Rally Lana 2019 & i ricordi: i colpi di scena del ‘86

Quando il signore allampanato dall’accento francese entrò nella segreteria del rally nessuno gli badò più di quel tanto, vista la frequenza degli svizzeri impegnati a Biella per il loro campionato nazionale. Tutto cambiò leggendo il nome sulla domanda d’iscrizione: Jean Ragnotti. Arrivava su consiglio di Cesare Fiorio che all’allampanato di cui sopra – il suo alter ego di Renault Sport, Patrick Landon – consigliò di correre il Lana per sviluppare la Renault 11 Turbo Gr.A. che doveva essere schierata nel mondiale al Rally di Sanremo. Per inciso il mitico Jeannot concluse quinto assoluto e primo delle trazioni anteriori.

Ma il vero colpo di teatro è alle verifiche pre-gara, quando dal bilico di Peugeot Italia spunta a sorpresa il gigantesco alettone della Peugeot 205 Turbo 16 Evoluzione 2 e non la “solita” e ormai datata Evo1, seminando il panico sul fronte avversario, quello della Lancia Totip Jolly Club. Jean Todt, gran capo di Peugeot Sport, dopo la visita in Targa Florio si è deciso a riequilibrare i valori tecnici, mettendo a disposizione del talento di Andrea Zanussi un mezzo in grado di giocarsi il titolo alla pari con la Delta S4 ultimo ululato di Dario Cerrato.

L’effetto è evidente. Zanussi vola, vince quasi tutte le prove dominando la gara. Il finale è all’insegna di bollenti polemiche per i sospetti innescati dallo strano anticipo pagato da Cerrato che fa sospettare manovre disperate che coinvolgano il suo compagno di squadra Massimo Ercolani (Lancia Rally). Di fatto non accade nulla se non la vittoria di Zanussi con oltre 8 minuti di vantaggio su Cerrato e 17 su Ercolani. È solo l’inizio della fase più testa e polemica del duello che culminerà nel decisivo atto finale del CIR ’86 ad Aosta, dove Cerrato vince gara e titolo mentre Zanussi si ritira per una foratura allora attribuita a chiodi seminati intenzionalmente.

Il rallyLANA 2019, sarà uno splendido mix di tradizione e modernità, di sport e intrattenimento, di passione e organizzazione. E soprattutto di spettacolo: dentro, attorno, prima, durante e dopo il rally. Per tre giorni di eventi con una precisa missione: divertire e coinvolgere protagonisti e spettatori. Il menu sportivo prevede 7 prove speciali per complessivi 72,85 km di tratti cronometrati su un percorso di 223,67 km., con il fascino della salita ad Oropa il sabato sera alla luce dei fari, e gli altri sei tratti la domenica alla luce del sole. E alla fine il vincitore potrà avere l’onore e l’orgoglio di aggiungere il suo nome ad un Albo d’Oro stellare.