Eric Odin chiude il 2019 al 21° Prealpi Master Show

Eric Odin affiancato da Martina Balducchi, lo scorso week end ha preso parte alla 21° edizione del Prealpi Master Show, valido come seconda tappa del Raceday Ronde Terra a cui il pilota della scuderia torinese DueGi Sport sta partecipando.

Una gara davvero ai limiti, quella corsa nel fine settimana, che ha messo a dura prova vetture e piloti a causa delle condizioni del tratto cronometrato particolarmente insidioso per via del maltempo che ha riversato per tutta la settimana abbondanti piogge sui 9,18 chilometri della prova.

Parco partenti “sold out” che ha visto transitare sulla pedana di partenza oltre 160 equipaggi che hanno contribuito ad alzare l’asticella delle difficoltà di una gara già particolarmente insidiosa.

Nella prima prova corsasi il sabato, Trofeo Casagrande, Odin ha staccato un sesto tempo di classe avendo però dovuto fare i conti con “il buio”. Il ritardo accumulatosi nella giornata, infatti, ha fatto sì che diversi equipaggi abbiano dovuto montare le fanaliere per poter correre, essendo partiti ormai nel tardo pomeriggio.

Nella giornata di domenica, al Master Show, il primo passaggio è stato sospeso, non permettendo all’equipaggio di partire. Sul secondo, a causa di numerose buche profonde, scavatesi ancor più con il transito di tutte le vetture antecedenti, il pilota ha avuto problemi con la gomma anteriore sinistra, ma è riuscito fortunatamente a terminare la prova.

Dopo aver temuto di non poter effettuare l’ultimo tratto cronometrato, poichè l’intenzione della direzione gara era nuovamente quella di sospendere la prova per diverse problematiche, Odin è potuto ripartire ma anche qui ha nuovamente subito danni, questa volta all’anteriore destra, per via di una buca. Anche in questo caso è riuscito a tagliare il finish posizionandosi a fine gara settimo in classe N2 e 120 assoluto.

“Più che una gara è stata un’avventura, un corso di sopravvivenza. Purtroppo, il maltempo, unitamente al numero da record di iscritti, hanno contribuito a rovinare il tracciato, diventato quasi impraticabile e molto insidioso. Ho piegato due ruote per via di buche coperte d’acqua che non si vedevano e in alcuni punti, i solchi formatisi sulla prova speciale erano così profondi che quasi le gomme non toccavano terra. Non posso dire di essermi divertito questa volta… abbiamo corso con condizioni davvero estreme e sicuramente ci sono state tensioni per le prove sospese. Porto a casa comunque un’esperienza che, come tutte, accrescono il bagaglio e aiutano a crescere. Questa era la seconda tappa del Raceday su terra a cui ho preso parte e sono a pochi secondi dal secondo. Vedremo come andrà nelle prossime due gare che si terranno ad inizio 2020”.