IRC-Pirelli. Dopo il Taro qualcosa è cambiato

La prima vittoria stagionale di Alessandro Re e la prima battuta a vuoto di Damiano De Tommaso riaprono i giochi nell’International Rally Cup – Pirelli. Ad approfittare del ritiro del giovane varesino è anche Alessandro Casella, ora primo nella classifica riservata agli Under 25

Che non sarebbe stato un fine settimana felice, lo aveva intuito prima ancora di lasciarsi alle spalle i quasi ventiquattro chilometri della Folta: per quanto lui provasse a spremerla, la Fabia con la quale si era messo tutti dietro all’Appennino Reggiano e al Piancavallo pareva non avere una gran voglia di assecondarlo. Gli altri, sulle strade da sogno del Rally del Taro, galoppavano e lui trotterellava. Con l’obiettivo di mettere altro fieno in cascina. Non poteva pensare ai cinquanta punti destinati al primo e neppure ai quaranta del secondo, ma i trentuno del quarto erano alla sua portata e magari, chissà, anche i trentacinque del terzo. Invece Damiano De Tommaso è ripartito dal parmense con in mano solo i due punticini raccattati con il terzo tempo nella Power Stage. Dopo che un principio di incendio sulla Casamurata, penultimo dei nove tratti cronometrati proposti dalla gara appenninica, aveva mandato all’aria anche il suo “Piano B”. Lo stop del varesino ha inevitabilmente riaperto i giochi per la vittoria assoluta nella (bella) serie, ma anche per il successo fra gli Under 25. Con De Tommaso passato da inseguito a inseguitore in entrambe le graduatorie: di un ottimo Alessandro Re nella prima e di un regolarissimo Alessandro Casella nella seconda. Ora è Re Junior, autore di una gara praticamente perfetta che aveva ipotecato ben prima che la pioggia scendesse a dargli una mano, a tirare il gruppo con quattrodici lunghezze sull’ex-leader. Che anche per il gioco degli scarti – a fine stagione saranno conteggiati solo i migliori quattro risultati – resta il suo avversario più pericoloso. Ma non l’unico: sulle strade del Taro s’è rilanciato anche Manuel Sossella e con lui pure Paolo Porro. E Fofò di Benedetto, sempre sesto, è tutt’altro che tagliato fuori.

Incertezza al vertice e incertezza pure in molti raggruppamenti. Non in quello dedicato alle N3 e alle R2C nel quale Mattia Targon è ormai a un passo dall’avere anche il conforto dell’aritmetica, ma in tutti gli altri. In R4, N4, R30, PROD S4 Marco Belli seguita a raccogliere punti pesanti, ma ora ha alle spalle un mai domo Pier Domenico Fiorese che ha scavalcato Giuseppe Polisini e, nella sfida fra i “rallisti in divisa” ha messo qualche punto in più fra sé e Claudio Gubernati. Nella affollata R2B dei peugeottisti Michele Rovatti ha dovuto lasciare più di quanto avrebbe voluto ai rivali: è sempre primo, però ora si sente sul collo il fiato di Alessandro Zorra e sa che nelle due gare che restano avrà da vedersela anche con Mirco Straffi che ha subito mostrato di avere le credenziali giuste per essere protagonista. Come, fra le altre R2B e le A7, ha confermato di averle Mariano Mariani scavalcando Matteo Montanari. Rivoluzione anche in N2, N1, NO, R1A, R1C con Davide Trinca Colonel più che abile a portarsi davanti a tutti in vista della prossima sfida aretina di inizio luglio. Dove comunque neppure lui, braccato da Alessandro Guglielmetti, Alex Gardini e Andrea Maglioni, potrà godersi il panorama.