53° Rallye Elba-Trofeo Barontini: i protagonisti del “Tricolore” WRC pronti ad una nuova sfida di spessore sulle strade dell’isola

Il terzo atto del Campionato Italiano WRC, che dopo meno di un mese dalla disputa dello “storico” porterà sull’isola gli attori della sfida con le “supercar”. Grazie ad una classifica “corta” e ad un percorso di elevato livello tecnico, già collaudato con lo “storico” dello scorso mese, promette due giorni d’effetto. Al via anche coloro che puntano ai punti della Coppa di VI zona, della quale l’appuntamento isolano è l’ultimo valido per staccare il cartellino per la finale di Como.

Portoferraio (Isola d’Elba-Livorno), 07 ottobre 2020 – Tutto pronto, sull’isola, per il 53° Rallye Elba-Trofeo Barontini, terza prova del Campionato Italiano Rally WRC (CIWRC), valido pure come ultimo atto della Coppa Rally di VI zona a coefficiente 1,5 e per il Trofeo Rally Toscano.

Per la corsa tricolore si tratta di un crocevia importante, con la gara isolana si apre il rush finale della stagione, peraltro rivista a seguito dell’emergenza epidemiologica, con tanti motivi sportivi per seguirla e sicuramente le prove speciali dell’Elba diranno molto, in termini di classifica. Di interesse anche il fatto che proprio all’Elba ci si giochi anche l’ultima chance per la Coppa Rally di VI zona, il coefficiente 1,5 di punteggio potrà dare soddisfazioni a chi punta a staccare il cartellino per la finale di Como del 6-7 novembre.

I motivi sportivi: il leader Miele pronto a difendersi, Pedersoli all’attacco

Hanno aderito alla chiamata di Aci Livorno Sport 52 equipaggi, praticamente ci saranno tutti gli attori del Campionato, che arriva all’Elba con una classifica corta, il che apre molte argomentazioni e diversi pronostici su chi potrà salire sul gradino più alto del podio di una delle gare -simbolo delle corse su strada a livello internazionale.

Occhi puntati sul leader, il milanese Simone Miele, passato leader (16 punti) dopo il secondo impegno di San Martino di Castrozza lo scorso mese. Miele, in coppia con Mometti, avrà a disposizione una Citroen DS3 WRC, la stessa che lo portò alla vittoria all’Elba lo scorso anno. Ovvio che cerchi il bis in gara, ma sulla sua strada troverà un determinato Luca Pedersoli (Citroen DS3 WRC), insieme ad Anna Tomasi, ad un solo punti dietro (appaiato all’irlandese Breen, vincitore ad Alba ai primi di agosto, ma qui assente). “Pede”, Campione tricolore in carica, ha scartato la prima gara di Alba che l’ha corsa – occasione imperdibile – con una Hyundai WRC “plus” per cui, dopo il successo a San Martino di Castrozza il mese passato andrà certamente all’attacco per vincere e per anche rifarsi della sfortuna qui sofferta nel 2019.

Ad un solo punto dietro al bresciano, Luca Rossetti medita pure lui un attacco deciso al vertice, pur se con una meno potente, ma agile, Hyundai i20 R5, con Fenoli alle note. Nota statistica: il friulano torna a calcare le strade elbane dopo ben 20 anni, dall’edizione del 2000 (che corse con una Renault Clio gruppo N), per cui ci sarà un lavoro in più, per lui, quello di adattarsi alle sempre ostiche strade dell’isola. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda sarà il siciliano Andrea Nucita (Hyundai i20 R5), navigato dal fratello Giuseppe, che sull’isola vi ha corso una sola volta, due anni fa, quindi dovrà trovare pure lui feeling con le strade.

In debito di punti in classifica di Campionato è Corrado Fontana, un affezionato alle strade elbane, che dovrà rifarsi sia della sfortuna del 2019 che da un avvio stagionale non proprio solare, con il sesto posto di Alba ed il ritiro per noie meccaniche a San Martino. Il comasco, nono in classifica, avrà a disposizione la consueta Hyundai i20 WRC condivisa con Nicola Arena. Occhi puntati poi sul piacentino Andrea Carella (con Andrea Bracchi su Skoda Fabia R5), in cerca di punti pesanti sia per il CIWRC (ha solo un risultato utile, quello sulle dolomiti, in quanto ad Alba si fermò per incidente) che per la coppa di VI zona, visto il bel risultato ottenuto al Ciocco ad agosto.

Outsider di lusso ma anche qualcosa in più, viste le capacità che hanno saputo far vedere spesso, sono da prendere in considerazione pure Alessandro Gino-Daniele Michi (Skoda Fabia R5), come pure Lorenzo Grani-Chiara Lombardi (Skoda Fabia R5) e Stefano Liburdi-Andrea Colapietro (Skoda Fabia R5) ed a loro, oltre a Luigi Fontana (insieme a Giò Agnese su Hyundai i20 WRC) si affiancano alcuni agguerriti locali, capaci di sparigliare le carte in tavola e creare problemi a chi pensa in grande per la classifica di campionato.

Si parla quindi di Francesco Bettini-Luca Acri, Andrea Volpi-Michele Maffoni e Walter Gamba-Giacinto Maggio, tutti su Skoda Fabia R5. I primi, quinti assoluti allo “storico” del mese passato, andranno in cerca della continuità, Volpi vuole il riscatto dalla sfortuna invece sofferta con la Delta Integrale e Gamba vuole certamente migliorare il 15esimo posto dello scorso anno ottenuto con una più datata Peugeot 207 S2000.

Occhio anche al montecatinese Paolo Moricci, insieme a Garavaldi, uno capace di prestazioni di spessore, peraltro quest’anno non particolarmente soddisfatto delle tre gare disputate. Avrà pure lui una Skoda Fabia R5, mentre una VolksWagen Polo R5 sarà la vettura che il maremmano Leopoldo Maestrini avrà a disposizione insieme all’esperto Sauro Farnocchia, per dare continuità alla vibrante prestazione di Pistoia, terzo assoluto al debutto sia nella gara che con la vettura tedesca.

Al via anche il livornese Giovanni Galleni, già visto in gran forma allo “storico” con una BMW M3, pronto quindi a dare seguito al momento positivo con una Skoda Fabia R5 sulla quale ritroverà il suo storico copilota Maurizio Nassi.

Cerca punti importanti per la Coppa di VI zona anche il gentleman Pierluigi Della Maggiora, con Moriconi al fianco (Skoda Fabia R5) e per le “due ruote motrici” si attende una nuova ed esaltante prestazione dal parmense Roberto Vescovi, in coppia con Giancarla Guzzi su una Renault Clio S1600. Ci saranno poi da seguire anche i brillanti fratelli fiorentini Lorenzo e Cosimo Ancillotti, con la Peugeot 208 R2 ed il lucchese Luca Bazzano, con al fianco Max Menchetti, inseguirà punteggio importante per la classifica del Trofeo “Corri con Clio N3”. Altre validità della gara sono quelle della Michelin Rally Cup, il Trofeo Renault Twingo R1 e dell’R Italian Trophy.

STRUTTURA DELLA GARA

Sono in programma 6 prove speciali, più o meno il disegno del tracciato ricalca lo “storico” della settimana scorsa, assicurando un elevato standard di impegni cronometrati, strutturati su due giorni di sfide. Il totale di distanza competitiva sarà 92,860 chilometri, a fronte del totale che sarà di 317,320.

 

Cuore pulsante della gara sarà come consuetudine Portoferraio, la partenza avrà luogo alle 17,00 di venerdì 9 ottobre, dopo la quale i concorrenti duelleranno su tre tratti cronometrati, avviando subito con una “piesse” impegnativa, lunga, la “Volterraio-Cavo” (Km. 27,070), per poi portarsi alla “Nisporto-Cavo” (Km. 14,190) e per finire la giornata di nuovo sulla “Volterraio”, stavolta corta, di 5,690 chilometri. Termine della prima giornata alle 22,30 per riprendere l’indomani, sabato 10 ottobre dalle ore 8,00, con in programma subito i 22,430 chilometri della “Due Mari”, seguiti dalla “Lavacchio-San Piero” (km. 14,220) e per finire non poteva mancare il “Monte Perone” (Km. 9,260), per poi accarezzare la bandiera a scacchi dell’arrivo, previsto alle 16,30.

 

Portoferraio centro nevralgico della competizione, con parco assistenza e riordinamenti previsti nella zona portuale e con questo, Aci Livorno Sport tiene a sottolineare che, seguendo le normative governative e federali per il contenimento dell’epidemia da Covid -19, lungo le prove speciali NON sono previste zone specifiche per il pubblico.

 

Tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza di persone se non gli addetti ai lavori, nel numero previsto dal protocollo sanitario vigente. Il parco assistenza, il riordino, la direzione gara oltre alla cerimonia di partenza e di arrivo permetteranno l’accesso solo al personale addetto ai lavori, con possibili limitazioni previste anche per gli operatori media al fine di evitare assembramenti di persone.