Monica Caramellino racconta la sua quarta fantastica stagione rallistica

Premiata di recente nella serata dei campioni dell’Automobil Club Torino, la pilotessa festeggia il compleanno della sua navigatrice e ripercorre la stagione agonistica 2017 disputata al volante della Peugeot 208 R2B curata dalla Friul Motor di Udine. Sette gare senza un ritiro, le ultime tre a fianco della genovese Giulia Patrone, la rallista  di Nole Canavese ha corso passando dagli asfalti torridi del Rally di Alba di inizio estate al viscido del Rally del Grappolo di inizio dicembre. Divertendosi un mondo e migliorandosi costantemente. Foto ActionRace

NOLE CANAVESE (TO), 18 dicembre – E sono quattro. Le stagioni disputate da Monica Caramellino al volante di una vettura da rally. “Se vogliamo dare i numeri possiamo dire che ho corso 31 rally come pilota a cominciare dal Rally Ronde del Canavese del 2014 sino al Rally Day del Grappolo. Non fu un inizio fortunato perché fui costretta al ritiro. L’ultima gara, invece, è andata decisamente meglio. In queste quattro stagioni ho usato solo due tipi di vetture: la Mini Cooper di Classe R1T (14 gare) e la Peugeot 208 R2B in gran parte dei casi curata dalla Friul Motor, struttura che mi ha seguito anche nell’ultimo rally a San Damiano d’Asti”. Fedele alle vetture Monica Caramellino ha avuto al suo fianco nove fra navigatrici e navigatori. “Purtroppo gli impegni lavorativi e personali di pilota e navigatore a volte divergono e si è costretti a cambiare. Nelle ultime tre gare mi ha affiancata Giulia Patrone, una navigatrice genovese alla sua 48esima gara che proprio oggi, 18 dicembre, compie gli anni. Nel corso della mia carriera sono stata navigata anche da Roberto Barbero per ben due volte, Mattia Camerlo e Samuele Perino, co-driver molto esperti che mi sono stati utilissimi agli inizi della mia avventura rallistica. Ho esordito con Carola Fornero, un’amica da moltissimo tempo e con la quale ho disputato otto gare. Carola è l’esempio lampante di come sia difficile far collimare gli impegni dell’intero equipaggio con gli appuntamenti rallistici. Infatti dopo la prima stagione in cui abbiamo corso parecchio insieme, ci siamo ritrovate a disputare una sola gara a stagione perché lei non poteva staccare dal lavoro nelle date dei miei impegni rallistici”.

Dal Rally Team 971 del settembre scorso il posto fisso a destra della Peugeot 208 R2B è stabilmente occupato da Giulia Patrone. “Nelle prime quattro gare ho cambiato quattro navigatrici: Elisa Servetti, Erica Riva, Camilla Gallese e Carola Fornero. Avevo bisogno di una persona al mio fianco con la qualche non iniziare tutto da capo ogni volta, che mi desse sicurezza di essere presente ai miei appuntamenti con le gare. Giulia è una ragazzina dall’aspetto dolce e timido, ha modi tranquilli e parla sempre sottovoce. In macchina si trasforma: grinta e determinazione sono le sue armi; non mi permette di avere il minimo calo di concentrazione durante tutta la gara. Un vero dottor Jekyll e Mister Hyde che riesce a spingermi sempre più vicino al mio limite, senza però farmelo oltrepassare. Con lei e grazie a Michele di Friul Motor, presenza assolutamente indispensabile in parco assistenza, nelle ultime due gare ho compiuto un deciso salto di qualità”.

Nelle 31 gare in carriera Monica Caramellino ha dimostrato la massima affidabilità concludendone ben 28, con tre ritiri, uno solo dei quali per uscita di strada. “Al Grappolo abbiamo spinto parecchio. La strada era in condizioni difficilissime per le temperature polari che formavano insidiose placche di ghiaccio nascoste nelle zone d’ombra e nel sottobosco. Infatti abbiamo corso un rischio giocandoci jolly in una chicane nella quale abbiamo ‘sverniciato’ una rotoballa”. La pilotessa canavesana ci pensa un attimo e poi precisa sorridendo: “Però sono stata brava. Di solito i piloti tendono a esagerare e prendere rischi dal lato navigatore; io invece ho fatto volare via lo specchietto dal mio lato. Nonostante ciò mi sono divertita moltissimo e posso dire che il Grappolo, proprio per le sue difficoltà e le sue sfide, è stata la più bella gara della mia carriera automobilistica; anche se, essendo una che guarda costantemente al futuro, so già che la gara più bella sarà la prossima che disputerò”.

Pianificatrice e metodica, anche se si ama definire casinista, Monica Caramellino guarda già alla stagione 2018. “Durante le vacanze farò un’incursione a Genova per un incontro fra donne con Giulia e programmare la prossima stagione. Se do retta alle fantasie mi piacerebbe tornare a disputare le gare dell’IRC come ho fatto due anni fa, ma so già che gli impegni di lavoro e il fatto di essere mamma me lo impediranno. Con Giulia valuteremo tutte le opzioni, stileremo un programma in modo che lei possa incastrare le gare al mio fianco con i suoi impegni di fisioterapista e nello stesso possa rispondere alle numerose richieste che riceve da altri piloti. Ovviamente una parola importante la dirà anche mio figlio Vittorio, il mio primo e più esigente tifoso”.

Lasciandosi catturare per un attimo dalla fantasia Monica Caramellino ammette: “Il sogno è poter tornare a disputare il Rally del Taro al volante di una vettura di Classe R5. Affrontare la prova finale, l’interminabile Talla alla luce dei fari, dopo che si è sudato e sofferto al limite delle energie per tutta la giornata è un vero godimento. È una speciale che non finisce mai, ma appena hai passato il cartello stop vorresti essere nuovamente sulla linea di partenza per rifare tutti i chilometri di speciale”. La fantasia trova concorde anche Giulia Patrone, anche se la navigatrice genovese ha come preferenza la speciale Dama che quest’anno ha assaporato in tutta la sua bellezza sulla Peugeot 208 R2B di Jacopo Lucarelli.

Chiusa la stagione rallistica Monica Caramellino non abbandona certo i motori. “Anche se sembro una fredda e compassata sono una casinista nata, cui piace il rumore, stare fra la gente e l’allegria. Da bambina non giocavo con le bambole, ma con le macchinine e le figurine, le moto mi piacciono moltissimo. Quest’inverno mi divertirò con il kart e con mio figlio Vittorio, bravassimo a guidare il suo, che mi viene vicino e mi dice: ‘Mamma sgasa’. In programma c’è anche un po’ di riposo in famiglia, che mi è stata vicinissima tutta quanta in queste quattro stagioni e che ringrazio moltissimo; come ringrazio la Friul Motor e i suoi bravissimi meccanici, oltre a chi mi segue sempre con entusiasmo in speciale e in parco assistenza  come Umberto, Federica e Andrea, solo per citarne qualcuno e gli sponsor che mi hanno supportato: da FriulAir dryers a BEKO Technologies, da SAT-Società Assicuratrice Torinese a Seryconsulting. Ora ci prendiamo un attimo di calma. Ma solo un attimo, perché ormai la stagione 2018 incombe. E sarà una grande stagione