Mattia Zanin e l’amaro scotto della gavetta

A Como ci ha provato sino all’ultimo ma non è riuscito il sorpasso nell’Under 25

Giovedì 12 novembre 2020_ Non è la fine del mondo, ben altre sono le questioni più importanti. Ma per un driver all’esordio ci sta che l’amaro scotto della gavetta “faccia girare le scatole” al termine della Suzuki Rally Cup 2020, affrontata per scelta propedeutica con una Swift 1.6 di serie, quindi senza cambio sequenziale e altri aggiornamenti tecnici. Il quinto posto ottenuto al 39° Trofeo Aci Como, nel contesto della finale nazionale Aci Sport, ha decretato anche il decimo posto nella classifica del monomarca e soprattutto la piazza d’onore nella graduatoria dell’Under 25. Quella che più contava nell’animo del giovanissimo rampollo di Vimotorsport, mentre sulle strade lariane tentava di tutto per salire in vetta e sorpassare in extremis Igor Iani. Il suo rivale (“complimenti a lui e alla sua squadra” dice Mattia) gli è arrivato dietro, ma il piazzamento di entrambi all’arrivo non ha consentito di invertire le loro posizioni finali di Rally Cup. “La gara in sé – spiega Zanin – non è andata male, con il ritmo di Fabio Pizzol alle note ho tenuto giù il piede e dato il massimo. Però i nostri tempi sono stati deficitari rispetto alla concorrenza. Su prove pulite, veloci e con tanta salita, ho sofferto i limiti di motore e di motricità. In più nella terza prova, “Bellagio”, da noi conclusa regolarmente, c’è stato un tempo imposto ad avversari che ci hanno così superato in classifica. E in una sfida sul filo dei secondi, al traguardo per soli 3 decimi ho perso una posizione fondamentale per i punti di Under 25. Pazienza, me ne dovrò fare una ragione”. 

La prossima settimana, al Tuscan Rewind su terra, l’occasione di resettare e trovare nuovi stimoli.