Monte-Carlo, atto secondo. Sébastien Ogier passa all’attacco

Foto di Gabriele Valinotti

GAP (Francia), 25 gennaio – Seconda tappa movimentata per l’87° edizione del Monte-Carlo, iniziata con l’annullamento per troppo pubblico della prima prova della giornata la Valdrome-Sigottier di 20.04 km. Un annullamento che ha agitato i team manager delle squadre, visto che la prova era la più innevata della giornata, con la squadra Citroën che ha minacciato di chiedere l’annullamento del primo passaggio sulle prove della giornata, visto che i suoi alfieri (Sébastien Ogier ed Esapekka Lappi) avevano puntato in modo particolare su quella speciale per prendere andare all’attacco.

Ma le tribolazioni per la direzione gara non erano finite lì. Nella successiva Roussieux-Laborel Marco Paccagnella-Michele Ferrara capottavano senza conseguenze per l’equipaggi con la loro Fiesta R5 costringendo la direzione a interrompere la prova e a farla precorrere in trasferimento a una quarantina di equipaggi, che per il ritardo accumulato, hanno percorso in trasferimento anche la successiva Curbans-Piegut. Risultato circa metà degli equipaggi in gara dopo le prime tre prove della giornata non avevano nemmeno percorso un metro cronometrato.

Per quanto riguarda la classifica vedeva il grande attacco di Sébastien Ogier-Julien Ingrassia che si imponevano in due delle cinque prove speciali, ma soprattutto si dimostravano i più costanti del lotto dei concorrenti.  In seconda posizione, ad appena 2” ci sono Thierry Neuville e Nicholas Gilsoul vincitori dell’ultima speciale di giornata, ma soprattutto protagonisti di una divagazione nel corso della prima prova del secondo giro quando arrivano lunghi, infilano una stradina di sfogo e debbono fare marcia indietro per ritornare in strada perdendo in quel momento una ventina di secondi che diventano appena 2” di ritardo dal più veloce Ogier a fine prova, a dimostrazione di quanto abbia spinto il belga della Hyundai i20. Le altre due prove sono state vinte da Sébastien Loeb e Daniel Elena a dimostrazione della cristallina classe del francese della Hyundai che però non è stato sempre costante nelle prestazioni chiudendo la tappa al quinto posto, preceduto anche dalla Hyundai i20 di Andreas Mikkelsen-Anders Jaeger e dalla Toyota Yaris WRC di Jari-Matti Lattvala-Mikka Anttila che hanno vinto a pari merito di Ogier l’innevata speciale numero 6. La giornata non è favorevole ai leader della prima tappa, i lettoni Ott Tanak e Martin Jarveoja che non riescono a tenere il ritmo dei primi ed incappano anche in una foratura chiudendo la giornata in settima posizione.

Per quanto riguarda gli italiani i migliori sono Matteo Gamba-Nicola Arena, con la Fiesta R5 di Balbosca che hanno chiuso la giornata in 19esima posizione assoluta, due davanti a Davide Caffoni e Massimo Minazzi (Škoda Fabia R5), mentre terzi sono Alessandro Gino-Danilo Fappani (Škoda Fabia R5) 25esimi, con Enrico Brazzoli-Manuel Fenoli (124 Abarth) che hanno fatto il vuoto in RGT.

Fuori gioco Andrea Nucita e Michele Princiotto usciti di strada nella sesta prova speciale che rientreranno domattina con la loro Hyundai i20 tentando di recuperare il terreno perso per entrare nei magnifici sessanta che si giocheranno la notte finale. Nessun rientro per Claudio Marenco, affiancato da Luca Pieri, afflitto da un disturbo ad un occhio che ha preferito non continuare per sicurezza. Fermi nella settima speciale Roberto ed Herbert Antonucci per la rottura di un semiasse della loro Twingo.