Il Rallye Sanremo più difficile della sua storia

Mai era successo che la gara del Ponente Ligure fosse annullata. Dal 1961 allo scorso anno, tutte le edizioni sono state portate a termine con successo. Il nubifragio che si è abbattuto nel Ponente Ligure e in Costa Azzurra è stato così violento che in pochissime ore ha sconvolto il territorio, provocato tali e tanti danni da rendere impossibile l’avviamento dei motori. Cronaca di un evento vissuto dall’interno, fra speranze e delusioni per gli organizzatori, lavorando sodo e continuando a crederci fino all’ultimo momento. Di Tommaso M. Valinotti, foto di Elio Magnano

SANREMO (IM), 3 ottobre ore 11.21 – Ha ragione Sergio Maiga quando dice che questa è l’edizione più amara della storia del Rallye Sanremo. Che di momenti difficili, dall’atto della sua nascita nel 1928, e stagioni contrastate ne ha vissute parecchie. Per molti anni a Sanremo non si è corso. Dopo le prime due edizioni si è dovuto attendere il 1961, anno di grandi entusiasmi a 360 gradi per riprendere, ma da allora tutte le edizioni si sono regolarmente disputate, con i loro momenti drammatici e disavventure regolamentari che caratterizzano la vita delle gare e, se vogliamo, quella delle persone.

Per me l’edizione del 2020 del Rallye Sanremo comincia praticamente un anno fa, quando Sergio Maiga, l’uomo che da oltre mezzo secolo è ai vertici dell’organizzazione della gara, comunica in via ufficiosa a noi dell’ufficio stampa (Carlo Cavaglià e Sergio Zaffiro) che l’evento rallistico del Ponente Ligure si sdoppierà nuovamente (come non accadeva dal 2013); in aprile la gara storica (e il rinato Rally delle Palme) e in ottobre il 67° Rallye Sanremo, valido per il Campionato Italiano Rally e il suo tradizionale scudiero, 12° Sanremo Leggenda.

A fine gennaio, sulla scenografica Terrazza Colombo di Genova, con Maiga cominciamo a imbastire i comunicati riguardanti soprattutto lo storico che dovrebbe andare in scena due mesi dopo. Tutto gira alla perfezione sino a quando cominciano a circolare le voci sulla diffusione del Coronavirus, che inizialmente crediamo sia un affare privato dei cinesi, che anche da noi sarà contagio.

E la prima botta arriva a inizio marzo, quando si deve fare necessità virtù e riaccorpare lo storico con il moderno. Comunicato stampa camminando sulle uova e con la famiglia Maiga (fondamentale l’apporto della figlia Micol e il tocco di grazia come sempre dato dalla moglie Chiara alla sala stampa e al palco premiazioni) ci si aggiorna ad agosto, per un incontro informale, ma estremamente produttivo. Per quanto ci riguarda il Rallye Sanremo parte e iniziamo a scandire il tempo verso quelle ore 7.10 di sabato 3 ottobre che sancirà l’accensione del semaforo verde.

A una settimana dalla gara, quando inizio a pensare che devo preparare i bagagli, scorro i siti Internet per capire la situazione meteo, tanto per sapere se mettere in valigia giubbino e cappellino anti-pioggia, particolarmente utili quando si sale in pedana per le premiazioni (da tradizione a me tocca lo storico e la regolarità) comincio a infastidirmi. Il meteo dice che scenderà pioggia per tre giorni ma ci vuole altro a spaventarci.

L’allegra brigata piemontese arriva a Sanremo giovedì 1 ottobre nel tardo pomeriggio. Allestiamo la sala stampa nella splendida location dell’hotel Royal, mi faccio i braccioscatti (detti volgarmente selfie) nella sua terrazza che guarda a mare fra uno scroscio d’acqua che rischia di annegarmi Toshiba alternato a un sole caliente che invita a un tuffo in piscina. C’è però poco tempo per godere degli ozi del lussuoso albergo perché Sergio Maiga mi chiede di scrivere il primo comunicato in diretta della gara.

Alle ore 17.31 di giovedì 1 ottobre emettiamo un comunicato in cui si dice che in seguito alla decisione del sindaco di Sanremo, Alberto Banchieri, di chiudere scuole e attività varie, lo shake down del 67° Rallye Sanremo, dello storico e del Leggenda sono annullati. L’allerta per venerdì pomeriggio è arancione, ma si teme possa colorarsi di rosso. Preparo inoltre il comunicato in cui si dice che il Collegio dei Commissari Sportivi si adegua all’ordinanza del sindaco, e che altro può fare di diverso, ben prima che si riunisca e alle 22.01 lo diffondiamo agli organi di stampa. Osservo l’atteggiamento di Sergio Maiga, che nonostante la situazione oggettivamente difficile non perde il suo britannico aplomb, vivendo attaccato al suo telefonino con il quale coordina le squadre che già stanno lavorando sulle prove speciali (prezioso collaboratore il figlio Mattia, armato di tutto quanto serve a mettere le prove speciali in sicurezza).

L’ufficio stampa al completo, con l’integrazione di Elio Magnano (fotografo ufficiale della manifestazione) e del suo staff si trasferiscono nell’abituale pizzeria per cenare, incontrando piloti e preparatori, team manager e altra gente del rally, in un’atmosfera di tranquillità che non fa presumere nulla di particolarmente inquietante per il giorno. Birra e fritto di acciughe, un goccio di grappa, oltre a scambio di battute e sfottò, rendono la serata piacevole.

La giornata di venerdì 2 ottobre inizia con il cielo plumbeo e il parco assistenza umido della pioggia della notte. Faccio un giro per vedere se riesco a incontrare qualcuno dei piloti che caratterizzeranno la gara per fare un comunicato con le loro opinioni, ma sono tutti rintanati nei rispettivi alberghi in attesa che capiti qualcosa. Perché venire sul lungomare a prendere freddo e umido se non c’è nulla da fare? I meccanici lavorano per preparare le vetture, i commissari tecnici esaminano le auto da gara e la documentazione, sempre più spessa, prima della partenza.

Sergio Maiga continua a essere al telefono alternando chiamate a sindaci, prefettura, questura, protezione civile, direzione gara e squadre di lavoro che sono sulle prove speciali e trasferimenti per avere esattamente il polso della situazione in tempo reale. Ci incrociamo un paio di volte e l’organizzatore non perde il suo sorriso nonostante la situazione non sia facile, ma lui è un ottimista propositivo di natura, quindi lavora sodo per andare avanti.

Alle 15.43 di venerdì 2 ottobre emettiamo un comunicato in cui si dice che le quattro gare sono confermate, anche se scatteranno con un’ora di ritardo per consentire all’allerta rossa di impallidire in arancione e lasciare la possibilità ai concorrenti di gareggiare in condizioni di sicurezza. Contrariamente a quanto accadeva nel passato chiedo a Maiga e al direttore di gara, Simone Bettati, di leggere approvare o modificare il comunicato prima di diffonderlo. In questo momento ogni parola ha un significato ben preciso, e il testo non deve presentare la minima possibilità di interpretazione sbagliata.

Il cielo si scurisce sempre più e le bordate di pioggia si fanno sempre più frequenti e violente.

Con Sergio e Carlo, nel frattempo, prepariamo la scaletta di lavoro per domani che a grandi linee abbiamo tutti in testa, ma ora dobbiamo scriverla per fissarla con gli orari precisi. Il mio compito per domani sarà quello di fare da trampolino delle informazioni intervistando i piloti in ingresso riordino, Carlo scriverà i testi e diffonderà i comunicati, occupandosi, come già sta facendo della pagina Facebook, Sergio, come sempre, gestirà la sala stampa.

Verso sera di sabato inizieranno gli arrivi dello storico, del Leggenda e della Coppa dei Fiori. Il mio compito sarà di annunciare il passaggio sulla pedana dei concorrenti, senza intervistarli, senza fare festa. Ovviamente non ho l’entusiasmo degli anni scorsi, quando il rischio di essere inondato di spumante era reale e c’era la gioia del risultato conquistato. Maledetto Coronavirus.

Finiti gli arrivi di queste tre gare via di corsa in sala stampa per scrivere il comunicato finale, mentre Sergio prenderà il testimone (o meglio il microfono) e annuncerà ai pochissimi spettatori i concorrenti che hanno concluso il rallye e la loro posizione in classifica. Due valletti e nemmeno affascinanti come le girls televisive.

Alle 20.01 di venerdì 2 ottobre emettiamo un comunicato dal titolo fin troppo ottimistico, in cui si annuncia che la gara si farà, che hanno verificato 177 equipaggi e i nuovi orari dell’evento. Sergio Maiga legge il testo e rimane un attimo perplesso su quel titolo “il sole si prepara a scaldare il 67° Rallye Sanremo”. Ci pensa su un attimo poi approva, mormorando “speriamo che tu abbia ragione”, mentre il direttore di gara Simone Bettati, non fa obiezioni, anche se in cuor suo pensa che questo giornalista sia un po’ fuori di testa.

Tutti noi abbiamo controllato il meteo sui vari siti Internet che concordano su una notte di bufera (con tanto di allerta rossa, che se si potesse diventerebbe violacea) e miglioramenti a partire dalle sei del mattino di sabato. Riesco a farmi una doccia e ad arrivare con il mio proverbiale ritardo (per una volta giustificato), alla cena ufficiale all’interno del casinò. Ancora una volta il mio interesse primario è osservare le facce di Sergio Maiga e Simone Bettati, gli unici due che abbiano in questo momento chiara la situazione. Imperturbabili come due giocatori di poker, Maiga addirittura sorridente, senza però staccarsi di un millimetro dal telefonino per continuare a monitorare quanto sta succedendo sui monti.

A fine cena l’organizzatore mi saluta con una pacca sulle spalle di cui entrambi sappiamo il significato: “Speriamo che il titolo del tuo ultimo comunicato stampa sia profetico”.

Quando alle 6.25 di sabato 3 ottobre compare sullo schermo del telefonino il nome di Sergio Maiga so che non ci sono buone notizie. In effetti mi chiede di fare un comunicato in punta di penna per dire che la partenza della gara è sospesa, mentre lui continua da una parte a trattare con le autorità e dall’altra a monitorare la situazione rimanendo in contatto con i ragazzi che da ieri sera sono sul Passo Teglia, sul Langan e a Vignai a cercare di liberare la strada. Mi precipito in sala stampa, redigo il comunicato, lo passo a Bettati per l’approvazione, mentre sul telefono e sullo schermo del televisore compaiono immagini sempre più inquietanti di cosa è accaduto nella notte e in parte sta ancora accadendo nell’entroterra, nella Valle del Roja e nella Valle del Tanaro.

Ovviamente il destino (il fato, il meteo, chiamatelo come volete) ci sta prendendo in giro. Il sole esce vigoroso e la temperatura sale con una velocità di un razzo Saturno e alle otto del mattino sono sudato come un bagnino a ferragosto. Come sempre le voci incontrollate si diffondono e danno per certo l’annullamento della gara. Probabilmente la logica è questa, ma Maiga, Bettati, i ragazzi sulle prove, stanno lavorando ognuno per quanto loro compete per renderla fattibile. Non ho nulla di concreto da fare se non tornare a far colazione al bar Mille Luci e farmi la doccia che non sono riuscito a fare quando mi sono catafottuto giù dal letto.

Torno in sala stampa e dalla terrazza del Royal si ammira un mare fatto di onde impetuose di acciaio, mentre giornalisti, fotografi e quant’altri stanno discutendo su cosa sarà di questa 67esima edizione del Rallye Sanremo.

E alle 11.20 di sabato 3 ottobre arriva puntuale la notizia ufficiale che la gara è annullata o, per dirla con il linguaggio burocratese, definitivamente interrotta. Mentre la conferenza stampa di Sergio Maiga e Simone Bettati va in scena scrivo il comunicato stampa attenendomi rigorosamente e doverosamente alle loro parole. Nel frattempo mi chiedo cosa avrei fatto io al loro posto. Sicuramente non avrei avuto il sangue freddo e la ferrea volontà di andare avanti come hanno avuto questi due personaggi. I commenti intorno a me si sprecano. I profeti del giorno dopo pontificano sulle soluzioni possibili. Troppo facile. Sicuramente Sergio Maiga, Simone Bettati e le decine di altri uomini impegnati senza risparmiarsi affinché la gara si potesse fare ci hanno creduto sino all’ultimo momento utile. Le squadre che operavano su in quota non si sono mai fermate e hanno continuato a lavorare, già che c’erano, per ripristinare una viabilità martoriata, che non serviva più al rally, ma a dare fiato alle popolazioni di paesini che rischiano di rimanere tagliati fuori dal mondo. Sul comunicato finale mi sono permesso di cambiare una piccola frase di Maiga che dava arrivederci al futuro, mentre io ho scritto “appuntamento al 2021”.

Sergio Maiga ha avuto un attimo di riflessione prima di congedare il testo. Un cenno del capo e va bene così. Anche perché è lui il primo a crederci.

Galleria fotografica. Elio Magnano fotografa il Rallye Sanremo che non c’è, ma che ci sarebbe stato

SANREMO (IM), 3 ottobre – “Organizzeremo il miglior Sanremo possibile”. Ne era convinto Sergio Maiga, quando per l’emergenza Coronavirus ha dovuto ripiegare dal progetto che prevedeva un doppio Sanremo, come ai vecchi tempi, su un Sanremo concentrato in una sola tappa, strizzando le due gare (storica e moderna) insieme. Ma se poco si è potuto fare contro il Coronavirus, nulla si è potuto contro un vero e proprio uragano che si è abbattuto violentemente sul Ponente Ligure, sulle Alpi cuneesi e più in generale su tutto il Nord Italia.

A Elio Magnano non è rimasta altra possibilità che concentrare il suo servizio fotografico sul parco assistenza, sui meccanici al lavoro, più per passare il tempo che per effettiva necessità, sul mare in burrasca, e su chi si muoveva da un luogo all’altro pensando che quest’anno bisestile è proprio un anno maledetto.

67° Rallye Sanremo, interrotta definitivamente la gara  

SANREMO, 3 ottobre, ore 11.20 – Nel corso della conferenza stampa, tenutasi oggi alle ore 11.20, Sergio Maiga, presidente del Comitato Organizzatore del 67° Rallye Sanremo, del 12° Sanremo Leggenda, del 35° Sanremo Rally Storico e della 34esima Coppa dei Fiori di regolarità e Simone Bettati, direttore di gara, hanno comunicato quanto segue:

Sono spiacente di comunicare l’interruzione definitiva della 67esima edizione del Rallye Sanremo e delle gare ad esso collegate. Le squadre dell’organizzazione hanno lavorato tutta la notte per rendere praticabile il transito e possibile il passaggio sulle prove speciali. Purtroppo le strade dell’entroterra di Sanremo sono gravemente rovinate dal maltempo. Inoltre, causa l’emergenza maltempo, servizi essenziali per il rally ci sono stati tolti in quanto impegnati sul territorio. La Prefettura ha di conseguenza revocato le autorizzazioni allo svolgimento della gara. Nel passato noi organizzatori del Rallye Sanremo abbiamo vissuto esperienze molto difficili, ma questa è la peggiore di tutte. Voglio ringraziare chi ha lavorato per permettere lo svolgimento del Rallye Sanremo e in particolare il sindaco di Sanremo, Alberto Banchieri, per la vicinanza con il Comitato Organizzatore e per l’impegno messo per rendere possibile la gara” ha affermato Sergio Maiga.

Il direttore di gara, Simone Bettati ha aggiunto: “Sono oltre dodici ore che squadre e mezzi lavorano per ripristinare le strade. Abbiamo sperato di poter svolgere la gara sino all’ultimo momento, ma man mano che il lavoro procedeva la situazione peggiorava, con nuovi alberi caduti e nuove frane sulle strade. Abbiamo lavorato intensamente fino all’ultimo per effettuare la gara, ma alla fine, ricevuta il diniego dalle autorità, ci siamo fermati, anche e non meno importante per rispetto delle popolazioni del territorio così duramente provate da questa ondata di maltempo. Le squadre di ripristino strade continuano a lavorare per permettere alla gente di tornare alle proprie case in alcuni paesi dell’entroterra bloccati da frane”.

La conferenza si è conclusa con il saluto di Sergio Maiga e l’appuntamento all’edizione 2021 del Rallye Sanremo.

67° Rallye Sanremo, partenza sospesa in attesa di decisione di Prefettura e Protezione Civile

SANREMO, 3 ottobre, ore  6.35 – In conseguenza della fortissima perturbazione abbattuta sul Ponente Ligure e sulla Costa Azzurra che ha messo a dura prova le popolazione e le infrastrutture, compreso lo stato delle strade da percorrere dai rallisti, le autorità si sono riservate di decidere, alla luce dello sviluppo della situazione e dell’accertamento dei danni, l’eventuale revoca dell’autorizzazione allo svolgimento della gara hanno deciso di sospendere per il momento la partenza della gara prevista per le ore 8.10

 

Dopo una vigilia da allerta rossa, il sole si prepara a scaldare il 67° Rallye Sanremo  

In serata arriva la conferma dell’effettuazione della gara, dopo la bufera meteorologica del venerdì, grazie anche al lavoro delle squadre dell’organizzazione sulle prove speciali

SANREMO (IM), 2 ottobre, ore 20.01 – Passata la paura della vigilia, con tanto di allerta rossa proclamata dalla Protezione Civile per la notte antecedente la gara, il Rallye Sanremo si prepara a vivere la sua 67esima edizione sotto il sole che dovrebbe fare capolino dalla prima mattinata scaldando concorrenti e prove speciali per tutta la giornata.

Sono 179 gli equipaggi in totale che hanno superato la giornata di verifiche suddivisi in 77 per il Rallye Sanremo valido per il Campionato Italiano Rally, con Giandomenico Basso e Andrea Crugnola ad aprire la sfida che vale il titolo tricolore, il figlio d’arte francese Pierre Louis Loubet, e tutti i protagonisti del Campionato Italiano Rally, del Trofeo Peugeot, Suzuki e Renault al via. A seguire i 66 equipaggi del Sanremo Legenda, con la Škoda Fabia R5 di Andrea Spataro-Gabriele Falzone ad aprire le danze. Quindi si passa alle storiche, con tutti presenti i 20 protagonisti del 34° Sanremo Rally Storico, guidati dalla Porsche dei fratelli Matteo e Claudia Musti, ma con l’attenzione di tutti concentrata sulla Stratos di “Tony” Fassina (affiancato da Marco Verdelli), vettura che trionfò qui a Sanremo nel 1978. Infine faranno seguito i sedici protagonisti della 34° Coppa dei Fiori che presenta al via alcune regine del passato, come Alpine A110, Fulvia Coupé e Alfa Romeo Giulia TI.

Proprio per allontanarsi dalla fase più intensa della perturbazione le quattro gare partiranno con un’ora di ritardo rispetto alla tabella tempi previsti. Il 67° Rallye Sanremo scatterà alle ore 8.10 dal parco assistenza sito nell’area della Vecchia Stazione, per chiudere la giornata alle 21.12, con l’arrivo della gara valida per il Campionato Italiano Rally sempre nell’area della Vecchia Stazione.

Il 67° Rallye Sanremo si svilupperà su tre passaggi sulle prove speciali Passo Teglia, Langan e Vignai, per un totale di 102.33 chilometri cronometrati, mentre 12° Rally Leggenda, 35° Rally Storico e 34esima Coppa dei Fiori vivranno su due passaggi delle stesse prove.

67° Rallye Sanremo, gara totalmente confermata con un’ora di ritardo  

SANREMO (IM), 2 ottobre, ore 15.31 – A seguito dell’allerta meteo per il maltempo che sta flagellando la Liguria di Ponente, che ha spinto la Protezione Civile regionale a emanare un allarme lo stato di allerta rosso fino alle ore sei di sabato 3 ottobre, in evoluzione per i grandi bacini in allerta arancione e per i piccoli bacini in gialla, l’organizzazione del rally, confrontandosi con le amministrazioni comunali interessate al percorso, ha concordato lo slittamento della manifestazione di un’ora al fine si svolgere le prove di velocità fuori dalla fascia critica dell’allerta. L’organizzazione è in attesa di ratifica da parte del Collegio dei Commissari Sportivi di questa imposizione da parte delle amministrazioni competenti sul territorio.

Pertanto il 67° Rallye Sanremo inizierà dal Parco Assistenza di Sanremo alle ore 8.10 (invece delle 7.10) e si concluderà alle 21.12, sempre nell’area della Vecchia Stazione, chiudendo la giornata rallistica sanremese.

67° Rallye Sanremo, il Collegio dei Commissari Sportivi, si adegua all’ordinanza del sindaco di Sanremo, che annulla lo Shake Down

SANREMO (IM), 1 ottobre, ore 22.01 – Nella riunione tenutasi alle ore 21.30 di questa sera, giovedì 1 ottobre, il Collegio dei Commissari Sportivi del 67° Rallye Sanremo, abbinato al 12° Sanremo Leggenda e al 35° Sanremo Rally Storico, ha deciso di annullare lo Shake Down, previsto per venerdì 2 ottobre, per tutte le manifestazioni che prevedevano il test con vetture da gara. Ciò in ossequio all’ordinanza del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri che ha disposto per la giornata di venerdì la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, degli impianti sportivi e la sospensione di ogni manifestazione in programma.

Resta invariato il programma della gara di sabato 3 ottobre del 67° Rallye Sanremo, 12° Sanremo Leggenda, 35° Sanremo Rally Storico e 34° Coppa dei Fiori di Regolarità.

67° Rallye Sanremo, allerta meteo arancione, si attende la decisione del Collegio dei Commissari Sportivi  

SANREMO (IM), 1 ottobre, ore 17.31 – In relazione al bollettino ARPAL-Protezione Civile che ha diramato un’allerta arancione per la provincia di Imperia dalle ore 12.00 alle ore 24.00 di venerdì 2 ottobre, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, degli impianti sportivi e dei ogni manifestazione in programma.

 

Il Collegio dei Commissari Sportivi del 67° Rallye Sanremo, nella sua prossima riunione delle 21.30 di questa sera, giovedì 1° ottobre, prenderà atto dell’ordinanza del sindaco ed emetterà le decisioni in merito all’effettuazione o meno dello Shake Down in programma domani, venerdì 2 ottobre, dalle ore 15.00.

Il maltempo ferma il Rally del Rubinetto

San Maurizio d’Opaglio (NO)-  Il 27° Rally del Rubinetto non verrà disputato. La forte ondata di maltempo delle ultime ore ha causato forti disagi ad un territorio che, per la corsa organizzata dalla Pentathlon Motor Team, avrebbe coinvolto ben tre province: Novara, VCO e Vercelli.

Molti paesi nei dintorni di San Maurizio d’Opaglio -tra cui la Città di Borgosesia interessata da ben tre passaggi di prova e dall’arrivo- sono rimasti senza elettricità e le strade di collegamento hanno subìto parecchi dissesti a causa di smottamenti o alberi caduti sulle vie di collegamento.

Su espressa richiesta del Prefetto di Novara, il Comitato Organizzatore del 27° Rally del Rubinetto ha deciso di non far disputare la corsa automobilistica che si sarebbe dovuta correre oggi, sabato 3 ottobre e domani, domenica 4.

Gli organizzatori valuteranno nelle prossime ore se annullare o rinviare la competizione.

Il Rally del Rubinetto pensa ad una nuova data

Si è svolta la conferenza stampa a San Maurizio d’Opaglio. La gara, rinviata a causa del maltempo, si potrebbe svolgere entro il prossimo mese.

San Maurizio d’Opaglio (NO)-  Il  Rally del Rubinetto proverà ad andare in scena. È questo, in sintesi, il concetto espresso dagli organizzatori durante la conferenza stampa tenutasi alle ore 15 presso il centro +Sport di San Maurizio d’Opaglio, sede della corsa.

Dopo aver deciso di non correre durante il presente fine settimana a causa dei grossi problemi causati dal maltempo, gli organizzatori della Pentathlon Motor Team e della scuderia New Turbomark hanno spiegato la ferma intenzione di riproporre il rally entro il prossimo mese.

“Abbiamo già fatto richiesta agli organi federali per poter utilizzare un fine settimana che sia prima della finale nazionale di Como (6-7 novembre, ndr) – spiega Giuseppe Zagami di New Turbomark- perché sappiamo quanto il territorio sia fortemente legato a questa corsa. Gli incastri di calendario non concedono molti spazi visto che successivamente saremo impegnati anche con il Rally delle Valli Ossolane in programma i prossimi 14 e 15 novembre.”

La gara si sarebbe dovuta correre oggi, sabato 3 e domani, domenica 4 ottobre con protagoniste le prove del Mottarone, Prelo e Città di Borgosesia.

“Purtroppo la pioggia torrenziale delle ultime ore ha creato notevoli dissesti in tutto il Nord Ovest: basti pensare che anche il Rallye Sanremo è stato annullato. Il territorio della gara è stato colpito con violenza e le prove speciali, Prelo a parte, erano pressoché impraticabili – racconta Alessandro Battaglia, direttore di gara. Il Mottarone era inagibile per circa sette chilometri mentre la Borgosesia risultava difficile sia nei tratti di avvicinamento alla speciale che per una  eventuale disputa in formato ridotto. I tecnici comunali hanno valutato la situazione e i dissesti idrogeologici erano tali da impedire qualsiasi ipotesi di natura sportiva. Il Prefetto, che ha sottolineato la situazione di emergenza, ha chiesto la nostra sensibilità e collaborazione nel lasciare libere le strade ancora accessibili per la viabilità ordinaria e per il passaggio dei mezzi di soccorso che anche domani dovranno intervenire per provare a ripristinare il tutto.”

“Una volta trovata l’intesa con  Aci Sport – conclude Simone Soldà di Pentathlon Motor Team- ci metteremo al lavoro con le autorità locali alle quali dovremo richiedere disponibilità e permessi. Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato e che non hanno smesso di aiutarci: dal nostro staff agli Ufficiali di Gara, dai Commissari alle Forze dell’Ordine, dai cronometristi agli addetti ai soccorsi.”