Il 3° Rally di Roma Capitale a Scandola-d’Amore (Škoda)

Gara ricca di colpi di scena e di grandi spunti tecnici, la penultima prova tricolore ha visto vincitori gli ufficiali Škoda al termine di un serrato duello sul filo dei decimi di secondo con Basso-Granai e la loro Ford Fiesta R5 a GPL. Terzo gradino del podio per il Campione 2015 Andreucci, rallentato ieri da una foratura. Nella gara internazionale vittoria-bis per Di Cosimo (Ford Focus WRC), nel Trofeo Nazionale Rally ha primeggiato il frusinate Minchella (Ford Fiesta R5). Il Campionato Italiano Rally ed i suoi attori hanno salutato la “città eterna” ed il suo territorio con un notevole successo di immagine oltre che organizzativo, appagando lo sforzo di gestione di Motorsport Italia.

Podio: Umberto Scandola, Guido Damore (Skoda Fabia R5 #3, Car Racing), Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R5 LDI R5 #2, Movisport), Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1)

Podio: Umberto Scandola, Guido Damore (Skoda Fabia R5 #3, Car Racing), Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R5 LDI R5 #2, Movisport), Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1)

ROMA – Un vero successo di pubblico la terza edizione del Rally di Roma Capitale che ha visto trionfare Umberto Scandola e Guido D’Amore (Škoda Fabia R5), premiati con un gran finale sul pontile di Ostia. La cerimonia di chiusura con Max Rendina ideatore del Rally di Roma Capitale e la madrina di questa edizione la bella Alessia Ventura che hanno premiato i vincitori con il mare di Roma a fare da cornice. Venerdì si era iniziato con una folla da stadio con circa 20.000 spettatori che hanno preso d’assalto l’EUR sotto il “Colosseo Quadrato” e durante l’intera gara migliaia sono state le persone che hanno assistito, nella massima sicurezza, alle evoluzioni degli equipaggi. Apripista d’eccezione di questa edizione è stato Lorenzo Bertelli, pilota protagonista del WRC che al volante della sua Ford Fiesta ha entusiasmato il pubblico con spettacolari passaggi.

SCANDOLA-PHOTO M. BETTIOL (Custom)Venendo alla competizione, è stata estremamente tirata quanto spettacolare, la “new entry” della serie tricolore, complice un percorso di alto livello tecnico e complice anche l’elevato valore degli equipaggi in gara, che in tre giorni di sfide hanno saputo gratificare al meglio chi era arrivato per vederli all’opera. Il comando della classifica da parte del pilota veronese e del co-driver ligure è maturato dalla sesta prova speciale della prima tappa, quando il sino ad allora leader Giandomenico Basso, in coppia con Lorenzo Granai sulla Ford Fiesta R5 alimentata a GPL, ha “pagato” ritardo al controllo orario che precedeva l’impegno per aver dovuto sostituire un pneumatico forato nel trasferimento. Un colpo di scena che due prove prima, durante la PS 4 (il primo passaggio sulla lunga “Monte Livata” di 30 Km.) era stato preceduto da quello occorso al neo Campione Italiano 2015 Paolo Andreucci (affiancato da Anna Andreussi sulla Peugeot 208 T16 R5 ufficiale), costretto a perdere circa un minuto pure lui per una foratura. Un minuto che è stato un fardello pesante e impossibile da recuperare.

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R5 LDI R5 #2, Movisport)

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Ford Fiesta R5 LDI R5 #2, Movisport)

Durante la giornata di domenica, i tre passaggi sulla prova di Guarcino, Scandola ha saputo tener ben salda la testa della corsa duellando sul filo dei decimi di secondo con il collega trevigiano della Ford che ha sempre cercato di metterlo in difficoltà. Basso ha dunque chiuso al posto d’onore con ampio merito, davanti ad Andreucci, che dopo aver perso terreno con il fuori programma della foratura ha solo guardato a terminare l’impegno per acquisire punti pesanti per il titolo costruttori da regalare a Peugeot, corsa tricolore che si giocherà all’ultima gara di Verona a metà ottobre. La gara romana ha fatto ritrovare il sorriso non solo a Scandola e Basso ma anche al toscano Nicola Caldani, quarto assoluto con Sauro Farnocchia alle note, reduci da un lungo stop che durava dallo scorso maggio e qui alla loro prima gara su una Citroën DS 3 R5. La loro prima parte di gara è trascorsa cercando il miglior feeling con la millesei transalpina ed alla fine hanno saputo siglare riscontri cronometrici importanti. Meritata quinta posizione per il giovane ligure Fabrizio Andolfi Jr., alla sua seconda esperienza con una Ford Fiesta R5, assecondato da Savoia, quindi anche loro in cerca del miglior dialogo con la vettura “dell’ovale blu”. Direttamente dietro, sesto, ha finito lo svizzero Stefano Baccega, pure lui su una Fiesta R5, autore di una gara in crescendo di sensazioni, affiancato da Menchini. Il Trofeo Renault Twingo, ultima prova stagionale, è stato vinto dal veronese Federico Bottoni davanti al senese Matteuzzi ed alla neo Campionessa italiana “rosa”, la massese Corinne Federighi.

La sfida “internazionale” ha vissuto anch’essa due giornate intense ed altrettanto tirate di quelle tricolori. Una sfida avvincente che aveva visto iniziare al comando l’abruzzese Alfredo De Dominicis (Ford Fiesta WRC) poi rilevato al comando dal coriaceo frusinate Tonino di Cosimo (Ford Focus WRC) nel finale della prima tappa, andando così a bissare il successo assoluto ottenuto lo scorso anno. Al secondo posto, a soli 4”, ha poi finito, anche con ottime performance cronometriche, il giovane Alessandro Re, con una Citroën C4 WRC, terzo quindi De Dominicis.

Nel Trofeo Nazionale Rally di V zona, penultimo atto stagionale a coefficiente 2,5, è stato un altro frusinate ad avere la meglio: Andrea Minchella (Ford Fiesta R5), passato leader dopo la seconda prova speciale approfittando delle difficoltà di motore palesate dal napoletano Fabio Gianfico (Mitsubishi Lancer Evo IX Gruppo R). Il resto del podio è stato per la Peugeot 207 S2000 di Cannavò e per la Abarth Grande Punto S2000 di D’Alto.

La Top Ten Assoluta: 1. Scandola-D’Amore (Škoda Fabia R5) In 1:37’36.2; 2. Basso-Granai (Ford Fiesta R5 Ldi) a 2.9; 3. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) a 1’20.3; 4. Caldani-Farnocchia (Citroën Ds3) a 4’04.3; 5. Andolfi-Savoia (Ford Fiesta R5) a 4’24.2; 6. Baccega-Menchini (Ford Fiesta R5) a 4’34.0; 7. Rusce-Barone (Citroën Ds3) a 5’23.6; 8. Roma-Colapietro (Renault Clio) a 7’35.4; 9. Casella-Caputo (Peugeot 208) a 12’34.6; 10. Di Giulio-D’Amora (Renault Clio RS) a 13’24.0.