La nebbia soffia la vittoria ad Alpine

Signatech Alpine Matmut termina al secondo posto della classe LMP2 durante la 6 Ore del Fuji. Nicolas Lapierre, André Negrão e Gustavo Menezes non sono riusciti a concretizzare la loro superiorità a causa delle condizioni meteo che hanno penalizzato la gara per la maggior parte del tempo. Nonostante la situazione frustrante, a due gare dalla fine, l’equipaggio n. 36 riduce lo scarto dal leader del campionato.

OYAMA (Giappone) – Come spesso accade in questo periodo dell’anno in Giappone, il meteo si prospettava piovoso già durante le prove libere. Incaricati di qualificare l’Alpine A470 n. 36 su una pista bagnata, Nicolas Lapierre e André Negrão hanno realizzato il quarto tempo combinato. Domenica ha piovuto anche durante la partenza della 6 Ore del Fuji. Dopo un quarto d’ora passato dietro la safety car, la corsa è entrata nel vivo. Alla prima curva, Nelson Piquet (n. 13) è andato in testacoda davanti a Nicolas Lapierre, che è riuscito per un soffio a evitarlo. Dopo un giro, l’Alpine era al quinto posto della categoria LMP2. Decisamente a suo agio nonostante le condizioni proibitive, Nicolas Lapierre ha iniziato una superba rimonta sorpassando nell’ordine: James Rossiter (n. 26), Oliver Jarvis (n. 38) e Alex Brundle (n. 37). Si è messo sulla scia di Bruno Senna (n. 31), quando la safety car è rientrata in pista a causa questa volta della nebbia che ha avvolto il tracciato nipponico. Dopo un’ora di gara, Nicolas e i rivali ne hanno approfittato per effettuare la prima sosta ai box. Dopo 1 ora e 20, la gara è stata interrotta dalla bandiera rossa perché le condizioni non sembravano volgere al meglio. In quel momento, l’Alpine n. 36 era terza per la classe LMP2. Dopo mezz’ora – durante la quale il conto alla rovescia delle sei ore non si era interrotto – la corsa è ripresa e Nicolas Lapierre è riuscito a guadagnare rapidamente la seconda posizione. Migliorando costantemente il record sul giro, il pilota dell’Alpine è riuscito a posizionarsi in testa alla gara.

Dopo un’altra neutralizzazione, André Negrão ha dato il cambio a Nicolas Lapierre. Mentre il brasiliano era al volante, la safety car è entrata a più riprese in pista per permettere ai commissari di gara di sgombrare le vetture uscite fuori pista. Grazie a una strategia offensiva consistita nel fermarsi ai box prima degli altri, all’85° giro la Signatech Alpine Matmut era in testa.  Dopo un sesto intervento con la safety car, la corsa è ripresa quando ormai restavano poco più di due ore di gara. Lanciato all’inseguimento di Ho-Pin Tung (n. 38), André Negrão ha riguadagnato la seconda posizione grazie ad una splendida manovra. La gara però è stata nuovamente interrotta con la bandiera rossa, mentre Negrão aveva ormai raggiunto il leader della corsa. Dopo una lunghissima attesa, la direzione della gara voleva far riprendere la corsa per gli ultimi dieci minuti, ma l’assenza di visibilità ha annullato questo tentativo e le vetture sono state indirizzate verso il parco chiuso, senza neppur aver visto la bandiera a scacchi.

L’equipaggio n. 36, che avrebbe beneficiato della strategia consistente nel non fermarsi più fino all’arrivo, si è dovuta “accontentare” del secondo gradino del podio. Pur senza avere guidato l’Alpine A470, Gustavo Menezes ha festeggiato con lo champagne! Nella classifica generale, Signatech Alpine Matmut riprende tre punti al leader e rimane in corsa per il titolo. Dopo questa manche frustrante per buona parte dei concorrenti, il FIA WEC riprenderà tra tre settimane con la penultima manche, che si correrà nel CIRcuito Internazionale di Shanghai (5 novembre).