Milioni di immagini per documentare Automotoretrò-Automotoracing 2019

Di Tommaso M. Valinotti (Kaleidosweb), foto Gallizzi/Grosso (Ufficio Stampa Automotoretrò-Automotoracing)

TORINO, 31 giugno – I cancelli erano virtualmente chiusi, ma milioni di immagini circolavano già sui social della manifestazione di Lingotto Fiere 2019. Mentre espositori ed allestitori erano alla rincorsa della sistemazione dell’ultimo particolare, chi era riuscito ad intrufolarsi anzi tempo nei quattro padiglioni della manifestazione aveva iniziato a scattare le immagini che danno un’anteprima (ma non lo stesso gusto del vederle dal vivo) della manifestazione.

Il traffico all’interno dei padiglioni era intenso anche prima che avvenisse l’apertura ufficiale e, soprattutto nel terzo padiglione, quello riservato ai ricambi e all’automobilia, gli scambi serrati. E sì, perché per trovare il pezzo mancante e ricercato da tempo immemore, bisogna muoversi in anticipo, e bruciare sul tempo la concorrenza.

Come dicono gli inglesi, l’uccello del mattino prende il verme più succoso, il cacciatore di ricambi del giovedì, trova il pezzo più pregiato. Ed infatti, già questa mattina si vedevano in circolazione numerosi visitatori con borse colme di pezzi e libri, l’affollamento alle bancarelle era da mercato rionale, con animati scambi di opinione fra i presenti.

Alle 14.30 si è svolta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, con al tavolo dei relatori Beppe e Alberto Gianoglio, in arte B&A la società che organizza la manifestazione, l’assessore Alberto Sacco del comune di Torino, gli uomini degli sponsor Pakelo, Sparko, Catawiki, rappresentanti di ASI-Automotoclub Storico Italiano (il presidente Maurizio Speziali) e ACI Storico (Antonio Turitto) oltre alla presenza di Giancarlo Minardi e Roberto Giolito, il padre della discussa, ma intelligentissima Multipla degli anni Novanta, Andrea Levy, organizzatore del Salone Auto Parco Valentino . Poi via a visitare i padiglioni, perché nel frattempo i cancelli erano stati spalancati, e la ressa incombe.