Le schegge di Kaleidosweb, un flash back sulla pista di Livigno con The Ice Challenge

La splendida gara dell’Alta Valtellina protagonista delle immagini di Alberto Caldani (prima parte)

LIVIGNO (SO) – Sono passati quattro giorni e la memoria mantiene inalterato il ricordo del terzo appuntamento di The Ice Challenge che si è svolta a Livigno nel fine settimana appena trascorso. Una gara che ha messo l’accento soprattutto sullo spettacolo, esaltato dalla presenza di Ivan Carmellino, che ha tentato il colpo grosso presentandosi con due vetture per ottenere una doppietta che avrebbe avuto del sensazionale.

Carmellino aveva indubbiamente fatto i conti con i senatori della gara come Luciano Cobbe e Aldo Pistono, ma sono stati i baby driver a dare spettacolo, a cominciare da Giovanni Saracco (25 anni), implacabile in ogni occasione, riuscendo anche a conquistare il suo primo successo di manche, alla sua seconda gara e Lukas Bicciato, (21 anni) fatto precipitare in basso nelle classifiche solo da un frizione maldestra che lo ha bloccato nel corso della terza manche, quando stava per siglare la seconda prestazione assoluta regalando alla vecchia Delta una posizione top in classifica grazie alle nuove leve degli esordienti nel The Ice Challenge, competitivi fin dal momento in cui hanno messo le ruote in pista. E che dire della famiglia Bormolini da Livigno. Papà Oliviero si è messo alla guida della stupefacente Delta S4 dividendola con Alessio, mentre gli altri due figli Loris e Michele hanno fatto scintille con la Fiesta WRC al punto che il più veloce della famiglia ospite della gara è stato proprio il più giovane, il sedicenne Michele.

E se di spettacolo non ce ne fosse già stato a sufficienza ci hanno pensato i kart-cross, mosconi volanti (letteralmente sulle sconnessioni della gara) che hanno messo in riga le vetture a ruote coperte, ma faticando molto di più che a Pragelato a causa delle mille ripartenze e della tortuosità del percorso che ha esaltato la trazione delle quattro ruote motrici. Ha vinto ancora Armando Bracco, ma anche questa volta ha trovato un degnissimo avversario in Raffaele Silvestri, che non è mai riuscito a stargli davanti nelle tre manche, ma il sale sulla coda del suo kart glielo ha messo eccome. E come se non bastasse, la spumeggiante conclusione della giornata è venuta da un Master King-Memorial Rosy Del Buono che ha concentrato i suoi fuochi di artificio nei primi metri della gara in bagarre, dando la leadership a Sergio Durante per la sua seconda vittoria consecutiva, ma ha tenuto con il fiato sospeso concorrenti e spettatori per tutti i sei giri con la tensione dovuta all’aggressività con cui i magnifici quattro Durante, Ivan Carmellino, Aldo Pistono e Giovanni Saracco (anzi cinque, c’è anche Mattia Cola) hanno divorato la pista.