34° Rally Città di Torino, il settebello DueGi Sport all’assalto del Lys


Torino, 7 e 8 settembre 2019.
Giunto alla sua 34° edizione, il rally Città di Torino, tra gli oltre 110 iscritti, ha accolto anche 7 equipaggi della scuderia DueGi Sport, che si sono dati battaglia sulle 3 ps, di cui una, la storica del Lys, dove sicuramente l’adrenalina non è mancata.

9° ASSOLUTO PER TAVELLI SU Škoda. Gianluca Tavelli con il suo storico navigatore Nicolò Cottellero, hanno preso parte a questa 34° edizione del rally Città di Torino con la Skoda Fabia R5. Una gara quasi del tutto nuova per il pilota torinese che, dei vari tratti cronometrati, conosceva bene solo la prova del Lys e una parte della Monastero. Dopo circa un trimestre di stop forzato, a causa di diversi impegni lavorativi, Tavelli si è rimesso in gioco tra le colline del capoluogo. A causa del tempo incerto, le speciali erano particolarmente insidiose e si passava dall’asciutto al bagnato con molta facilità pertanto la scelta delle gomme era fondamentale. Nonostante alcuni errori, l’equipaggio duegino a chiuso 9° assoluto, 9° di gruppo e 9° di classe R5. Le parole di Tavelli: “della gara di sabato non sono affatto contento. Ho fatto diversi errori, tra cui le gomme. Non era proprio giornata. Per ora non ho idea di quando riuscirò a correre di nuovo quest’anno.”

LOMONACO TAGLIA IL TRAGUARDO 14° ASSOLUTO. La sfortuna che per questo anno ha accompagnato due gare su quattro l’equipaggio composto da Andrea Lomonaco e Fabio Gulmini, sembra essersi dimenticata per un attimo di loro, anche se sempre in agguato.

Per questa stagione, infatti, per ben due gare i duegini su Citroen C2, non sono riusciti neanche a partire a causa di guasti meccanici. Impensierito da questo susseguirsi di avversità, Lomonaco il giovedì pre-gara, ha deciso di dare ascolto alle sue sensazioni ed ha provato la vettura che dopo poco lo ha abbandonato per un guasto. Incredulo ma speranzoso di poter ripristinare la problematica in tempo per correre, unitamente ai suoi meccanici, ha sostituito la centralina di fortuna che garantiva però solo l’80% delle prestazioni della C2. Sabato sono così riusciti a partire e, dopo circa sette chilometri di tratto cronometrato sul primo passaggio del Lys, hanno preso il concorrente che li precedeva, riuscendo a passarlo solo con molta difficoltà dopo oltre cinque chilometri d’asfalto. Un rallentamento che sicuramente li ha penalizzati ma non ha certo diminuito la loro grinta. Quasi increduli, dopo sette prove speciali, hanno tagliato il traguardo classificandosi 14° assoluti, 13° di gruppo e 2° di classe R2B. Le parole del pilota: “è stata una gara che conoscevo solo a metà. Una prova e mezza, infatti, non le conoscevo. Fortunatamente siamo riusciti ad arrivare in fondo e non lo nascondo, all’ultimo co, mi sono commosso. Nonostante la tensione e qualche inconveniente in gara, mi sono molto divertito e c’era davvero tanto pubblico a sostenerci. Il Lys, era umido e sul secondo passaggio, per alcuni tratti, era proprio bagnato, quindi occorreva prestare particolare attenzione. Per adesso non so ancora se quest’anno riuscirò a fare altri rally, ora che finalmente abbiamo capito qual è il reale problema della macchina, cercheremo di sistemarla nel migliore dei modi per renderla ancora più competitiva.”

PENNANZIO – CAMUSSO 3° DI CLASSE CON LA 600. Stefano Pennanzio e la sua copilota Elena Camusso si sono cimentati per la prima volta con la Fiat 600 ed il risultato è stato soddisfacente. Sono infatti arrivati 3° di classe A0, 16° di gruppo e 61° assoluti.

Una gara andata bene sin dall’inizio per loro, dove non è mancato il divertimento, nonostante la prova del Lys fosse stata resa scivolosa dalla pioggia del venerdì e la Mezzenile, sull’ultimo passaggio, si fosse sporcata e rotta molto, richiedendo una guida molto attenta per non commettere errori e compromettere il risultato. Un risultato, il loro, sicuramente migliorabile poiché su quasi tutte le speciali hanno preso il concorrente antecedente. La conformazione delle ps, però, non dava sempre la possibilità di passarlo nell’immediato, facendo accumulare i secondi sul cronometro. La Camusso ha così commentato:” ci siamo divertiti un sacco e la macchina è andata benissimo, grazie all’ottimo lavoro dei preparatori. Ora sta a noi capire un po’ i limiti della 600 per sfruttarla al meglio. Per noi salire sul 3° gradino del podio del Città di Torino è stata una soddisfazione doppia; erano anni, infatti, che non portavamo a termine questo rally. Se gli impegni lavorativi ce lo consentiranno, ci rivedremo al rally del Piemonte.”

LISA – LISA PERDONO SECONDI PREZIOSI USCENDO DI STRADA. Carlo Lisa con alle note suo figlio Stefano Lisa, è partito subito bene prendendo un bel ritmo già sul primo passaggio del Lys, dove hanno staccato il terzo tempo di classe. Nella seconda prova, Mezzenile, per via del fondo viscido, il pilota ha messo le ruote in un fosso arenandosi e, nel tentativo di ripartire, ha raschiato su un muretto la sua Peugeot 106 che non voleva saperne di rimettersi in strada. Dopo circa una ventina di secondi e qualche difficoltà nell’ingranare le marce, finalmente sono riusciti a proseguire la loro corsa contro il cronometro. Le altre prove, sono andate bene, ma un po’ più a rilento sia per il timore di bissare l’uscita, ma anche per qualche problema al cambio con la terza, quarta e quinta marcia che entravano a fatica. Nonostante tutto i Lisa sono riusciti a tagliare il traguardo 43° assoluti, 10° di gruppo e 5° di classe A6. Il commento del pilota: “è stata una gara impegnativa, ma abbiamo tagliato il traguardo. Siamo stati contenti lo stesso, pur avendo ridotto il ritmo gara per paura di toccare nuovamente. La Peugeot A6 è sicuramente una macchina impegnativa da guidare.”

GUASTO ALL’INTERFONO FERMA LA CORSA DI GIORDANINO. Marco Giordanino e il suo navigatore Renato Meroni, su Peugeot 106 in classe A5, erano pronti a darsi battaglia con i numerosi avversari ma, dopo la seconda assistenza a Givoletto programmata a seguito delle  le prime due speciali, Lys e Mezzenile, hanno avuto problemi con l’interfono che ha smesso di funzionare. I tentativi dell’equipaggio di risolvere la problematica purtroppo sono stati vani e proseguire la corsa contro il cronometro era davvero impossibile, loro malgrado, sono stati costretti a consegnare la tabella di marcia. Giordanino ha così commentato: “purtroppo questo rally Città di Torino è stata un’altra gara finita troppo presto. Siamo dispiaciuti e per ora non abbiamo ancora programmato nulla per il resto della stagione.”

I FRENI ABBANDONANO BELLONZI AL LYS. Davide Bellonzi affiancato dal suo navigatore Ettore Barberis, iscritti nella classe E6 con la loro Opel Corsa GSI, purtroppo non hanno potuto terminare neanche la ps1, il col del Lys, a causa di un guasto ai freni proprio sugli ultimi chilometri del tratto cronometrato sicuramente meno indicato per questo tipo di rottura meccanica. Fortunatamente l’equipaggio se l’è cavata senza conseguenze gravi, se non un notevole danno alla vettura poiché, nel tentativo di “salvare il salvabile”, vista la situazione, per potersi fermare il pilota ha scalato vertiginosamente marce, facendo però andare fuori giri il motore che si è rotto. Ma la sfortuna è stata ancora loro compagna, infatti, la loro corsa è terminata poiché hanno battuto con il retrotreno della macchina in una riva. L’amaro commento del pilota: “mi spiace moltissimo. Io e il mio naviga in ogni caso stiamo bene. Nell’impatto a fine gara, abbiamo fatto non pochi danni”.

NOCERA FONDE AL LYS. Francesco Nocera con alle note Claudio Quaglia, su MG Rover ZR105 era prontissimo a darsi battaglia nella categoria N1, anche senza aver testato la vettura allo shake down. Ma purtroppo a poco più di tre chilometri dallo start del primo passaggio sulla Lys, si è rotta una valvola del motore ed a causa del fuori giri, hanno fuso. All’equipaggio sconfortato per non aver neanche potuto lottare, non è rimasto altro da fare se non ritirarsi. Nocera ha così commentato: “purtroppo non siamo quasi neanche partiti, siamo davvero dispiaciuti per come sia andata. Io e Claudio abbiamo iniziato a correre i rally insieme quasi 30 anni fa e le delusioni di non aver neanche potuto lottare per scalare la classifica, fanno sempre male. E’ andata così. La nostra intenzione, se riusciamo, è quella di gareggiare al rally del Piemonte di ottobre”.