La Strada Royale incanta 40 storiche fra Nizza e Cuneo

Nel fine settimana del 20-21 giugno è andata in scena una manifestazione turistica che ha portato quaranta vetture dalla Costa Azzurra al Piemonte con tappe al castello di Racconigi. Il pittore Alain Ducoté ha eletto la Flaminia Convertibile la più bella della manifestazione. Già in programma la seconda edizione per il prossimo anno con percorso inverso. Di Tommaso M. Valinotti; foto Paola Biolé e Tommaso M. Valinotti

DSCN2349 (Custom)RACCONIGI (CN) – In un momento in cui i rapporti fra Italia e Francia avevano raggiunto il punto di massima tensione da decenni a questa parte (il blocco degli immigrati a Ventimiglia, l’”affaire” dei confini spostati sul Monte Bianco), c’è stata una manifestazione che ha unito in modo solido gli italiani ed i francesi, o per lo meno quelle due regioni che un tempo erano sotto lo stesso ducato della Savoia: la Strada Royale.

DSCN2332 (Custom)E tutto questo per la ferrea volontà dei presidenti di due club automobilistici storici di Cuneo e Nizza: Christian Proud Diaz, per l’Automobil Club de Nice et Côte d’Azur ed Enrico Merenda che guida l’attivissima Scuderia Veltro di Cuneo. Un gemellaggio naturale, sancito da una ferrovia attiva dai primi decenni del secolo scorso e da una strada, la “Strada Reale” appunto o “Route Royale”, che collega le due città ideata già nel 1610 e realizzata un secolo dopo da Vittorio Amedeo III, re di Sardegna. E così il 20-21 giugno una pattuglia di una quarantina di equipaggi si è avventurata lungo un percorso di 418 chilometri che partendo sabato mattina da Nizza, alla presenza del Console Onorario d’Italia, da Piazza Garibaldi a Nizza è arrivata in Italia a Demonte, scavalcando l’impegnativo Colle della Lombarda, per poi scendere fino a Racconigi, visitare il castello e fare tappa in serata a Cuneo in Piazza Galimberti. Domenica il ritorno, su un percorso alternativo che prevedeva il passaggio a Limone, il Colle di Tenda e l’arrivo a Nizza con gran finale al Blue Beach Negresco per l’ora di pranzo. Una manifestazione che ha già un futuro, visto che si replicherà il prossimo anno, con itinerario inverso, ovvero partenza ed arrivo a Cuneo e cena di gala a Nizza.

DSCN2345 (Custom)Al via si sono presentati 36 equipaggi equamente suddivisi fra italiani e francesi, preceduti da un poker di apripista e seguiti dalla vettura inequivocabilmente scopa (la Peugeot 205 GTI di Florent Landucci, con tanto di ramazza che sporgeva da finestrino posteriore a significare l’importante compito). “Inizialmente avevamo previsto un limite a 30 equipaggi, fra iscritti e personale di servizio, poi non abbiamo potuto dire di no agli amici che si aggiungevano e siamo arrivati a quaranta vetture che formano questo storico serpentecommenta Enrico Merenda durante la visita al castello di Racconigi. “Abbiamo volutamente tenuto basso il numero di partecipanti perché nella prima edizione si debbono rodare molte cose ed il rischio di flop è altissimo”. Invece i timori di Merenda si sono dissolti domenica 21 giugno sulla spiaggia del Blue Beach Negresco a mezzogiorno di domenica, dove il “rally turistico di prestigio” si è chiuso nel migliore dei modi. “Questa è una manifestazione turistica, nella quale abbiamo voluto inserire un pizzico di competizione con due prove a media, nella salita del Col de Braus e Isola 2000 e tre serie di pressostati a Cuneo, così da soddisfare gli appassionati delle gare a cronometro. Inoltre abbiamo preparato una serie di quiz storico-culturali che hanno impegnato tutti gli equipaggi ed hanno permesso di distribuire sei preziosi orologi MOM Glycine in premio”. Un regalo inaspettato è arrivato a Marco e Silvio Luciano la cui Lancia Flaminia Convertibile del 1964 è stata giudicata la vettura più affascinante dal pittore Alain Ducoté, presente alla manifestazione con una Austin Healey 3000 MK3 insieme alla moglie Jaqueline, che ha ritratto la splendida cabriolet italiana sul programma della manifestazione.

DSCN2328 (Custom)La Flaminia era la più bella del reame? Difficile dirlo, anche perché di vetture rare ed affascinanti che hanno percorso la “Strada Royale” ce n’erano parecchie. A cominciare dalla Dino 246 del 1972 di Yves Rolland, vettura che ha raggiunto quotazione da capogiro sul mercato internazionale, alle classiche Alfa Romeo Giulia Spider (1964, Laurent Angeli) e Duetto Spider (1972 Jean Marc Finotto), alle muscolose TVR in ben tre esemplari guidate dalla Chimaera del presidente francese Christian Proud-Diaz, all’arzilla MG TD del 1951 di Pierre-André Escoffier, alla poco nota (in Italia, benché disegnata da Pininfarina) Peugeot 404 Cabriolet del 1965 di Jean Pierre e Anne-Sophie Sioen, mentre per parte italiana c’era la piccola 850 Spider condotta dall’equipaggio femminile formato da Maria Grazia Fogliacco e Fulvia Guarnieri, l’Alpine A110 di Paolo Giordano, la Lancia Delta HF Evoluzione di Renato Rettegno-Emiliana Giamello, la Fulvia Zagato dello stesso Enrico Merenda-Tiziana Soma e la Fulvia Coupé di Gianni Simondi-Irene e per finire l’ammiratissima Ferrari 458 Italia di Francesco Gelli-Luca Lingua. Chi è la più bella del reame?. La palla del giudizio passa a voi, godendovi la galleria realizzata da Paola Biolé e Tommaso M. Valinotti che Kaleidosweb vi propone.

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La Strada Royale vista da Paola Biolé

La Strada Royale vista da Tommaso M. Valinotti