Rally Story: Australia 1998, Tommi Makinen regola Carlos Sainz

Di Enrico Formento Dojot

PERT (Australia) – Dal cinque all’otto novembre 1998, giusto vent’anni fa, andava in scena l’undicesima edizione del Rally d’Australia, con base a Perth. Novantaquattro gli equipaggi iscritti e cinquantotto al traguardo dopo una dura selezione. Tommi Makinen e Carlos Sainz stanno lottando per il mondiale, con qualche speranza anche per Colin McRae, non ancora condannato dalla matematica. La gara è bella e combattuta, ma verrà ricordata soprattutto per le polemiche scaturite a seguito di una penalizzazione a carico di Makinen, poi annullata su ricorso della Mitsubishi.

Succede nella prova speciale di Langley Park. Makinen parte prima del dovuto, almeno questo è il primo verdetto dei giudici di gara.  La Mitsubishi sosterrà che era partito il cronometro a semaforo ancora rosso e la penalità verrà, come si diceva, annullata. Inevitabili le proteste di Sainz, che si sta giocando il titolo con Tommi sul filo dei secondi. Ma andiamo con ordine. Tre tappe per 404.69 chilometri di cui 108.87 di prove speciali. La prima giornata inizia con alcune frazioni brevi e interlocutorie; poi tocca a “Beraking” (km. 28.59), “Flynns” (km. 34.01), “Helena” (km. 30.05) e si comincia a fare sul serio. Makinen e McRae soffrono problemi tecnici e sono attardati, mentre Richard Burns, su Mitsubishi Carisma GT Evo V, realizza un filotto di sei successi, spicca il volo e conquista un minuto di margine. Il nostro Piero Liatti, navigato da Fabrizia Pons, incoccia con la Subaru Impreza S4 contro un albero a Beraking ed è costretto al ritiro. La seconda tappa registra il capottamento di Burns, che ora deve inseguire. I piloti si trovano ad affrontare due prove particolarmente lunghe e faticose, la “Stirling East” (km. 35.48) e la “Wellington Dam” (km. 45.38). Makinen si aggiudica sei speciali e si porta al secondo posto, dietro Sainz. Nella terza tappa, le impegnative “Bunning East (km. 13.77), West (km. 35.29), North (km. 31.92) e South (km. 25.16)”. Un McRae in piena trance agonistica si rende protagonista di una rimonta spettacolare, frustrata però da noie al turbo che lo relegheranno al quarto posto finale. Alla prova 21, la quart’ultima, Sainz è ancora in testa ma Makinen con un colpo di reni deciso lo spodesta sul traguardo. Mentre Burns deve abbandonare alla “Bunning South”, Makinen chiude trionfando e al comando della classifica del mondiale, con soli due punti su Sainz.

Ordine d’arrivo:

  1. Tommi Makinen – Risto Männisenmäki (Mitsubishi Lancer Evo V)
  2. Carlos Sainz – Luis Moya (Toyota Corolla WRC) a 16”5
  3. Didier Auriol – Denis Giraudet (Toyota Corolla WRC) a 25”
  4. Colin McRae – Nicky Grist (Subaru Impreza S4) a 31”6
  5. Juha Kankkunen – Juha Repo (Ford Escort WRC) a 56”1