Rallye San Martino 2018, “obbligo di firma” per Albertini

Al campione in carica manca ancora il sigillo del Primiero

San Martino di Castrozza, 11 settembre 2018 – Varato nel 2014, il Campionato Italiano WRC ha espresso per quattro anni un vincitore diverso (Luca Pedersoli, Manuel Sossella, Marco Signor, Stefano Albertini) e una mescolanza di valori, catturando attenzioni, incrociando vecchi e nuovi protagonisti. La stagione in corso sembra avviata invece a raddoppiare la gloria del campione in carica, Albertini appunto (assieme al suo navigatore Danilo Fappani), la cui marcia trionfale ha appena qualcosa in meno dell’irresistibile. Nel 2017 quattro vittorie consecutive, e l’assenza di coefficienti maggiorati, gli hanno consegnato lo scudetto con ben due gare di anticipo, incassando a San Martino l’unico ritiro ininfluente. Nel 2018 è ripartito con successi al 1000 Miglia e Salento, un terzo posto al marca e di nuovo primo al Friuli. Adesso ha “l’obbligo di firma” per il Rallye San Martino, unico tra le prove “storiche” del CiWRC che ancora manca al suo palmares. “Abbiamo un conto aperto con questa gara – ammette il driver bresciano – che mi piace molto e ha un prestigio particolare. Il Manghen in versione lunga, la Val Malene con cambi di ritmo e continue variazioni di asfalto e grip, la velocissima Gobbera, sono prove impegnative e stimolanti. Peccato fare solo due giri, sarebbe bello avere più speciali a disposizione e che ci fosse qualche novità di percorso, però mi rendo conto delle difficoltà di individuare strade alternative. Di sicuro noi affronteremo il San Martino con la stessa determinazione che abbiamo messo nelle tappe precedenti del campionato. I giochi sono ancora aperti, gli avversari agguerriti, nulla si può dare per scontato. In più c’è da considerare l’incognita meteo che potrebbe sempre scompaginare le carte e aiutare chi sarà capace di una scelta rapida e azzeccata delle coperture più adatte. Emozioni e divertimento per gli spettatori, noi in macchina dovremo prestare la massima attenzione”.