Gianmaria Aghem trionfa al 24° Giro di Sicilia

E intanto pensa già ai record da battere con la sua Blizz Primatist

di Marco Mincotti

PALERMO – Tra le tante parole spese per l’isola più grande del Mediterraneo ci sono quelle di Goethe nel suo «In viaggio in Italia» dove scrisse: «E’ in Sicilia che si trova l’unità armonica del cielo con il mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita». Sintesi perfetta per il «Giro di Sicilia», un classico della regolarità per auto storiche che nel fine settimana appena trascorso ha consumato la sua edizione numero ventiquattro alla presenza di 120 gentleman driver e relativi navigatori, uno squadrone interamente battuto dal team moncalierese composto da Gianmaria Aghem e Rossella Conti, i primi a tagliare il traguardo di Palermo dopo ottocento chilometri di tracciato dipanati su tre tappe. Un autentico periplo terrestre dell’isola, fatta eccezione per la punta messinese, un tour de force che il pilota nostrano, alla luce di questo successo, può dire di essersi aggiudicato per ben cinque volte. “E cinque erano anche i mesi di inattività sportiva che ci eravamo recentemente lasciati alle spalle – ha commentato Aghem poco dopo l’arrivo di domenica mattina – davvero troppi per noi, per questo abbiamo rispolverato i cronometri e soprattutto la BMW 328 Roadster del 1938 che ci ha scarrozzato in occasione di questa importantissima manifestazione. Appellativo quest’ultimo per nulla esagerato: il «Giro» ha raccolto iscritti da tutto il mondo, alcuni equipaggi infatti provenivano da Giappone, Argentina, Austria, Germania, Belgio e Francia”. Un ottimo ritorno alle gare quindi per Aghem dopo la pausa dovuta ai numerosi impegni legati al progetto «Blizz Primatist», nome del prototipo (presentato lo scorso 17 aprile al Museo dell’Auto di Torino, ndr) con cui intende dimostrare quanto una vettura elettrica, alimentata da sole batterie, possa andare lontano senza effettuare ricariche e senza rinunciare ad una andatura sostenuta, pari a quella massima consentita sulle nostra autostrade. Un progetto scaturito dalla mente del poliedrico moncalierese e realizzato con la collaborazione di un team tutto italiano che, a breve, vedrà i frutti del proprio lavoro in pista, dove il progetto prevede di migliorare il record dell’ora e del tempo di percorrenza dei cento chilometri e delle cento miglia. “L’intento è di effettuare un test certificato prima delle vacanze di agosto – conclude entusiasta come sempre Gianmaria – sulla pista High Speed di Balocco, si cercherà di percorrere in circa quattro ore la distanza dei cinquecento chilometri. Per quanto riguarda invece gli obbiettivi va detto che, una volta raggiunto il primo traguardo, il progetto prevede lo spostamento presso il Technical Center di Nardò, dove intendiamo migliorare il record mondiale dell’ora ed il tempo di percorrenza dei cento chilometri e delle cento miglia”.