RIORC turbolento ma costruttivo per Luciano Visintin

Il terzo appuntamento con il Campionato Italiano Velocità Terra vede il pilota bassanese chiudere quattordicesimo, vittima di un capottamento dopo una toccata. Foto Alessandro Piccinini

Bassano del Grappa (VI), 28 Ottobre 2020 – Continua l’alternanza di Luciano Visintin tra le due principali serie tricolori dedicate ai circuiti sterrati e, nel recente fine settimana, è scoccata l’ora del terzo atto del Campionato Italiano Velocità Terra, tenutosi al RIORC di Ravenna.

Alla guida del proprio kartcross Yacar il pilota di Bassano del Grappa ha dimostrato sensibili progressi, penalizzati sul finale da un capottamento in seguito ad una toccata, sfumando un potenziale accesso alla finale che gli avrebbe valso il primo risultato nella top ten assoluta.

Al termine di una due giorni condizionata da una cospicua pioggia, caduta nella notte di Sabato, il portacolori di Rally Team ha concluso con una comunque positiva quattordicesima piazza.

Stiamo cominciando ad ingranare la giusta marcia in questo ambiente” – racconta Visintin – “ed è naturale che ci voglia tempo per portare al limite questi mezzi. Nonostante la finale sfumata per un problema tecnico possiamo rientrare dal RIORC comunque con un bilancio in positivo. Nei due giorni di gara siamo cresciuti, abbiamo lottato con delle gomme non del tutto adatte alle condizioni di fondo fangoso, ed abbiamo quasi centrato la finale. Va bene così.”

 

Dopo aver assaggiato il terreno di un tracciato a lui sconosciuto, quindicesimo tempo nella prima sessione di prove, Visintin si vedeva costretto a partire dal fondo dello schieramento, in virtù di un disguido che non gli permetteva di affrontare la seconda tornata cronometrata.

Nella prima heat del Sabato, scattando dalle retrovie, la visibilità era ridotta allo zero e la pioggia caduta nella nottata lasciava presagire una Domenica ancora più insidiosa.

Una sensazione confermata dal cronometro e dalla notevole presenza di fango sul percorso.

 

Non avevamo, purtroppo, una buona scelta di gomme al posteriore” – sottolinea Visintin – “e questo, nel fango, ci ha penalizzato parecchio perchè perdevamo motricità. Non riuscivamo a fare strada e se a questo aggiungiamo che sui kartcross di alcuni avversari non vi erano i paraspruzzi, obbligatori nel rallycross, si può immaginare quanto sia stata dura nelle retrovie.”

 

La vera doccia fredda per Visintin arrivava nella heat numero tre dove il pilota bassanese veniva chiuso da un avversario e, nella toccata, capottava e si vedeva costretto al ritiro.

 

Alla fine del rettilineo di partenza” – conclude Visintin – “un avversario mi ha chiuso all’imbocco della curva e, nell’impatto, sono finito ruote all’aria, senza possibilità di ripartire. Che botta!”

 

Al via della prima semifinale Visintin partiva con il coltello tra i denti e, dopo le prime tornate, si metteva in scia al quinto, ultima posizione utile per staccare l’agognato pass per la finale.

I postumi dell’incidente avvenuto nella terza heat portava a galla un problema di natura tecnica che si rivelava fatale, vedendo sfuggire dalle mani un meritato accesso nella top ten generale.