Panda Raid, Giancarlo Germanetti e Marco Mao sfidano le sabbie del Sahara

Si correrà in Marocco dall’6 al 13 marzo il Panda raid, un insolito ed affascinante evento concepito da appassionati spagnoli secondo la  formula del rally raid, basato su orientamento e navigazione, e riservato esclusivamente alle inossidabili Panda (o Marbella) costruite entro il 2003. Sfidando territori impervi che mettono a dura prova le proprie capacità fisiche e mentali, ogni equipaggio dovrà percorrere le 6 tappe che compongono il percorso, per un totale di circa km. 3.000 di zone impervie. Le prime due si snodano sulle montagne dell’Atlante lungo difficoltose pietraie, le altre attraverso dune e piste del Sahara.  Supportati soltanto da bussola e road-book, gli equipaggi devono giungere il 13 marzo a Marrakesh, impresa non scontata.

Come lo scorso anno parteciperanno al raid 375 equipaggi provenienti da tutta Europa, di cui ben 10 da Torino,  9 patrocinati dall’ACI.

Anche quest’anno  torna in campo la storica coppia Giancarlo Germanetti – Marco Mao della scuderia Rododendri h.r., su una replica fedele della Panda Totip con cui Alex Fiorio iniziò la sua carriera, curata ora  dal meccanico preparatore di Rosta Claudio Pia, che resterà in quotidiano contatto telefonico con l’equipaggio.

L’anno scorso, dopo aver svettato  per un paio di giorni nella parte alta della classifica attorno alla ventesima posizione, afflitti da  varie disavventure, sono arrivati centotreesimi al traguardo di  Marrakesh; con l’esperienza acquisita, con la preparazione dell’auto opportunamente adeguata e magari con un po’ più di fortuna, quest’anno potrebbero ambire a risultati migliori.

Come sempre presenti tra gli equipaggi torinesi, i veterani Piero Fiorio e Mario Tenani,  coppia  di grande abilità ed esperienza. La gara sarà sicuramente molto impegnativa per auto ed equipaggi; oltre alle difficoltà di navigazione, ad ogni tappa dovranno montare e smontare tende e bagagli, fare rifornimento e mettere l’auto in condizione di ripartire il giorno seguente.

Per contro, il fascino del deserto, l’emozione dell’avventura e gli stupendi paesaggi visti attraverso il parabrezza di una fedele vecchia Panda, compenseranno ogni fatica.