Kaleidosweb guarda in faccia il Valli Cuneesi

(seconda parte) La selezione odierna di Schegge fotografa i volti dei protagonisti della gara cuneese e le livree delle loro vetture. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti

VILLAR SAN COSTANZO (CN), 28 aprile – È vero. Lo sport dell’automobile è fatto di mezzi meccanici che spesso fanno la storia con i loro successi, come le invincibili Alfa Romeo 6/8C degli anni Trenta, le Mercedes 300 SLR degli anni Cinquanta o le Lancia Delta HF Integrale degli anni Novanta. Ma la storia delle corse è fatta soprattutto di persone, che hanno dato un’impronta emozionale fortissima a questo mondo che di passione vive e si alimenta. Tazio Nuvolari è stato un grandissimo pilota, ha vinto meno di Achille Varzi, che però non sapeva scaldare i cuori della gente che aspettava sul ciglio della strada per veder sfrecciare una nuvola rossa che divorava Mille Miglia.

Gilles Villeneuve. Ancora oggi la gente piange al suo ricordo benché siano trascorsi 36 anni dalla sua morte e lui abbia vinto la miseria di sei Gran Premi e ottenuto due sole pole position e nemmeno un titolo mondiale. Ma come disse Enzo Ferrari “io lo amavo” e se detto da un cuore di pietra come il Drake c’è da credergli. O Ayrton Senna, lui sì granitico vincente con i suoi tre titoli mondiali, e le sue implacabili pole position e impareggiabili giri veloci, ma lo si amava per quella capacità di fare cose strabilianti che a noi mortali sembrano impossibili.

Come ci sembrano impossibili le imprese di un mito come Colin McRae, certamente non il più vincente rallista della storia (due soli titoli mondiali, contro i quattro di Tommi Makinen e i nove forse un po’ sbiaditi di Sébastien Loeb) ma era quanto faceva in prova speciale ad esaltarci e farci sognare di essere se non seduti in macchina con lui, almeno avere qualcosa di simile per emularlo e regalare le stesse emozioni. Ed ancora oggi Colin McRae è il pilota più idolatrato fra gli amanti del rallismo, anche se appartengono alle nuove generazioni.

Per questo motivo mi piace frequentare il parco assistenza (smettetela di chiamarlo Service Area, in fondo una lingua ce l’abbiamo anche noi ed è pure bella) ed incontrare meccanici, navigatori e piloti che ti raccontano la loro avvenuta mettendoci la stessa passione di Nuvolari, Villeneuve e Colin McRae. E non importa quali siano i risultati che si ottengono, ma è importante essere lì, in prima linea con il casco in testa, il cuore palpitante e l’adrenalina in circolo, pronti a scattare appena il semaforo diventa verde e il motore inizia a urlare. A questi protagonisti del 24° Valli Cuneesi è dedicata la selezione delle Schegge di Kaleidosweb di oggi.