Continua la corsa del mercato italiano dell’auto (marzo +17,38%)

 

Nonostante l’incerta congiuntura economica più vendite in tutti i comparti del mercato auto. A cura del Centro Studi Promotor

BOLOGNA – Continua la corsa del mercato italiano dell’auto. In marzo sono state immatricolate 190.381 autovetture. Si tratta di un volume mensile che il mercato italiano non vedeva dagli ultimi incentivi del 2009-2010. Rispetto a marzo 2015 le immatricolazioni del mese scorso sono aumentate del 17,38%, mentre il consuntivo dei primi tre mesi chiude a quota 519.123 con un incremento del 20,83%. Proiettando questo tasso di crescita sull’intero anno si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.900.000 unità, che è assai vicino al livello che molti ritengono fisiologico per il mercato italiano. Per l’intero 2016, nel novembre scorso, il Centro Studi Promotor aveva previsto 1.747.000 immatricolazioni. Questa previsione appare oggi cauta, ma è ancora prematuro rivederla perché, anche se la ripresa dell’auto appare solida, nel quadro congiunturale dell’economia italiana non mancano elementi di preoccupazione.

“Per quanto riguarda la “corsa” delle immatricolazioni – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – va detto che il motore della ripresa è certamente l’elevato contingente di domanda di sostituzione insoddisfatta negli anni della crisi iniziata nel 2008. Elemento sicuramente rilevante per valutare la solidità della ripresa in atto è il fatto che l’andamento positivo interessa tutte le articolazioni del mercato e tutti i canali di vendita. Le immatricolazioni sono infatti in crescita in tutti i segmenti di mercato, in tutte le macro aree geografiche del Paese e inoltre la crescita interessa sia la domanda dei privati sia quella delle imprese. È vero che gli operatori del settore auto stanno investendo molto sul piano pubblicitario e promozionale, ma è anche vero che la domanda risponde pienamente. Tra l’altro, la ripresa a due cifre delle vendite di auto in Italia iniziata nel 2015 è un elemento importante anche per la crescita della produzione del settore auto nel nostro Paese. Grazie a questo elemento, ed anche al favorevole accoglimento dei modelli italiani all’estero, nel 2015 la produzione di autovetture in Italia è aumentata del 65% e quella totale di autoveicoli del 45%. I primi dati sul 2016 indicano che la crescita continua, anche se ovviamente con tassi più contenuti.

Fatte queste considerazioni sull’attuale situazione del mercato dell’auto in Italia e sulle sue prospettive, occorre tuttavia precisare che le ultime informazioni statistiche sull’economia del Paese non sono particolarmente rassicuranti. I dati diffusi ieri dall’Istat mettono in luce che in febbraio il tasso di disoccupazione è di nuovo in aumento. Gli indici dei prezzi al consumo confermano il permanere dello scenario deflazionistico già da tempo delineatasi. Da qualche mese la fiducia di imprese e consumatori è in altalena con un alternarsi di cali e crescite. A tutto ciò si aggiunge che l’Istat, nella sua ultima nota congiunturale, stima l’incremento del PIL nel primo trimestre in uno striminzito +0,1%, dato questo che rende problematico il raggiungimento degli obiettivi di crescita che il Paese e il Governo si sono dati.