Rally di Pico da dimenticare per la Island Motorsport

Il portacolori Fabio Angelucci (Skoda Fabia R5), tornato in coppia con Max Cambria, costretto al ritiro dopo una gara a dir poco tribolata

Pico (FR), 21 luglio 2019 – È stato un 41° Rally di Pico decisamente sfortunato per l’esperto pilota romano Fabio Angelucci, costretto al ritiro dopo un vero e proprio calvario sportivo vissuto, sabato scorso, lungo i selettivi asfalti del Frusinate. «Giornata da dimenticare. Ci sono gare in cui fila tutto liscio e altre in cui non te ne va bene una, pazienza» – ha sdrammatizzato Angelucci a bocce ferme – «D’altronde i precedenti a Pico non è che fossero molto confortanti, ma tant’è. Detto questo, visti gli impegni professionali tanto miei quanto del mio navigatore Max, è difficile poter programmare nel dettaglio il prosieguo della stagione. Vedremo più in là».

Presentatosi al via con motivate ambizioni, reduce dal trionfo conseguito alla Targa Florio “regionale” del maggio scorso, il portacolori della scuderia siciliana Island Motorsport, al volante della Skoda Fabia R5 del team Tamauto, nuovamente assistito alle note dal fidato Max Cambria, ha pagato dazio sin dai primi chilometri della prova speciale d’apertura delle sei in programma, danneggiando la ruota anteriore sinistra dopo aver toccato una roccia sporgente. Pur proseguendo, giocoforza, a ritmi più blandi, al driver capitolino e al suo navigatore siciliano non è andata meglio nella frazione cronometrata successiva tanto da bucare la gomma posteriore sinistra (e conseguente stop per sostituirla, costato al duo sei minuti). Archiviato un primo giro a dir poco tribolato e ricevuta una boccata d’ossigeno dal parco assistenza (rivelatosi fondamentale per rimettere a posto la vettura), Angelucci è rientrato in lizza col fine di recuperare parte del terreno perduto in precedenza quando, durante la PS5 si è girato a un tornante subendo anche lo spegnimento del motore. Nel tratto conclusivo, infine, ha preso dello sporco finendo dritto in un porcilaio. Fine dei giochi.