Rendez-vous con la storia di Citroën. Da GS a GSA: l’evoluzione della vettura media Citroën

  • Vettura media della Marca, il cuore della gamma, GS fu presentata al Salone di Ginevra del 1970. Dallo stile moderno, con linee aerodinamiche, è molto confortevole grazie alle sospensioni idropneumatiche, offre cinque comodi posti, un grande vano bagagli e un’ottima tenuta di strada.
  • Nel 1979 nacque la GSA (GS Améliorée), migliorata nel design, nelle funzionalità e nelle prestazioni.
  • Considerando tutte le versioni di GS e GSA, complessivamente furono 500.000 gli esemplari prodotti fino al 1986.

Lanciata nell’estate del 1970, la GS ha rappresentato la prima Citroën “media” dell’età moderna. Si distingueva per il suo brillante motore boxer quattro cilindri di circa un litro di cilindrata, la linea aerodinamica che le permetteva lunghe percorrenze anche sul filo dei 150km/h, i cinque comodi posti ed il comfort e la sicurezza della sospensione idropneumatica. Nonostante le sue dimensioni compatte, l’abitabilità di GS era eccezionale e, grazie all’integrazione del volume del bagagliaio, la percezione di spazio a bordo era ulteriormente amplificata.

Nel 1977 Citroën diede carta bianca al suo Centro Stile con l’obiettivo di modernizzare il progetto realizzato quasi dieci anni prima dal team di Robert Opron, che nel frattempo aveva lasciato l’azienda.

Nacque così, nell’aprile del 1979, la GSA (la A sta per Améliorée, migliorata) dove Michel Harmand, il visionario autore degli interni delle vetture Citroën, inserì una plancia di bordo estremamente innovativa, dotata di una coppia di “satelliti” che rimpiazzavano gran parte dei tasti e delle levette di comando della GS, permettendo al conducente l’accesso a tutte le funzioni senza dover mai staccare le mani dal volante.

Esternamente, i piccoli paraurti d’acciaio della GS furono rimpiazzati da due grandi (ed efficaci) scudi in plastica, così come le maniglie esterne delle portiere, anch’esse in plastica e di nuovo design. Dietro, un ampio e comodissimo portellone consentiva il carico di oggetti ingombranti nel grande vano che si creava ribaltando i sedili posteriori della vettura.

Internamente, furono ridisegnati i sedili, resi ancor più confortevoli di quelli già comodi della GS, i pannelli delle porte, arricchiti da braccioli imbottiti e maniglie migliori, il tunnel centrale ed in parte il rivestimento del tetto. Anche le coperture in plastica delle ruote furono ridisegnate ed affiancavano gli eleganti cerchi in lega a tre fori riservati ai modelli G più lussuosi, come le versioni Pallas o più sportivi come la GSA X3.

Nel luglio del 1980, mentre la GS continuava ad essere venduta con successo nei saloni dei Concessionari della Marca, la GSpécial, base della gamma, divenne GSA Spécial. GSA riscosse un ottimo successo di pubblico, entusiasta per la modernità della vettura, per il comfort eccezionale a bordo, per le prestazioni del motore (che nel frattempo aveva raggiungo i 1299 cc e la spingeva ben oltre i 150km/h di velocità massima) al punto che neanche l’arrivo di BX nel 1982 ne fermò la produzione che proseguì in Europa fino al 1986 e nello stabilimento indonesiano di Giacarta addirittura fino al 1990.

Considerando GS e GSA in tutte le loro versioni, complessivamente furono circa 2.500.000 gli esemplari prodotti.