Montecarlo Historique

Montecarlo Historique – La prima festa la si fa a Carmagnola

114 vetture transitano per Piazza Sant’Agostino. Fra queste quelle guidate dal nove volte campione del mondo Daniel Elena e dei tre equipaggi che hanno monopolizzato il podio cinque giorni dopo a Montecarlo. Il tutto in rappresentanza di 14 nazioni, accolti da tifosi festanti, tazze di tè e cioccolata calda. Testo di Tommaso M. Valinotti; servizio fotografico di Alessio Bert, Paola Biolé, Elio Magnano e Raffaella Sabbatini

MontecarloRallyHistorique2015_000CARMAGNOLA – Per qualcuno sarebbe stato solo un controllo timbro. Ma per tutti gli altri è stata una grande festa. L’occasione di offrire la tipica ospitalità che i carmagnolesi sanno tirare fuori nelle situazioni importanti, è stata sfruttata in pieno venerdì 30 gennaio quando la variopinta carovana della 18esima edizione del Montecarlo Historique è tornata a fare tappa dopo sei anni a Carmagnola, vivendo il suo momento più spettacolare in piazza Sant’Agostino.

MontecarloRallyHistorique2015_001Per l’occasione si sono fatte le cose in grande stile. L’Ufficio Sport del Comune di Carmagnola ha fornito addirittura un tappetto rosso che è diventato un red carpet hollywoodiano per far sfilare le 114 regine delle auto che avevano appena lasciato Torino. Pro Loco e Associazione Alpini hanno provveduto a preparare una buona dose di tè e cioccolata bollente che hanno scaldato concorrenti (ed anche il pubblico) preparandoli ad una gelida notte che avrebbe portato gli ardimentosi da Torino a Carmagnola al calar delle tenebre, per poi proseguire nella notte, tagliata dalle sciabolate delle luci dei fari, verso Pinerolo, quindi arrampicare le Alpi, salutare l’Italia a Sestriere e tuffarsi a capofitto nella discesa del versante francese fino ad Embrun. A contenere l’entusiasmo della gente, circa 500 MontecarloRallyHistorique2015_006persone disposte fra piazza Sant’Agostino e Piazza della Garavella, gente controllata, ma sicuramente appassionata hanno provveduto i Carabinieri in Pensione, sempre pronti a dare una mano nelle grandi occasioni, mentre gli Ufficiali di Gara di Torino hanno svolto a puntino la parte burocratica della manifestazione con controllo timbro, con l’Associazione Autostoriche di Carmagnola che ha onorato i protagonisti della gara esponendo una quindicina di vetture storiche di grande pregio.

MontecarloRallyHistorique2015_007Il tutto sotto la regia dello Sport Rally Team di Piero Capello, che non solo ha provveduto a coordinare la preparazione dell’appuntamento, ma ha anche predisposto i “palloni” sotto cui sono sfilate le vetture e preparato un “pacchetto ricordo” con prodotti locali da donare ai concorrenti, impegnandosi poi in prima persona, con Piero Capello che si è trasformato in uno chef provetto offrendo paste di meliga e tè bollente a tutti gli equipaggi. Che lo hanno apprezzato moltissimo, a cominciare da uno dei grandi protagonisti del Campionato Europeo Rally, il tedesco MontecarloRallyHistorique2015_002Michael Stoschek, Porsche 911 S, che è sceso dalla vettura ed ha brindato (scatenando una vera standing ovation del pubblico) in puro stile Oktoberfest, anche se al posto della birra c’era…. cioccolata calda. Ed un vero assalto dei tifosi ha suscitato il monegasco Daniel Elena, nove volte campione del mondo ed otto volte vincitore del Montecarlo “moderno” che è passato dal sedile del navigatore a quello di pilota dimostrando subito di saperci fare, chiudendo settimo assoluto. “Visto che con Loeb quest’anno non sono riuscito a vincere il Montecarlo moderno, ho deciso di gareggiare nello storico per rimediare e vincere questo” ha commentato il pilota della Volkswagen Golf con molto senso dell’umorismo e molta disponibilità verso i tifosi, ansiosi di raccogliere un autografo da un personaggio che campeggia nel pantheon degli eroi dei rally.

MontecarloRallyHistorique2015_008Da Carmagnola sono transitati vetture di grande bellezza e molti personaggi importanti e pittoreschi  provenienti da 13 nazioni (Germania, Austria, Francia, Principato di Monaco, Svizzera, Romania, Spagna, Danimarca, Grecia, Inghilterra e persino dalla Polonia, Lettonia Russia) oltre che dall’Italia, fra i quali i futuri vincitori della gara, il milanese Peter Zanchi ed il cuneese Giò Agnese che si sono imposti con la loro Volkswagen Golf GTI terzi italiani a vincere l’impegnativa gara monegasca, riportando in Italia la vittoria assoluta dopo quattro anni. Una vittoria che ha ringalluzzito tutto lo staff dello Sport Rally Team, visto che Giò Agnese vanta nella sua carriera una splendida vittoria nella 19esima edizione del rally delle Valli Cuneesi. Carmagnola porta fortuna ai concorrenti del Montecarlo Historique, visto che dalla città del peperone sono passati tutti gli equipaggi che hanno monopolizzato il podio, a cominciare dai secondi classificati, i francesi Raymond Durand-Sebastien Chol su Opel Kadett MontecarloRallyHistorique2015_003GT/E, seguiti in classifica dai tedeschi Ernst Juentgen-Marcus Mueller, che avevano a disposizione l’interessante DKW F12 del 1964, spinta da un interessante motore tre cilindri a miscela. Poca fortuna invece per i vincitori della Mille Miglia 2014 Giordano Mozzi-Stefania Biacca, che si sono dovuti accontentare della posizione 107 con la loro Lancia Fulvia HF, che comunque hanno fatto meglio di un altro dei vincitori del Rally Valli Cuneesi, l’elvetico Brian Lavio (che ha vinto due volte la sezione svizzera della gara cuneesi) che ha chiuso in 153esima posizione guidando la cavalcata del connazionale Nicolas Kappenberger impegnati con una Porsche 911 SC. Transitato per Carmagnola anche il giovanissimo Ronnie Kessel, figlio del pilota elvetico di Formula 1 Loris Kessel, che ha fatto da navigatore su un’Alpine Renault A110. Gara di soddisfazione per lo stilista e pilota degli anni Ottanta Giorgio Schon, che si è preso la soddisfazione di chiudere 72° condividendo l’avventura assieme al figlio Edoardo con una piccola A112 Abarth.

MontecarloRallyHistorique2015_010Una cascata di applausi hanno sollevato i francesi Michel Fabre-Rémi Gros che si sono presentati in piazza Sant’Agostino con la loro Austin Healey 3000 del 1961 a cielo scoperto, ripromettendosi di effettuare l’intera gara in queste condizioni incuranti del freddo polare che avrebbero incontrato sulle Alpi e nelle tappe francesi. MontecarloRallyHistorique2015_004A Montecarlo ci sono arrivati, probabilmente in quelle condizioni, visto che la loro vettura non aveva lo straccio di un tettuccio, nemmeno in tela. Applausi a scena aperta anche all’unico equipaggio femminile transitato da Carmagnola, quello formato dalle tedesche Jennifer Juentgen-Katja Brinkmeyer che hanno condotto al traguardo l’imponente Mercedes 300 SE del 1961.

MontecarloRallyHistorique2015_005Molto interessanti le vetture presenti alla manifestazione, la più vecchia delle quali era la Citroën 15 Six del 1951, la famosa Traction Avant protagonista dei film noir francesi degli anni Cinquanta e Sessanta con Jean Gabin e Alain Delon, portata in gara dal transalpino Philippe Tarcher affiancato dall’italiano Fabiano Chies; splendida nella sua linea sinuosa la Jaguar XK 140 del 1956 dei  lituani Karlis Mikelsons-Normunds Vuguls, mentre rara, specie in Italia, l’austriaca Borgward Isabella TS del 1957, e la Nissan 240 Z del 1970 degli spagnoli Campos Egea-Fernandez Cusin, una vettura che ha conquistato parecchi successi nelle maratone africane. Il siciliano Luigi Zampaglione, affiancato dall’alessandrino Marco Torlasco ha riportato sulle strade del Montecarlo la Porsche 356 del 1953 che in quell’anno dopo entrò nella top ten della gara monegasca nelle mani del principe Von Metternich, discendente del famoso diplomatico che nel XIX secolo ridisegnò l’Europa Insomma, una gran bella passerella per le 114 vetture transitate per Carmagnola, con Porsche 911, BMW 2002, Alpine Renault, Opel Kadett GT/E, Mini Cooper a far la felicità degli spettatori e scatenare i ricordi di chi ha visto correre quelle vetture…. quando rappresentavano lo stato dell’arte del mondo dei rally.

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PAOLA BIOLE

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RAFFAELLA SABBATINI