Rallisti in prova speciale. Giandomenico Basso: “Sono pronto a ridare l’assalto al Campionato italiano”

Stava per iniziare la scalata al poker di titoli tricolore. Il Coronavirus ha bloccato il progetto del pilota veneto, che insieme a Loran aveva pianificato la presenza nella serie nazionale affiancato da Lorenzo Granai al volante della Volkswagen Polo di HK. Testi di Tommaso M. Valinotti, immagini di Elio Magnano  (www.fotomagnano.com)

CAVASO DEL TOMBA (TV) Giandomenico Basso si era preparato insieme a Loran per un’altra stagione da protagonista; con Lorenzo Granai che avrebbe dovuto sedere al suo fianco, e la Volkswagen Polo di HK gommata Pirelli, il sedile più ambito nel panorama rallistico italiano. Determinato e volitivo come sempre il pilota di Cavaso del Tomba non ha chiuso le sue speranze in un cassetto, ma ha ripreso a cucire la tela per essere competitivo fin dalla prima gara a Roma. E nel periodo del Coronavirus ha continuato ad allenarsi scupolosamente, pur rispettando coscienziosamente le regole sanitarie. Approfittando dello stop forzato per mettere ordine nel materiale che un quarto di secolo di carriera gli ha portato. Pur non avendo particolari sogni nel cassetto. Però confessa che gli piacerebbe vincere il Rally do Vinho da Madeira. Per la quinta volta.

Qual è stata l’ultima manifestazione cui hai partecipato? – “L’ultima gara cui ho preso parte è stato il Tuscan Rewind, prova conclusiva del Campionato Italiano Rally del 2019, dove abbiamo vinto il titolo. È stata una gara dai due volti. Ci giocavamo il titolo tricolore in quattro piloti e la gara è stata carica di tensione dall’inizio alla fine. Sono partito commettendo qualche piccolo errore sulla prima prova, finendo settimo. Nelle prime cinque speciali sono entrato solo una volta fra i tre più veloci (la lunga Torrenieri del mattino) e a due prove dalla fine ero quarto. Da quel momento qualcosa è scattato. Ho vinto la penultima prova, poi nell’ultima, la Torrenieri-Castiglion del Bosco mi sono scatenato, ho migliorato di dieci secondi il mio tempo precedente, risultando più veloce di 13”0 rispetto al più veloce dei miei avversari. In quella prova era cambiato tutto. Determinazione, voglia di vincere, concentrazione. L’ho percepito io dall’interno dell’abitacolo, lo hanno visto gli spettatori sulla strada. Dopo le premiazioni qualcuno mi ha chiesto perché non ho corso nello stesso modo dall’inizio alla fine. Ci sono momenti in cui cambia tutto. Realizzi che arrivare secondo o uscire di strada non fa differenza. Ti rendi conto che se sarai troppo conservativo nell’albo d’oro non ci sarà il tuo nome ma si iscriverà quello di qualcun altro. E allora lasci da parte le troppe prudenze che hanno condizionato la prima parte della gara. Attacchi a fondo e vai al 110% mentre prima, sia io sia i miei avversari, ci eravamo tenuti un margine di sicurezza. Se vinci sei un campione… se non ci riesci almeno ci hai provato. E hai la coscienza a posto con te stesso”.

Quali erano i tuoi programmi per il 2020? – “Avevo in programma il Campionato Italiano Rally con Loran affiancato da Lorenzo Granai, con la Volkswagen Polo di HK e pneumatici Pirelli. A pochi giorni dalla presentazione ufficiale è arrivato lo stop per l’emergenza Coronavirus e il programma si è temporaneamente fermato. Ora stiamo lavorando tutti quanti per poter disputare il Campionato Italiano Rally puntando al miglior risultato possibile”.

Cosa hai fatto nel periodo di reclusione “Sono stato molto ligio alle regole, anche se ho continuato ad allenarmi a fondo in casa con la cyclette, o nel campo da tennis deserto della pizzeria di famiglia. La domenica in pizzeria facevamo servizio asporto e ho dato una mano ai miei genitori e a mia sorella Barbara. In tutto il periodo di reclusione ho fatto al massimo una decina di chilometri per consegnare le pizze da asporto”.

Quando hai ripreso il volante in mano? “Ho fatto un test al scorsa settimana sulla pista ‘Le Colline’ di Chignolo Po in provincia di Pavia. È necessario prendere confidenza con una vettura che non conosco, con una squadra con la quale non ho mai lavorato e fare il sedile di guida. Ho fatto una decina di giri con Lorenzo Granai che non si è potuto sedere nell’abitacolo. È stato bello tornare al volante, anche solo per una decina di giri”

Come ti sei preparato alla ripresa? “Lavorando in pizzeria, continuando ad allenarmi come era possibile. Inoltre ho messo un po’ in ordine le carte e le mie memorie rallistiche”

Come hai festeggiato il ritorno alla normalità? – “Non siamo ancora tornati alla completa normalità e nessuno sa se e quando riusciremo a essere quelli di prima. Credo sia ancora troppo presto per esprimere opinioni. Con Loran, comunque, stiamo lavorando per essere presenti nel Campionato Italiano Rally nelle migliori condizioni possibili fin dalla gara di esordio, il Rally RomaCapitale di fine luglio”.

Quali sono stati tuoi idoli? “Non ho mai avuto idoli particolari, ma mi sono sempre appassionato ai piloti che mi sapevano dare emozioni. Certo è stato bello correre in gare del mondiale con Colin McRae che quando lo incontravo lo guardavo con occhi sgranati. Nel corso degli anni mi hanno appassionato per le loro gesta Miki Biasion, Franco Cunico, Andrea Aghini e Ucci. Ma non posso dire di essere stato tifoso di qualcuno in particolare”.

Qual è il sogno nel cassetto? – “Non ho particolari sogni nel cassetto perché ho raggiunto risultati che nemmeno sognavo quando ho iniziato a correre. Sono stato pilota ufficiale Abarth, ho corso nel mondiale con la Proton come loro pilota ufficiale, ho corso con la Fiesta GPL di BRC, un’esperienza veramente appassionante. Quindi non ho particolari sogni nel cassetto, anche se mi piacerebbe correre ad alti livelli e vincere per ancora parecchi anni. Se proprio c’è qualcosa che vorrei fare è vincere Madeira’”.

Sito internet:  www.giandomenicobasso.it