Asimotoshow porta in pista le regine del XX Secolo ed anche di quello prima

Circa sessanta moto hanno popolato la batteria delle più anziane, una ventina delle quali con un secolo di età sulle loro ruote. Uno spettacolo fantastico che ha elevato il valore culturale della manifestazione e sollevato molta curiosità e simpatia negli spettatori ai box. Di Tommaso M. Valinotti, foto di Gabriele Valinotti

 VARANO DE MELEGARI (PR), 29 maggio – Correvano anche loro. In un mondo completamente diverso. Sono le moto della batteria dedicata ai veicoli più vecchi, molti dei quali sono una combinazione fra moto e macchina, con le loro tre ruote, il guidatore seduto dietro ad un “divano” che ospita i due passeggeri. Quando erano giovani, correvano su strade completamente diverse, su fondi sterrati sollevando nuvole di polvere, suscitando spesso le paure delle persone che incontravano, abituate al passo lento e silenzioso degli animali, spaventate dal loro rombo che ad alcuni sembrava divino, ai più sembra infernale.

Asimotoshow ha sempre portato in pista questi magnifici spizzichi di storia, con circa sessanta motociclette che hanno sfilato nella batteria A di apertura, riservata ai mezzi fino al 1940, una ventina dei quali con cento e più anni sulle spalle, a cominciare dalla Chizzolini 1 ¾ HP di Osvaldo Faustini del secolo scorso, più che scorso essendo datata 1897. Marche note come Harley Davidson, Indian, Peugeot, Ariel, Guzzi, BMW e Triumph o meno note (di sicuro ai meno esperti del settore) quali Griffon, Monet & Goyon, Ultima Lyon, Moto Ronyx, Terrot e Alcyon hanno affrontato gagliardamente l’asfalto di Varano portate in pista dai loro piloti (uomini e donne) convenientemente abbigliati come i centauri di un secolo fa, che dovevano affrontare polvere e strade sterrate per muoversi. Oltre allo scetticismo dei viandanti che incontravano sul loro percorso. Scetticismo che oggi è diventato curiosità di conoscere e simpatia.