4 Moschettieri al Rally Legend

Donetto, Miotto, Conti e Tortone: Quattro moschettieri a RallyLegend

Si era capito fin dalla prima edizione che la kermesse del Titano era e sarebbe stata per sempre una gara cult per tutti gli appassionati di rally. Ora, per partecipare, bisogna mettersi in coda. E così hanno fatto numerosi piloti e navigatori del Nord Ovest. Quattro di loro ci raccontano come è andata la loro missione attorno alla rocca della libertà nel fine settimana dal 10 al 13 ottobre. Di Tommaso M. Valinotti; foto di Elio Magnano

SAN MARINO (RSM) – È stata la cosa più facile del mondo. Un incontro in trattoria e subito tutti d’accordo per partecipare a RallyLegend. Se per Marcello Miotto e Gianfranco Conti l’appuntamento attorno a San Marino è un classico da alcuni anni, per Oscar Donetto era la seconda occasione, mentre per Enrico Tortone era l’esordio da pilota, dopo aver assistito due anni anni fa alle evoluzioni dello zio Maurizio. E mentre il carmagnolese Miotto ed il saluzzese Conti si godevano una gara fantastica, per il pilota di Casalgrasso (CN) Donetto e il chierese Tortone era una dura lotta. Che lasciava in tutti una gran voglia di tornare, visto che la parola d’ordine, per i quattro moschettieri è: “Il prossimo anno ci saremo

Oscar Donetto: “Se rovesciate la classifica ho vinto io

Donetto_Verna_DSC_0711_01L’aveva detto prima della gara, che sarebbe arrivato ultimo, facendo però tanta pretattica. In realtà Oscar Donetto è 17° assoluto nella gara riservata alle WRC, dimostrando però una tenacia veramente encomiabile. Due volte bloccato da guasti in prova speciale, il pilota di Casalgrasso (CN), affiancato dal navigatore di Dronero Federico Verna, è ripartito il giorno dopo con il SuperRally. “L’ho fatto per i meccanici di Fabrizio Colombi che per due notti hanno viaggiato per l’Italia e lavorato per permettermi di ripartire. Davanti una simile abnegazione era doveroso ripartire tutte le volte” Se il buon giorno si vede dal mattino, il portacolori della NordWest ha subito capito che a RallyLegend 2013 la situazione sarebbe stata difficile. “Giovedì abbiamo fatto un giro sulla prova disturbati da un fastidioso rumore alla trasmissione. Siamo tornati in parco assistenza, i meccanici hanno risolto l’inconveniente, ma quando ci siamo ripresentati al via della prova test il tempo era scaduto”. Superato senza problemi il disguido dello Shake Down, Donetto-Verna si presentano fiduciosi al semaforo verde delle quattro prove del venerdì. Le cose vanno abbastanza bene per le prime due speciali, poi nella terza, il secondo passaggio della “Laghi” si rompe il cambio alla Ford Focus WRC, costringendo il presidente della scuderia carmagnolese a chiudere a rilento ed a rinunciare alla successiva speciale di Domagnano. “Con i meccanici neanche a discuterne. Appena rientrato in parco assistenza si sono messi all’opera ed hanno smontato il cambio iniziando l’opera di sostituzione. Lavoro facile a dirsi, ma in realtà hanno impiegato gran parte della notte”. Con sul groppone una pesante penalizzazione Oscar Donetto non si arrende e riparte per le prove  del sabato e prosegue di buon passo per cinque delle sei speciali, staccando addirittura un sesto tempo assoluto su “La Casa” penultimo impegno della giornata. Ma è il canto del cigno. A rompersi, questa volta, è la trasmissione ed ancora una volta Donetto-Verna rientrano a passo d’uomo in parco assistenza. “Per me era finita lì, ma ancora una volta i meccanici non erano dello stesso parere”. Questa volta la situazione è ancora peggiore. Infatti manca il ricambio che viene reperito a Manfredonia, in provincia di Foggia, a quasi 500 chilometri di distanza.

Donetto_Verna_DSC_9618_01Un furgone parte dal Gargano con l’albero di trasmissione a bordo e risale l’Adriatico fino ad Ancona dove incontra la squadra dei meccanici che prende in consegna il particolare, volta il furgone e riparte alla volta di San Marino. “Siamo ripartiti ancora una volta e con una gran voglia di fare bene almeno l’ultima tappa” ed i risultati si sono immediatamente visti. In tre delle quattro prove dell’ultimo giorno Oscar Donetto e Federico Verna staccano il sesto tempo assoluto, a dimostrazione di una competitività che le rotture non hanno permesso di dimostrare in classifica. “Senza le penalità pagate avrei potuto lottare per una buona posizione in classifica generale in una gara che ha visto il successo del campione del mondo Didier Auriol. Quest’anno è già andata meglio della volta scorsa, quando avevo fatto due sole prove speciali. Ma non è certo finita qui. Il prossimo anno ammetteranno nella categoria WRC le vetture costruite nel 2004. ed allora tornerò con la mia Škoda Fabia WRC e sarà tutta un’altra storia”.

Marcello Miotto: “Secondo dietro un giovane promettente

Miotto_Verna_DSC_1591_01Marcello Miotto è ormai un habitué di RallyLegend. Ha scalato la Rocca del Titano la prima volta nel 2005 per affrontare la kermesse sammarinese con una Lancia Delta S4, per presentarsi l’anno successivo al volante della sua Lancia Delta HF nei colori Martini per poi mai mancare un’edizione. “Sono molto soddisfatto per come sono andate le cose” commenta il pilota carmagnolese, affiancato quest’anno dal navigatore di Dronero Alessandro Verna. “Abbiamo chiuso quinti assoluti nella categoria MITH (quella che raggruppa le regine dei rally dell’epoca d’oro) e secondi di classe dietro un equipaggio di giovanissimi che farà sicuramente strada” afferma Miotto riferendosi ai vincitori, i sudamericani Gustavo Trelles-Jorge del Buono, che possono vantare nel loro palmares, fra l’altro, quattro titoli mondiali Gruppo N. “In realtà il risultato è ciò che interessa meno in una manifestazione simile. Chi partecipa al Legend puntando al risultato non ha capito nulla.

Miotto_Verna_DSC_0659_01Questa è kermesse, è spettacolo allo stato puro” sostiene il portacolori della scuderia NordWest, “e se così non fosse non si capirebbe il successo di RallyLegend che da 11 anni registra una crescita continua di numeri e spettacolo”. Tre giorni di gara, da venerdì 11 a domenica 13 ottobre saziano la voglia di “traversodei partecipanti e mandano alle stelle l’adrenalina del pubblico. “Chi non ha mai partecipato al Legend, da pilota o da spettatore non importa, non può capire il fascino di questa manifestazione. Sei a stretto contatto con i piloti che hanno fatto la storia dei rally, è pressoché impossibile contare quanti titoli si schierano al via, ma sopratutto si corre fra due ali di folla; è un ritorno al passato, alle immagini del Rally del Portogallo anni Ottanta quando le macchine dividevano al loro passaggio la folla degli spettatori come le acque del Mar Rosso. In quel caso devi mettere tu, pilota, un po’ di saggezza e se hai lo spazio tiri la spazzolata al limite e fai magari due tondi. Così facendo hai perso 20”, ma della classifica importa poco”.

Miotto_Verna_DSC_1136_01L’universo RallyLegend si vive anche in parco assistenza e negli intensi momenti che dovrebbero essere di riposo. “C’è gente da tutto il mondo. Non ho la più pallida idea di quante persone ci fossero sul tracciato. Decine di migliaia sicuramente, forse centinaia. Non lo so. Comunque era folla. E ci si ritrova tutti insieme al parco assistenza. Sono venuti a trovarci dei ragazzi del Lancia Delta Club New Zealand che ci hanno regalato le magliette ufficiali del club con tanto di Kiwi (l’uccello simbolo dell’isola australe) stampigliato. Abbiamo stretto mille mani, posato in milioni di foto. É stata vera festa” sottolinea ancora il pilota della Delta.  Un Legend che ha mille lati positivi, ma sicuramente avrà qualche rovescio di medaglia. “Il primo è stato che abbia stretto una joint venture con Harri Toivonen, il fratello del mitico Henri, che ci ha nominati testimonial ufficiali della sua bevanda energetica, la IONI. A quel punto, per problemi di immagine, non potevamo certo farci beccare in giro con fiaschi di Lambrusco come negli anni scorsi. Molto più seriamente il vero problema di RallyLegend è la progressiva asfaltificazione delle strade che attorniano San Marino. Una volta il Legend era tutto su terra ed era goduria pura. Oggi rimangono solo due prove speciali sterrate e Vito Piarulli, l’organizzatore, vive nel terrore che gli asfaltino pure quelle. Ma non importa: poter volare sui dossi di Domagnano e Piandavello, con un pubblico da stadio che ti incita non ha pari”. Tornato dal Legend Marcello Miotto si è dedicato nelle settimane scorse a due manifestazioni-spettacolo sui piazzali. “Adesso abbiamo alcuni mesi di riposo. A gennaio andremo a Serre Chevalier per una gara su ghiaccio. Sarà spettacolo puro. Naturalmente prima di lasciare San Marino mi sono già iscritto a RallyLegend 2014. Così potrò sistemare la giovane promessa Gustavo Trelles”. Una promessa o una minaccia?

Gianfranco Conti: “Lo spettacolo è il pubblico

Conti-PerinoGianfranco Conti ha chiuso la sua quinta partecipazione a RallyLegend sesto assoluto e terzo di classe nella categoria MITH, subito dietro al compagno di squadra Marcello Miotto. Tutto ciò nonostante una fastidiosa ed ancor più dolorosa slogatura al polso destro subita dal saluzzese durante l’ultima prova speciale del sabato sera. “Se vogliamo è stata la mia fortuna. Con il posto destro bloccato non ho potuto dedicarmi alla mia figura preferita: il controsterzo con il freno a mano. E così guidando decisamente più pulito le mie performance sono molto migliorate nelle quattro prove di domenica risultando più veloce dei miei standard precedenti”. Affiancato dal navigatore di Germagnano, nella Valle di Lanzo, Samuele Perino, Gianfranco Conti torna dalla sua quinta esperienza a RallyLegend con la soddisfazione che illumina gli occhi e la mente.

Conti-Perino_DSC_0613_01Tutto è andato alla perfezione, la mia Delta Repsol ha funzionato alla perfezione anche nelle difficili prove di RallyLegend, nelle quali non si risparmia nulla. Ed io non sono certo uno che risparmia la vettura, con la mia mania del freno a mano ad ogni curva, anche la meno impegnativa. Ma RallyLegend è assolutamente questo. Lo spettacolo allo stato puro, dove il risultato è decisamente meno importante che in altre gare. Qui il pubblico non viene per festeggiare chi vince. Viene per vedere i grandi piloti di tutti i tempi dare spettacolo e ti inneggiano se arrivi in curva è ‘butti’ la tua vettura come oggi si vede raramente nei rally con le macchine moderne”. Gianfranco Conti in quello è un maestro e nella kermesse della Repubblica del Titano si trova perfettamente a suo agio. “RallyLegend è una grande manifestazione, con delle prove speciali di grande bellezza ed emozione sia per il pubblico che per chi guida. Personalmente la prova che preferisco di più è quella di Serravalle, ma è veramente difficile stilare una classifica dei tratti più affascinanti” sottolinea Gianfranco Conti che, oltre ad essere un pilota spettacolare, è anche co-organizzatore ed ideatore del Saluzzo Master Show, una delle manifestazioni-spettacolo più riuscite e seguite non solo del Piemonte, ma anche a livello nazionale. “Però RallyLegend è diventato un grande business, costringendo gli spettatori a pagare per vedere le prove speciali, per entrare in parco assistenza, per ogni cosa che fa o cui vuole assistere. Il tutto mi sembra francamente eccessivo, ma hanno ragione gli organizzatori,visto il successo che la manifestazione ottiene, sia a livello di partecipanti, che fanno la fila per esserci e si precipitano ad iscriversi appena aprono le adesioni, sia a livello di pubblico, che per tre giorni affolla le prove speciali formando un vero e proprio muro a bordo strada che riporta la memoria ai grandi rally dell’epoca d’oro. Quella degli anni Ottanta. Ed è per questo spettacolo che la gente continuerà ad esserci anche nelle prossime edizioni, ed io sarò sempre lì cercando di dare spettacolo con la mia Delta, tirando sempre più il freno a mano, sia con il polso sano, sia con il polso slogato” asserisce ancora Conti, che tanto per non smentirsi quindici giorni dopo il RallyLegend, si è presentato nei piazzali del Torino Motor Show, risultando ancora una volta fra i piloti più spettacolari ed applauditi dal pubblico. Tanto per non smentirsi, tanto per non sentire il polso slogato.

Enrico Tortone: “Il divertimento è rimandato al prossimo anno

Tortone_Giovo_DSC_9804_01Mi sono divertito solo sulla prova ‘Laghi’, la prima del primo giorno, poi non se ne è fatto più nulla”. L’esordio di Enrico Tortone a RallyLegend non è stato dei più fortunati. Affiancato dall’esperto navigatore astigiano Cristiano Giovo, Tortone è partito subito molto forte nella speciale Laghi, segnando il settimo tempo assoluto, poi ha dovuto subire gli inconvenienti tecnici della sua Mitsubishi Lancer EVO VI che ha cominciato a manifestare problemi ai freni, per poi accusare problemi alla centralina, per finire di rompere la cinghia di distribuzione nella seconda prova della domenica, chiudendo anzi tempo e in modo mesto il sogno del pilota chierese. “Io non ho molto tempo da dedicare alle corse e per questo motivo debbo selezionare le gare più interessanti ed avvincenti. E RallyLegend è sicuramente una di queste” afferma il 34enne imprenditore alimentare. “La mia avventura  è nata nell’estate scorsa, quando parlando con Oscar Donetto abbiamo deciso di disputare la gara della Repubblica di San Marino. Il progetto era interessante e divertente. Abbiamo messo insieme un pacchetto di amici, comprendente due veterani del Legend con Marcello Miotto e Gianfranco Conti, e la baldoria era assicurata. In effetti siamo stati bene fuori dall’ambito di gara, ma in prova speciale per me è stata una gran delusione” dice sconsolato Enrico Tortone.

Tortone_Giovo_DSC_9822_01Era il mio esordio in questa manifestazione, ed era una grande emozione correre a fianco di grandi campioni quali Didier Auriol, che ha vinto la mia categoria, Miki Biasion, Markku Alen e Carlos Sainz, e sentire il tifo della folla che sta a bordo strada e che spinge più del turbo. Una passione che era esplosa due anni fa quando avevo seguito RallyLegend da spettatore particolarmente interessato seguendo l’avventura di mio zio Maurizio che aveva chiuso secondo assoluto nella categoria WRC con la stessa Mitsubishi Lancer che ho usato io”. Enrico Tortone cancella immediatamente la delusione e guarda al futuro. “I rally sono così. Vanno e vengono come vogliono loro, anche se li prepari attentamente come ho fatto io in questa occasione” conclude cancellando la delusione e già pregustando il doppio appuntamento all’autodromo di Monza che il pilota chierese affronterà il 9-10 novembre (Ronde di Monza) e 23-24 dello stesso mese (Monza Rally Show).