Rally della Val d’Orcia, buona la prima per Project Team

La seconda piazza assoluta e il primato di categoria conseguiti nella tappa toscana, rilanciano i neo portacolori Fanari-Stefanelli (Škoda Fabia R5) nel Challenge Raceday 2018/2019. Dopo una gara tutta in rimonta, gli altri alfieri Silvestri- Guerretti (Mitsubishi Lancer Evo IX) rallentati solo nel finale da problemi meccanici

Radicofani (Si), 11 febbraio 2019 – Alla luce di una performance efficace, pulita e priva di sbavature, Francesco Fanari ha conquistato il secondo gradino del podio al 10° Rally della Val d’Orcia, terzo di cinque round del Challenge Raceday 2018/2019, andato in scena sugli ostici sterrati del Senese. Al di là dell’ottimo piazzamento assoluto, frutto di un confronto serrato ed esaltante giocato sul filo dei decimi di secondo contro avversari blasonati, il neo portacolori della scuderia Project Team, presentatosi al via alla guida della competitiva e affidabile  Škoda Fabia R5 della Step-Five Motorsport e in coppia col fido Silvio Stefanelli, ha fatto pienone di punti nel Raggruppamento B (S2000/R4/R5) della serie nazionale su terra, dopo essere balzato al comando della categoria sin dalla prima prova speciale (peraltro vinta) delle sei disputate e difenderlo, in modo perentorio, sino alla bandiera a scacchi.

Non potevamo sperare in miglior esordio stagionale – ha commentato un soddisfatto Fanari all’arrivo – per quanto, lo confesso, il desiderio era quello di vincere il ‘Val d’Orcia’, ma tant’è. Detto questo, dopo un solo risultato utile conseguito al ‘Marche’ e l’assenza obbligata al ‘Prealpi’, lo scopo primario della vigilia era quello di svettare nel raggruppamento per poter riaprire i giochi in campionato. Obiettivo raggiunto, così da aver scalato tanto la classifica assoluta quanto quella di categoria fino alla seconda piazza. Un plauso al team di Marco Perniconi che, come sempre, ci ha messo a disposizione una vettura, pressoché, perfetta. Ottima, altresì, la resa delle gomme Pirelli. Va bene così”.

Trasferta toscana e prima uscita 2019 in chiaroscuro, invece, per l’altro alfiere Emanuele “Lele” Silvestri (Mitsubishi Lancer Evo IX). Il driver romano, infatti, sempre coadiuvato alle note da Andrea Guerretti, pur concludendo quarto nel Raggruppamento C tanto da centrare, in tal modo, la zona punti, avrebbe meritato ben altro rispetto a quanto effettivamente raccolto. Dopo aver disputato una gara tutta in rimonta recitando, di fatto, il ruolo di indiscusso protagonista in Gruppo N, l’esperto conduttore capitolino ha perso la leadership e tutto il vantaggio cumulato solo nel corso dell’ultima frazione cronometrata per lo spegnimento del motore (probabile malfunzionamento dell’alternatore).

Sfortuna, tanta sfortuna, cos’altro aggiungere? – ha sottolineato un deluso Silvestri – Puntavamo alla top ten e, probabilmente, l’avremmo centrata. Ma l’auto si è spenta per ben due volte nella prova conclusiva inficiando l’intera prestazione. Ad ogni modo, rimane la soddisfazione per i tempi fatti registrare”.

Sarà, nuovamente, la Toscana teatro del prossimo appuntamento del Challenge Raceday: il 13° Rally Città di Arezzo – Valtiberina, in programma il 17 marzo.

Classifica finale 10° Rally della Val d’Orcia

  1. Smiderle-Bordin (Ford Fiesta WRC) in 36’40”; 2. Fanari-Stefanelli (Škoda Fabia R5) a 4”3; 3. Travaglia-Gelli (Škoda Fabia R5) a 4”3; 4. Trevisani-Marchesini (Hyundai i20 R5) a 23”2; 5. Ciuffi-Gonella (Peugeot 208 R5) a 39”7; 6. Pierangioli-Pollini (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 54”4; 7. Versace-Caldart (Škoda Fabia R5) a 1’00”4; 8. Marchioro-Dall’Olmo (Peugeot 207 S2000) a 1’42”6; 9. Gianesini-Franzi (Škoda Fabia R5) a 2’11”4; 10; 10. Bentivogli-Cecchi (Subaru Impreza) a 2’33”5.