La Susa-Moncenisio protagonista con Alessio Bert delle schegge di Kaleidosweb

Testo e foto di Alessio Bert

Pasquale Patete (Custom)SUSA (TO) – La mattina di domenica 14 giugno 2015, alle pendici del Moncenisio, non si sono radunate solo le vetture degli oltre 70 iscritti allo slalom che porta il nome della corsa più antica al mondo; ospiti inattese, le nuvole hanno scaricato fin dalle prime ore del giorno una grande quantità di pioggia, rovinando lo spettacolo alle centinaia di appassionati che ogni anno assiepano i 4km del percorso di gara. La consueta parata di alcune decine di Lancia Delta appartenenti al Delta1One Club ha aperto la manifestazione, sfilando sotto scrosci di pioggia degni del peggior diluvio biblico ma sollevando nugoli di sospiri nostalgici e sguardi di grande ammirazione degli spettatori presenti.

Giuseppe Boschiazzo (Custom)Fulmini e un cielo più cupo che mai accolgono i pochi iscritti che optano di correre la manche di prova, sfidando l’acqua che invade in più punti il percorso di gara. Al termine, sono oltre 40 le vetture che hanno dato forfait, abbandonando la competizione prima ancora di partire. Con un meteo che però migliora col passare delle ore, i concorrenti rimasti danno fuoco alle polveri: il migliore a destreggiarsi tra i birilli e i rigagnoli formati dalle piogge abbondanti è Paolo Bordo che, a bordo della sua Renault Clio Gruppo A, segna il miglior tempo sulla prima manche, davanti a Massimo Burchiellaro (Peugeot 106 16V – Gruppo Speciale Slalom) e Andrea Surra, quest’ultimo con la mente impegnata a condurre la sua splendida Fiat Uno Turbo Gruppo A e col cuore rivolto alla sua compagna, in attesa del secondo bimbo. Bella la lotta nella categoria Top Tuning, dove un agguerrito Luca Veldorale (Abarth A112 motorizzata Kawasaki) contende il vertice con Pasquale Patete (Fiat X 1/9). In testa al Gruppo N si insedia subito il pilota locale Michele Reynaud (Peugeot 106 Rallye), inseguito a breve distanza dal rientrante Pier Guido Saccenti (Peugeot 106 Rallye).

Daniel Esposito (Custom)Alcune timide schiarite accolgono la seconda manche: sono ben tre le vetture che passano davanti la fotocellula nell’arco di un secondo. Il combattivo Andrea Surra riesce a piazzare la sua Fiat Uno Turbo (2.19:36) appena dietro la Peugeot 106 Rallye Gruppo Speciale Slalom di Giuseppe Boschiazzo, che stacca il tempo di 2′:19″27. Primo tempo assoluto per Massimo Burchiellaro, in piena corsa per aggiudicarsi la vittoria di gruppo. Continua l’attacco di Luca Veldorale, il quale approfitta del miglioramento della condizione del manto stradale, concentratissimo per contenere la potenza del motore Kawasaki alloggiato all’interno della sua Abarth A112. Continua il monologo di Michele Reynaud in Gruppo N, mentre Pier Guido Saccenti riesce ad abbassare leggermente il suo tempo alla ricerca del giusto feeling con la vettura preparata da Luca Bosio. L’ultima manche di gara vede lo scratch di Luca Veldorale che con un colpo di reni stacca il miglior tempo e si aggiudica la vittoria assoluta, seguito a brevissima distanza dalla Peugeot 106 Rallye di Giuseppe Boschiazzo, vincitore del Gruppo Speciale Slalom; torna all’assalto anche Paolo Bordo, che porta la sua Renault Clio Gruppo A al terzo posto assoluto ed alla conquista del gruppo di appartenenza: 3 auto appartenenti a 3 gruppi diversi racchiuse nell’arco di 1 secondo, a dispetto di chi sostiene che gli slalom non sono emozionanti. Con la prova ormai quasi asciutta, si nota l’exploit finale di Domenico Romeo, unico superstite di Gruppo E2, che porta la sua Formula Gloria B6 al 4° posto assoluto.

Panoramica1 (Custom)Palmiro Strizzi (Fiat 500/Kawasaki) si aggiudica il Gruppo Prototipi, davanti al giovane pilota Daniel Esposito (Fiat 500), mentre a Michele Reynaud va il Gruppo N; a nulla vale l’exploit di Pier Guido Saccenti sull’ultima manche, dove abbassa il suo miglior crono di 5 secondi. Primo tra le auto storiche Riccardo Monge a bordo della sua Volkswagen Golf GTI.

Se la Supergara, associazione organizzatrice dell’evento, avesse istituito un premio al miglior spettacolo offerto, quest’ultimo andrebbe senza dubbio a Marco Tinagli (Peugeot 309 GTI), il quale interpreta a modo suo i tornanti nei pressi di Giaglione nel delirio del pubblico e dei Commissari di percorso.

 

Marco Tinagli (Custom)

La Susa-Moncenisio vista da Alessio Bert