MRC Sport, ritiro al 33° Rally Due Valli

Foto Fotosport

VERONA – La scuderia MRC Sport di Brugnera, nel fine settimana del 10 e 11 ottobre, ha partecipato al 33esimo Rally Due Valli con l’equipaggio formato dal driver Gianmario Micheloni e dal navigatore Stefano Sabaini, che hanno gareggiato a bordo di una Peugeot 106 A5. La gara, a cui era iscritto l’equipaggio liventino, era valida per il Trofeo Rally Nazionale, ed ha avuto inizio alle 20,00 del venerdì sera, con la prova speciale “ Torricelle ” lunga 2,62 chilometri e disegnata sulle colline adiacenti a Verona. Nella giornata di sabato le vetture iscritte al Trofeo Rally Nazionale hanno ricalcato lo stesso percorso, disegnato per la gara valida per il Campionato Italiano Rally, percorrendo, per due volte ciascuna, le prove speciali situate sulle colline della provincia veronese: la “ Porcara ” (2–6), la “Ca’ del Diaolo” (3–7), la “Badia Calavena” (4–8) e la “ Marcemigo ” ( 5 – 9 ), per un totale di 111,30 chilometri di prove cronometrate. La competizione è poi terminata la sera stessa sul palco situato, per l’occasione, nella scenografica cornice di Castelvecchio, a Verona.

L’equipaggio Micheloni–Sabaini, che ha difeso i colori blu arancio della scuderia, si è, purtroppo, ritirato durante la seconda prova speciale del sabato mattina. Questi i commenti di Gianmario Micheloni sulla loro prestazione: “Purtroppo la nostra gara è iniziata subito male. All’ultimo chilometro del prologo del venerdì sera, si sono svitate le viti che tenevano saldo il coperchio delle valvole del motore. A causa di questo inconveniente ci entrava molto fumo in abitacolo, tanto che ho dovuto terminare la prova con la porta aperta. Alla fine della prova speciale, la macchina si è spenta e non c’è stato più modo di riaccenderla. Il giorno dopo siamo riusciti a ripartire, dopo aver sistemato il guasto patito, grazie alla regola del “Super Rally”, pagando quattro minuti di penalità. Sulla prima prova del sabato siamo andati tranquilli, perché sapevamo che era molto viscida e, nonostante ciò, abbiamo fatto segnare il terzo tempo di classe. Negli ultimi dieci chilometri, in discesa, della seconda prova speciale, siamo rimasti senza freni. Il pedale del freno andava a fine corsa senza funzionare, quindi ci siamo dovuti fermare azionando il freno a mano e terminando la nostra corsa su un prato tra due alberi. Fortunatamente non ci siamo fatti niente e anche la macchina non ha subito danni”.