Ampi consensi per ASI Automotoclub Storico Italiano ad Automotoretrò

TORINO – Ha riscosso ampi consensi  l’intenso programma dell’Automotoclub Storico Italiano predisposto in occasione di Automotoretrò di scena a Torino Lingotto dal primo al 4 febbraio. Sono state numerose infatti le iniziative presentate allo stand del Padiglione 2. Giornate clou sono state quelle di sabato e domenica. A fare gli onori di casa sono intervenuti il neo presidente dell’ASI Maurizio Speziali affiancato dai due vice Alberto Scuro e Mauro Pasotti.

Sabato si è iniziato con la presentazione di due libri editi da AsiService: “Martin’s Bikes” di Paolo Martin e “Torino e l’arte dei carrozzieri 1946-1980” di Massimo Porta. La mattinata è quindi proseguita con l’interessante relazione  a cura di Marco Makaus  sul tema “XK: il motore delle Jaguar (1948-2018)”.  Alle 12.30 alcuni club federati ASI hanno illustrato le loro manifestazioni di punta. Antonio Traversa e Riccardo Zavatti, entrambi neo consiglieri federali hanno presentato  rispettivamente il Circuito del Bordino e il Valli e Nebbie; quindi è stata la volta di Felice Graziani che ha raccontato il Circuito di Avezzano. La mattinata si è conclusa con Flavio Mangia che ha presentato le “Formule di Europe Assistance”. Dopo una breve pausa si è ripreso alle ore 14,00 con i 70 anni di Land Rover con la presentazione di Pierluigi Ducci, presidente del Registro Storico L.R. e gli interventi di Giosuè Boetto Cohen e Claudio Lencioni. A seguire è stata presentata dal Presidente della Commissione manifestazioni moto Palmino Poli la prossima edizione di Asimotoshow in programma dall’11 al 13  maggio a Varano de Melegari. In tema di due e quattro ruote storiche il salottino dell’ASI ha ospitato successivamente  “Ammiraglie al seguito della corsa: una Topolino sulle strade dell’Eroica” con gli interventi del Presidente dell’ASI Maurizio Speziali, di Roberto Giolito, Head of Heritage FCA, di Mario Garavoglia, socio Topolino Autoclub Italia e “ciclostorico”, di David Giudici, direttore di Ruoteclassiche,  e di Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica, accompagnato da Jacek Berruti, figlio di Luciano Berruti, indimenticabile figura del ciclismo storico. Voltando pagina, a seguire, l’attenzione si è spostata  sul “il Salone di Torino Parco del Valentino” con Andrea Levy.

Domenica mattina si è ripreso con “Agip Novecento al servizio del motorismo storico” con Alberto Sciandrone di Eni che ha illustrato nei dettagli la nuova linea di lubrificanti dedicata al motorismo storico. Alle 11 spazio al Museo dell’Associazione Piero Taruffi con la consegna, nel 30° anniversario della scomparsa del pilota, al presidente dell’Associazione Flavio Verzaro, dell’opera pittorica del Maestro argentino Rafael Varela ispirata alla vittoria di Taruffi alla Carrera Panamericana del 1951 al volante di una Ferrari 212 inter.

A seguire, a conclusione della mattinata, si è dato spazio ancora al  tema letterario: Franco Daudo e Mauro Garino  hanno presentato e raccontato  “Due ruote sotto la Mole”.  All’incontro è intervenuto anche Fabrizio Consoli, giovane consigliere federale neo eletto, grande appassionato di moto.

In bella mostra presso lo stand ASI ci sono fatte ammirare due Jaguar, una E-type ed una XK 120. Insieme a loro, in rappresentanza del movimento motociclistico son state esposte tre moto: due Della Ferrera, 500 corsa e 175 turismo, ed una Salvai 500 special.

Martin’s Bikes di Paolo Martin

“Il motociclista appassionato, la moto, la suona”.  Questa affermazione sintetizza ciò che “Martin’s Bikes” offre all’amante delle Due Ruote.  Paolo Martin, designer eclettico e geniale nel risolvere con semplicità ogni questione di ordine pratico, è prima di tutto Motociclista. E quando la passione viene lasciata libera da ogni condizionamento, nascono le Guzzi e le Benelli per De Tomaso, le Gilera del decennio 1975-85 oltre alle biciclette per Cinelli e per Colnago in fibra di carbonio (metà anni ’80). Il tutto, avvolto dal tocco di modernità che solo un precursore come Martin poteva dare, e che questo volume illustra integralmente. Editore: AsiService. Formato 21×29.7, brossura con alette, foto bianco / nero e colori, con disegni originali dell’autore, testi in Italiano e Inglese, pagine 280.

Torino e l’arte dei Carrozzieri 1946/1980 di Massimo Porta

Il volume rivisita gli anni del secondo dopoguerra a Torino, quando si sviluppò una concentrazione unica al mondo di artigiani, carrozzieri e veri e propri scultori dell’arte in movimento. “Rolling sculptures” secondo la famosa definizione di Arthur Drexler che per primo organizzò al MOMA di New York, di cui era curatore, mostre dedicate al design automobilistico, esibendovi un importante numero di vetture disegnate a Torino. Percorrendo un ideale parallelismo con i capolavori del Rinascimento dei secoli passati, vengono rievocati i passaggi salienti e le realizzazioni emblematiche dei carrozzieri torinesi del XX secolo, senza trascurare aneddoti e aspetti che mantengono viva l’umanità di chi realizzò tanti capolavori automobilistici, la forma d’arte forse più ambita del tempo moderno. Il volume è ispirato a tre motivi conduttori: il desiderio di non perdere la memoria di un momento eccezionale nella storia di Torino, molto presente agli appassionati ma poco nota al grande pubblico, l’amore dell’Autore per la propria città e una vena di nostalgia per i tempi andati, non necessariamente migliori ma sicuramente fecondi e ricchi di fiducia nel futuro. Editore: AsiService. Formato 21×29.7, brossura con alette, foto bianco / nero e colori, testi in Italiano e Inglese, pagine 176.