Roberto Gobbin, trasferta sofferta e sfortunata al Rally Hungary  

Un’uscita di strada per evitare un antitaglio, chiude anticipatamente un’esperienza affascinate su prove speciali dure, veloci e impegnative, proprio come piacciono al pilota pinerolese. Peccato, perché l’equipaggio portacolori di Winners Rally Team, con il navigatore genovese Alessandro Cervi al quaderno delle note, stava portando la sua 124 Abarth Rally, curata dalla EVO Motorsport, al secondo posto fra i concorrenti dell’Abarth Rally Cup. Nonostante il ritiro Gobbin è soddisfatto per aver corso su prove speciali bellissime e affascinanti. La presenza di Roberto Gobbin al Rally Hungary 2020 è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo. Foto DPPI/Grégory Lenormand e Bastien Roux

NYÍREGYHÁZA (Ungheria), 8 novembre – Che fosse una gara difficile e insidiosa lo sapevamo. Speravamo, però finisse meglio”. C’è dell’amarezza nelle parole di Roberto Gobbin, che nello scorso fine settimana, affiancato dal navigatore genovese Alessandro Cervi, ha affrontato le splendide, ma decisamente ostiche, prove speciali del Rally Hungary 2020, valido per il Campionato Europeo Rally (ERC) e per l’Abarth Rally Cup.

Il nostro obiettivo era raccogliere punti per il Campionato Europeo e, soprattutto, per il trofeo dello Scorpione. Purtroppo torniamo a casa con uno zero in casella” afferma il pilota di San Secondo di Pinerolo, costretto al ritiro per uscita di strada nel corso della settima prova speciale. La gara ungherese, giunta alla seconda edizione, aveva come fulcro la città Nyíregyháza, città nella zona occidentale dell’Ungheria, e si sviluppava su 191 km di tratti cronometrati suddivisi in 16 prove speciali. “Mi ero preparato visionando filmati dell’edizione precedente ed ero ben consapevole che la gara sarebbe stata impegnativa, con prove speciali velocissime e soprattutto tormentate dal fango e dal fogliame del sottobosco. E così è stato”.

I giorni precedenti la gara, la pioggia ha bagnato Nyíregyháza e il circondario fino al venerdì, giorno in cui il rally è scattato con la prima prova speciale, che si è svolta alla luce dei fari all’interno del crossodromo Rabócsiring. Una prova corta, appena 2,4 km, ma insidiosa che ha fatto più di una vittima. “Siamo partiti male, disorientati, in ritardo allo start e senza accendere la luce dei fari di profondità” ricorda il portacolori di Winners Rally Team che alla fine della giornata si ritrova, nonostante tutto, al comando fra i trofeisti Abarth. Il vantaggio è esiguo, appena 5”2 sul più veloce inseguitore, ma fa capire a Gobbin di essere della partita. “Avevo bene in testa il fatto di dover raccogliere più punti possibile per il Trofeo Abarth” sottolinea Gobbin, che parte il sabato mattina con tutte le intenzioni di difendere la posizione e tenere il ritmo senza colpi di testa.

La seconda prova, prima di sabato, serve a capire come risponde la 124 Abarth Rally sulle strade del rally. “Nella presentazione della gara gli organizzatori hanno scritto che avremmo incontrato un 7% di fondo sterrato il resto sarebbe stato tutto su asfalto. In realtà, anche le prove su asfalto erano coperte dalla terra portata dalle piogge al punto che sembrava di affrontare una gara sterrata”. Ma ciò non spaventa Gobbin-Cervi che perdono la leadership nella prova, ma restano incollati al leader della classifica del Trofeo Abarth, con un ritardo di appena 3”2.

I guai sono iniziati nella prova successiva, la Füzér-Abaújvári, che con i suoi 23,9 km è la più lunga del rally. “Inspiegabilmente l’elettronica della 124 Abarth ha mandato in protezione la centralina con la vettura che non andava più avanti. Dopo un attimo di sbandamento ho fatto quello che si fa con i computer quando fanno le bizze: l’ho spenta e riaccesa. Fortunatamente è ripartita, ma nel frattempo avevo perso più di un minuto” e con esso anche la possibilità di lottare per il successo fra i trofeisti dello scorpione. Ma Gobbin era ancora davanti al primo nella classifica del Trofeo Abarth, afflitto anche lui da problemi tecnici, e ciò rendeva la classifica del pinerolese soddisfacente. “Non ero tranquillo ed ho disputato la prova successiva teso, attento a ogni minimo singhiozzo della vettura, che non c’è stato ma non ho corso serenamente”. Gobbin è comunque terzo e se il suo ritardo dai primi due gli impedisce di sperare un riaggancio, ha un vantaggio significativo su Mabellini che è l’avversario principale nel trofeo.

La successiva Mád-Disznókő, di 10,24 è distesa in un paesaggio da favola, fra i vigneti ungheresi che abbiamo molto ammirato durante le ricognizioni”. In gara Gobbin-Cervi mantengono la concentrazione staccano il secondo tempo fra i trofeisti, fatto che consolida la loro posizione sul podio. Che fa un passo avanti nella successiva Újhuta-Bózsva, di 14,45 km, quando il rumeno Muresan esce di strada e si ritira. “Anche noi abbiamo vissuto il nostro brivido, mettendo due ruote fuori dalla sede stradale e rischiando di finire fuori strada”. A quel punto Gobbin è secondo e deve continuare a correre con ben chiaro l’obiettivo di arrivare.

Il fattaccio arriva però nella prova seguente, la ripetizione della Füzér–Abaújvári. “L’avevamo già fatta al mattino e avevamo tutti i riferimenti con precisione. Purtroppo all’uscita di una curva ci siamo trovati un antitaglio in piena traiettoria che nel passaggio precedente era fuori dalla sede stradale. Vedendo quel jersey rosso fiammeggiante ho sterzato per non colpirlo finendo fuori strada. Purtroppo a fianco della strada c’era un salto di una decina di metri e sono rimasto lì impantanato nel fango. Siamo dovuti restare nel campo fino alla fine della prova, prima di essere recuperati. Nemmeno il carro attrezzi è riuscito a riportarci in strada e abbiamo dovuto richiedere l’intervento di un trattore che ci ha trainato in una stradina sottostante per essere recuperati e tornare in parco assistenza”.

Roberto Gobbin sceglie di non partire il giorno seguente con il Super Rally. “I ragazzi di Evo Motorsport avrebbero dovuto lavorare tutta la notte per rimettere la 124 Abarth Rally in condizioni di ripartire il giorno dopo” afferma il pilota pinerolese, deluso dal risultato ma non dalla trasferta.La gara è bellissima, con prove speciali lunghe e velocissime che noi in Italia ci scordiamo. È un rally vecchia maniera, che qualcuno ha paragonato al RAC dei tempi d’oro quando si correva nelle foreste del Galles in mezzo al fango. Questa è una gara dura, bellissima, affascinante, con i suoi tratti velocissimi dove si viaggia con l’acceleratore a fondo a limitatore. Sono contento di averla fatta. Peccato non averla finita”.

La trasferta di Roberto Gobbin al Rally Hungary 2020 è stata supportata dalle concessionarie Targa Auto di San Secondo di Pinerolo ed Ellero Auto di Mondovì e Saluzzo.

Lanterna Corse Rally Team, Alberto Verardo soddisfatto a Como

Trasferta ungherese sfortunata per Cervi, Balletti pronto per il Pomarance 

Il Rally Trofeo Aci Como sorride ad Alberto Verardo e Cristina Rinaldis, che tornano dalla trasferta lombarda con un ottimo risultato per terminare questa tormentata stagione 2020.
I portacolori della Lanterna Corse Rally Team, con la loro Renault Clio RS, hanno terminato la gara valida come finale della Rally Cup Italia al quarto posto in classe N3, stessa posizione ottenuta nella classifica finale del Trofeo Renault Corri con Clio.

“E’ stata una gara difficile e contro avversari molto forti, ma il bilancio non può che essere positivo. Io utilizzavo la Clio per la seconda volta con i cerchi da 16 pollici e devo adattarmi un po’ a questa novità, specialmente su strade veloci come quelle Lombarde. Un piccolo problema ai freni nelle prime fasi ci ha rallentato, ma poi tutto p andato per il meglio. Ringraziamo Guglielmo Giacomello, organizzatore del Trofeo Corri Con Clio, che ha permesso agli equipaggi di recuperare il punteggio del Rallye Sanremo che era stato annullato” – ha dichiarato Verardo al rientro dalla trasferta lariana.

Non è invece andata per il meglio la partecipazione del navigatore Alessandro Cervi al Rally Hungary, a fianco di Roberto Gobbin su una Fiat 124 Abarth. Il pilota piemontese ed il copilota ligure sono stati protagonisti di un’uscita di strada innocua, che però non gli ha permesso di terminare la gara valida per il Campionato Europeo. Sempre sul fronte navigatori da segnalare la presenza del giovane Alessandro Balletti al prossimo Rally di Pomarance, che affiancherà Maurizio Paini su una Renault Clio Williams A7 nel Rally Day toscano.

MM Motorsport decisiva nella vittoria “toscana” della Aci Sport Rally Cup Italia 2020

Il team lucchese, grazie ai risultati raggiunti dai suoi due equipaggi schierati sull’asfalto della “finalissima” di Como, consente alla “selezione” toscana di conquistare – per il secondo anno consecutivo – la vittoria. Un testacoda della sua Skoda Fabia R5 nella penultima speciale, nega a Thomas Paperini il successo tra gli Under 25 mentre Giogiò Sgadò, su Peugeot 207 S2000, conclude l’impegno sul secondo gradino del podio di classe.

Porcari, 9 novembre 2020. E’ da assoluta protagonista nei festeggiamenti per la conquista della ACI Sport Rally Cup Italia 2020 squadre regionali che MM Motorsport ha archiviato il Trofeo Rally ACI Como, evento che ha puntato i riflettori del motorsport nazionale sulle strade lariane e che ha visto il team lucchese schierare due vetture “gommate” Pirelli, la Skoda Fabia R5 e la Peugeot 207 S2000.

A “guidare” la selezione regionale era proprio la Skoda Fabia R5 affidata a Thomas Paperini, vettura condivisa con Simone Fruini in un impegno che ha elevato l’equipaggio – fin dall’avvio – in un confronto valido per la conquista del titolo Under 25. Una performance, quella del portacolori della scuderia Maranello Corse, che gli aveva garantito il comando della categoria, risultato mantenuto fino alla penultima prova speciale. Sull’asfalto della “Sormano”, il driver ha visto però ridimensionare le proprie aspettative a causa di un testacoda, variabile costata la vittoria nel confronto giovanile ma che non ha compromesso il raggiungimento della decima posizione assoluta.

Un risultato globale, quello espresso dalla selezione regionale, che ha posto in evidenza anche Giorgio Sgadò, sul secondo gradino del podio di classe alla quarta apparizione in stagione sulla Peugeot 207 S2000. Una gara dai due volti, quella del pilota massese e del codriver Nicola Perrone, con una prima metà di gara archiviata al comando della classe ed una fase finale che li ha visti cedere il comando al diretto avversario. Una stagione sportiva decisamente positiva per Giorgio Sgadò, parte integrante di un percorso che lo ha visto assecondato al meglio dal team sulla vettura a trazione integrale francese.

“Una stagione gratificante quella condivisa con Thomas e Simone, caratterizzata da una concreta crescita professionale. Voglio sottolineare un fattore molto importante, la grande umiltà con cui entrambi si sono lasciati guidare da noi, affidandosi totalmente alle nostre capacità. Siamo orgogliosi di loro, consapevoli che tutto questo è parte integrante di un percorso che non si è concluso sulle strade di Como. Continueremo a lavorare insieme, certi di poterci ritagliare grandi soddisfazioni”.

Scuderia Palladio: ottimo Trofeo AC Como per Manuel Sossella

Alla prima esperienza con la Skoda Fabia, il portacolori del “gatto col casco” corre una gara decisamente positiva acquisendo dati ed esperienza in ottica 2021

Vicenza, 9 novembre 2020 – Tornano da Como col sorriso Manuel Sossella e Giulio Nodari, dopo la partecipazione al rally valevole quale finale unica della Rally Cup Italia ACI Sport alla guida della Skoda Fabia R5 messa a disposizione da Tamauto.

Nonostante il duo vicentino portacolori della Scuderia Palladio non fosse tra i finalisti, il Trofeo AC Como è stato importante appuntamento per testare in gara, e al cospetto di un notevole parterre d’iscritti, la Skoda Fabia che durante la stagione è stata utilizzata nel CIR da Stefano Albertini.

Oltre alla vettura, nuovo è stato anche il navigatore in quest’occasione visto che Giulio Nodari ha preso il posto dell’abituale Gabriele Falzone, trovando fin da subito una buona intesa.

La gara inizia col prologo del venerdì che prevedeva una speciale durante la quale un paio d’inconvenienti, leggasi uno spegnimento ad un’inversione ed un successivo “dritto”, hanno tenuto lontano il duo dalla top-ten.

“Dopo la prima prova con qualche difficoltà a capire il mezzo – afferma Sossella  – dalla seconda le cose sono cambiate e, progressivamente, i riscontri cronometrici ci hanno dato conferma dei miglioramenti. Chilometro dopo chilometro ho preso confidenza con l’auto riuscendo a carpirne i segreti ed adattandomi al modo in cui va guidata; dopo 6 anni di Fiesta WRC certi automatismi non sono facili da modificare. Ho anche avuto un valido supporto in Giulio che mi affiancava per la prima volta e la progressione finale mi ha portato ad un sesto posto del quale mi dichiaro davvero soddisfatto. Ora sarebbe utile riuscire a risalirci a bordo prima possibile, ma visto il periodo non posso azzardare programmi. Colgo l’occasione per ringraziare la Scuderia Palladio nella persona del suo presidente Mauro Peruzzi  e tutte le aziende che continuano ad investire nei nostri programmi  consentendoci di correre con auto di altissimo livello, come la Skoda messaci a disposizione dal team Tamauto.”

Jolly Racing Team ed Emanuele Corti campioni “di Classe” nella Aci Sport Rally Cup Italia 2020 

Si arricchisce la bacheca del sodalizio valdinievolino grazie alla conquista del titolo di classe N3 da parte di Emanuele Corti ed Arianna Catalano, protagonisti sulle strade del Trofeo Aci Como. Amaro ritiro per Lorenzo e Cosimo Ancillotti, fuori causa nella speciale conclusiva. Al copilota Federico Buglisi la Aci Sport Rally Cup 2020 di classe N0. Foto Zini

Larciano (PT), 9 novembre 2020.  Si arricchisce di un altro, ambito, trofeo la bacheca della scuderia Jolly Racing Team. Il sodalizio larcianese si è congedato dall’asfalto del Trofeo Aci Como – teatro della finale valida per l’assegnazione della Aci Sport Rally Cup Italia 2020 – con il titolo di campione nella classe N3 conquistato da Emanuele Corti e Arianna Catalano, protagonisti nell’appuntamento del fine settimana sui sedili della Renault Clio RS.

Una performance, quella dei portacolori della scuderia valdinievolina, valsa all’equipaggio anche la vittoria dei trofei Corri con Clio e Michelin, monomarca che hanno assegnato il primato nell’esclusiva vetrina della gara lariana.

“Una grande soddisfazione, essere riusciti a centrare tutti gli obiettivi prefissati – il commento di Emanuele Corti all’arrivo – ringrazio la mia scuderia Jolly Racing Team ed il Max Panta Rally Team, compartecipi di questi grandi risultati. Una gara bellissima, il Trofeo Aci Como, caratterizzata da prove speciali di elevato spessore tecnico. Siamo stati assecondati in tutto dalle nostre scelte, a partire dalla scelta di gomme messa in atto sulla prima prova speciale”.

Il risultato conquistato da Emanuele Corti è stato determinante nel garantire alla rappresentativa toscana la vittoria della Rally Cup Italia per squadre regionali. Un ulteriore motivo d’orgoglio per il pilota, da sempre riferimento nella categoria dedicata alle vetture 2000 di Gruppo N.

Sfortunato epilogo per Lorenzo e Cosimo Ancillotti, traditi da una leggera uscita di strada accusata dalla loro Peugeot 208 R2B nell’ultima prova speciale, quando l’equipaggio si trovava in quarta posizione di classe. Una condotta, quella dei portacolori di Jolly Racing Team, crescente e densa di acuti fino all’amaro ritiro che li ha costretti ad alzare bandiera bianca.

Soddisfazione anche per Federico Buglisi, chiamato a dettare le note su Fiat Seicento. Per il giovane copilota, la soddisfazione di aver concretizzato l’impegno comasco sulla pedana d’arrivo, alzando al cielo la Aci Sport Rally Cup Italia 2020 di classe N0.

Andrea Mabellini, rimonta vincente al Rally d’Ungheria

Nel Rally d’Ungheria, quarta prova del Campionato Europeo FIA ERC, il giovanissimo italiano Andrea Mabellini, con Nicolò Gonella, su Abarth 124 rally del Napoca Rally Team, si è imposto nella classifica dell’Abarth Rally Cup.

NYÍREGYHÁZA (Ungheria), 8 novembre – Andrea Mabellini ha ottenuto la vittoria dopo una rimonta che lo ha portato dal quarto posto tra le Abarth 124 rally al successo finale. Nella corta prova speciale spettacolo del venerdì sera Mabellini ha subito un ritardo di 5’, che ha poi rimontato nelle due giornate successive, grazie alle sue ottime performance nelle difficilissime prove speciali. Il percorso si è dimostrata estremamente difficile, con condizioni di aderenza quasi impossibili, dovute al molto fango presente sul tracciato. Le difficili condizioni delle strade ungheresi hanno indotto all’errore prima il giovane rumeno Mureșan Mihnea, con Alina Pop, con l’Abarth 124 del Team Bernini Rally, uscito di strada mentre era al comando. Poi la stessa sorte è toccata all’italiano Roberto Gobbin con Alessandro Cervi (Winners Rally Team).  Nel finale, l’italiano è riuscito a superare il pilota della Repubblica Ceca, Martin Rada con Jaroslav Jugas (Team Agrotec).

Questo ulteriore successo, il terzo stagionale, consente a Mabellini di porre una seria ipoteca sulla conquista del titolo, quando mancano due prove al termine: il Rally Islas Canaria in Spagna (26-28 novembre) e lo Spa Rally in Belgio (11-13 dicembre).

Andrea Mabellini (Napoca Rally Team): “Voglio ringraziare il team che ha lavorato duro per permettermi di ripartire sabato mattina dopo il problema alla sospensione di venerdì sera. E grazie anche al mio nuovo navigatore, Nicolò Gonella, ottimo lavoro. E’ stato un rally molto difficile, con condizioni davvero complicate, ma sono contento perché sono riuscito ad andare molto forte e ho anche imparato molto”.

Classifica Abarth Rally Cup: 1. Andrea Mabellini (ITA, Napoca Rally Team) 75; 2. Martin Rada (CZE, Agrotec Team) 43; 3. Roberto Gobbin (ITA, Winners Rally Team) 36.

Ultimi giorni di attesa per il 29° Rally Città di Schio: la gara sarà “a porte chiuse”

La gara, in programma per questo fine settimana, torna con la titolazione “nazionale” con un percorso ispirato alla tradizione. Lungo il percorso non è prevista la presenza di pubblico, per ovviare a questo, l’organizzazione ha organizzato una diretta streaming dell’evento, da seguire tramite la pagina facebook dell’organizzazione.

Schio (Vicenza), 09 novembre 2020. Il 29° Rally Città di Schio, in programma per questo fine settimana, con la regia del giovane sodalizio scledense POWER STAGE, si sta avviando dunque verso il sentire accendere i motori delle macchine da corsa e tornare ad assaporare il gusto della sfida.

Il rally scledense quest’anno dovrà “sopportare” l’emergenza epidemiologica, e lo fa con slancio, con passione, la sua nuova organizzazione lo ha voluto fortemente e l’ha tenuto in calendario, facendolo rimanere come una delle poche gare rimaste in una stagione decisamente rimaneggiata, condizionata da tante gare che hanno rinunciato a svolgersi.

 

Gara, dunque, quella di Schio, che sarà una delle poche rimaste in calendario dopo la rimodulazione della stagione a causa della emergenza epidemiologica da Covid-19, che sarà completamente rivoluzionata rispetto al passato. Proprio questo particolare momento nell’aspetto socio-sanitario che si protrae dall’inizio anno ha costretto l’organizzazione a ripensare radicalmente l’evento per adeguarlo al protocollo previsto dalla Federazione, quindi riducendo tempi di svolgimento e chilometraggio complessivo come anche di distanze competitive.

PERCORSO SNELLO ISPIRATO DALLA TRADIZIONE

Sarà una gara snella, il Rally Città di Schio targato 2020, con due prove speciali da ripetere tre volte, in un percorso caratterizzato dall’adottare due “piesse” ricavate dalla tradizione. Immancabile la “Santa Caterina”, di 11,930 chilometri, che torna in questa versione dopo venti anni, mentre l’altra sarà la “Monte di Malo” di 7,290.  Misura 241,980 chilometri, l’intero tracciato, con 57,660 cronometrati.

LOGISTICA RIVISTA

Con le prescrizioni dettate dai protocolli sanitari vigenti, la logistica della gara rimane anch’essa con la tradizione. Quindi, il quartier generale sarà nelle funzionali strutture del “Pala Romare”, nella cui area adiacente saranno organizzati la partenza, l’arrivo, oltre ai riordinamenti ed il service area.

La partenza, sabato 14 novembre, sarà alle 08,01 e la bandiera a scacchi sventolerà dalle ore 19,00. 

La prima volta di Roberto Scopel a Schio, da pilota

Dopo svariate edizioni vissute sul sedile di destra il pilota di Possagno sarà della partita, nella rinata classica scledense, alla guida di una Renault Clio Super 1600. Foto Actualfoto/Leonelli

Possagno (TV), 09 Novembre 2020 – Smessi, forzatamente, i panni dell’organizzatore Roberto Scopel è pronto a tornare a calarsi nell’abitacolo di una vettura da competizione in occasione dell’imminente ritorno del Rally Città di Schio, in programma per il fine settimana.

Non ancora del tutto smaltita la delusione per l’annullamento della seconda edizione di Scopel Day, combinata al boccone amaro dell’assenza del suo Marca, il pilota di Possagno vede nel rinato appuntamento scledense una ghiotta occasione per ritrovare il sorriso e la serenità.

Ho tanto bisogno di sfogarmi e di divertirmi” – racconta Scopel – “perchè l’annullamento del Rally della Marca prima e della seconda edizione di Scopel Day poi si sono fatti sentire parecchio in me. Ho tanta voglia di salire in auto e, dopo quasi un anno di assenza dalle gare, credo che in tanti possano capire cosa provo. Abbiamo deciso di essere al via di Schio perchè è una delle gare più belle di tutto il Triveneto e, grazie ai ragazzi che hanno deciso di riprendere in mano l’organizzazione, potremo tornare a correre su prove speciali davvero storiche per noi. Ho già corso parecchie edizioni dello Schio da navigatore ma questa sarà la mia prima volta come pilota. Sono proprio curioso di vedere che effetto mi farà trovarmi con il volante in mano.”

 

Un avvicinamento alla ventinovesima edizione turbolento, con un passaggio di consegne in corsa sul sedile di destra e con Andrea Prevedello che cederà il posto a Denis Silotto.

Risorge il Città di Schio, Renzo Rampazzo c’è

L’atteso ritorno della classica vicentina, un autentico totem per il rallysmo in Triveneto, è stata una sirena alla quale il pilota di Montegrotto Terme non ha saputo resistere. Foto Actualfoto/Leonelli

Montegrotto Terme (PD), 09 Novembre 2020 – Se ne parlava da tempo ed ora, a pochi giorni dall’apertura del sipario, tutto il mondo del motorsport in Triveneto attende con ansia il via del ritrovato Rally Città di Schio, ventinovesima edizione, in programma per il prossimo weekend.

Un palcoscenico, da sempre, molto ambito, capace di catalizzare l’interesse grazie ad una nuova guida al timone dell’organizzazione, l’associazione Power Stage, capitanata da Enrico Tessaro e da un gruppo di appassionati volenterosi, decisi a riportare in auge l’evento.

Dalle voci di corridoio, che si susseguono in queste ultime giornate, il parco partenti potrebbe portare a scrivere un’edizione da record per il Città di Schio e ad un appuntamento così sentito non poteva mancare un Renzo Rampazzo che è sempre stato un affezionato protagonista.

Secondo di classe R3C nell’edizione 2016 ed in quella del 2012, sesto nel 2011, ottavo nel 2010, ritirato nel 2009 e vittorioso nel 2008 alla guida della Renault Clio R3C, dopo aver preso parte anche alle edizioni del 2007, 2006 e 2005, a bordo di una Renault Clio RS di gruppo N.

 

Finchè è stato fatto abbiamo sempre corso a Schio” – racconta Rampazzo – “perchè è sempre stata una gara molto bella, tecnica e selettiva, con un’organizzazione di alto livello. Siamo molto felici che un gruppo di giovani abbia deciso di mettersi in gioco nel riportare in vita una gara così prestigiosa. In un anno così complicato, per i motivi noti, decidere di lanciarsi nell’organizzazione di un evento, fermo dal 2016, merita soltanto ammirazione. Con piacere abbiamo appreso della notizia di questo rientro ed abbiamo deciso di essere al via. Quest’anno è stato decisamente anomalo quindi abbiamo voluto regalarci una gara spot, in un contesto certamente importante. Si parla di un parco partenti notevole e questo fa solo bene a tutti noi.”

 

In gara con la consueta Renault Clio R3, supportata da Baldon Rally ed iscritta per i colori della scuderia patavina La Superba, Rampazzo affronterà questo Città di Schio nel chiaro intento di sciogliere alcune riserve per la prossima stagione, in virtù di un’incertezza che regna sovrana.

Ad affiancarlo, per la prima volta sul sedile di destra, troveremo Michael Guglielmi.

 

Questo Città di Schio mi darà modo di riflettere sul futuro” – sottolinea Rampazzo – “perchè, ad oggi, vedo parecchia incertezza. Un grazie di cuore a Michael, il quale mi affiancherà per la prima volta qui, ed a tutte le persone che mi hanno aiutato a risolvere alcuni fastidi. Grazie a Luca Silvi, ad Enrico Tessaro, ad Alessio Rossano Bellan ed a Nicola Doria. Grazie di cuore.”

 

L’edizione numero ventinove del Rally Città di Schio metterà sul piatto un mix tra la storia ed il passato recente, proponendo tre passaggi sulle prove speciali di “Monte di Malo” (7,29 km) e sulla classica “Santa Caterina” (11,93 km), per una sessantina circa di chilometri cronometrati.

 

Bentornato Rally Città di Schio” – conclude Rampazzo – “ci vediamo nel fine settimana.”

Il rinato Schio, la mission impossible di Fabio Peruzzo

Ultimo appuntamento stagionale per il Trofeo ACI Vicenza ed il pilota di Conselve sarà costretto a vincere, confidando anche nell’aiuto della sorte, per puntare al successo finale. Foto Leonelli/Actualfoto

Conselve (PD), 09 Novembre 2020 – Un Rally Città di Schio molto atteso per tutto l’ambiente del rallysmo in Triveneto ma ancor di più da Fabio Peruzzo, chiamato a compiere una rimonta in stile mission impossible, nell’intento di porre la firma, in classe A5, sul Trofeo ACI Vicenza.

L’obiettivo dichiarato di stagione, per il pilota di Conselve, si è reso più arduo da raggiungere, in virtù dei ritiri siglati nei precedenti Scorzè e Bassano, con un solo punto ora in carniere.

Scorrendo la classifica provvisoria, della serie provinciale, infatti il portacolori della scuderia Omega figura al secondo posto, in un duello testa a testa con il solo Peterlin che vanta un margine di undici lunghezze, con la sola dea bendata in grado di recitare un ruolo decisivo.

 

Questo 2020 è stato proprio nero per noi” – racconta Peruzzo – “perchè abbiamo accusato due ritiri in fila, a Scorzè ed al Bassano, e questo ha pregiudicato il nostro cammino nel Trofeo ACI Vicenza. Al Bassano il nostro diretto rivale, Peterlin, non ha portato a casa alcun punto mentre noi soltanto uno. Resta da capire se lui sarà presente a Schio oppure no. Se non fosse presente avremmo una ghiotta occasione per tentare il colpaccio mentre se ci sarà dovremo per forza vincere e, purtroppo, sperare in un regalo della fortuna anche se non è mai bello immaginarsi di vincere per sfortune altrui. Di certo non molleremo, fino all’ultimo chilometro.”

 

Se la situazione di campionato risulta molto difficile da raddrizzare diversi sono i sentimenti per il ritorno di una gara, il Città di Schio, che ha visto Peruzzo quasi sempre ai nastri di partenza.

 

Schio è una delle gare più belle in Triveneto” – sottolinea Peruzzo – “e credo di avervi partecipato almeno una quindicina di volte. Ho corso con tantissimi tipi di vetture diverse, dalla Fiat Uno 70 S del 2001 alla Peugeot 106 XSI del 2002, alla Renault Clio Williams gruppo N del 2003, prima di arrivare alle annate più recenti. È una gara che mi è sempre rimasta nel cuore e sono estremamente felice che sia tornata in vita quest’anno, grazie ai ragazzi di Power Stage.”

 

Al volante della consueta Peugeot 106 Rallye gruppo A, seguita dal team Galiazzo, Peruzzo sarà affiancato, per la prima volta sul sedile di destra, dal giovane Nicolò Lazzarini.

Due le prove speciali in programma per l’edizione numero ventinove del Città di Schio, a creare un ponte ideale tra la storia ed il passato più recente, con la “Monte di Malo” (7,29 km) che si affiancherà alla classica “Santa Caterina” (11,93 km), per un totale di tre passaggi ciascuna.

 

Il percorso di Schio è sempre molto bello” – conclude Peruzzo – “e seppure sia dall’ultima edizione, quella del 2016, che non ci corro non posso dire di non conoscere queste strade. Per la prima volta correrò con Nicolò, un ragazzo giovane ma molto appassionato e preparato. Grazie ai ragazzi di Galiazzo abbiamo risolto il problema che ci ha costretto allo stop a Bassano. Siamo pronti a giocarci tutte le nostre carte per portare a casa il Trofeo ACI Vicenza.”

Rinasce il Città di Schio, Roberto Maddalosso non manca

Il ritorno di una delle classiche, del panorama rallystico in Triveneto, vedrà il pilota di Albignasego vestire i colori di Top Drivers, alla guida di una Renault Clio di gruppo N. Foto Fotosport

Vignola (MO), 09 Novembre 2020 – Tutto il Triveneto è ansioso per l’imminente apertura del sipario sulla rinascita del Rally Città di Schio, una delle gare più attese di questa stagione.

Autentico totem del rallysmo vicentino, l’appuntamento in programma per Venerdì 13 e Sabato 14 Novembre è pronto a scrivere un nuovo capitolo della propria storia, con grandi numeri.

Su un palcoscenico così prestigioso Top Drivers non ha voluto mancare, presentandosi al via con uno dei suoi neo acquisti, per l’annata in corso, ovvero Roberto Maddalosso.

Un ritorno, quello del pilota di Albignasego, già visto sulle speciali scledensi nell’edizione targata 2016, chiusa con un buon quinto posto tra le R2B, al debutto sulla Citroen C2 R2.

 

Sarà bello tornare a correre in una piazza importante come è Schio” – racconta Maddalosso – “perchè questa gara è una classica per noi in Triveneto. L’ultima volta che abbiamo corso qui è stato nel 2016, eravamo al debutto con la nuova Citroen C2 R2 ed andò abbastanza bene.”

 

Una partecipazione caratterizzata da due importanti novità, con l’abbandono di quella Peugeot 208 R2, capace di regalare diverse soddisfazioni, a favore di una Renault Clio RS di gruppo N, messa a disposizione da PR2 Sport, e con il ritorno di Nicola Doria, sul sedile di destra.

 

Questo Schio avrà una novità ed un gradito ritorno” – aggiunge Maddalosso – “perchè, dopo due vittorie e due podi in sette gare, abbandoneremo la Peugeot 208 R2. In questa occasione correremo con una Renault Clio RS di PR2 Sport, una vettura che conosco molto bene avendoci corso per parecchio tempo. Dal 2010 al 2013 abbiamo vissuto assieme tre stagioni, tra alti e bassi, ma conservo sempre un ricordo buono di questa vettura. Per i noti motivi questa stagione è stata pesantemente condizionata quindi, da questo Schio, non ci aspettiamo altro che del sano divertimento. Dopo la parentesi di Scorzè ritroverò, al mio fianco, il fido Nicola Doria. Questo Schio ci porterà nuovi stimoli perchè andremo a confrontarci in una classe che, ad oggi, è diventata sconosciuta per noi ma che sarà certamente agguerrita, come le altre.”

 

Due i tratti cronometrati che costituiranno l’ossatura di questo ventinovesimo Rally Città di Schio, a partire dalla rispolverata “Monte di Malo” (7,29 km) che farà coppia con la più conosciuta “Santa Caterina” (11,93 km) ed un totale cronometrato di circa sessanta chilometri.

 

Il percorso dello Schio è sempre molto bello” – conclude Maddalosso – “perchè unisce tratti molto veloci ad altri tecnici. Salita e discesa si alternano di continuo. L’ultima volta che abbiamo corso qui, nel 2016, si trattava di un format rally day e le prove speciali erano decisamente corte. In questa occasione, seppur con i limiti imposti dalle normative odierne, il percorso è un po’ più lungo ed il ripetere tre passaggi sulle stesse speciali ci permetterà di puntare a migliorarci, ad ogni giro. Noi siamo pronti e molto felici per questo ritorno del Città di Schio.”

Vittorie e titoli per Ferrari nel Campionato Italiano GT Endurance

Monza, 8 novembre 2020 – Si è conclusa con due vittorie e due titoli l’ultima gara del 2020 del Campionato Italiano GT Endurance disputata oggi a Monza, che ha laureato campioni la 488 GT3 Evo 2020 numero 71 di AF Corse in classe Pro e quella di Easy Race in classe Pro Am.

Pro. Una gara emozionante decisa ancora una volta negli ultimi minuti, sulla falsariga di quanto avvenuto lo scorso anno e che aveva permesso a Stefano Gai di laurearsi campione con la sua Ferrari, grazie anche al contributo di Antonio Fuoco. Proprio quest’ultimo ha idealmente replicato la prestazione del 2019 affrontando in maniera glaciale gli ultimi quindici minuti della corsa dopo la sanzione di cinque secondi da sommare al tempo complessivo di gara inflitta a Mattia Drudi, in quel momento al comando con 4”2 di vantaggio sul ferrarista. Fuoco non si è limitato a contenere entro i cinque secondi il ritardo, ma ha ridotto il gap dal pilota Audi con un grande forcing finale. Fuoco aveva ereditato la vettura da Alessio Rovera, autore anch’egli di una prova eccellente, dopo un avvio di gara difficile con Giorgio Roda. I tre si laureano così campioni e con due successi stagionali – l’altro venne conquistato a Imola – hanno dimostrato di meritare il titolo.
Pro Am. Vittoria e titolo anche in classe Pro Am per la 488 GT3 Evo 2020 di Easy Race portata in gara da Sean Hudspeth, Mattia Michelotto e Matteo Greco che hanno gestito nel migliore dei modi la corsa dopo un avvio segnato da un vibrante duello con la Ferrari di AF Corse di Matteo Cressoni e Simon Mann. Nella seconda e terza ora di gara, complici alcuni errori della vettura di RS Racing che, con Di Amato, era stata splendida protagonista nella prima ora, l’equipaggio di Easy Race ha potuto controllare il ritmo e il vantaggio sugli avversari, transitando in sesta posizione assoluta.
Palmares. Le vittorie e i titoli conquistati sul tracciato brianzolo permettono di aggiornare lo straordinario curriculum agonistico della 488 GT3, che registra ora 347 vittorie e 77 titoli su 627 partenze.

Il Circuito delle Valli Piacentine a Franco Spagnoli e Roberto Rossoni su Fiat 508 C

La penultima prova del CIREAS regala emozioni e verdetti di campionato. Secondi Lorenzo e Mario Turelli su Lancia Aprila del ’37. A completare il podio Aliverti e Lamperti su Fiat 508 C del 1937. Tra le scuderie, primato per la F.M. Franciacorta Motori

L’edizione numero XVII del Circuito delle Valli Piacentine, penultima prova del Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche CIREAS andato in scena questo fine settimana tra Bobbio (PC) ed il suo hinterland ha regalato agonismo ai massimi livelli e anche i primi verdetti del tricolore 2020 della specialità. Nella avvincente gara organizzata dalla Bobbio Autosport ad avere la meglio è stato l’equipaggio composto da Franco Spagnoli con Roberto Rossoni su Fiat 508 C del 1938 di 2 Raggruppamento della Scuderia Franciacorta Motori che hanno messo il loro nome nell’albo d’oro della gara grazie ad una prova senza sbavature chiusa con 179,40 punti penalità davanti a Lorenzo e Mario Turelli su Lancia Aprilia del 1937 distaccati di 16,51 penalità, mentre al terzo posto si sono classificati Alberto Aliverti e Giacomo Lamperti su Fiat 508 del 1937. Il podio del CIREAS ha visto protagonisti ancora gli alfieri del 2 Raggruppamento, presenti e combattivi anche anche appena dopo il terzetto di testa, a cominciare da Massimo Zanasi e Barbara Bertini del Classic Team, quarti della Classifica generale davanti a Claudio Lastri e Valter Pantani su Alfa Romeo nuova Giulia Super 1300 della scuderia Kinzica con la quale hanno conquistato il primato del 6 Raggruppamento con una media 3,48.

Il britannico Jonny Edgar è il nuovo campione del FIA ADAC F4 Championship powered by Abarth

Combattutissimo il campionato tedesco di Formula 4, deciso solo nell’ultima gara con Edgar campione con appena 2 punti di vantaggio sull’americano Jack Crawford.

OSCHERSLEBEN (Germania), 8 novembre – Emozionante finale di stagione nel FIA ADAC F4 Championship powered by Abarth. Sul circuito tedesco di Oschersleben, il britannico Jonny Edgar ha conquistato il titolo conteso fino all’ultima gara con l’americano Jak Crawford, con uno scarto di soli 2 punti.  Entrambi i piloti correvano con i colori del Team Van Amersfoort Racing.

Edgar si è presentato all’ultimo appuntamento con un vantaggio di 23 punti su Crawford, ma in Gara1 si invertivano già le posizioni. Edgar concludeva gara 1 fuori dalla zona punti dopo una foratura causata da un contatto con lo stesso Crawford, che invece vinceva, ribaltando la classifica, e portandosi al comando del campionato con 2 punti di vantaggio sul rivale.

Gara2 di nuovo favorevole a Crawford che riusciva ad avere ragione di Edgar dopo un lunghissimo duello e per appena 115 millesimi di secondo.

Decisiva la terza e ultima gara, nella quale i due pretendenti al titolo partivano in quarta fila, il più veloce era Edgar, che riusciva a guadagnare subito tre posizioni, proseguendo poi nella rimonta fino al secondo posto, prendendo anche qualche rischio nei sorpassi. Crawford invece, era solo sesto, e perdeva il titolo per 2 lunghezze. Vincitore di Gara3 il tedesco Tim Tramniz  (US Racing), primo nella classifica del campionato tedesco riservata agli esordienti.

In questa stagione Edgar, che è nato il 13 febbraio 2004 e vive a Cumbria in Gran Bretagna, ha vinto 6 delle 21 gare del Campionato tedesco.

Jonny Edgar: “Sono felicissimo di aver vinto il titolo, ma l’ultima gara è stata faticosissima. Ho guidato il campionato dal primo giorno fino alla corsa di ieri. Il divario con Jak Crawford era piccolissimo, per vincere ho dovuto superare parecchi piloti e aumentare la distanza da lui. Non è stato così facile. Nonostante tutti avessimo da tener conto del degrado delle gomme, sono riuscito a tenere un ritmo più alto della maggior parte degli altri, così ho potuto conquistare le posizioni necessarie per conquistare il titolo”.Classifica FIA ADAC F4 Championship powered by Abarth: 1. Jonny Edgar (GBR, Van Amersfoort Racing) 300; 2. Jak Crawford (USA, Van Amersfoort Racing) 298; 3. Elias Seppänen (FIN, US Racing) 257