33° Rally Lana, Classe R2B: Sette decimi danno la vittoria a Davide Caffoni

Lotta al cardiopalma al vertice della classifica con Caffoni e Tondina che danno spettacolo. Alle loro spalle si mette in luce l’esordiente Gabriel D Pietro che esce di strada nell’ultima prova, lasciando il terzo gradino del podio a Stefano Santero, che brucia per appena un secondo il giovanissimo Matteo Ceriali. Di Tommaso M. Valinotti. Foto Elio Magnano

BIELLA, 12 luglio – Dopo 55,6 km di prova speciale sono 7/10 quelli che dividono la Peugeot 208 R2B di Davide Caffoni-Massimo Minazzi, da quella di Riccardo Tondina-Davide Cecchetto. Un battito di ciglia. Molto veloce

La lotta alle spalle dei due mattatori c’è pure stata, ma tutta l’attenzione di chi seguiva la gara è stata concentrata sui due fuggitivi, che non hanno commesso il minimo errore e hanno monopolizzato i vertici della classifica di classe, chiudendo, fra l’altro, in dodicesima e tredicesima posizione assoluta, dato che la dice lunga su quanto abbiano spinto i due mattatori della classe. Il primo passaggio sull’insidiosa Rosazza sembra dare via libera a Riccardo Tondina, che sigla il 15° tempo assoluto e lascia a 6”6 Caffoni (e questo sarà il distacco maggiore fra i due nel corso della gara), prudente e soprattutto impegnato a capire la Peugeot 208 di cui torna al volante esattamente dopo due anni, soffrendo nello scatto alla partenza. La successiva Tracciolino è pronta a ribaltare la situazione con Caffoni che stacca il settimo tempo assoluto (“ma due anni fa avevo fatto il sesto” si appresta a sottolineare il portacolori della New Turbomark, che anche nel 2017 corse con la Peugeot 208 R2B, chiudendo alla fine secondo battuto da Mattia Pizio). Alla luce dei fari Caffoni fa sua la ripetizione della Rosazza, con 2”5 su Tondina che peggiora di 7”5 il suo passaggio precedente. Ma si rifà immediatamente nella prova successiva, nella quale mette il naso davanti a Caffoni, vittima di una toccatina al posteriore per 4”8, andando al riposo notturno con 1”9.

Se è vero che la domenica è un altro giorno, la musica però non cambia e sulla prima Curino è Caffoni a siglare il miglior tempo e a riprendersi il comando per 7/10 su un sereno Tondina che sente tutto andare nel migliore dei modi “devo solo accelerare”. E lo fa nel ripassaggio sulla classica del rallismo biellese, rosicchiando 5/10 che non lo portano al comando della graduatoria, ma fanno partire i due contendenti praticamente alla pari.

Con questi distacchi non si può gestire” affermava Caffoni nel riordino precedente l’ultima speciale e quindi bisogna partire a manetta, concentrati e senza la minima incertezza. Caffoni è scatenato e migliora il suo tempo precedente di 1”2, mentre Tondina si migliora di 4/10 e concede altri 5/10 all’avversario, salendo così sull’ipotetico podio di arrivo con un ritardo di 7/10 che sono il distacco inferiore nelle classi della giornata.

È bellissimo lottare in questo modo sul filo del decimo. Mi è già capitato di vincere la classe con un solo decimo di distacco. In quei casi bisogna partire e dare il tutto per tutto mantenendo i nervi saldi” commenta Caffoni dall’alto dei 120 rally disputati arricchiti da 14 vittorie assolute.

Non fa drammi Riccardo Tondina: “Anzi sono stra contento per aver disputato una gara a questo livello contro un avversario come Caffoni. Persa per 7/10, ma se tornassimo in speciale saprei dove recuperarli.

Alle spalle dei due fuggitivi la lotta è ugualmente avvincente, visto che Stefano Santero-Matteo Barbero conquistano il terzo gradino del podio (staccati 1’42”3 da Caffoni) con appena 1” di vantaggio su Matteo Ceriali-Davide Gulfi. Inizialmente a porosi all’inseguimento di Caffoni e Tondina è Mirko Pelgantini con Luca Metaldi alle note, che stacca il terzo tempo a Rosazza, ad appena 1”5 da Caffoni, che conquista un margine di 10”4 su Ceriali, che fa meglio per 1”5 su Santero. In sesta posizione è Gabriel Di Pietro, affiancato da Diego Esposito, alla sua prima gara su strada (dopo un’esperienza in pista con Luigi Pirollo), che paga 2”2 a Santero a causa di una manovra ai tornanti della speciale. Nella successiva Tracciolino, Pelgantini si conferma terza forza davanti a Di Pietro, salito prepotentemente in cattedra, Santero e Ceriali. Si va così al primo riposo con Pelgantini in ritardo di 12″6 da Caffoni, autorevolmente terzo con buon margine su Santero (che insegue a 18”7) in piena lotta con Di Pietro, in ritardo di 2/10 e Ceriali a 3”1, che ha patito le gomme fredde su Rosazza in quanto fermato in partenza, dopo il botto del concorrente che lo precedeva sulla speciale, faticando anche a trovare la concentrazione.

Si riparte alla luce dei fari per ripetere la Rosazza e ancora una volta la classifica vede Pelgantini terzo seguito a distanza da Di Pietro, poi Santero e Serena, prima di tornare a Tracciolino che propone il primo scossone della classifica degli inseguitori, con Ceriali che regola Di Pietro e Santero, che fatica a passare nel punto in cui è fermo Pelgantini andato in testacoda in un tornante. Quest’ultimo perde sei minuti da Tondina, passando dal terzo al nono posto della classifica di Classe R2B, che al riposo notturno vede Di Pietro terzo a 1’01” da Tondina, con un vantaggio di 8”7 su Santero che a sua volta precede Ceriali di 2”7. In sesta posizione si trova Graziano Nember, diviso da Ceriali da 1’13”.

La domenica prende l’avvio con Di Pietro che insegue Caffoni e Tondina, mentre Ceriali e Santero lottano sul filo del secondo e Pelgantini è sesto sulla Curino-1. La situazione è simile anche nel secondo passaggio con Pelgantini che stacca il quinto tempo facendo meglio per 5/10 di Santero. A una prova dalla fine Di Pietro sembra avere saldamente in mano la terza piazza, inseguito a 13”8 da Ceriali, che ha appena superato Santero per 1”1, mentre Pelgantini è sempre nono con poche speranze di recuperare posizioni e si gode la gara non prendendo rischi. L’ultima prova vede uscire di strada Di Pietro-Esposito, con Santero, che ormai ha tolto la ruggine di un anno di inattività, che ripete il tempo del passaggio precedente, staccando la terza prestazione e supera così Ceriali per il terzo gradino del podio, con il giovane torinese deluso dal fatto di non aver attaccato a sufficienza per difendere la posizione. Pelgantini stacca il quarto tempo di Classe R2B in prova e conclude ottavo nella classifica finale, alla fine soddisfatto. “Dopo aver perso sei minuti non aveva senso rischiare e fare dei danni. Così ho guidato rilassato e mi sono divertito senza prendere rischi”.

Quinta piazza a 2’08” da Ceriali, per i bresciani Graziano Nember-Morgan Polonioli, Citroën C2, in gara test per Alba e il CIR-WRC, davanti di 1’17” Filippo Serena-Fabio Grimaldi, che si fidano poco sulla sporca Tracciolino di sabato sera, e tolgono la ruggine dopo un anno di assenza dalle gare e precedono Andrea Saredi-Alexandro Colombo molto cauti sulla Tracciolino del sabato e con la Peugeot 208 che gira a tre nelle prove di domenica. Ottava posizione per Pelgantini-Metaldi, seguiti da Gianni Brandalese-Luca Ferraris su Ford Fiesta, subito in difficoltà nella partenza della Rosazza per il ritardo con cui scattano in prova a causa di un’interruzione per il concorrente che li precede e soffrono di problemi al turbo nel passaggio successivo che fa perdere loro oltre 3’40” e condiziona la loro classifica finale.

Decima piazza per i due navigatori biellesi Igor Mora-Gloria Andreis, autori di un ottimo settimo tempo di classe sulla prima prova speciale, poi nella seconda si tranciano le colonnette di una ruota lasciandoli sul disco dei freni. I danni non sono gravi, ma sono costretti a fermarsi per riprendere il giorno successivo con buoni tempi in prova vedendo felicemente il traguardo. A seguire Fabio Vitali-Harshana Ratnayake, usciti di strada all’inizio della prima Tracciolino e rientrati con il Super Rally, che stavano rimontando la graduatoria, prima di bucare sull’ultima prova, fermarsi per cambiare la ruota “tanto la classifica era compromessa”. Chiude la striscia degli arrivi Pierluigi Maurino con Andrea Bruno alle note che picchia duramente nella prima prova, danneggiando il posteriore della sua Peugeot 208 R2B perdendo circa 15 minuti, ma prosegue ostinatamente e viene premiato vedendo il traguardo e conquistando il successo di categoria nella Michelin Zone Rally Cup.

Oltre a Di Pietro si fermano Lorenzo Castelli Villa-Ismaele Barra, che perdono terreno nella prima prova, rallentati da altri concorrenti lungo il percorso, si riscattano nella seconda prova dove sono a ridosso dei magnifici sei, poi escono rovinosamente di strada nel successivo passaggio sulla Tracciolino, rimanendo fermi sul percorso e non riuscendo più a ripartire. Si fermano per uscita di strada dopo poche centinaiA di metri sulla prima Rosazza Giuseppe Frongia-Stefano Sandri, mentre nella prova successiva arriva lo stop per Marco Casalloni-Massimiliano Frau e per concludere si fermano per un guasto meccanico sulla Tracciolino-1 Stefano Bordet-MatteoD’Herin.

  • Iscritti 16, verificati 16, classificati 12, ritirati 4.
  • Vincitori Prove speciali: Tondina-Cecchetto (1, 2, 3, 6); Caffoni-Minazzi (2, 3, 5, 7)
  • Leader di classifica: 1 Tondina-Cecchetto; 2-3 Caffoni-Minazzi; 4 Tondina-Cecchetto; 5 Caffoni-Minazzi;