Punto, Panda e Ypsilon le auto più rottamate del 2017

Osservatorio DriveK sulla ricerca dell’auto online: i SUV si confermano i modelli più ambiti. L’età media del veicolo dato in permuta è di quasi 11 anni, 145mila i chilometri percorsi prima di cambiarlo

Milano, dicembre 2017 – Fine anno, tempo di resoconti: le immatricolazioni delle auto nuove sono in forte crescita (+6,79% registrato a novembre) e sono tanti gli italiani che hanno deciso di dare in permuta o rottamare l’auto vecchia per acquistare un nuovo veicolo. Secondo i dati dell’Osservatorio sulla ricerca dell’auto online del portale DriveK (https://www.drivek.it/osservatorio-dati), leader in Europa per la scelta e la configurazione di vetture nuove, le auto più permutate dell’anno sono state Fiat Punto e Fiat Panda. Sono i due modelli di casa FCA quelli che gli italiani puntano a sostituire in misura maggiore, certamente per via dell’altissima presenza di entrambi sulle nostre strade. Da soli, infatti, arrivano a rappresentare quasi il 10% di tutti i veicoli dati in sostituzione.

L’indagine, svolta su un campione di duecentomila ricerche organiche che gli Italiani hanno effettuato nel corso del 2017 (1 gennaio – 15 dicembre 2017) per trovare l’auto giusta, ha permesso di scoprire maggiori informazioni in merito al veicolo di cui gli italiani vogliono disfarsi: parliamo di auto che, mediamente, sono state immatricolate nel 2006 (hanno quindi all’incirca 11 anni) e che hanno percorso 145.000 chilometri. Se il veicolo, però, viene alimentato a benzina il chilometraggio medio ammonta a 120.000 chilometri; ben più alta la media dei veicoli diesel, che vengono sostituiti dopo averne percorsi circa 180.000.

Tornando alla classifica, il terzo posto delle auto maggiormente date in permuta appartiene alla Lancia Ypsilon, che effettivamente rappresenta uno dei modelli di maggior successo dell’ultimo decennio. A seguire, troviamo Renault Clio, Ford Fiesta e Ford Focus. Percorrendo il resto della top ten, invece, troviamo altri nomi cult: nell’ordine, Opel Corsa, Citroën C3 e Volkswagen Golf.

Non è soltanto il deterioramento delle auto a determinare la scelta di comprare un’auto nuova: possono intervenire cambiamenti allo status familiare, nuove esigenze nell’utilizzo e, perché no, anche la voglia di possedere una diversa tipologia di veicolo. Dal confronto tra i veicoli selezionati dagli italiani per l’acquisto e quelli dati in permuta emergono alcuni interessanti modelli di comportamento: in primis, chi dà in permuta una berlina due volumi (quelle più compatte di dimensioni medio piccole) solo nel 44% dei casi acquisterà la stessa tipologia di veicolo; nel 25% dei casi punterà ad un SUV o, come indicato dal 17%, un crossover. Il trend è molto simile a quello relativo alle citycar, sostituite da veicoli della stessa tipologia in meno del 50% dei casi e da SUV e crossover rispettivamente nel 22% e 14% del campione. La passione per questi modelli di ultima generazione è ancora più evidente tra coloro i quali danno in permuta una berlina tre volumi, esempio classico di auto per la famiglia: tra loro, la riconferma è rintracciabile solo nel 21% dei casi, mentre uno su due (il 47%) opterà per il SUV. È pronto alla berlina, invece, il 35% del campione che vuole dare in permuta un coupé: segno inequivocabile, in questo caso, che sono cambiate le abitudini e le necessità di utilizzo.

Chi già possedeva un SUV, infine, nel 65% dei casi è intenzionato a comprarne un altro: segno che, al di là delle mode, si conferma l’esigenza di possedere veicoli dall’assetto rialzato e moderno.

«Il 2017 non è l’anno in cui torniamo a superare i 2milioni di auto nuove vendute, ma si chiude con numeri davvero positivi per l’intero comparto – dichiara Marco Marlia, fondatore e CEO di MotorK, società proprietaria del portale DriveK.Il ricorso ai car configurator da parte degli italiani si è affermato come prassi sempre più comune per ottimizzare il processo di selezione del veicolo nuovo da acquistare, riducendo il carico di ansia ed incertezza che si accompagna all’euforia che contraddistingue questo cruciale momento per la vita delle famiglie».