SEAT protagonista della 24 Ore di Adria con la benzina MAGIGAS

L’equipaggio di SEAT Motorsport Italia capitanato da Salvatore Tavano si aggiudica la prima gara endurance. Sul podio anche Gianmaria Gabbiani e Thomas Biagi

La 24 Ore di Adria è stata ancora una volta un successo: andata in scena per la quindicesima edizione quest’ultimo weekend (1-2 dicembre) sul circuito veneto, ha ospitato un nutrito gruppo di campioni delle quattro ma anche delle due ruote. Al via sia le SEAT Leon ST Cupra che le SEAT Ibiza, con classifica separata, tutte spinte dal carburante Magigas.

La gara è partita sabato alle 14.00 sul circuito veneto, con i favori di una giornata soleggiata.

La Superpole è stata conquistata dalla ‘familiare’ schierata da SEAT Motorsport Italia, che ha visto al volante nel giro di qualifica Sandro Pelatti, fresco vincitore della Leon ST Cup. Ed è stato proprio  il pilota toscano a prendere il via della 24 Ore sabato alle 14.00, accumulando preziosi secondi di vantaggio fin dal primo stint, vanificati, però, da una safety car alla terza ora. Ma era solo l’inizio di un’estenuante competizione che si è definita soltanto all’ultimo stint.

 

A vincere dopo 24 ore è proprio la Leon ST partita dalla pole, che ha visto alternarsi alla guida, oltre a Sandro Pelatti, il campione del TCR Italy Salvatore Tavano, il vicecampione TCR Italy DSG Matteo Greco, l’avvocato volante Marco Baroncini, già campione italiano nel turismo, e l’imprenditore romano Nicola Guida, instradato alle corse dall’amico Jimmy Ghione e divenuto in breve un avversario temibile al volante della Leon ST. Una vettura insospettabile, che sotto la scocca di una mite station wagon nasconde un cuore da oltre 300 cavalli.

“Vincere una gara endurance è un’emozione che non avevo mai provato, e correre in squadra è galvanizzante”, dice Salvatore Tavano, che durante le proprie soste è stato spesso in contatto radio con i coequipier in gara.

Al secondo posto, l’equipaggio di Automoto, che ha schierato Gianmaria Gabbiani, Piero e Edoardo Necchi, Maurizio Molteni, Emiliano Pierantoni e Gianmarco Gallini.

Sul podio assoluto, sempre con la Leon ST, anche il due volte iridato in FIA GT Thomas Biagi, con il team Hop Mobile, in equipaggio con Ugo Federico Bagnasco, Ermanno Dionisio, Giacomo Tiozzo e Gianluca De Matteo.

Una sfida fino all’ultimo minuto – “Abbiamo vinto grazie alla regolarità dei nostri piloti e ad una strategia accorta, supportata da tutta la squadra”, ha detto Tarcisio Bernasconi, team principal di SEAT Motorsport Italia. “E’ stata una gara difficile ed è stato un piacere poter lottare con degli avversari così forti e molto corretti. La 24 Ore di Adria ormai è una tappa fissa per noi, e lo dovrebbe diventare per tutti i piloti, perché ci si raggruppa per due giorni nel paddock vivendo un’atmosfera di festa, specialmente la notte, e in pista ci si sfida fino all’ultimo minuto di gara con auto tutte uguali.

Aggiunge Tarcisio Bernasconi.Ottimo e fondamentale il Palaeventi nel paddock coperto, dove ci si ritrova a pranzo e a cena, con lo spettacolo del sabato sera e l’open bar aperto tutta la notte per poter bere e mangiare sempre qualcosa di caldo e dove ci sono anche i divanetti per potersi distendere in un ambiente riscaldato. Ben fatto anche il regolamento di gara, che ha permesso a tutti di combattere con regole ben precise e perfette per una gara di 24 Ore.

“Noi sicuramente l’anno prossimo la metteremo come tappa fissa per i nostri piloti, con una classifica riservata a loro”, conclude Tarcisio Bernasconi.

Le Ibiza – Per la cronaca, fra le Ibiza, la vittoria è andata al team Saetta McQueen, con il campione italiano e europeo TCR DSG Giovanni Altoè, Erik Scalvini, Alessandro Poli, Mattia Drudi, Mattia Ferrari e Alessandro Altoè.

Alle loro spalle, il team Lambo Drivers, con i campioni italiani GT Giacomo Altoè e Daniel Zampieri, in equipaggio con Loris Spinelli, Marco Cenedese, Roberto Moscatelli e Mario Dezi.

Terzo gradino del podio per il team Engineer Transport, che ha schierato Alessio e Mattia Zanin, Alessio e Marco Mancini, Emanuele Mancin e Massimiliano Puozzo.