Il futuro di Andrea Casarotto passa per il Taro

Il pilota vicentino, archiviata la battuta d’arresto al Lirenas, punta tutto sul secondo appuntamento dell’IRC per rilanciare le proprie ambizioni. Foto archivio Fotosport

Vicenza, 6 Giugno 2018 – Andrea Casarotto ed il Rally Internazionale del Taro, uno snodo che, per certi versi, potrebbe già rivelarsi cruciale nel proseguimento del cammino nell’International Rally Cup 2018. Lo zero nel tabellino, complice il ritiro per noie meccaniche nel precedente Lirenas, ha un peso rilevante nell’economia del pilota di Vicenza che, tra Sabato e Domenica, cercherà di rilanciare le proprie quotazioni nella rincorsa al titolo tra le vetture di classe R3C. All’insegna del pochi ma buoni è confermata la presenza, anche in provincia di Parma, dei tre principali avversari del vicentino in chiave campionato: Tosi, Asnaghi e Runfola saranno regolarmente della partita e per il portacolori della scuderia Movisport la lotta si preannuncia alquanto dura.

A favore del pilota della Renault Clio R3 del team Gima Autosport, in questa occasione, ci sarà il percorso di gara, già affrontato nelle stagioni 2016 e 2015. Gli spunti positivi emersi dall’uscita test, sulle strade di casa del Rally del Grifo, hanno infuso a Casarotto la giusta dose di positività per affrontare al massimo, assieme al rientrante Luca Guglielmetti, le insidiosi speciali del parmense.

“Finalmente la pausa è giunta al termine” – racconta Casarotto – “e possiamo tornare al volante della nostra Clio R3 del team Gima Autosport. Abbiamo saputo in questi giorni che la nostra vettura è stata oggetto di un profondo aggiornamento e questo ci fa ben sperare per il risultato finale. Tornerò ad essere affiancato da Luca e ne sono felice. Con lui il feeling in abitacolo è ottimo e questo mi permetterà di concentrarmi esclusivamente sulla guida. A differenza del Lirenas, dove eravamo all’esordio, qui sarà un po’ diverso. Il Taro lo abbiamo affrontato già per due anni, con la Peugeot 106 prima e con la 208 poi. Sappiamo cosa ci aspetterà dal percorso di gara. Il ritiro della prima gara pesa e ci costringe a non sbagliare questo fine settimana. Un altro risultato negativo e potremmo essere costretti a dire addio ai nostri obiettivi stagionali.”

Il programma dell’edizione 2018 del Taro mette sul piatto quasi quattrocentotrenta chilometri di gara, dei quali circa centotrentacinque di prove speciali. Tre i tratti cronometrati previsti per la prima giornata, Sabato 9 Giugno nel pomeriggio: alla classica “Bardi” (8,63 km) si andranno ad aggiungere due passaggi sulla lunga “Montevacà” (20,46 km), che potrà già dare importanti scossoni alla classifica parziale. Sei le prove previste dalla seconda frazione, quella domenicale: alla rinomata “Folta” (23,98 km), simbolo identificativo del Taro, si alternerà la corta “Tornolo” (4,43 km), il tutto per tre tornate.

“Siamo in pochi in classe ma, di quei pochi, vanno tutti fortissimo” – aggiunge Casarotto – “e quindi il livello di competizione risulta molto alto. Scontrarsi con Tosi, Asnaghi e Runfola rende la vita davvero dura. È una sfida molto difficile ma altrettanto stimolante. Dal canto nostro siamo consapevoli di aver tutte le carte in regola per poter ben figurare e per poter stare al loro passo. Saranno fondamentali le due prove lunghe di Sabato sera per capire il nostro passo. Secondo noi la gara potrebbe già decidersi sulla Montevacà. Speriamo di essere tra i top.”