Rossetti e Promo Sport Racing: i rammarichi del Montecarlo

La scuderia valtellinese supportava in gara il pilota Luca Rossetti, vincitore sul campo della sfida monomarca riservata alle Renault Clio R3T ma poi squalificato per un dettaglio ininfluente ai fini prestazionali. Foto apertura di Stefano Romeo

Montecarlo Rossetti (Custom)MONTECARLO (Principato di Monaco) – Piangere non serve a nulla. Dispiace molto perché poter prendere parte al WRC 3 da ufficiali sarebbe stato il coronamento di un sogno e di un lavoro lungo oltre un anno. Purtroppo per una banale distrazione siamo stati squalificati. Ora ci rimboccheremo le maniche per imbastire un programma stagionale; non sarà facile ma dovremo attivarci quanto prima”. Sono le parole di Luca Rossetti che dopo aver smaltito la rabbia della squalifica giunta a fine gara del Rallye di MonteCarlo, analizza con la giusta razionalità la situazione.

Dopo aver vinto la categoria di appartenenza al Rally di MonteCarlo, Luca Rossetti ed Eleonora Mori già pregustavano il “sapore dell’ufficialità Renault” nel WRC3, premio per chi primeggiava nella gara monegasca valevole come atto finale di tutti i monomarca europei della Règie. Purtroppo, nelle verifiche posta gara, un elemento del turbo assolutamente ininfluente ai fini delle prestazioni, è stato trovato irregolare e pertanto l’equipaggio è stato squalificato. “La turbina montata sulla nostra Clio era una revisionata e non nuova- spiega Rossetti– e per tale motivo il pezzo è risultato fuori fiche di 0”7 mm. Cercheremo di capire i perché di questo errore ma ci tengo a sottolineare come in questi due anni abbia lavorato egregiamente con la DP Autosport e una svista –sebbene pesante come un macigno in questo caso- può fa parte del lavoro umano; a volte sbagliano i piloti, altre i navigatori ed altre ancora i meccanici. Spero di continuare a lavorare con la squadra perché è un team con cui sono in massima sintonia” ha specificato il “Rox”.

Né l’equipaggio né tantomeno il team DP Autosport hanno subito sanzioni perché non si tratta di frode sportiva ma solo di una non conformità del pezzo incriminato. “Siamo rattristati da quanto accaduto– racconta Danilo Colombini di Promo Sport Racing che anche al “Monte” ha seguito Rossetti in prima linea– ma non ci diamo per vinti. La nostra volontà è quella di ripartire con lo stesso entusiasmo di prima. Sul campo Luca ha dimostrato di essere il più forte; lo continuerà a fare anche nel 2016.”