Giesse Promotion in positivo al 23° Rally Adriatico

 

Gara in crescendo per Baccega e Menchini che concludono per la corsa del CIR e TRT in 15° posizione assoluta.

Stefano Baccega, Marco Menchini (Ford Fiesta R R5 EVO #15, Giesse Promotion A.S.D.)

Stefano Baccega, Marco Menchini (Ford Fiesta R R5 EVO #15, Giesse Promotion A.S.D.)

CINGOLI (MC) – Finalmente. La parola più utilizzata da Stefano Baccega al termine del Rally Adriatico è “finalmente”. Il pilota ticinese della Giesse Promotion è riuscito per la prima volta a concludere una gara su terra dopo i due tentativi falliti dello scorso anno. Questo faceva di Baccega e Menchini un equipaggio “nuovo” ai fondi sterrati e l’inesperienza andava superata. Migliore occasione che l’Adriatico non poteva capitare. Quindicesimo assoluto dopo le due tappe del CIR (23° in Gara-1 e 15° in Gara-2) Baccega ha mostrato tutti i suoi progressi senza cercare di strafare per garantirsi il massimo numero di chilometri possibili sulle strade bianche. Fortemente condizionato nel corso della prima tappa da Trentin che a seguito di un’uscita di strada lo ha tenuto dietro per alcuni minuti, il driver della Giesse non si è rammaricato troppo e ha cercato di capire al meglio le reazioni della Ford Fiesta R5 dell’Erreffe Rally Team gommata Hankook e appoggiata da Ford Racing.

Stefano Baccega, Marco Menchini (Ford Fiesta R R5 EVO #15, Giesse Promotion A.S.D.)

Stefano Baccega, Marco Menchini (Ford Fiesta R R5 EVO #15, Giesse Promotion A.S.D.)

“Posso dirmi soddisfatto perché l’importante era finire e l’obiettivo è stato quindi raggiunto. La nuvola di terra sollevata da Trentin non ci ha permesso di vedere nulla e a un certo punto abbiamo pure staccato il bang dato che procedevamo a passo lento. Questo fa parte dei giochi e non è certo un rammarico: siamo contenti della posizione conquistata. In generale, gli avversari erano tanti e molto forti e nell’elenco iscritti figuravano parecchie R5; la mia 15° posizione è da leggersi in positivo specie in chiave San Marino dove, sicuramente, ci presenteremo con meno timori reverenziali che non come all’Adriatico”.