Festa di primavera per l’AM Sport al “Canavese”

 

AMSport_Canavese1 (Custom)RIVAROLO (TO) – Contrariamente a quanto siamo abituati a credere, fino al 2102 la primavera non inizierà il 21 del mese di marzo ma il 20 e, qualche volta, anche il 19. E così, complice un caldo sole e la rivoluzione terrestre, in una splendida domenica di inizio primavera a Rivarolo è andata in scena la undicesima edizione della Ronde del Canavese, gara di apertura della stagione rallistica nella provincia di Torino. Tra le settantuno vetture ammesse al via della competizione, bella mostra di sé facevano la Fiat Seicento Kit e la Fiat Cinquecento Trofeo, entrambe di giallo “vestite”, su cui brillavano le tre lune della AM Sport, la struttura guidata da Antonio Marchio che ha fatto loro assistenza nell’arco del fine settimana.

Alla guida della Seicento Kit, per la prima volta in una gara vera dopo il breve test svolto in un Track Day, Gabriele Bellini, affiancato alle note da Francesco Nari, ha affrontato i quattro passaggi sui quasi dieci chilometri cronometrati della Pratiglione con buon passo, studiando il comportamento della vettura e cercando di capire dove e come lavorare per migliorare le proprie future prestazioni. I riscontri cronometrici e il terzo posto di classe giunto al termine delle sue fatiche sono il segno tangibile che la strada intrapresa è quella giusta. Per un Bellini che “studia” c’è un Terrando che gioca e si diverte. Per Paolo Terrando e Raffaele Corollo, infatti, la Ronde del Canavese è stata l’occasione per togliersi di dosso un po’ di ruggine dopo la pausa invernale. E lo hanno fatto gareggiando quasi con il braccio fuori dai finestrini della loro Fiat Cinquecento Trofeo, godendosi a lungo il piacere di correre per il gusto di farlo, un piacere che, in fin dei conti, è la vera malattia di chi ama i rally. Al Rallye Sanremo, il prossimo appuntamento che li vedrà impegnati con al fianco Antonio Marchio e l’AM Sport, correranno sicuramente un po’ meno rilassati ma, di certo, sapranno divertirsi come hanno sempre fatto perché passano gli anni ma quella dei rally è una malattia che non passa e poi perché Sanremo è pur sempre Sanremo!