Scacco Matto alla Renault Clio RSR Rally5

L’arma della casa francese nei trofei è arrivata nell’officina di Rivarolo lunedì della scorsa settimana. Dopo averla verniciata di blu con inserti verdi, la vettura ha messo le ruote a terra venerdì scorso sul classico tratto finale della Prascorsano. Iniziando così il suo percorso evolutivo. Prima di esordire con ogni probabilità al Ciocco. Testo e foto di Tommaso M. Valinotti.

PRASCORSANO (TO), 7 agosto – “La prima cosa che ho fatto è stato verniciarla di blu, con inserti verdi. I colori della Scacco Matto. Lasciarla bianca come esce dalla fabbrica è troppo banale”. Antonio Rotella, il preparatore attivo sui campi di gara sotto le insegne di Scacco Matto, presenta così l’ultima arrivata nell’officina di Rivarolo Canavese: la Renault Clio RSR Rally5. Recuperata lunedì scorso, 3 agosto, a Dieppe, nel nord della Francia, presso la sede dell’Alpine, da sempre braccio armato della Renault, la nuova vettura della Casa francese si prepara a invadere i mercati corsaioli, dai rally, al rally cross alla pista. “La nuova Clio è stata concepita e realizzata per correre nei rally, nei rally su terra, nel Rally Cross e nella Renault Cup. La conversione è molto semplice perché questa Clio è modulare. Basta cambiare radiatori, freni, sostituire i fari con le plastiche per correre in pista e nel rally cross e il gioco è fatto”. Afferma Rotella.

La vettura è già un successo, visto che la vettura portata a Rivarolo da Rotella è l’esemplare numero 150, il terzo che arriva in Italia, dove ha già corso al Città di Lucca e Rally di Roma Capitale nel luglio scorso con Nicola Cazzaro e Nicolò Lazzarini (vincendo regolarmente la Classe R1 e a Roma anche la Rally5), dopo aver fatto la sua comparsa come apripista a Montecarlo con Florian Bernardi-Victor Bellotto e il numero zero sulle portiere.

Renault è stata molto corretta con noi preparatori che avevamo ordinato la vettura. Dopo che è esploso il Coronavirus ci ha chiamato per chiederci cosa volevamo fare: ritirare la vettura, posticipare l’acquisto al 2021 oppure rinunciare del tutto facendosi restituire i soldi versati. Ho avuto solo un attimo di esitazione, poi mi sono detto che bisognava andare avanti, mi sono messo al volante di furgone e carrello e sono partito per Dieppe. Credo che si debba lavorare per promuovere le corse, specie verso le generazioni dei giovani. Ho acquistato la Twingo dell’omonimo trofeo alla presentazione alla stampa in Francia e ho fatto la stessa cosa con la Peugeot 208 quando è stata presentata alla stampa italiana”.

E che Rotella abbia visto giusto lo dimostra che appena sono uscite le prime foto venerdì scorso (la vettura era sul carrello mentre la stavano portando a Prascorsano per la prima sgroppata) il telefono del preparatore ha iniziato a squillare. “Sulla carta avevo un accordo con un equipaggio per il Ciocco del prossimo 23 agosto che purtroppo è saltato; ma non sono minimamente preoccupato perché sono un ottimista di natura e il telefono sta squillando in continuazione e la Clio RSR Rally5 non è stata ancora messa in moto”.

In effetti, la suoneria del cellulare di Rotella ha fatto da colonna sonora insieme al rombo della vettura al test di venerdì pomeriggio. “Ho iniziato a correre nel 1996 al Rally del Ciocco (ma guarda un po’ che coincidenza) nel Trofeo 500, ma non ho mai guidato una turbo. All’inizio è un po’ disarmante perché l’erogazione della coppia è del tutto diversa da una Gruppo A, che spinge forte in alto. Con la Clio RSR Rally5, grazie al turbo, si ha potenza e coppia da 1500 giri in su fino a 5000. Il motore sale anche oltre, ma le prestazioni calano” descrive il pilota-preparatore che ha percorso una cinquantina di chilometri affiancato da Alessandro Rappoldi, suo storico navigatore, fermandosi a effettuare regolazioni dopo ogni passaggio in salita e discesa.

La Clio RSR Rally5 è equipaggiata sulla versione stradale TCE da 130 CV con un motore da 1336 cm3 che sviluppa in versione racing 180 CV e 300 Nm di coppia per un peso di 1080 Kg, al limite di fiche. Il motore è garantito per 4.000 km ed è piombato dalla Casa francese che ne effettuerà la revisione ed è dotata di un cambio a 5 marce più retromarcia SADEV, differenziale autobloccante SADEV, ammortizzatori non regolabili BOS, pneumatici Michelin Pilot Sport su cerchi Speedline da 16” ed è venduta (in questa versione) al prezzo di 42.000 € al netto di IVA. La vettura gareggerà nella nuova categoria FIA Rally5 che è ora la base delle classi FIA (Rally5 meno performante, Rally 1 la più performante, esattamente al rovescio di oggi) e a Lucca, gara solo Aci Sport ha gareggiato in Classe R1.

La vettura ha un gran potenziale che questo test ci ha permesso di cominciare a sviluppare. A ogni giro toglievamo qualche decimo sul nostro tempo, frutto della maggiore confidenza con l’assetto e soprattutto con il turbo che usavamo meglio. È una vettura che non avrà sviluppi tecnici, perché la FIA ha blindato la fiche e non ci ritroveremo ad avere la versione EVO con esborso di altro denaro da parte del preparatore e aumento di costo per chi la noleggia, come è successo ad esempio con la Twingo. Se Renault monterà freni più grossi passerà automaticamente nella categoria Rally 4 (e la casa francese sta preparando una versione con una potenza attorno ai 230 CV per sfidare la nuova Peugeot). È una vettura divertente, ideale per i giovani piloti che non hanno grandi budget e vogliono crescere aiutati dal montepremi di un trofeo monomarca, come da sempre fa Renault. Ho iniziato a correre nel 1996 nel Trofeo 500 andando a sfidare gente come Gigi Galli e Giandomenico Basso, tanto per citare due nomi che di strada nei rally ne hanno fatta parecchia. In Francia un pilota come Sébastien Loeb è nato nel monomarca Citroën e Sébastien Ogier ha iniziato vincendo il ‘Volant Peugeot-Rallye Jeunes’ e vediamo dove sono arrivati. Da noi manca una Casa costruttrice che spinga, e quindi ci dobbiamo accontentare” precisa Rotella, che ha aperto la sua struttura nel 2004 che però non disdegna di mettere il casco in testa, caricare Alessandro Rappoldi al suo fianco e sfidare gli altri piloti al cronometro.

Difficilmente userò questa Renault Clio RSR Rally5 in gara” dice Rotella “non per altro, ma credo che da qui a fine anno non sarà libera nemmeno una domenica”. E il freddo cervello del preparatore vince per una volta sul cuore appassionato del pilota.

La Clio RSR Rally5 di Scacco Matto sarà protagonista di un ampio test curato da Marco Cariati e illustrato dalle immagini di Elio Magnano nelle pagine di Rally&Slalom in edicola a settembre.