Il Col del Lys non sorride a Vincenzo Torchio al Rally Città di Torino

Un ritiro che compromette la stagione per il portacolori della scuderia astigiana Eurospeed. Dopo dieci arrivi consecutivi, con otto vittorie di classe, il pilota di Celle Enomondo è costretto a fermarsi anzitempo per un’uscita di strada in cima al Col del Lys. Torchio e il suo navigatore Mauro Carlevero, appena riparati i danni non ingenti alla loro Citroën Saxo, seguita da Massimo Gianuzzi, si presenteranno al via di un rally nelle vicinanze di casa, essendo la loro corsa verso la finale di Como irrimediabilmente compromessa. Foto Elio Magnano

PIANEZZA (TO), 14 settembre – Non è andata secondo le aspettative la trasferta di Vincenzo Torchio e Mauro Carlevero al Rally Città di Torino, che si è svolto martedì 12 settembre con partenza e arrivo a Pianezza. Il pilota di Celle Enomondo è stato costretto al ritiro nel corso della terza prova speciale, il mitico Col del Lys, per uscita di strada quando mancavano un paio di chilometri al fine prova. “Quando si viaggia al 110% è facile commettere un errore e quell’errore è arrivato su un dossetto nel falsopiano in cima al colle prima di iniziare la breve discesa finale” racconta il pilota astigiano. “Fino a quel momento eravamo perfettamente in lotta per il successo di Classe A6 e per il Raggruppamento di Michelin Zone Rally Cup, pur dovendoci confrontare nella Coppa francese con la nostra piccola Citroën Saxo VTS di Classe A6 contro le vetture di Classe R2B, geneticamente più performanti”.

In effetti la gara dei portacolori della scuderia Eurospeed lasciava ben sperare. Nella prima prova speciale, la Monastero, Torchio e Carlevero chiudevano secondi di Classe A6 distanziati di appena 5/10 dal vincitore della prova, una vera inezia che regalava ottimismo all’equipaggio astigiano. Non solo, anche nella Michelin Zone Rally Cup la situazione era particolarmente favorevole, visto il ritiro del più accreditato degli avversari di Classe R2B, e con il migliore iscritto alla coppa della Casa di Clermont Ferrand più lento per 1”3 di Torchio. La seconda prova, Mezzenile, vedeva Torchio siglare il terzo tempo di Classe A6 con 4” di ritardo, rimanendo sul podio di categoria, come lo era della Michelin Zone Rally Cup con il secondo posto in graduatoria, ad appena 1”3 di ritardo dal leader della classifica.

Sapevo di dover dare tutto nella salita del Lys, anche se non capivo dove avevo perso quella manciata di secondi rispetto agli avversari. La Saxo curata da Massimo Gianuzzi era stata perfetta ed io non avevo commesso errori. Sono partito da Mollar molto determinato, spingendo in ogni millimetro del tracciato. Quando sono arrivato al falsopiano in cima al colle ho frenato qualche metro oltre il dovuto in una staccata che poteva essere determinante. Purtroppo l’asfalto era attraversato da un dossetto che ha alzato leggermente la vettura che ha toccato all’esterno. Nella botta si è rotto il paraurti e il cofano, ma soprattutto si è danneggiata la pompa dell’olio. Non era possibile proseguire. Innanzitutto il tempo perso era troppo, inoltre con quasi trenta chilometri di trasferimento prima del parco assistenza, c’era il rischio concreto di danneggiare il motore della Saxo” asserisce Torchio.

Una bella delusione, anche perché il ritiro al Torino, sommato all’assenza al Lana, pongono il pilota astigiano fuori dai giochi sia per la Coppa Rally di Zona, sia per ma Michelin Zone Rally Cup. “Ora dirotterò i miei interessi verso qualche rally vicino a casa, fatto senza l’impegno del campionato. Un vero peccato che il ritiro al Città di Torino, dove ho dato tutto il possibile e dove la macchina ha funzionato al meglio, cancelli tutte le speranze di accedere alla finale di Como” conclude Vincenzo Torchio che non viveva la delusione del ritiro dal Rally della Lanterna del 2018, ottenendo dieci arrivi consecutivi impreziositi da otto vittorie di classe.