La città di Sanremo ricorda Ernest Urdareanu, primo vincitore del Rallye nel 1928

La cerimonia in Corso Imperatrice, davanti al Casinò, per ricordare i novant’anni della prima edizione della gara della Città dei Fiori

SANREMO (IM), 13 aprile – Alle 12.10 di oggi, venerdì 13 aprile, pochi attimi prima della partenza ufficiale del 33° Sanremo Rally Storico, in Corso Imperatrice a Sanremo (proprio davanti al Casinò Municipale) è stata scoperta una targa in ricordo di Ernest Urdareanu, il vincitore della prima e seconda edizione del Rally di Sanremo, che si sono disputate nel 1928 e 1929. Alla cerimonia sono intervenuti Sergio Maiga, presidente dell’Automobil Club Ponente Ligure, l’Ente organizzatore della gara, l’assessore al Turismo e Manifestazioni del comune di Sanremo Marco Sarlo, il direttore generale del Casinò di Sanremo Giancarlo Prestinoni, il vice presidente dell’Associazione Nazionale Italia-Romania Marian Mocanu, il campione nazionale rally romeno Bogdan Mariska ed Edoardo Magnone, presidente del Registro Fiat Italiano. Sicure protagoniste dell’evento sono state la Fiat 520 del 1928 e la Fiat 521 del 1929 con le quali Ernest Urdareanu vinse le prime due edizioni del Rallye di Sanremo. Le due auto storiche erano guidate da Gabriel Balan (Fiat 520), proveniente dalla città balneare di Costanza perla del Mare Nero affrontando con i propri mezzi affrontando un percorso di oltre 2300 km e George Ravsan (Fiat 521), da Bucarest.

Dopo lo scambio di regali e targhe ricordo fra le autorità sanremesi e la delegazione rumena, tutti con al collo il fazzoletto giallo-rosso-blu dei colori della Romania è stata ricordata la figura di questo pilota, figura caratteristica dei suoi tempi. Nato nel 1897, ufficiale dell’esercito, Ernest Urdareanu venne introdotto dall’allora Ministro degli Esteri alla corte di Carol II di Romania di cui divenne in breve l’autista, ed in seguito chaperon della sua amante e futura seconda moglie Elena Lupescu. La frequentazione con il re gli procurò una stretta amicizia con il monarca di cui divenne confidente e consigliere al quale dedicò l’intera sua vita e la sua inossidabile fedeltà, seguendo in esilio il monarca nel 1940. Personaggio istrionico e giramondo morì in Portogallo nel 1985.

Questa targa festeggia tre situazioni importanti del mondo dell’automobile” ha commentato Gabriel Valan. “La città di Sanremo, che ospita questo bellissimo rally e che non si è dimenticata del nostro connazionale Ernest Urdareanu, il secondo festeggiato di oggi. E il Registro Fiat Italiano, che è profondamente impegnato nella conservazione e restauro dei veicoli e nella salvaguardia del patrimonio storico e culturale automobilistico. Fra dieci anni saremo ancora qui a festeggiare i cento anni del Sanremo Rallye”.

Il Rallye di Sanremo è la seconda gara per nascita della storia rallistica mondiale” ha ricordato Sergio Maiga, “e nei primi decenni del secolo scorso era l’occasione per il bel mondo dell’epoca di ritrovarsi tutti insieme, fare festa e venire a svernare in Riviera e vivere l’affascinante vita dei Casino per i fortunati dell’epoca”. “Urdareanu è un personaggio molto conosciuto nel nostro paese per i suoi trascorsi a fianco di re Carol II” ha detto Bogdan Mariska. “Purtroppo in Romania non si ricordano dello suo passato di pilota; perciò è bello che lo faccia la città di Sanremo”. “La comunità rumena in Italia conta 1.250.000 persone” ha sottolineato Marian Mocanudue nazioni accomunate da vicinanza di lingua e di interessi, unite da due millenni di secoli di storia”. Edoardo Magnone ha presentato le caratteristiche tecniche delle due vetture, che non erano auto di impostazione prettamente corsaiola, ma auto di prestigio, adatte a rapidi spostamenti in piena comodità. La Fiat 520 era una vettura di lusso prodotta in due serie a partire dal 1921, disponendo di un motore 6 cilindri di 2224 cm3, che erogava 46 CV che le consentivano di raggiungere i 100 km/h. Tecnicamente uguale la Fiat 521 prodotta dal 1928 al 1931 che si differenzia dalla versione precedente principalmente per il fatto che veniva offerta in un  maggior numero di versioni, fra le quali una coupé, proprio come quella usata nel 1929 da Urdareanu e portata a Sanremo da George Rasvan arrivando in moto da Bucarest.