La storia degli autocarri Opel: Opel Combo ha iniziato l’era del “tetto alto” negli anni ’80  

RÜSSELSHEIM (Germania), 18 maggio. Negli anni ’80, Opel si rese conto che il concetto di un’auto con un tetto alto ma dimensioni esterne compatte era ideale anche per le esigenze delle famiglie e degli appassionati di attività all’aperto: il Kadett Combo è nato nel 1985. Questo primo Opel Combo differiva dal suo fratello gemello per disporre di uno spazio di carico superiore di circa 25 cm. La parete divisoria dietro i sedili era un esempio del fatto che la flessibilità era già una priorità assoluta per il Kadett Combo: poteva essere dotato di una rete opzionale o persino di una porta in modo che la lunghezza di carico si estendesse fino al parabrezza.

Nel 1993, il Combo fu introdotto come modello separato. La parte anteriore del Opel Combo B era praticamente identica alla Corsa, integrata da un interasse allungato e da un vano di carico alto a forma di scatola con un volume di oltre 3.100 litri.

 

Una vera “famiglia Combo” fu lanciata nel 2001 con il Combo Tour. Questa variante del Combo C era dotata di pratiche reti di portabagagli, tasche nelle porte e caratteristiche come i portabicchieri integrati. Sulla base del Tour, Opel sviluppò persino un prototipo sportivo per gli appassionati di corse: il Combo “Eau Rouge”, il cui nome è un riferimento alla famosa combinazione di curve nella pista di Spa-Francorchamps, in Belgio, equipaggiato dal motore di Opel Corsa GSi. Mentre “Eau Rouge” attirava l’attenzione del Motor Show di Parigi del 2002, il Combo, con carter di protezione e altezza da terra maggiorata di 20 millimetri, aveva assicurato il divertimento durante guida su strada e fuoristrada fin dal 2005.

 

A partire dal 2012, i clienti di Opel Combo D furono i primi a poter scegliere tra due lunghezze di veicoli. Inizialmente il Combo era disponibile a cinque posti con passo corto o lungo, nelle versioni con tetto normale e alto, con porte scorrevoli standard e portellone posteriore o porte posteriori battenti.