Enrico Brazzoli, centra il bis iridato per i colori di Winners Rally Team

Il pilota saluzzese protagonista nelle pagine del numero unico della scuderia torinese distribuito a Automtoretrò

Enzo Ferrari diceva che “la vittoria più bella è quella che deve ancora venire”. Enrico Brazzoli, invece, non ha dubbi che il suo successo più bello sia stato il titolo mondiale conquistato nel 2018 quando ha vinto il Campionato Mondiale FIA WRC3.

Anche quest’anno ho vinto un titolo FIA, la Coppa R-GT, ma non c’è stata la stessa tensione dello scorso anno. E non solo perché il successo del 2018 era il primo iridato della mia carriera, ma perché è stato conquistato lottando dalla prima all’ultima gara contro avversari giovanissimi, agguerritissimi, che ambivano a mettersi in mostra sul palcoscenico iridato per arrivare a un posto da pilota ufficiale nelle squadre del mondiale. Lo scorso anno non abbiamo avuto avversari che si impegnassero per tutta la stagione e questo dà sicuramente meno adrenalina, non carica di quella tensione agonistica ed emotiva che è stato il sale della stagione precedente” commenta il pilota saluzzese.

Che però precisa immediatamente dopo.

Ritornare a Parigi per le premiazioni FIA è sempre un’emozione fantastica, difficile da descrivere. Sali sul palco con personaggi come Jean Todt, presidente della FIA, uno dei navigatori e direttori sportivi entrati nel mito dei rally, a fianco di piloti del calibro di Lewis Hamilton (campione del mondo Formula 1) Ott Tänak (campione del mondo rally). L’altra grande emozione è arrivata dalla conquista matematica della Coppa nel giorno del 70° anniversario della fondazione dell’Abarth, avvenuta a Torino il 31 marzo 1949. Eravamo in Corsica e abbiamo vinto la gara. Mi è sembrato il miglior modo di onorare Carlo Abarth”.

Se la stagione 2019 è stata più facile della precedente non per questo sono state tutte rose e fiori. “Sicuramente c’è stato un momento difficilissimo dopo la botta al Deutschland quando siamo usciti di strada in piena velocità picchiando durissimo, rischiando di farci male, molto male. Inoltre non è stato facile approcciarsi con una vettura che piace a tutti ma è capita e usata da pochi. Il fascino della 124 Abarth Rally è notevolissimo, in parco assistenza tutti la vengono a osservare da vicino, memori dell’omonima vettura degli anni Settanta. Ma è una vettura difficilissima da condurre al limite, leggerissima e a trazione posteriore, con oltre 300 cavalli e molta elettronica. Siamo arrivati alla prima gara stagionale 2019 a Montecarlo con molte incognite da risolvere nonostante la perfetta conoscenza del mezzo da parte del preparatore Michele Bernini. Fra le emozioni positive, è stato bello disputare una gara che non avevo mai fatto come l’INA Delta Rally a Zagabria in Croazia”.

Enrico Brazzoli però è un pilota, e una persona, che non si crogiola sugli allori. Appena terminata la stagione vittoriosa del 2019, è partito a programmare l’annata successiva. “Per la sesta stagione consecutiva sarò al via del mondiale rally. Disputerò il neonato Campionato Mondiale WRC3 con la Škoda Fabia di P.A. Racing, la struttura gestita da Alessandro Perico. E proprio sull’esperienza di Perico conto per ben figurare fin dalla prima gara a Montecarlo (che si è svolta mentre questo volume è in stampa). Sono perfettamente consapevole che non sarà una passeggiata e avremo moltissimi avversari con cui lottare. Ma proprio qui sta il bello della competizione” afferma il pilota cuneese che ha come motto “Solo chi tenta l’assurdo raggiunge l’impossibile”. Che quindi si lancia nella sfida con l’obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile, senza precludersi alcun traguardo.

Sono molto contento perché al mio fianco ritornerà Maurizio Barone, il mio navigatore storico con cui ho disputato una trentina di gare ed è stato al mio fianco fino al 2017. Saremo presenti a cinque gare (Montecarlo, Portogallo, Italia-Sardegna, Galles e Rally di Roma, valido per l‘Europeo) e stiamo lavorando per aggiungere anche la Turchia”. Determinato e caldo Enrico Brazzoli è pronto a lanciarsi nell’ennesima sfida.

Mondiale.