trofeo rally di zona riservato alle auto storiche.

La gara, che rispetterà le restrizioni relative alle misure di contenimento per evitare il propagarsi dell’epidemia da Covid19, verrà riproposta esattamente nella formula della scorsa edizione con tre speciali da ripetere tre volte. Il percorso, che misura 240,84 chilometri dei quali 68,34 di tratti cronometrati, si snoda lungo il territorio attraversato dal fiume Sosio. Le tre prove, la Sant’Anna che misura 6,4 chilometri, la Caltabellotta 9,9 e la San Carlo 6,48, saranno affrontate dagli equipaggi per tre volte. Riordini e parchi assistenza saranno ospitati alla zona industriale di Chiusa Sclafani.

Le verifiche tecniche e sportive si terranno a Burgio nella mattinata di sabato 10 ottobre. Il complesso storico monumentale della Badia, a Chiusa Sclafani, ospiterà la direzione gara, la sala stampa e la segreteria.

La competizione prenderà il via la domenica mattina da Bisacquino alle 8:00 in punto. Il vincitore verrà invece incoronato, come di consueto in piazza Santa Rosalia a Chiusa Sclafani, nel tardo pomeriggio della stessa giornata. Gli equipaggi avranno modo di provare le vetture nello shake down che verrà allestito lungo un tratto della speciale di Sant’Anna.

Previste agevolazioni e un corposo montepremi, che verrà suddiviso tra tutti i vincitori di classe. A dirigere la gara ci sarà Michele Vecchio che avrà il compito di coordinare più di 150 ufficiali di gara che verranno dislocati lungo il percorso.

 

Rally del Molise nel ricordo di Giuseppe Matteo: l’edizione 2020 avrà diverse validità

Campobasso, 25 settembre 2020 – C’è grande attenzione sulla XXV edizione del Rally del Molise, la prova valida per la ‘Coppa Rally Aci Sport’ nell’ambito della settima zona col coefficiente massimo, quello cioè di 1,5, che consente di acquisire un punteggio maggiore rispetto alle altre competizioni e dà, inoltre, la possibilità di iscrizione anche alle vetture di classe WRC e WRC plus, di solito impegnate nel Mondiale della disciplina.

La kermesse molisana, oltre all’inserimento nella ‘Coppa Rally Aci Sport’, risulta anche all’interno del calendario della ‘Michelin Zone Rally Cup’, nonché tra le prove valide per la serie ‘R Italian Trophy’ che vede l’appuntamento del 17 ottobre terzo evento della settima zona dopo il Rally di Pico e quello del Gargano così da definire i qualificati per la finale di Como dell’8 novembre.

La competizione, inoltre, è parte integrante del trofeo monomarca della Renault ‘Corri con Clio’, di cui rappresenta la terza ed ultima tappa della settima zona.

La rassegna curata in sinergia dall’Automobile Club Molise e dall’ufficio sport della struttura, col patrocinio dell’ente regione, sarà interamente legata quest’anno alla figura di Giuseppe Matteo.

Se, nelle ultime due edizioni, il trofeo a lui intitolato era collegato alla prova speciale in notturna nel centro cittadino di Campobasso, stavolta tutto l’appuntamento motoristico avrà su di sé il ricordo del grande appassionato di motori prematuramente scomparso a soli 37 anni.

Il vincitore assoluto, infatti, porterà a casa anche il trofeo ‘Giuseppe Matteo’, andando così a chiudere il percorso delle otto prove speciali di un terzo sabato del mese di ottobre che si annuncia particolarmente caldo, al di là di quelli che saranno i valori termici della giornata.

È di Stefano Peroni la  41^Coppa del Chianti Classico – Uberto Bonucci

Filippo Caliceti ( Osella Pa 9 #3)

Stefano Peroni ( Martini Mk32 , Bologna Squadra Corse #18)

Nel 2° round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche il fiorentino su Martini MK32 BMW di 5° Raggruppamento ha realizzato il miglior tempo della gara senese intitolata al campione e grande uomo di sport. Sull’ideale podio assoluto anche Caliceti su Osella PA 9 vincitore del 4° e papà Giuliano Peroni sulla PA 8 migliore nel 3°. A Palmieri su De Tomaso il 2° Raggruppamento e a De Angelis su Nerus Silohuette il 1°.

Castellina in Chianti (SI), 27 settembre 2020. Stefano Peroni su Martini MK 32 BMW, monoposto di 5° Raggruppamento, con il tempo di 3’31”72 ha vinto la 41^ Coppa del Chianti Classico – Uberto Bonucci, secondo tempo nell’ipotetico ordine generale per il bolognese Filippo Caliceti, vincitore di 4° Raggruppamento su Osella PA 9/90 BMW e terzo per papà Giuliano Peroni che su Osella PA 8 BMW ha vinto il 3° Raggruppamento. Vincitori del 1° e 2° Raggruppamento sono stati rispettivamente il modenese Giuliano Palmieri su De Tomaso Pantera ed il ternano Angelo De Angelis su Nerus Silhouette. Le sfide della 41^ Coppa del Chianti Classico – Uberto Bonucci sono state il modo migliore per celebrare il grande campione ed uomo di sport a cui la competizione senese ha legato il nome. Cielo coperto, temperature basse e minaccia di pioggia hanno accompagnato il 2° appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche che si è svolto sugli 8 Km della SR 222 Chiantigiana, nell’impareggiabile cornice delle colline toscane dove la Chianti Cup Racing ha ancora una volta mostrato professionalità e precisone nel lavoro di organizzazione dell’apprezzata competizione. Nella giornata di prove è arrivato a salutare i protagonisti anche l’Ing. Paolo Cantarella, Presidente della Commissione Autostoriche ACI Sport.

Stefano Peroni ha lavorato sul set up della monoposto dopo le prove e sebbene un pattinamento prolungato in partenza per la scivolosità del fondo, il portacolori Bologna Squadra Corse è riuscito ad abbassare il tempo del sabato e centrare il secondo successo stagionale in ordine assoluto e di raggruppamento. -“Grande contentezza per questa vittoria e su un tracciato così impegnativo – ha dichiarato Peroniho forzato nell parte centrale e sul finale, perché avevo perso un pò al via, quando la macchina ha pattinato molto sul fondo scivoloso. La temperatura bassa non ha favorito il lavoro degli pneumatici”-. Seconda gara in salita, seconda volta al volante dell’Osella PA 9/90 e secondo successo di 4° Raggruppamento e 2° tempo assoluto per Filippo Caliceti, il giovane bolognese figlio d’arte che ha commentato: -“Molto emozionante vincere sulla macchina che ha dato tante soddisfazioni a papà Mario, che ieri ha fornito delle ottime dritte per le regolazioni da adottare in gara. Il team a fatto un eccellente lavoro”-. Nuova proficua vittoria in 3° Raggruppamento per Giuliano Peroni Senior, sempre limitato nell’accumulo dei punti dall’essere solo nella classe regina. -“Oggi è stata molto difficile, infatti non ho forzato per via delle condizioni difficili del fondo. La gioia è raddoppiata per il successo di Stefano”-.

A ridosso dei primi tre, in ordine generale, il piemontese Mario Massaglia ha dato un ottima prova di intesa con l’Osella PA 9/90 BMW da 2500 cc curata dal Team Di Fulvio con cui si è piazzato 2° tra le biposto di 4° Raggruppamento, seguito in categoria dal piemontese Massimo Perotto, 8° in assoluto, tanto spettacolare quanto proficuo nel domare i cavalli della BMW M3 di classe GTP 3000 curata dal Team Balletti, prima vettura turismo del 4° Raggruppamento, la categoria delle auto più “giovani”. Quarto tempo di categoria per Roberto Turriziani sull’Osella PA 9 da 2000 cc, davanti al pisano Piero Lottini che ha esordito con successo nella classe Sport Nazionale al volante della Lucchini Alfa Romeo, mentre 6° ha chiuso l’alfiere Maranello Corse Lorenzo Gilli che ha brillato in classe N oltre 2000 sulla esuberante Ford Sierra Cosworth. Sfortuna per Massimiliano Boldrni su Olmas, che ha concluso anzitempo la sua gara di casa con un’uscita di strada. Seconda piazza tra le monoposto di 5° Raggruppamento e 5° tempo in assoluto, per il lariano Emanuele Aralla su Dallara F390 Alfa Romeo, partito con gomme usate e contento a metà dopo che un problema alla frizione ha condizionato la gara del figlio Matteo su Reynard, e vanificato la strategia di squadra. I due della Zero40 Racing hanno comunque completato nell’ordine il podio delle monoposto, precedendo il milanese della Squadra Piloti Senesi Alessandro Trentini in buon feeling con la Dallara F386. Con il 7° tempo generale il reggiano Giuseppe Gallusi su Porsche 911 è stato 2° di 3° Raggruppamento ed ha dato una decisa prova di carattere e di capacità strategica, con regolazioni molto proficue per la gara in cui ha preceduto in categoria il palermitano di RO Racing Natale Mannino che ha completato la top ten generale sulla Porsche 911, un pò in debito di allenamento al volante dopo quasi un anno di stop. A ridosso del podio di raggruppamento Andrea Baroni sulla appariscente ed ammirata Porsche 911 SC ha primeggiato tra le auto in versione silhouette, seguito dal portacolori Chimera Classic Pierluigi Ruschi sulla aggressiva Fiat X1/9 di classe 1600. L’esperto padron di casa Amerigo Bigliazzi con il 5° posto di categoria ha vinto la classe TC con la muscolosa Alfetta GTV di classe 2500 grazie ad una adeguata scelta di gomme ed il palermitano Pippo Savoca ha svettato in classe TC oltre 2500 con la BMW 635.

Giuliano Palmieri ha vinto il 2° Raggruppamento realizzando l’8^ prestazione generale sulla poderosa De Tomaso Pantera, vettura che il driver modenese ha ben regolato per le condizioni della gara e fatto il pieno di punti tricolori, davanti al corregionale Idelbrando Motti, 9° in assoluto, a sua volta soddisfatto dell’ottima risposta della Porsche 911 con cui ha preceduto sul podio di raggruppamento Vincenzo Rossi che dopo delle ottime prove sulla Porsche 911 sperava di più dalla gara di casa. Sotto al podio di categoria la Porsche Carrera RS del palermitano Matteo Adragna che non ha forzato il ritmo nelle difficili condizioni di gara, ma ha preceduto nel raggruppamento l’ottimo vincitore di classe TC 2000 Ruggero Riva, incisivo e concreto con la perfetta Alfa GTAM. Ottima prova e affermazione in classe TC700 per Ennio Bragagni Capaccini 6° di raggruppamento sulla Giannini 650 NP. In 1° Raggruppamento nuovo dominio per il ternano della Valdelsa Classic Angelo De Angelis autore di una gara in attacco sulla Nerus Silhouette Cosworth, sul difficile fondo del Chianti. Secondo posto in affanno per l’abruzzese Antonio Di Fazio sulla rara NSU Brixner Spyder di classe 1300, malgrado gomme non adatte alla giornata. Sul podio anche il sempre tenace pesarese Alessandro Rinolfi sulla scattante ed agile Morris MINI Cooper S di classe T1300. Pronostico delle prove rispettato  per la classe T1600 dove si è imposto Valter Canzian su Ford Cortina Lotus, come tra le GT con successo del lombardo Luigi Capsoni sulla sempre efficace Alpine Renault A110, mentre nella 2000 Sergio Davoli sulla Porsche 911 ha vinto sebbene rallentato da un doppiaggio. Molto ammirata l’Alfa 1900 di Francesco Amante e la leggendaria Alfa Romeo 6C 2300 dell’altoatesino Georg Prugger.

 

Classifiche di Raggruppamento in gara: 1° Raggr. 1 De Angelis (Nerus Silhouette) in 4’21”59; 2 A. Di Fazio (NSU Brixner) a 10”29; 3 Rinolfi (Morris MINI Cooper S) a 10”68. 2° Raggr. 1 Palmieri (De Tomaso Pantera) in 3’59”84; 2 Motti (Porsche Carrera RS) a 3”39; 3 Rossi (Porsche 911) a 12”62. 3° Raggr. 1 G. Peroni (Osella PA 8 BMW) in 3’42”50; 2 Gallusi (Porsche 911) a 16”29; 3 Mannino (Porsche 911) a 23”79. 4° Raggr. 1 1 Caliceti (Osella PA 9/90 BMW) in 3’38”20; 2 Massaglia (Osella PA 9/90 BMW) a 5”39; 3 Perotto (BMW M3) a 22”40.  5° Raggr. S. Peroni (Martini MK32 BMW) in 3’31”72; 2 E. Aralla (Dallara F390) a 18”08; 3 M. Aralla (Reynard 903F) a 36”25 .